Cioè: a me questa cosa del 2.0 sembra in tutto e per tutto uno degli eterni interrogativi che emergono nell’altrettanto eterno salotto del Quesito della Susi: gente loungissima con la scucchia, che si aggira nel 2009 vestita vintage (in emulazione fallimentare del guardaroba più brutto nella storia del regno umano: quello italiano degli anni Settanta, a colpi di Cagi e di Facis), e formula esoteriche domande che nemmeno il Corvo Parlante o L’impareggiabile Piero. Il Web 2.0 è l’ircocervo, il patafisico e il patato, l’unicorno e un corno, il mercato rionale e – ma anche o – globale, la banda larga e quella d’Affori, YouTube e U2, podcast e casting, social network e carcere, grano virtuale ed estrattori che cercano l’oro come nel capolavoro di Chaplin. Tentare di definire il Web 2.0 è pari al comunicare che fine fa un morso di banana che inghiotto: dove va?, come?, che ci fa dentro il mio corpo?, arriva un fisiologo che mi dice cosa accade sul serio e nulla di quello che dice è sentito o visto: dove cavolo sarebbero i metaboliti e il ciclo di Krebbs? Che c’entra il mitocondrio?
E’ perciò abbastanza liberatorio andare come Don Chisciotte a illustrare che diavolo sarebbe il Web 2.0 in un convegno. Eppure lo faccio. Mi permetto anche di dire che, secondo me, Facebook crollerà in otto mesi (non sette: otto). Poi faccio l’interpretazione del video più assurdo di YouTube: ma è veramente il PIU’ assurdo che si sia visto e non l’avete sicuramente visualizzato (lo induco dalle stats).
Oh: se volete venire, è dai tempi di Clarence che non facevo una cosa del genere. L’evento si tiene a Milano, martedì prossimo. L’ingresso è gratuito, ci si iscrive on line qui, parlano anche i vertici di Google e di Adobe tra i molti altri.
Gianluca Neri sarà sugli spalti a tirarmi addosso aeroplanini di carta e verrà arrestato in qualità di membro qaedista che dirotta jet cartacei.
L’insuperabile Quesito della Susi: che cavolo è il Web 2.0?
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Presto non ci sarà denaro (a sufficienza) per potersi alimentare nelle grandi città (vi siete mai chiesti quanti litri di gasolio per portare una mela a Milano?) e qui si chiacchiericcia del web x.0 e cazzucci vari. Buona fortuna a tutti eh.
Forse con una comunicazione eterodiretta sarà più economico pianificare le risorse in ordine, che so, ai trasporti di merci? Così, tanto per dire…. poi, se per voi Web 2.0 è solo blog, youtube e quant’altro, allora avete ragione….
Il web 2.0 é come la seconda Repubblica, tutti ne parlano ma non é mai esistita.
Saluti,
Nello
Non so di cosa state parlando. Frequento gli albori internettiani senza per questo essere chissachè. Upgradavo il computer solo per giocare on line… ogni lineetta di banda in più era per me solo meno lag e più gente da sparare. Avevo il mio forum, il mio migliaio di utenti e mi sono sempre divertito.
Cosa ho notato in tutti questi anni ? i soldi. Scoprire che si può far denaro da questo posto. A destra mentre scrivo c’è un banner che mi chiede di passare da Misco che posso comprare un computer.. Tanto tempo fa un certo Grauso si era comprato i nomi dei domini e li vendeva. Aveva inventato il Web 0.01 beta? Proprio non so… vedrò se possibile questo convegno in rete. Magari imparo qualcosa .
Forse ci converebbe (come persone, come aziende, come paese) non storcere il naso ogni volta che le imprese si danno da fare e cercare di capirne di più di strumenti e modalità di comunicazione che magari ci metterebbero un po’ più al passo col resto del mondo…E’ così che si creano posti di lavoro, e non standosene a casa facendo gli scettici saputelli…
Non fosse che il web 2.0 non esiste e non è mai esistito.
Esiste il web ed è una grande opportunità. Opportunità imprenditoriale di libertà e katsivari, che si rischia di eprdere quando le bestie sbavanti del marketing si inventano l’ennesima etichetta inesistente…
quoto Ubikindred, ci sono addirittura dei franzosi che per far gli sboroni già due anni fa hanno tirato su un convegno sul web 3.0
chi offre di più?
Ancora a parlare di web 2.0?
Genna aveva previsto il crollo di Facebook in otto mesi (cito dall’articolo qui sopra: “non sette:otto”).
Facebook è ancora vivo e vegeto e in crescita.
Gli otto mesi sono passati.
Forse siamo noi che non abbiamo letto bene o capito bene.
Ah, no, vero, forse era solo una sua provocazione…
Mah…