Moresco under attack: gli augurano di morire su La 7

In pochi giorni, ecco il terzo attacco, da parte di un uomo vicino al governo, mosso alla cultura italiana. Dopo Luttwak che dà a un editore del fiancheggiatore del terrorismo internazionale, dopo l’assalto a Sabina Guzzanti, tocca questa volta ad Antonio Moresco.
E’ successo l’altro giorno su La 7, a Otto e 1/2, davanti a un allibito Giuliano Ferrara. Era invitata la direttrice di collana Rcs e scrittrice Benedetta Centovalli. Si parlava di patria e Centovalli è l’editrice di Patrie impure (Rizzoli). Interveniva anche Stenio Solinas, de il Giornale: uno che non è noto ai più, ma a me è noto e sul quale inizio a fare da oggi un pesante lavoro di controinformazione. Centovalli, parlando del libro, racconta il racconto che Moresco ha scritto per Patrie impure, dove appare lo spettro di Alfredino Rampi che, invitato dal Presidente, dice di non volere venire su, vuole restare nel pozzo, perché l’Italia è indecente (potete leggerlo integralmente qui). Allora scatta Solinas e dice che è “quello scrittore lì”, cioè Antonio Moresco, che deve finire sottoterra.
Mi pare incredibile che nessuno abbia reagito. Mi pare gravissimo quello che ha fatto Solinas. Chi volesse inviare interventi, può farlo qui.

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35 Commenti

  1. Genna, caro Genna, adesso dirai che la tv ha più risonanza del consiglio comunale di San Donato Milanese ma t’assicuro (e spero di riuscire a trovare per iscritto in breve tempo) che il rifondatore comunista Drommi, in una seduta di qualche mese fa, ha detto “se avessi una pistola ti sparerei adesso” a un consigliere d’opposizione (già, laggiù Rif.Com. governa insieme ai Diccì…).
    Come la mettiamo? Facciamo controinformazione anche su Drommi, a questo punto? Grazie.

  2. Direi di sì. Facciamo controinformazione su Drommi, che non so chi sia, e confrontiamolo con quanto viene fuori su Solinas, che so chi è. E poi, hai ragione: la tv ha più risonanza del consiglio comunale di San Donato, alle cui sedute qualche volta ho assistito.

  3. Eccezionalmente for you. Non è che sei l’unico a conoscere il sigaruto Solinas. Sei l’unico a cagarlo. Faglielo sapere, ne sarà contento.

  4. per chi non fosse nella “cerchia”: solinas è un “giornalista”, già esponente della “nuova destra” anni ’70, i nuovi fascisti. Ma Genna ne sa certamente di più.

  5. qua, se cerchi Drommi, vedrai che interviene per scusarsi d’essersi lasciato prendere la mano.
    http://www.comune.sandonatomilanese.mi.it/pdf/VerbaleCC7del26052003.pdf pagina 31, c’è il battibecco ma hanno censurato la minaccia di morte.
    Solo che ci sono i media alternativi (!) e quindi la si può rintracciare qui, da Il Giorno: http://www.recsando.it/rassegnastampa/articolo.asp?p=336801
    Genna, io ti stimo troppo. Ti suggerisco di riflettere sul fatto che queste frasi escono quando ci si scalda. Non ci si dovrebbe mai e poi mai scaldare, sono qui a dirlo per primo; ma è chiaro che frasi del genere vengono da ìmpeti d’ira momentanea, a cui (credo) nessuno è immune. Ecco, non scaldiamoci anche noi, suvvia! Comunque il materiale te l’ho dato. Mi firmo? Non mi firmo? Boh…

  6. scusa, Mifirmo, ma ho il sospetto che la tua riga di commento abbia sballato la grafica di GNU, per cui l’ho tolta. Non è censura, la rimetto appena si risolve il problema. Quello che intendevo dire è che si tratta del terzo grave attacco alla cultura italiana nel giro di cinque giorni. Luttwak, RaiTre sulla Guzzanti, e Solinas del Giornale su Moresco. Poi, se permetti, io Solinas lo conosco benissimo. Fanno un can can pazzesco se Adriano Sofri parla liberamente (parla, non va in giro) e poi questo eminente esponente di quella che fu la Neodestra si mette ad augurare la morte, con raggelante calma, in diretta tv?

  7. Ma sti cazzi, Giuseppeggè nun te se regge più…
    Ti dedico “Nun te regge più” di Rino Gaetano:

    Abbasso e alè
    abbasso e alè
    abbasso e alè con le canzoni
    senza fatti e soluzioni
    la castità
    la verginità
    la sposa in bianco il maschio forte
    i ministri puliti i buffoni di corte
    ladri di polli
    super pensioni
    ladri di stato e stupratori
    il grasso ventre dei commendatori
    diete politicizzate
    evasori legalizzati
    auto blù
    sangue blù
    cieli blù
    amore blù
    rock and blues
    Eya alalà
    pci psi
    dc dc
    pci psi pli pri
    dc dc dc dc
    Cazzaniga
    avvocato Agnelli Umberto Agnelli
    Susanna Agnelli Monti Pirelli
    dribla Causio che passa a Tardelli
    Musilello Antonioni Zaccarelli
    Giuseppe Genna
    Gianni Brera
    Bearzot
    Monzon Panatta Rivera D’Ambrosio Lauda Thoeni
    Maurizio Costanzo Mike Bongiorno Nureyev Raffa Guccini
    onorevole eccellenza cavaliere senatore
    nobildonna eminenza monsignore
    vossia cherie mon amour
    Uè paisà
    il bricolage
    il quindicidiciotto
    il prosciutto cotto
    il quarantotto
    il sessantotto
    le pitrentotto
    sulla spiaggia di Capocotta
    Cartier Cardin Gucci
    portobello e illusioni
    lotteria a trecento milioni
    mentre il popolo si gratta
    a dama c’è chi fa la patta
    a settemmezzo c’ho la matta
    mentre vedo tanta gente
    che non c’ha l’acqua corrente
    e non c’ha niente
    ma chi me sente
    e allora amore mio ti amo
    che bella sei
    vali per sei
    ci giurerei
    ma è meglio lei
    che bella lei
    vale per sei
    ci giurerei
    sei meglio tu
    nuntereggae più

  8. Genna, questi attacchi mediatici di cui parli, sono davvero molto preoccupanti, ma il fatto che sia tu a sponsorizzarne la difesa, li sminuisce e ridicolizza. Potresti cortesemente smettere? Grazie.

  9. non ti e’ venuto in mente neanche per un attimo che nessuno si sia indignato forse, e dico forse ehhh, perche’ quella trasmissione non se la caga nessuno?

  10. Ecco un altro sublime, imperdibile ma soprattutto necessario commento de “l’Invidioso”. O sarebbe meglio dire “il Rosicone”?

  11. grave attacco alla cultura italiana???? Ah, il senso della misura… mi associo: du palle così…

  12. Inconcepibile e scandaloso!
    Ma sinceramente dopo aver visto tempo fa’ un documentario compiacente sulle ss italiane e con Vespa ogni sera cose così non è che possano destare scalpore…

  13. A modest proposal. Se proprio si deve fare la raccolta di firme, solidarietà, campagna rimbalzante ecc. ecc. perché non cercare di coinvolgere seriamente qualche organo di stampa avversario? Si potrebbe ad esempio provare con “Il Foglio” dove recentemente Ferrara ha iniziato una polemica sul “mandato linguistico” come lo chiama lui, cioè su attacchi che tendono a dipingere quello che dovrebbe essere un avversario politico come un subdolo nemico indegno di vivere, tramite accuse falsificanti e senza diritto di replica. La cosa migliore sarebbe concentrarsi su quello che ha detto Luttwak, mi sembra l’unica cosa detta chiaramente e neanche faziosamente ascrivibile ad un “eccesso linguistico del momento”. A quanto mi è sembrato di capire non è stato neanche offerto da Vespa diritto di replica a qualcuno che potesse rappresentare gli offesi.
    Ritengo che un riconoscimento tra avversari politici sarebbe molto più importante del solito autismo barricadero. Non tentare sarebbe un peccato e nel caso di una qualche riuscita mi sembra che la cosa avrebbe un più grande significato.
    P.S. Nel mio delirio democratico pernsavo addirittura a “Il Tempo” o “Il Secolo XIX” ma per ovvie ragioni Ferrara mi sembra più abbordabile
    PP.SS.
    Ciao Zio

  14. Un attentato dietro l’altro, vedo. Fa schifo, quel racconto; per i precedenti, per come è scritto, per quel voler fare gli alternativi sulla pellaccia altrui. Non c’è bisogno degli auspici di Solinas, si seppellisce da sè.

  15. Giuseppe Genna. In che senso “fatto”? Rolli. Non ti sembra che l’affermazione di Luttwak sia censurabile? o forse nuovimondimedia dice veramente “andate in Iraq, lottate, uccidete la coalizione e gli italiani”?. Nel confessare candidamente di non sapere molto di nuovimondimedia a poco varrebbe in questo caso appellarsi ad un antiamericanismo becero o cose del genere, certe cose o le si dice o non le si dice. Se poi in passato gli attacchi di nuovimondimedia ai suoi avversari fossero stati beceri come quelli di Luttwak sarebbe una buona occasione per entrambe le parti.

  16. Chissà perchè a studiare devono sempre essere gli altri. Quanto poi al libro di Moresco definirlo bolso è un complimento.
    Spero che Rolli non si metta a studiare sui libri che consiglia Genna, di tromboni ce ne sono già troppi.

  17. Genna, ti prego :) Facci ha già regalato un perfetto ritratto di te; perchè ad ogni post vuoi confermarlo? Lascia perdere la letteratura, chè non è roba per te.Scribacchia e accontentati di ciò che sei. Ciao “scrittore”.//Pius, non ti preoccupare: Genna non può consigliare non dico un libro, nemmeno un blog. Golpista: A me sembra esagerata la reazione su Luttwack rispetto alle sue dichiarazioni. Io non chiuderei alcun sito, nemmeno Indymedia, ma ritengo sia un suo diritto esprimere sdegno. Nuovimondi secondo me è penoso ; leggere di “occupanti” riguardo all’esercito italiano o la falsificazione della storia degli ebrei fa un po’ impressione, soprattutto in particolari momenti. Se quel sito si può permettere di ospitare questa roba, e ti ripeto che non ho nulla in contrario (sarà l’abitudine), i vari Luttwack hanno il diritto di storcere il naso.

  18. Rolli. Non è questione di avallare o meno la politica di Nuovimondimedia, puoi ritenerla “sbagliata”, “penosa”, “ingiusta”, “idiota” e tutto quello che vuoi (non mi sembra di essermi risparmiato con Wu Ming ad esempio). Ammetterai che c’è una differenza nei modi di esprimere sdegno ed è una cosa ben diversa che esprimere sdegno dire che sul sito di nuovimondimedia si legge “andate in Iraq, lottate, uccidete la coalizione e gli italiani”. Soprattutto dirlo in una trasmissione televisiva di grande audience e senza diritto di replica. E’ cosi’ difficile capirlo? Ma si, ma si, anche io penso che non sia “un segno preoccupante del fascismo in cui stiamo cadendo” o sciocchezze del genere e penso anche al segreto e incoffessabile piacere che alcune persone provano nel poter gridare “al lupo” “al lupo” ed ergersi a coraggiosi resistenti. Mi dispiace per te ma tutto ciò non cambia niente riguardo al fatto di dover protestare contro l’affermazione di Luttwak. I modi democratici del dibattito politico vanno salvaguardati in ogni caso, non pensi?

  19. Salvaguardiamo i modi democratici del dibattito ma per cortesia non ululiamo all’attacco alla libertà di stampa per un’affermazione smentita in diretta dallo stesso Vespa che, pc alla mano, cerca e non trova quanto dice Luttwack. E lo dice più volte pubblicamente, non facendogli quindi passare il messaggio. Protestare per cosa, allora? Il diritto di replica è stato reso inutile dal conduttore, non ti pare? Tra l’altro, e qui parlo solo di ciò che seguo regolarmente, Indymedia non è così lontana da quel che dice Luttwack. Si è letto anche di molto peggio.

  20. qui mi fermo perché non ho seguito la trasmissione di Vespa. Tuttavia perlomeno dall’estratto riportato da nuovimondimedia la smentita non sembra cosi’ chiara come dici tu. Perlomeno non così chiara come chiaro è il riferimento a nuovimondimedia e alla frase che affermerebbe. Preciso, non urlo all’attacco alla libertà di stampa e non firmerei un appello che facesse riferimento a questo, pretendo che si usi un tono di MINIMA civiltà e onestà nei dibattiti politici. Ovvio che debba valere per tutti ma non mi è mai sembrata una buona argomentazione dire “anche loro però”.

  21. Non intendevo dire “anche loro però” bensì “guarda che in effetti Indymedia spesso è roba da incitazione al terrorismo”; nè intendevo fossi tu ad ululare all’attacco alla libertà d’informazione; è che mi sembrano così smaccatamente fuoriluogo ed eccessivi questi appelli drammatici da farmi preoccupare realmente. Nel momento in cui ci fosse davvero un attacco serio alla libertà di stampa, dopo questa menatina continua di “al lupo al lupo”, c’è il rischio che del lupo nemmeno ce ne accorgiamo.

  22. All’ipocrita nazista che si firma Rolli: se pensi che Indymedia sia “roba da incitazione al terrorismo”, allora denuncia i webmaster. Vedrai che è la volta che fai un grosso favore a tutta l’area antiimperialista e antinazista e ti togli pure dalle scatole. Ma non lo farai, perché per dire cose da nazisti fuori da internet ci vuole il culo parato come può avercelo un Luttwak. Taci, fai una figura migliore.

  23. Rolli. Ho visitato Indymedia ogni tanto e sicuramente anche lì i “mandati linguistici” si sprecano. La cosa diventa ancora più comica (scusa, vorrei scrivere “tragica” ma veramente non mi riesce) se guardi i post “censurati” e le polemiche che sono seguite all’introduzione del sistema di censura (non so se hai seguito la vicenda). Le intenzioni dei censori sono meritorie ma quasi non ce la fanno a stare dietro alla marea. Detto questo la mia opinione continua ad essere che proprio il pubblico biasimo per delle frasi come quella di Luttwak possono servire a (1) riportare la discussione politca a toni civili (2) riportare episodi come questi alle loro giuste dimensioni. Credo che anche per te sarebbe un buon esercizio essere giusto anche con chi (magari a ragione) detesti.

  24. Non dubito che dietro la “marea” di Indymedia ci sia anche gente come “il golpista”. In fondo, la gente in divisa che mette le molotov nelle scuole Diaz per poter fare i massacri, oppure i governanti imperiali che falsificano in tv le prove della presenza di armi di distruzione di massa per poter bombardare, tutti questi hanno il suo stesso dna da golpista – anche se lui ne è la riproduzione in quattordicesimo.

  25. Certo che lo zio è un gran mattacchione:gli altri devono attenersi al bonton,lui dà del nazista ipocrita.Che simpatia!

  26. Mai detto che bisogna attenersi a nessun bonton. La cosa mi sembrerebbe particolarmente ipocrita, specie in presenza di violenze molto più gravi dei semplici insulti, e che traspaiono dai modi di pensare di molti qui dentro. A parte ciò, in precedenza tu stesso mi hai già invitato a “buttarmi nel cesso”. Ora prova con qualche critica più puntuale.

  27. Zio,nel successivo post ti avevo anche scritto dell’inutilità di insultarsi,ed avevo anche argomentato sulla discussione.Nel caso in particolare,credo semplicemente che gridare al lupo al lupo per la frase di Solinas sia inutile,visto quello che si legge e si sente ovunque.Sul fatto che Moresco sia un letterato così sublime,spero si possa nutrire qualche dubbio.

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