1 – Colpevolisti o innocentisti, questa settimana vi abbiamo consigliato bar e ristoranti di Perugia, che non è solo la città di Amanda. Ma Porta a Porta ci ha rovinato la piazza.
2 – A proposito di città, anche Venezia vieta nuovi Kebab accodandosi alla fatwa contro i cuochi Saraceni. Sbalorditi ci siamo chiesti cosa c’entri la gastroxenofobia con “l’unico intellettuale esistente a sinistra”.
3 – Il panettone al tempo della crisi. Costoso ma artigianale? O conveniente ma industriale? Abbiamo preparato una piccola guida.
4 – Siccome questa settimana ha compiuto 20 anni, vi abbiamo raccontato la vita di Slow Food fino a ora. E per la prima volta in un blog, abbiamo parlato con Carlo Petrini, fondatore, membro costituente del PD, uno dei 50 uomini che può salvare il pianeta (dice il quotidiano britannico Guardian). Ma subito dopo l’abbiamo invitato a risentirci dopo le feste. A Natale aveva consigliato di regalare cesti pieni di verdure.
5 – Gemelli diversi. Al supermercato scegliamo blasonati prodotti di marca che paghiamo x o sfigati marchi privati che paghiamo meno di x. Senza sapere che spesso sono separati alla nascita.
6 – Spot | Allora, fra Nespresso e Lavazza, chi se lo merita il paradiso?
7 – Come cambia il marketing al tempo dei blog? 1) L’assaggio. 2) L’invito.
8 – Scarafaggi, ragni, ma quando esattamente abbiamo deciso che mangiare topi è normale?
9 – Da questa settimana la pizza napoletana è una specie protetta. Alla napoletana, però.
10 – Il mercato del vino contraffatto è vivo e lotta insieme a noi. Vu cumpà Petrus?
La settimana Foxy Knoxy
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Se ci lamentiamo del piazzista Berlusconi, anche Petrini non scherza. Incredibili gli stranieri: criticano il primo perchè è un truffatore, pendono dalle labbra del secondo, che a truffe non è da meno. Perchè lo slow food tale è.