Non è la copertina dell’Economist, bensì una delle tabelline nelle ultime pagine, il vero prurito dalle parti di Piazza Colonna. Prendete la prima colonna (l’inflazione ufficiale) e la penultima (l’aumento delle retribuzioni) e, come suggerisce il buon Hans, comparate i due valori in Italia e nella maggior parte dei paesi europei. E…
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cazzo! impressionante…
però c’ho un dubbione che mi perseguita da un po’: ma un governo (qualsiasi governo) può veramente incidere sull’economia?
sembra una domandina scema però…
per esempio: l’industria italiana in questi ultimi 10-15 anni non ha investito in ricerca e gli effetti li conosciamo tutti. Ma, a parte il fatto che negli ultimi anni si sono succeduti governi di tutti i colori, che cazzo può fare il governo se gli imprenditori italiani sono imbecilli?
Mandarli in vacanza a Ventotene, ad esempio.
Il fatto e’ che all’estero l’imprenditore e’ quello che rischia il suo capitale (o se lo fa prestare) per produrre ricchezza per se’ e benessere per la societa’. Qui da noi l’imprenditore e’ nella maggior parte dei casi il bottegaio arricchito che gira con il Mercedes anche se e’ pieno di cambiali…
beh, credo che l’imprenditore faccia prima di tutto il suo interesse, sia in italia che all’estero, il che è legittimo e nella maggior parte dei casi anche utile per la società. quello che distingue a mio incompetente parere gli imprenditori nostrani è la miopia, cioè limitarsi ad amministrare l’esistente. una volta la colpa poteva essere attribuita alle banche che non ti prestavano un cazzo perchè non volevano rischiare ma ora uno si può rivolgere a chi vuole (nella ue). mah…