Gesù guida un SUV, Dio prende il bus.

Jesus drives a SUV
La cattiva notizia è che Dio non esiste. La pessima notizia è che l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria non può farci niente.

L’Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti sta divulgando il proprio verbo in giro per le vie di Genova usando come pulpito i mezzi pubblici. Un poster appiccicato al vano posteriore degli autobus, avverte: La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno. Una regolare licenza di affissione conferisce a questo manifesto pari dignità di una pubblicità per i Sofficini, indipendentemente dal messaggio espresso. Licenza che in principio è stata concessa dalla IGPDecaux, concessionaria dello spazio pubblicitario, e successivamente negata. L’annuncio è stato perciò rimosso.

Da libera cittadina senzadìo, mi compiaccio che un ente privato predichi a proprie spese la “praticabilità di un’etica senza dogmi, in un Paese dove da ogni parte si avverte la pervasività della presenza cattolica” come riportato sul loro sito. Parimenti mi indigno che un altro ente privato si rifiuti di concedere gli spazi per divulgare il messaggio. Da copywriter mi dichiaro soddisfatta di una headline particolarmente creativa e mi indigno per l’inutilità di un organo deputato al controllo della pubblicità per la tutela del consumatore.

L’amministratore delegato della concessionaria genovese, nel ritirare l’annuncio, si è appellato all’articolo 10, che vieta i messaggi commerciali offensivi della sensibilità religiosa. Specificando che, pur non trattandosi di un messaggio commerciale, questo rientra negli appelli sociali previsti dall’articolo 46. Invece non funziona così. Scartabellando il Codice ho scoperto che la comunicazione sociale e quella commerciale sono effettivamente regolate da norme diverse.

La comunicazione sociale ovvero non commerciale è regolamentata appunto dall’Art. 46, che riguarda qualunque messaggio volto a sensibilizzare il pubblico su temi di interesse sociale. L’articolo specifica che “i promotori di detti messaggi possono esprimere liberamente le proprie opinioni sul tema trattato, ma deve risultare chiaramente che trattasi di opinioni dei medesimi promotori e non di fatti accertati”.

Poiché l’esistenza di Dio non è un fatto accertato, né in alcun modo accertabile, dovrebbero essere banditi messaggi del tipo “Dio esiste” e “Gesù ti ama” oppure andrebbe eliminata la restrizione “commerciale” dal Codice di Autodisciplina Pubblicitaria.

Ma essendo Dio un prodotto dell’Uomo, oggetto di speculazione ideologica e fonte di reddito per istituzioni pubbliche (prima fra tutte la Chiesa) e private, il messaggio rientra a pieno titolo in tutti i 16 articoli basilari del Codice:

– Art. 1 perché il messaggio non è veritiero
– Art. 2 in quanto ingannevole
– Art. 3 per insufficienza di prove tecniche e scientifiche a supporto
– Art. 4 per inattendibilità della testimonianza
– Art. 5 per l’assenza di garanzie
– Art. 6 perché è impossibile sostenere la veridicità dell’affermazione
– Art. 7 per la scarsa riconoscibilità come comunicazione commerciale, in quanto camuffata da propaganda tesa al proselitismo
– Art. 6 perché il messaggio fa leva sulla superstizione e sulla credulità dell’interlocutore
– Art. 9 in quanto rappresenta una violenza morale verso i credenti
– Art. 10 come offesa alle convinzioni religiose
– Art. 11 in quanto potrebbe danneggiare psichicamente i minori abusando della loro naturale credulità e sminuire il ruolo dei genitori e di altri educatori nel fornire valide indicazioni riguardo l’esistenza della divinità in questione
– Art. 12 perché induce i destinatari a trascurare le normali regole di prudenza e finire dritti all’inferno
– Art. 13 perché sfrutta il nome di Dio invano
– Art. 14 in quanto denigratoria di un oggetto di culto
– Art. 15 poiché trae indebitamente vantaggio dalla notorietà di Dio.

Ammesso e non concesso che Dio possa essere considerato un prodotto o servizio, la campagna dovrebbe essere comunque ritirata per inottemperanza all’Art. 16 sulla Variabilità: una comunicazione commerciale accettabile per un determinato mezzo o per un determinato prodotto non necessariamente è accettabile per altri, in considerazione delle differenti caratteristiche dei vari mezzi e dei vari prodotti. Per capirci, il messaggio “Viva la foca” è accettabile come campagna per il WWF in stampa e non per il lancio di Playboy su un 6×3 in metropolitana.

Quindi mi rimangio tutto quello che ho scritto: hanno fatto benissimo a ritirare l’annuncio. Il post è finito, andate in pace. Amen.

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29 Commenti

  1. Ma a questo punto anche la pubblicità del Lotto, SuperEnalotto, ecc. ricadrebbero nell’illegalità, in base all’articolo 6 – “perché il messaggio fa leva sulla superstizione e sulla credulità dell’interlocutore” :D

  2. nessuno a ricordato che mentre gli atei hanno fatto le cose in regola i riformatori cristiani hanno tappezzato roma di manifesti abusivi

  3. io invece sguazzo perché i fanatici sono e resteranno sempre dei pirla, il che li rende pericolosi, ma anche autodistruttivi

    nel caso della pubblicità se non avessero fatto casino sarebbe venuta a conoscenza di molta meno gente

    è sempre così, quando i cattolicume si erge indignato in realtà promuove quello che vorrebbe censurare, è stato così anche per il giochino “Pretofilia” che senza l’intervento di quel poveretto di Volontè si sarebbe diffuso molto di meno o per le foto del Papa con la divisa da nazi

    il problema per loro è che quando vogliono farsi sentire dai baggiani che rappresentano il loro target (perchè queste sono baggianate) provocano irritazione in un sacco di gente, esattamente come il mullah che fa le fatwa contro le vignette

  4. La pubblicita’, in ogni sua forma, svilisce cio’ che esalta. Come se secoli di cultura religiosa e controcultura umanistica potessero essere riassunti e smerciati tramite degli slogan.

  5. Per la verità non è stata dimostrata neanche l’inesistenza di Dio. Per la verità sono molti i tentativi teorici di dimoistrare l’esistenza di Dio, nessuno di questi, sempre per la verità, accettato dagli atei. Dopo una lunga indagine sulla questione, che solo in parte è possibile reperire su internet purtroppo, direi che la questione sull’esistenza o meno di un “Dio” è lungi dall’essere risolta, con buona pace dei credenti e degli atei (entrambi molto meno razionali degli agnostici).
    Ciò che è certo è che la foto del Bus di genova è chiaramente Photoshoppata. E pure male.

  6. un messaggio pubblicitario diverso, in questo periodo, che non inviti a spendere quei pochi soldi spendibili, ci stà tutto.
    Del resto la partita non è mai stata giocata ad armi pari.
    La bufala del sangue di S Gennaro gode delle casse di risonanza dei telegiornali, le madonnine piangenti, idem…
    e poi per cosa ?? per comprare, a Roma, il giorno dei funerali del papa polacco, l’acqua ai bar a prezzi del Barolo del 58….

  7. E’ vero che non è stata dimostrata la NON esistenza di Dio, così come non ne è stata dimostrata l’esistenza.
    Si da però il caso che nessuno andrebbe in giro a dire che “Dio non c’è”, se non ci fosse chi tanto si da da fare per convincere gli altri che “Dio c’è”.
    In sostanza, sono quelli che credono nell’esistenza di Dio che, secondo logica, sarebbero tenuti a dimostrarlo. Anche perchè non si capisce cosa dovrebbero dimostrare quelli che non credono nell’esistenza di Dio, dal momento che Dio non c’è, fino a prova contraria.

  8. Ciao, posso precisare che non si è trattato di un ritiro della campagna, ma di un rifiuto di concessione degli spazi?
    L’immagine è chiaramente photoshoppata perché nessun autobus ha mai circolato con quella scritta addosso. Era una proposta, che probabilmente – e purtroppo – non si realizzerà.
    Invece i manifesti (abusivi) dei “cristiani-riformisti” sono ben reali…

  9. s’insinua tra le nostre incertezze chiedendo asilo non accontentandosi della propria insussistenza.E ci ruba i parcheggi

    it.youtube.com/watch?v=FOnn6zghtzY&feature=related

  10. Morale della favola: il rifiuto da parte della concessionaria ha procurato un sacco di pubblicità gratis alla campagna.

    E’ successa una cosa analoga pochi mesi fa con la campagna di Telefono Donna, doveva uscire in affissione esterna a Milano, lo scorso 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: il Comune di Milano aveva concesso gli spazi, erano già stati stampati 5.000 manifesti quando un assessore comunale si è opposto all’affissione, appellandosi al comune senso del pudore cristiano. Anche in quel caso l’IAp non aveva fatto una piega. Alla fine la campagna non è uscita, ma ha avuto molta più visibilità del previsto.

    Per inciso, una concessionaria può rifiutarsi di divulgare un messaggio, esercitando il “diritto di rifiuto”, ma l’ìnserzionista è libero di chiedere gli spazi a qualcun altro.

  11. ancora con sta storia del SUV?
    Gesù non è mai esistito, è un personaggio mitologico, via!

  12. @ uberuomo
    E’ parecchio difficile condensare con un breve commento in un blog generalista questioni che possiedono aspetti rilevanti come l’esistenza di Dio o meno.
    Avverto il pericolo di essere letto da chi non è avvezzo al problema e quindi di essere prima frainteso e quindi malamente etichettato. Ma tant’è, voglio dire questa cosa lo stesso, nella speranza che ciò non sia motivo di polemica, ma di riflessione e approfondimento.
    La prova dell’esistenza di Dio dal punto di vista logico è stata più volte fornita con successo (cioè con correttezza logica) da numerosi pensatori e matematici (Tommaso d’Acquino, Cartesio, Leibniz, Shelling, Godel, per citare i più noti). Il problema, sintetizzando, sta proprio qui: non essendo possibile fornire la prova fisica di tale esistenza, si è sopperito con gli argomenti forniti dalla ragione. Ma il ragionamento logico non produce “conoscenza”, poiché è essenzialmente uno strumento per evidenziare ciò che nelle premesse del ragionamento è già contenuto, in pratica serve per comprendere uno stato o una situazione che si assume attuale ed esistente, seppur non apparente o non immediatamente comprensibile.
    Dunque rimane al grado di verità che si attribuisce alle premesse ed, in ultima analisi, alla sensibilità e alla capacità di leggere la realtà (ma forse sarebbe meglio dire “intuire”) di ciascuno l’apprezzamento, ad esempio, delle cinque vie di San Tommaso, o delle meditazioni di Cartesio, e mi si risparmi qui la fatica di entrare nel dettaglio: ognuno può approfondire e farsene un idea.
    Per tale motivo anche a me, nel mio piccolo, pare “del tutto fuori strada”, come affermava il credente Plank (creatore della fisica quantistica) il tentativo di fornire prove dell’esistenza ontologiche dell’esistenza divina, perchè tali prove non possono convincere chi comunque non ammette come valide determinate premesse, fondate appunto su un modo di leggere la realtà, per sua natura fondamentalmente soggettivo.
    Di certo, mettendosi tra gli spettatori di un dibattito che è lungi dall’essere concluso, si può osservare che il credere o il non credere in Dio non ha alcuna correlazione con le capacità intellettive, con buona pace di una ateo spudorato come Oddifreddi.
    E’ infatti opportuno ricordare come fossero religiosi e convinti dell’esistenza di Dio, oltre a quelli che ho già nominato, uomini come Keplero, Galilei, Majorana, De Finetti e, in un certo senso anche Einstein.
    Alla fine, studiando un poco la questione, cosa rimane dell’iniziativa dei manifesti e delle scritte sugli autobus che negano o affermano l’esistenza di Dio? Ecco, per me, solo la constatazione della totale mancanza di senso del ridicolo.

  13. “Ma essendo Dio un prodotto dell’Uomo, oggetto di speculazione ideologica e fonte di reddito per istituzioni pubbliche (prima fra tutte la Chiesa) e private, il messaggio rientra a pieno titolo in tutti i 16 articoli basilari del Codice.”

    negli stati uniti che tanto imitiamo (taroccando il loro capitalismo alla pizza e fichi), tutto ciò è all’ordine del giorno! la religione è un prodotto, nulla più. Possibile che in questo paese si vada così a rilento? e sganciamo sto freno a mano!

  14. io non so se c’è o non c’è un dio, certo è che se c’è è proprio uno stronzo…

  15. Quoto l’articolo in pieno,aggiungendo anche che per l’umanità è indifferente che dio esista o meno,dato che non interloquisce x nulla con l’umanità,quindi che c’è o non c’è è irrilevante……..
    rilevamte lo è invece per quella casta di omuncoli che da duemila anni SENZA SVOLGERE ALCUN LAVORO CHE IMPLICHI SFORZO FISICO gozzovigliano riccamente sulle spalle dei GONZI che ancora vanno in chiesa adoranti un dio che se ne fotte di ciascuno di noi,visto che non esiste,secondo me……….

    meditate gonzi,meditate………………

  16. Ciò che ci divide non è il fatto che noi non troviamo nessun Dio, né nella storia, né nella natura, né dietro la natura, – ma che quello che è stato adorato come Dio noi non lo troviamo affatto “divino”, ma al contrario pietoso, assurdo, dannoso, non solo perché è un errore, ma perché è un crimine contro la vita…

    Friedrich Wilhelm Nietzsche L’anticristo, 1888, 47

  17. L’eternauta….puoi esprimere i tuoi pareri ma comunque sempre restando nei limiti del rispetto del credo e delle opinioni altrui. Le tue cominciano ad essere più offese che giudizi “diplomatici” perché spali merda su ciò che altri invece ritengono importante e non ne hai il diritto. Il fatto di NON credere non ti dà alcun diritto di ATTACCARE e DENIGRARE ciò in cui altri invece credono.

  18. adesso non si può parlare di Dio senza offendere chi ci crede?

    MG, per caso sostienni la tesi paradossale per la quale non si può sostenere che le ricostruzioni di Dio da parte sono ridicole, perchè altrimenti qualcuno si offende?

    Se un cattolico (a caso) mi propone un Dio che a me sembra ipocrita e -impossibile- come portatore di divinità, non lo posso dire perché qualcuno si offende?

    Se dico che Dio, Jahvè e Mometto sono pessime allegorie di modeste divinità rancorose e lo argomento, sono blasfemo e devo essere censurato perché offendo qualche miliardo di persone?

  19. mazzetta, tu puoi esprimere il tuo modo di vedere perché hai la libertà di farlo e non lo contesto, ma contesto il modo in cui certe persone lo fanno.
    Nel senso un conto è dire …”secondo me Dio non esiste perché non se ne sono date le prove e perché nella mia vita non è mai intervenuto o perché visto come va il mondo vedo che non fa nulla”… un altra cosa è dire …”il Dio in cui credi tu è pietoso, assurdo, dannoso, non solo perché è un errore, ma perché è un crimine contro la vita”…. so che è una citazione quella riportata da L’eternauta e non sono sue parole, ma nel momento in cui lui l’ha voluta riportare vuol dire che dimostra appieno quello che voleva dire con sue parole per cui è come se alla fine l’avesse detto lui….io posso accettare che altri non condividano la mia fede e non credano in nessuno dio ma non che in qualche modo si ricorra a citazioni, frasi, aggettivi per denigrare e offendere un Dio in cui io credo e che per me esiste, questo modo di fare per conto mio è poco rispettoso, è come se tu fossi fan sfegatato della juve per esempio e io ti venissi a dire che la juve è una squadra di merda, fa cagare, ruba e si compra gli scudetti…capisci che è un modo offensivo di dare la mia opinione su qualcosa a cui tu tieni? E’ tutto qui il mio senso del discorso, ognuno può dire ciò che vuole su Dio, che esista, che non esista ma non accetto che si vada a infangare usando vari modi ciò in cui io e moltissima altra gente crede fermamente. tutto qui….questo è il mio modo di vedere, spero di averti fatto capire quello che intendo dire, Buona giornata :-D

  20. volevo solo aggiungere una ultima cosa…..in Italia c’è libertà di pensiero, parola e religione, se a molta gente non va di essere cattolici cristiani e non va di seguire Dio perché non ci crede, mi domando sempre perché l’alternativa sia quella di criticare o trovare un modo per denigrare quello in cui molti credono e/o chi ci crede, non si può semplicemente fregarsene e seguire, che so, altre cose?
    in Italia non mi pare sia obbligatoria seguire la religione cattolica, ognuno è libero di fare ciò che vuole, se a me per esempio, mettiamo il caso, non piace il calcio, semplicemente non lo seguo, non mi sognerei mai di andare invece a denigrare quello sport o tutto ciò che lo riguarda.
    Se l’attacco alla chiesa viene, come spesso si capisce, per troppi interventi in politica da parte del Vaticano, beh allora prendetevela col Vaticano ma lasciate perdere Dio che non centra nulla…mica è Dio che va in tv a ficcare il naso negli affari politici italiani e mondiali, in fondo il vaticano è composto da uomini e solo perché sono uomini di chiesa tutti fanno l’errore di considerarli infallibili, e quindi da martirizzare ogni volta che fanno affermazioni che possono essere sbagliate, mentre si sa, l’essere umano di per sè commette sempre errori e credo che fare di tutta l’erba un fascio non sia poi alla fine corretto, questo è il mio pensiero.
    Io sono cattolico, credo in Dio ma mica perché noi credenti seguiamo Dio siamo, come tutti pensano, dei caproni ignoranti e somari che non sanno usare il cervello, anche io non condivido molte cose che professa il Vaticano e anch’io credo che il Vaticano sia troppo ricco e che a volte debba fare un esame di coscienza su ciò che predica e ciò che invece fa, però nessuno è perfetto. scusate se mi sono dilungato troppo

  21. secondo me fino a che dici che è una squadra di merda non si offende nessuno, mentre se dici che compava le partite tocchi un nervo dolente

    nessuno può realmente offendere Dio, qualora esista, riferendosi a una delle ennemila narrazioni umane di Dio, diffamare certe narrazioni di Dio è come diffamare Wanna Marchi, chi crede alla sua auto-narrazione si offenderà, ma è un prezzo che qiesti devono rassegnarsi a pagare, anche se implicitamente comporta i loro inquadramento tra i boccaloni e i truffati

    c’è un sacco di gente che crede in Dio e non apprezza le religioni e i cleri, che non sono di origine divina anche se alcuni millantano il contrario, offendersi per le loro critiche, imho, è una colossale perdita di tempo per un affiliato ad un credo, a questo punto mi parrebbe meglio provare a sviscerare le offese o fregarsene senza passare dal via

  22. su molto di cui hai scritto ti dò ragione, infatti spesso me ne frego di quel che leggo e di quel che dice la gente attaccando il Vaticano, è solo che a volte, alcune affermazioni dirette su Dio danno un leggero fastidio perché, per quanto ad alcuni possa sembrare paradossale e assurdo, a me Dio ha dimostrato concretamente molto più di quel che potevo immaginare, considerando che è da pochissimi anni che sono un credente fermamente convinto mentre per 20 anni buoni della mia vita ero un pò come tutti gli italiani, uno che andava a messa forse più per abitudine che per altro…comunque ti ringrazio per aver esposto il tuo punto di vista sulla questione, mi ha fatto piacere capire meglio come la pensi.

  23. tutto giusto il tuo secondo commento Mg, se non fosse che non è che uno s’incazza per il parere di un prete, ma perché quel prete e quelli come lui vogliono trasformare il loro parere in legge

    se il parere del Papa sui preservativi provoca una strage di negri o mi può costringere alla vita vegetativa o ancora ostacola il mio desiderio di avere o non avere un figlio, allora mi incazzo e rivendico il diritto di andarci pesante, come ci vanno pesante loro cercando di impormi le loro scelte

    stiamo parlando di gente che mi da dell’assassino perché sostengo l’aborto o dell’amorale se mi innamoro di un uomo e che è capace di tormentare persone nella disgrazia per ribadire il proprio punto di vista morale fondato su in’idea di Dio, gente che fa opera di negazionismo scientifico per mantenere plausibili i libri sui quali fonda il suo culto

    capirai che, da questo punto di vista, qualcuno reagisca con l’offesa all’offesa, anche perché gli resta poco altro, sono ben pochi i “fedeli” che si ribellano a questa gestione scellerata dell’esperienza religiosa comune.

  24. capisco il tuo punto di vista, ma sai cosa, io piuttosto che contrattaccare preferisco ignorare, da parte mia penso (poi magari sbaglio) che il vaticano può sbraitare finché vuole ma rispetto a secoli fa non ha il potere di fare leggi ma solo di esprimere il suo parere (anche se condivido il fatto che a volte il vaticano se ne esce con condanne senza logica) onde per cui passare al contrattacco criticando e attaccando il Vaticano per me la vedo come una perdita di tempo perché ad ogni modo per farti un esempio, il vaticano per dirti è contro l’aborto, ma sono state fatte leggi che autorizzano l’aborto, il vaticano è contro molte altre cose ma vedo che le leggi per quelle cose verso le quali è contro sono state fatte a prescindere da quello che condannava, per cui alla fine forse conviene più ignorare alcune sparate che fa, piuttosto di andarci giù pesante per nulla, perché tanto poi a quelle sparate del vaticano non seguono norme relative a ciò che professa e che chiede.

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