La piaga che diffama la Sicilia e in patticolare Palemmo: il tcraffico! (*)

LA SICILIA, OFFESA DALLO SPOT RENAULT, NE CHIEDE IL RITIRO

Renault

Sicilia. “Lo spot della Renault offende la Sicilia e dev’essere ritirato”. Che cosa c’è nello spot? Due mafiosi con vittima dentro cemento, naturalmente trasportata in Renault. Chi si dichiara offeso come siciliano dallo spot? Il vice presidente dell’Assemblea regionale, Crisafulli. Chi è il vendicatore della Sicilia a cui Crisafulli si rivolge? Il presidente della regiore, Lo Porto. Come stanno le cose? Vediamo un po’.

Uno: lo spot. La Renault fa bene a mettere dei mafiosi nella sua pubblicità: sia a Palermo che a Catania, negli anni Ottanta le principali concessionarie Renault erano infatti affidate a noti mafiosi (come Santapaola) o figli di noti mafiosi (come Greco). Come siciliano antimafioso, io ancora mi rifiuterei di comprare una Renault.

Due: l’offeso. L’onorevole Crisafulli (Ds) da luglio è sotto inchiesta per associazione mafiosa (amico di un boss di Enna, con cui parlava tranquillamente di appalti). Come siciliano di sinistra, io mi vergognerei di avere a che fare con uno come Crisafulli.

Tre: il vendicatore. L’onorevole Lo Forte (An), che ai tempi faceva parte di gruppi violenti d’estrema destra, non ha mai fatto nulla contro la mafia e dieci anni fa alle elezioni lo congratulavano per aver battuto il giudice Caponetto. Come siciliano, non mi sembra che Lo Forte sia esattamente la persona a cui mi rivolgerei per rivendicare una qualunque cosa.

Nelle corse di Formula Uno, la Renault è sponsorizzata proprio dalla regione siciliana. I nostri soldi vanno a finanziare (ma che cazzo c’entra una regione con le corse automobilistiche? Chissà che intrallazzo c’è dietro) un’azienda che vent’anni fa affidava le sue filiali a boss mafiosi. Questo è uno scandalo, non la faccenda degli spot. L’anno scorso, per propagandare i “grandi eventi d’estate, da Agrigento a Palermo”, la regione si affidava alla società di Alessandro Martello, quello beccato a spacciare coca dentro il ministero. Questo è un altro scandalo. Un altro scandalo ancora è il fatto che i siciliani ingoiano questo e altro, completamente dimentichi di avere avuto un Falcone. Ma lo scandalo vero, la cosa scientificamente inspiegabile, l’evento mirabolante che ammutolirà i posteri e li farà meditare, è questo: che la Sicilia sta ancora a galla, che non è ancora sprofondata in quel suo bel mare, fra gl’immigrati annegati e i cadaveri incementati.

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9 Commenti

  1. Giusto un’osservazione.. all’inizio del post dici che Crisafulli si è rivolto a Lo Porto, che è effettivamente il presidente della regione.
    Poi nomini Lo Forte e il nome “Lo Porto” scompare…

    refuso?

    P.S. Come palermitano la pubblicità mi ha fatto sorridere amaramente e basta. “Stanno proprio alla frutta se siamo arrivati a questo” è quello che ho pensato.

  2. c’è del marcio in danimarca, diceva shakespeare… io mi chiedo se ci sia del sano in italia!!

  3. bel post, davvero; in giro ce n’è di gente “sfacciata”, ma hai fatto notare due tre cose su cui riflettere… grazie

  4. Piccola precisazione: in Formula Uno la Regione Sicilia non sponsorizza la Renault ma la Jordan-Ford, più precisamente il pilota romano Giancarlo Fisichella, che siccome era pagato poco o pochissimo aveva il diritto di andarsi a cercare sponsor personali e appiccicarli sulla macchina. Non ho mai visto pubblicità o altro di Fisichella a favore del turismo siciliano, però…

  5. Nota: il 25 luglio Crisafulli si è autosospeso dalla carica di vicepresidente dell’assemblea regionale siciliana

  6. corro a metteri tra i preferiti nel mio blog. complimenti per le informazioni sugli anni ottanta in sicilia, complimenti per la connection mafia-renault

  7. la SICILIA è una regione bellissima,ricca di colori,infatti se ne vedono di tutti i colori,che per non sporcarla è meglio non metterci piedi!!!

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