La primavera si preannuncia calda. Il 23 marzo la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi sull’incostituzionalità del divieto di matrimonio gay. In seguito, la Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi sull’incostituzionalità del divieto di fecondazione eterologa. Personalmente, confido nelle “Toghe Rosse”.
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alla facc’ te lu cazzu!
“Gay” non è proprio il termine adatto, visto che il termine indica una preferenza sessuale. Mentre, come è noto, chiunque può sposarsi indipendentemente dalle proprie preferenze sessuali o di altro tipo.
ok, “matrimonio fra persone dello stesso sesso”. adesso non mi dire che devo usare “genere”, però :)
Se non ci fosse il crocefisso appeso nelle aule giudiziarie sarei più ottimista. Non succederà niente.