The Classifica 60. Vi lascio soli un attimo, e guardate cosa mi combinate.

Dincio patata, la top 10 è pressoché quella della volta scorsa. U2 in testa, Venditti, Marcocarta Annielennox Arisa dietro. Poi la Mina, il Tiziano, la Giusy. Variazioni: Jovanotti ri-ri-ri-ritorna in top 10 estromettendone (dopo 18 settimane) Laura Pausini, e le dolenti cover di capireBattiato tornano al n.10 cacciando Karima. Eheu. A questo punto, di cosa vi posso parlare? Scegliete voi. Posso discettare con amabile negligenza di: 1) Battiato. Perché mai il suo disco di dolenti cover rialza la testa, che era 15mo e anche tale posizione era invero troppa grazia? Da Fazio stavolta non è stato. Il massimo che ha fatto la settimana scorsa è stato parlare al convegno sul tema “La musica come linguaggio universale” che si è tenuto presso l’aula Parisi della Scuola superiore di Polizia nell’ambito di un progetto denominato “Non solo sicurezza”. Che la cosa abbia fatto impennare le vendite? Che le sue callide versioni di brani di Dalida e Gilbert Becaud siano la colonna sonora delle riunioni del SAP – Sindacato autonomo di polizia? 2) O è stato perché Travaglio ne ha fatto l’imitazione?3) Ma Travaglio non diceva che i giornalisti devono fare i giornalisti, raus, schnell? 4) Ma poi: adesso Filippo Facci cosa farà? Voi non avete idea, quello per rappresaglia contro Travaglio è capace di imitare Robert Fripp in 21st Century Schizoid Man 5) miticoVasco va al concerto del Primo Maggio per essere visto da un milione di persone. Credete che miticoLiga starà a guardare? Non c’è mossa dei due che non riceva una contromossa dell’altro, per cui deve fare qualcosa di altrettanto mitico: lo si nota di più se si fa sparare da un cannone per festeggiare il 25 aprile, o se invade il Pakistan? 6) altro argomento che prima o poi va affrontato con coraggio indomito: la guerra dei reality canterini e il futuro della discografia. Sonrai, Warnerset e il resto del mondo 7) scherzavo. Non C’E’ un resto del mondo. 8) Kings Of Leon, Prodigy, Glasvegas, Lady Gaga. Quattro modi di essere contemporanei e, egualmente, non vendere dischi – da noi, s’intende 9) mentre Joshua Tree degli U2 invece se ne sta saldo al n.32 in the name of love 10) Umberto Tozzi e l’intervista assai rock’n’roll che nessun direttore mi prese perché nome assai out. Poi arrivò Vanity Fair, lo intervistò ed essi di colpo lo trovarono un nome assai chic. 11) digressioni su quei critici musicali che ad Amici si azzerbinano con tanto di scritta “Benvenuti” sulla fronte decantando le meraviglie emozionanti della giovane canzone italiana melensa, poi a telecamere spente ti dicono: “Cazminchiaffiga i Clash, caz che tempi caz mica come adesso”. 12) riparlando di dischi più venduti: la settimana scorsa vi dicevo che la raccolta dei Beatles 1 è il disco più venduto del decennio in tutto il mondo. Non vi torna un po’ strano? 13) Il disco più venduto in Italia l’anno scorso è stato Safari di Jovanotti. In tutto il mondo è stato Viva la vida dei Coldplay, che da noi non è entrato nella top ten annuale massimamente autarchica 14) Osservando le vendite mondiali viene da fare qualche considerazione interessante. Ovvero, i nomi triti del rock sbaragliano i nomi triti del pop. E le giovani femmine sbaragliano le vecchie babusche. Nel senso che il disco degli AC/DC segue quello dei Coldplay. E in top 10 ci sono i Metallica. I Guns’n’Roses la sfiorano di poco (ma il disco è uscito a fine anno, neh). Laddove i dischi dei marchi globali Madonna, Britney, Beyoncé e Mariah non figurano tra i più venduti del 2008 in tout le monde. A differenza di quelli di Duffy, Amy Winehouse, Leona Lewis, Rihanna.

Bene. Come vedete, non mancano gli argomenti – dessù, sceglietene uno. Avete scelto? Mandate un SMS, votate, siate protagonisti, forgiate il vostro destino e il mio. Vi ricordo che questo concorso scade alla mezzanotte del 26 marzo. Cogliete l’attimo.

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22 Commenti

  1. RImane la miglior rubrica musical blogghettara.
    Dite che non ci sono concorrenti?
    Ok, la miglior rubrica della rete. Meglio?

  2. Potresti adempiere a riprendere, come detto in un commento nella “The Classifica 57”, il discorso del perchè, a 2009 inoltrato, persisti nell’ utilizzare come base per le analisi di questa rubrica la classificaFIMI(degli album).
    Alla luce, tra le altre, di 2 elementi:
    – la sempre maggiore proporzione del digital download
    – questa nuova moda degli EP
    La prima non è una novità, al contrario la notizia che Universal annuncia di abbandonare l’ uso del supporto CD entro 2 anni (2011) è a dir poco rilevante oltre che molto InTopic con questo spazio.
    Quella degli EP era una cosa che auspicavo fortemente negli anni ’90 (diciamo ’93-’97 ?). Con l’avvento della maggiore capacità di spazio, dato dal CD, si è assistito ad una proliferazione delle tracce, ma anche del prezzo del “disco”. Tranne che per pochi artisti, tanto, i pezzi che poi si ascoltano più di 3 volte si contavano sulle dita di una mano. Non avevo mai capito perchè mettere, tipo, 15 brani, in cui alcuni “fanno palesemente massa”. Meglio 6-10 (facciamo 8?) ma limando sul prezzo del “disco” e magari “uscendo” un filo più frequentemente.
    Boh, non so, quelle eran le mie considerazioni da banale Teenager, verosimilmente non ne capivo(/capisco) na mazza. Il fatto però che tale scenario si sia poi in parte effettivamente concretizzato un decennio dopo, e forse troppo tardi, qualche interrogativo non del tutto lusinghiero, nei confronti del “genio” degli addetti ai lavori, a torto o a ragione me lo fa porre.

    Vabbè tra quelle sopracitate non posso esimermi dal votare la 11) : il gaudio procurabile dallo sfottere “i critici” è difficilmente avvicinabile da altre attività; perlomeno restando vestiti.

  3. Critici musicale la peggior specie di mercenari.
    Laffranchi me lo ricordavo poche settimane tutto fighetto al processo di x factor dove perentorio affermava:”dite a questi ragazzi di essere un po’ più umili, non siamo mica ad Amici qui!”.
    Poi appena la sanguinaria chiama tutti sull’attenti pronti ad emozionarsi per l’ennesimo neomelodico che si cimenta in “dicitencello vuje”. Senza avere neanche il coraggio di rendere un tributo al povero Bon Jovi.
    Non vedo l’ora di vedere l’anno prossimo dalla Marì, il tuo faccino dire quanto ti sia arrivato Giocondo che canta una canzone “bellissima” dei Tiromancino.

    Dai critici musicali mi guardi Iddio che dagli Amici mi guardo io.

  4. 1) evidentemente basta che una decina di reclute del SAP comprino un disco per farlo entrare nella Hiiiiiiiiit Pareeeeeeeid.
    2) quando?
    3) si sì
    4) Facci che imita Fripp (magari con tanto di Air Guitar) non me lo perderei per nulla al mondo
    5) va alla fusion/convention del PdL proponendosi come successore di B*********
    6) la discografia non ha futuro, e neanche un presente (Kluz di cui sopra dice bene)
    7) meno male
    8) non si vive di soli dischi (e comunque io di gente che ha sull iPod ha almeno uno di quei musicisti ne conosco diversa, e persino dei cd in carne e ossa)
    9) i cd col tempo si graffiano e non funzionano più e bisogna ricomprarli, mentre il vinile di una volta anche graffiato (scratch… scratch…) girava lo stesso
    10) chic e sciocc
    11) vogliamo i nomi, vogliamo i nomi!
    12) no, dei Beatles in casa fanno sempre comodo
    13) questo è quello che dicono i discografici, ovviamente (magari senza fornire cifre)
    14 ) hell yeah, metal rulez \m/. E quelle che hanno puntato tutto sulla chiappa è ovvio che decadano non appena decade la chiappa, venendo sostituite da chiappe nuove (a parte la Casadelvino, che è una signora artista)

    non c’è altro? no? occhei
    rimani sempre il ns. Messia

  5. Ragionissima Paolo, il panorama è fiacchissimo.
    La battutona su FF è geniale e suppongo farà ridere anche lui, nonostante la comprovata permalosità.
    Mi permetto di aggiungere un pezzo “indie” che sta circolando non poco e che mi auguro di vedere in the classifica in futuro: Help I’m Alive dei Metric (ricongiungendomi al discorso delle gnocche giovani).

  6. Beh si, il panorama musicale italiano è desolante ( forse come il resto), ma la cosa che più mi rattrista è che c’è stato un momento, verso la metà degli anni ’90, in cui la musica italiana sembrava essersi svegliata e poteva benissimo reggere il confronto con l’estero. Penso ai Delta V, agli Ustmamò, ai 99 Posse , Neffa e i Sanguemisto, i Marlene e Kuntz, gli Almamegretta i Bluvertigo…insomma sembrava che una nuova generazione di artisti avrebbe spazzato via i vari Eros, Biagio e compagnia bella e invece è stato il contrario. Paolo, come te lo spieghi?

  7. ma quando lo hai postato, a mezzanotte e un minuto del 27? la solita prostituzione intellettuale :-8

  8. @Kluz: insisto sulla classifica FIMI degli album perché è semiattendibile. Le altre, da quella di iTunes a quella della stessa FIMI sul download legale, si basano su numeri risibilissimi e fluttuanti. Accolgo invece l’altra tua osservazione, quella sugli EP. Merita futuri sproloqui. Grazie del suggerimento.

    @Elena: non toccare il mio amico Laffra. No, davvero: c’è gente che lo ha toccato, e poi si è tramutata in statua di sale. Comunque, Laffranchi è spettacolosamente incompetente sul mondo prima del 1995 ma sulle cose nuove ha un suo orecchio. In ogni caso, siccome non credo che si occuperà di musica tutta la vita (fermo restando che non è sano) non perdo nemmeno tempo a fargli menate.

    @elfi: sai che è vero? Le spiegazioni in ordine sparso potrebbero essere: i 20enni attuali non amano molto la musica. Non quanto l’hanno amata i 30enni attuali. Perché la “loro” musica, quella diretta a loro, non è un altrove, una promessa di mondi nuovi. E’ un ribadire mondi esistenti o esistiti molto tempo fa, nonché un suggerire nicchie di appartenenza, dai Tokio Hotel a Fabri Fibra. Altra cosa: i ragazzi subiscono molta musica dai genitori, che gli infliggono miticoVasco, miticoLiga o Madonna. Per quanto questi siano esecrandi, non dev’essere semplice rifiutarli come venivano rifiutati i Claudio Villa e le Nille Pizzi da parte dei ragazzi degli anni Sessanta. Oggi il vecchio monumento si nega all’abbattimento, continua a spacciarsi per nuovo (…se pensate che stia marginalmente alludendo a un premier italiano a caso, fate bene). Così tutta la musica vecchia è spacciata per straordinaria e inarrivabile. Qualche settimana fa ero alla presentazione di un ciclo di incontri musicali, un ragazzo chiedeva: “Degli anni 70 è rimasta tanta roba, degli 80 pure, di questo decennio cosa potrà rimanere?” Ho in casa un numero di Popster (poi diventato Rockstar), primo giornale musicale da me comprato, datato 1979, in cui Roberto D’Agostino insisteva che gli anni 70 erano tristissimi, da dimenticare, vuoi mettere con gli anni 60. Poi naturalmente dieci anni dopo si diceva che erano stati “gli stupidissimi ottanta”. Quanto più intensi i 70. Quindi non ho dubbi che la condanna colpirà anche il decennio in via di conclusione. E che un giorno rivaluteremo gli zeroes, e i gruppi italiani che hanno proposto: ti ricordi i Baustelle, i Ministri, gli Offlaga Disco Pax…

  9. ciAo madeddu
    c’é una COSA che è importante secondo a me (eNZO).
    Io quando ero un pò PICCOLIno il Disco che Conpravo era qualcosa di SIMILE alla felicità. Ti ricordi? ERA innanzitutto un OGGETTO, lo toccavi. Io lo compravo e mi SGUARDAVO tutta la copertina mentre TORNAVO a casa coll’AUTOBUS (prima il disco era cosa di COMPRARE, uscire di casa, il tuo negozzio di dischini, cose così, c’era un pò di SBATTIMENTO sano, tipo andare a prendere la femmina sott CASA anche se piove e tu sei no a piedi, di più, in tasca SOLO il biglietto di autobus). Prima il disco era anche un oggetto. Cmominciava dall’ANDARLO a prendere, poi la COPERTINA, poi l’uscita dalla copertina e poi lo mettevi e sentivi TUTTA la facciata. Ora col telecomandino da SEDUTO salti da canzone a canzone.
    E’ la COMODITA’ che ha canbiato il GUSTO di MUSICA
    secondo me (eNZO)
    ciao di eNZO

  10. @Madeddu: mi hai dato una bella risposta, peccato non fosse quella la domanda!
    Non volevo “toccare” nessuno se l’ho fatto, chiedo umilmente scusa.

  11. eNZO me fai schiattà :-)
    però dicevano così pure quando hanno inventato la radio e il grammofono, che prima la musica si sentiva a teatro e uno se ne andava là con la femmina sottobraccio oppure in carrozzella a cavalli. Ogni tempo c’ha i suoi tempi, e con le loro femmine i piccolini di oggi trovano ugualmente il modo di trastullarsi, telecomando o no.

  12. @madeddu – altro che editorialista, prima o poi ti userò come bersaglio vivente al tiro con l’arco (questa la capiamo solo noi due)

    @elena – che problema c’è se vado da xfactor prima e ad amici poi? sei invidiosa? è come se mentana (rip) e lerner non potessero parlare oggi di pdl e domani di pd. su quanto sia stato buono dalla defilippi mi basta il saluto tolto dalle mie nipoti per aver criticato valerio che fa canzoncine “sole cuore amore” (ma magari la trasmissione non l’hai nemmeno vista)

  13. Si che l’ho vista la trasmissione!
    Invidiosa? Un pochino, Maria è per me quello che Oprah è per Liz Lemon.
    Dì alle tue nipotine che Valerio è primo su Dada gli hai portato bene!
    Non mi piace quando uno va dalla concorrenza (x-factor) a criticare Amici poi ritrovarsi di là e non dire niente, ma credo che siano cose che noto solo io che sono provinciale.
    Poi tu non sei stato buono per niente, sei riuscito a criticare indirettamente pure l’intoccabile Vessicchione. Per quello sei stato uno dei migliori.

  14. @ elena – poi la smetto che altrimenti si addormentano tutti dalla noia.

    – ma se ho criticato perché dici che “uno si ritrova di là e non dice niente”? non mi piace essere associato ai critici mercenari (uh, quanti ne conosco), pronti a mettersi aull’attenti e a incensare. alla mattina mi piace alzarmi, andare allo specchio e non dovermi sputare in faccia

    – il tributo a bon jovi ho provato a farlo. un labiale alle spalle di paolo giordano, come da richiesta via sms dei macchiaioli, ma non so se si sia visto (non avevamo monitor)

    – e poi se vuoi sapere cosa ne peno dei tiromancino puoi leggere l’ultima recensione dell’anno scorso post sanremo (e mi domando perché fabri fibra se lo sia tirato dietro…)

  15. Si concludo anche io, la parte sui Tiromancino non era per te ma per Madeddu!

    Quando uno va al processo a dire:”dite a questi ragazzi di essere un po’ più umili, non siamo mica ad Amici qui!” vuol dire che quel posto lo schifa proprio o almeno hai dato quest’impressione, da come hai spiegato forse ho frainteso e se ho frainteso chiedo scusa. Mercenario era un po’ fortino infatti.

    Bon Jovi,non te lo passo, poche scuse, non ci voleva niente a dire: “Valerio invece di sole cuore amore perchè non fai una bella canzone alla Bon Jovi.”

    Aproposito auguri per il compleanno!

  16. @elena – grazie per gli auguri! e la prossima volta vieni alla festa (ma ci conosciamo?)

  17. @diamonddog
    Help I’m alive non è malaccio, ma ci sono almeno un paio di tracce nel nuovo CD che le sono nettamente superiori (ad es. Blindness).

    A parte questo e premesso che seguo The Classifica dal glorioso n. 1 (ma è possibile che mi sia perso qualche puntata), avrei una domanda: quando pensa il tenero Paolo di scoprire un po’ le sue carte e segnalarci qualcosa che veramente valga la pena ascoltare?

  18. Hai proprio ragione Paolo, il tempo è l’unico giudice che ne capisce qualcosa di musica e grazie ad una scrematura naturale, si salvano le cose migliori e le schifezze prodotte ( che sono sempre la maggior parte) finiscono nel dimenticatoio, quindi è troppo facile idealizzare la musica dei tempi che furono, sono io ad essere cambiata. Sono io a non avere più il tempo e la curiosità di andare a scovare la musica meno nota. E per quanto faccia di tutto per non perdere il contatto con il mondo musicale degli adolescenti ( Mtv a colazione, Disco radio e simili in macchina) non è sufficiente. Anche perché se snobbavo la musica di mtv e radio Company a 18 anni, perché mai dovrebbe farmi impazzire ora?
    Però potresti essere così carino da suggerire anche qualche cosa di bello ( extra classifica) oltre al solito bollettino funesto delle prime posizioni!

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