—Corri a casa in tutta fretta, c’ è un Biscione che ti aspetta. Canale 5. L’oscuramento, il primo decreto ad personam (Craxi). La diretta. Più che altro Colpo Grosso e a chiusura del cerchio, I misteri della notte di Giorgio Madail (con la Brambilla). Tutto questo è Magic Italy.
—Anche noi. Magic Italy anche noi.
—Siamo andati a Tuttofood, è stata la cosa peggiore mai vista.
—Pure peggio, per dire, della Cooking pasta machine, la via italiana al fast food. Pasta pronta in un minuto.
—Ma il cibo del futuro lo abbiamo scoperto nelle Fabbriche delle piante giapponesi. Dove le lattughe crescono senza essere esposte all’aria, non serve nemmeno lavarle.
—Tornando al cibo di oggi: Stop al sushi il tonno rosso è finito, protestano le star di Hollywood. Protesta pure un nuovo film: The end of the line. Ma è Greta Scacchi la meglio-contestatrice. Nuda, il pesce cadavere tra le braccia.
—Nel frattempo abbiamo realizzato che il vino è una cosa troppo importante per lasciarla in mano ai sommelier.
—E terminata la Festa a Vico, ci siamo chiesti se la Torre del Saracino, per molti il ristorante italiano n.1, non sia per caso sopravvalutata.
—Ma non siamo stati i soliti gastrofanatici tutto il tempo. Tipo che abbiamo dato la ricetta del risotto SCOIATTOLO e pomodoro pachino. Perfetto con un robusto Merlot siciliano.
—D’altra parte: “Mangio merda tutti i giorni. Ma guai se ci trovo un capello dentro”.
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lo so era meglio il cetriolo it di rutelli, ci costò solo 4 milioni di euri….
più che altro,visto che hanno entrambi un buon gusto che sfiora il sublime,perchè non associarsi?sai che incubo per i creativi?e poi,sono d’accordo che 4 milioni sono tanti,ma penso che Sua Grazia il Sommo ce ne costi molti di più…
a onor del vero il cetriolo venne via per meno, centomila e qualcosa mi pare
il problema è che i miGlioni di euro buttati nel progetto del sito (oltre 50 secondo le stime) sono letteralmente svaniti nel nulla, nemmeno lo scheletro di un ospedale…
Rutelli è imbarazzante.
Ma non era il cetriolo di Stanca? Di Rutelli resta memorabile il video “pliz visit aur cauntry” ma Italia.it è opera del governo precedente, e più precisamente di mr. Stanca, I remember.
Attenzione, caduta gnocche
Patrizia D’AddarioDAL NOSTRO INVIATO
BARI — Patrizia D’Addario è candidata nelle li ste di «La Puglia prima di tutto», schieramento inse rito nel Popolo della Libertà alle ultime elezioni co munali a Bari. Ha partecipato alle prime settimane di campagna elettorale al fianco del ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e degli altri politici in corsa per il Pdl. Ma adesso ha deciso di rinunciare perché vuole raccontare un’altra verità. La D’Addario ha cercato il Corriere e registriamo, con la massima cautela e il beneficio d’inventario, la sua versione, trattandosi di una candidata alle amministrative.
«Mi hanno messo in lista — afferma — perché ho partecipato a due feste a palazzo Grazioli. Ho le prove di quello che dico e voglio raccontare che co sa è successo prima che decidessi di tirarmi indie tro. Il mio nome è ancora lì, ma io non ci sono più».
Cominciamo dall’inizio. Quando sarebbe anda ta a palazzo Grazioli?
«La prima volta è stato a metà dello scorso otto bre ».
Chi l’ha invitata?
«Un mio amico di Bari mi ha detto che voleva far mi parlare con una persona che conosceva, per par tecipare a una cena che si sarebbe svolta a Roma. Io gli ho spiegato che per muovermi avrebbero dovu to pagarmi e ci siamo accordati per 2.000 euro. Allo ra mi ha presentato un certo Giampaolo».
Qual era la proposta?
«Avrei dovuto prendere un aereo per Roma e lì mi avrebbe aspettato un autista. Mi dissero subito che si trattava di una festa organizzata da Silvio Ber lusconi ».
E lei non ha pensato a uno scherzo?
«Il mio amico è una persona di cui mi fido cieca mente. Ho capito che era vero quando mi hanno consegnato il biglietto dell’aereo».
Quindi è partita?
«Sì. Sono arrivata a Roma e sono andata in taxi in un albergo di via Margutta, come concordato. Un au tista è venuto a prendermi e mi ha portato all’Hotel de Russie da Giampaolo. Con lui e altre due ragazze siamo entrati a palazzo Grazioli in una macchina con i vetri oscurati. Mi avevano detto che il mio no me era Alessia».
E poi?
«Siamo state portate in un grande salone e lì ab biamo trovato altre ragazze. Saranno state una ventina. Come antipasto c’erano pezzi di pizza e champa gne. Dopo poco è arrivato Silvio Berlusconi».
Lei lo aveva mai incontrato prima?
«No, mai. Ha salutato tutte e poi si è fermato a parlare con me. Ho capito di averlo colpito perché mi ha chiesto che lavoro facessi e io gli ho parlato subito di un residence che voglio costruire su un terreno della mia famiglia. Ci ha mostrato i video del suo incontro con Bush, le foto delle sue ville, ha cantato e raccontato barzellette.
Lei è tornata subito a Bari?
«Era notte, quindi sono andata in albergo e Giam paolo mi ha detto che mi avrebbe dato soltanto mil le euro perché non ero rimasta».
C’è qualcuno che può confermare questa sto ria?
«Io ho le prove».
Che vuole dire?
«Che quella non è stata l’unica volta. Sono torna ta a palazzo Grazioli dopo un paio di settimane, esat tamente la sera dell’elezione di Barack Obama».
Vuol dire che la notte delle presidenziali degli Stati Uniti lei era con Berlusconi?
«Sì. Nessuno potrà smentirmi. Ci sono i biglietti aerei. Anche quella volta sono stata in un albergo, il Valadier. Con me c’erano altre due ragazze. Una la conoscevo bene. È stato sempre Giampaolo a orga nizzare tutto».
E che cosa è accaduto?
«Con l’autista ci ha portato nella residenza del presidente, ma quella sera non c’erano altre ospiti. Abbiamo trovato un buffet di dolci e il solito piani sta. Quando mi ha visto, Berlusconi si è ricordato subito del progetto edilizio che volevo realizzare. Poi mi ha chiesto di rimanere».
Si rende conto che lei sostiene di aver trascor so una notte a palazzo Grazioli?
«Ho le registrazioni dei due incontri».
E come fa a dimostrare che siano reali?
«Si sente la sua voce e poi c’erano molti testimo ni, persone che non potranno negare di avermi vi sta ».
Scusi, ma lei va agli incontri con il registrato re?
«In passato ho avuto problemi seri con un uomo e da allora quando vado a incontri importanti lo por to sempre con me».
E lei vuol far credere che non è stata controlla ta prima di entrare nella residenza romana del premier?
«È così, forse sono stata abile. Ma posso assicura re che è così».
E può anche provarlo?
«Berlusconi mi ha telefonato la sera stessa, appe na sono arrivata a Bari. E qualche giorno dopo Giam paolo mi ha invitata a tornare. Ma io ho rifiutato».
A noi la sua versione sembra poco credibile…
«Lo dicono i fatti. Berlusconi mi aveva promesso che avrebbe mandato due persone di sua fiducia a Bari per sbloccare la mia pratica. Non ha mantenuto i patti ed è da quel momento che non sono più volu ta andare a Roma, nonostante i ripetuti inviti da par te di Giampaolo. Loro sapevano che avevo le prove dei miei due precedenti viaggi».
E non si rende conto che questo è un ricatto?
«Lei dice? Io posso dire che qualche giorno dopo Giampaolo ha voluto il mio curriculum perché mi disse che volevano candidarmi alle Europee».
Però lei non era in quella lista?
«Quando sono cominciate le polemiche sulle veli ne, il segretario di Giampaolo mi ha chiamata per dirmi che non era più possibile».
Quindi la candidatura alle Comunali è stata un ripiego?
«A fine marzo mi ha cercato Tato Greco, il nipote di Matarrese che conosco da tanto tempo. Mi ha chiesto un incontro e mi ha proposto la lista ‘La Pu glia prima di tutto’ di cui era capolista lo zio. Io ho accettato subito, ma pochi giorni dopo ho capito che forse avevo commesso un errore».
Perché?
«La mia casa è stata completamente svaligiata. Mi hanno portato via cd, computer, vestiti, biancheria intima. È stato un furto molto strano».
Addirittura? Ma ha presentato denuncia?
«Certamente. Ma ho continuato la campagna elet torale. È andato tutto bene fino al giorno in cui Ber lusconi è arrivato a Bari per la presentazione dei can didati del Pdl. Io lo aspettavo all’ingresso dell’Hotel Palace. Lui mi ha guardata, mi ha stretto la mano ed è entrato nella sala piena. Io ero in lista, quindi l’ho seguito. Ma all’ingresso della sala sono stata blocca ta dagli uomini della sicurezza e del partito che mi hanno impedito di partecipare all’evento».
È il motivo che adesso la spinge a raccontare questa storia?
«No, avrei potuto continuare a fare campagna elettorale e trattare con loro nell’ombra. La racconto perché ho capito che mi hanno ingannata. Avevo chiesto soltanto un aiuto per un progetto al quale tengo molto e invece mi hanno usata».
Fiorenza Sarzanini
17 giugno 2009
Magic o non Magic, grazie alle prodezze del reverendissimo presidente tutti stanno parlando dell’Italia in questi giorni