Io non credo che Guia Soncini abbia bisogno di un blog. Non ora, per lo meno, non più.
Magari in un primo tempo (probabilmente quando Wittgenstein ha iniziato ad essere ospitato anche sul Foglio, o quando è nato Camillo e Giuliano vide che era cosa buona e giusta) ci ha anche fatto un pensiero. Ora, però, non le passa più nemmeno per la testa. Detto tra noi: fa bene.
Nel senso che anche io, nei suoi panni, farei lo stesso: le provocazioni – che sia abbia torto o ragione – si portano fino in fondo, per diamine.
Il meccanismo è talmente semplice che è persino stupido spiegarlo: elefefante-entra-in-cristalleria.
Il divertimento – lo dico per esperienza – non sta tanto nel contemplare i danni, quanto la disperazione dei commessi che si mettono le mani nei capelli. Guia direbbe che è come parlare di corda in casa dell’impiccato, di sega in casa di segaioli.
Se non fosse per Carlo Formenti, che qualche mese fa scelse la medesima cristalleria come obiettivo di una maldestra incursione, il passo dell’elefantessa avrebbe potuto essere rilevato secondo la scala Richter.
Invece, ‘o miracolo: a scomporsi, di blogger, sono solo in quattro o cinque. Gli altri la prendono (chi più, chi meno) sul ridere o rispondono (chi più, chi meno) con sarcarsmo. Uno di sicuro se la ride: quello che ha risposto alle trombe con le campane e in quattro e quattr’otto ha aperto su Spinder un blog in nome (ma non per conto) di Guia Soncini.
Quel che – in un’insolita veste terzista – mi premeva dire è che, gente, da che mondo è mondo gli elefanti entrano nelle cristallerie. Anzi: gli elefanti sono fatti per entrare nelle cristallerie. E le cristallerie per appore cartelli con su scritto “gli elefanti non possono entrare”.
Però, ecco, uno sente parlare di insulso fenomeno da segaioli, e si aspetta basti uno sbrigativo colpo di rivoltella alla Indiana Jones quando fece secco il tizio con la scimitarra. Qui, invece, non è ancora successo niente. E siamo al quarto caricatore.
ma dai la prova di restare un segaiolo…mentre la cattiva Guia, che sbeffeggia i poveri blogger sentimental-democratici che scrivono aggratise per il bene di questa sciocca umanità, continua a svolgere attività lucrativa per il cattivissimo Foglio. Dammi retta, Gianluca: mettiti a studiare come si fa il brasato al barolo, e poi dicci come ti viene, così finalmente scriverai qualcosa di pubblica utilità.
Scusate, ho poco tempo che sennò il brasato mi si attacca alla pentola. Volevo solo dire che gli elefanti sono grossi, e quindi si fa ben presto a prendere la mira. Io personalmente l’ho già fatto, tanto per il gusto di farlo, perchè se lo merita poverina, perchè sennò se al quarto caricatore non se la fila nessuno rischia di rimanerci male e di non poter fare più pezzi segaioli sui blog da farsi pagare da Giulianone e dalle tasche di tutti i contribuenti italiani (ricordiamo che ilFogio campa solo grazie alle sovvenzioni, e che grazie alle sovvenzioni anni fa poterono fare un film anche D’Agostino, la Ripa di Meana, la Carlucci bruna e non so quanti altri. Evviva le sovvenzioni e chi c’ha le amicizie giuste): http://unsentire.splinder.it/1066497156#765598
Che dire! Che giornale il “Foglio”: 4 pagine, 1 di pubblicità e 1 a parlare di blog e seghe! CI credo che nessuno lo legga.
“Però, ecco, uno sente parlare di insulso fenomeno da segaioli, e si aspetta basti uno sbrigativo colpo di rivoltella alla Indiana Jones quando fece secco il tizio del kung-fu.”
…
kung fu?
il quinto caricatore è tutto a salve:
http://gonio.splinder.it/1066952656#792764
Non c’è differenza tra i “segaioli” e il “coacervo di coglioncelli”, o no? Anche lì si aprì un forum, tra l’altro, proprio in onore del “coacervo”. La differenza è che lì non si scomodarono le, gulp!, “intellighenzie” [arigulp!] internettiane per discettare della rava e della fava e invece, per la Soncini, si. Non so se sia un punto a favore o a sfavore dei blogger.
era il tipo con la scimitarra. L’Arca l’avevano perduta in medio oriente, non in Cina.
Bello, questo blog in pdf che ha aperto la Soncini. Nel primo post ci sono pure i commenti. Quello che non capisco è perché si lamenta della gente che dalle 12 in poi lo legge. Sono contento, comunque, che abbia scoperto le gioie dell’amore minimalista, ma perché scrive come se il fidanzato ce l’avesse mai avuto solo lei?! :-/ Ho una proposta: ora basta, con ‘sta Guia.
non vorrei disturbare ma la famosa scena della pistoletatta di Indiana Jones, fu un artifizio fuori copione improvvisato li’ per li’ perche’ Harrison Ford quel giorno aveva la diarrea…….
Nel mio piccolo qualche cristallo l’ho rotto: http://giavasan.clarence.com/archives/036861.html
‘sta donna non ha proprio un cazzo da fare…
‘sta donna non ha proprio un cazzo da fare…
Il punto su cui la dottoressa Soncini ribatte (soldi=valore no soldi = no valore) è quello che veramente non regge. Anche perché, se si vuole essere in linea con il Macchia che c’è nell’URL di questo sito (anche se Neri, probabilmente non sa neppure quello che significa), sappiamo che non tutto quello che paghiamo (windows) non vale di più di quello che abbiamo gratis (GNU-Linux).
Ma che stai a dì Zuck?
E’ chiaro che questo articolo non centra niente con Macchia etc… E non ho mai letto articoli della Soncini su sistemi operativi e open source, non che se ne senta la mancanza…