A volte bisogna inchinarsi alla genialità. E, nel caso di Thomas the Branch, bisogna farlo spesso:
>>Ho inventato un nuovo format per un programma televisivo. Si chiama “La carretta dei famosi”. Si prelevano dieci personaggi dai dimenticatoi televisivi o dai vivai delle fiction. Nella prima puntata, in diretta da un porto libico, li si presenta uno per uno in una festosa atmosfera. Nessuno di loro vincerà mai premi in denaro. Anzi: per partecipare i dieci saranno costretti a pagare somme dai 1000 ai 5000 euro. Li si mette quindi tutti su un gommone. Naturalmente senza cibo né acqua. Il loro obiettivo è raggiungere Lampedusa possibilmente vivi. Ogni giorno viene trasmessa una striscia preserale con il meglio della giornata precedente. Per lo più scene silenziose dei dieci disidratati che boccheggiano ammucchiati nel gommone. Ma alla gente piace vedere i VIP che soffrono come fossero somali qualunque. Al venerdì sera si fa una diretta dal gommone, affidata a qualche conduttrice di cui bisogna giustificare l’elevato ingaggio. Nella diretta i dieci, oltre a insultarsi tra loro, implorano urlando un po’ d’acqua o una scatoletta di tonno. Per tre ore circa. Alla fine il pubblico attraverso il televoto (si manda un SMS al costo di 1 euro l’uno e per ogni SMS si riceve una curiosità sui famosi) decide chi eliminare. Ossia, quale dei cadaveri dei famosi morti durante la settimana deve essere gettato ai pesci. E’ prevista anche una estrazione finale. Cioè, il peschereccio siciliano che con le sue reti a strascico estrae dal mare il cadavere di un famoso vince e può tenersi il cadavere. Chi dei dieci VIP sopravvive e raggiunge Lampedusa vincerà dieci giorni da sogno nel locale centro di prima accoglienza.<<
Genio @ Labranca.co.uk
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io invece non sono un genio. e infatti questo post non mi fa ridere, anzi..lo trovo di cattivo gusto
Mi associo.
Il cattivo gusto di quelle frasi è evidente.
E chiunque le abbia scritte è un coglione, che s’approfitta e sguazza sulle tragedie altrui. Ma sono sicuro che uscirà pure qualcuno a difenderlo e a parlare di brillante provocazione. Vergogna.
Mah, io non mi indigno come i due signori qui sopra, di “cattivo gusto” non ne vedo: però non vedo neppure la genialità (e questo non significa che non lo trovi un testo sensato). Sarò orbo?
Un genio, Labranca è un genio.
ps. una nota di merito agli sfondi che usa nel suo blog, sempre molto eleganti
Il mio Format è questo.
Titolo: “Super PornoStart Tour”©®
Format: Un pulman gira per l’italia per trovare 10 ragazze audaci, ma solo la migliore “performer” potra diventare Super PornoStar.
Condotto da Jessica Rizzo.
Ospite prima puntata Rocco Sifredi
No, ma io mica metto in dubbio che Labranca sia un genio, ci mancherebbe, ho letto in tutto 10 suoi post e lo ricordo se non sbaglio partecipare ad “anima mia”, mica posso pronunciarmi. Ma non capisco in cosa consista la genialità del post che riporta Fabrizio: anche se uno è un genio non è mica detto che ogni cosa che scrive sia un atto di genio, appunto, e in questo caso mi sfugge l’atto. Per quanto, forse a volte per cogliere un atto di genio ci vuole comunque un’intelligenza fuori dal comune, ed è per questo che chiedo lumi! ;)
per carità, non mi indigno per così poco..solo mi perplimo quando sento sperticare le lodi di qualcuno che vuole fare il cinico (mitico coniglio o vecchio brontolo docent) e invece sfonda la linea tirata da una tragedia imperversando per ben 16 righe
Io dico non è cinismo, ma solo il tentativo di ricordare che c’è un mezzo di comunicazione che non si fa scrupolo di nulla.
anch’io avevo notato quel pezzo di labranca (grande e toccante post), rammaricandomi per l’occasione di essere solo un semplice lettore e non avere un blog. dove l’avrei prontamente segnalato.
Labranca ha stile, voi no.
Ad alcuni basta leggere le parole ‘somalo’ o ‘profugo’ per precipitare in un solidarismo, accatto-moralista-cialtronico post scolastico e scaricare la sua invidia da opinionista/giornalista mancato su di un post che si accanisce in modo goliardico ed innocuo sul voyerismo splatter della bassa tv.
Popolo del Morellino di Scansano e della bottega etnica, vi siete pisciati via il senso critico insieme al té verde?
Ad alcuni basta leggere le parole ‘somalo’ o ‘profugo’ per precipitare in un solidarismo, accatto-moralista-cialtronico post scolastico e scaricare la sua invidia da opinionista/giornalista mancato su di un post che si accanisce in modo goliardico ed innocuo sul voyerismo splatter della bassa tv.
Popolo del Morellino di Scansano e della bottega etnica, vi siete pisciati via il senso critico insieme al té verde?