Cortigiani, vil razza dannata, Per qual prezzo vendeste il mio bene? A voi nulla per l’oro sconviene, Ma mia figlia è impagabil tesor. La rendete . . . o, se pur disarmata, Questa man per voi fora cruenta: Nulla in terra più l’uomo paventa, Se dei figli difende l’onor. Quella porta, assassini, m’aprite. Ah! Voi tutti a me contro venite! |
Ebben, piango, Marullo . . . signore, Tuch’hai l’alma gentil come il core, Dimmi tu dove l’hanno nascosta? E’ là? . . . E’ vero? . . . tu taci! . . . ohimé! . . . Miei signori . . . perdono, pietate . . . Al vegliardo la figlia ridate . . . Ridonarla a voi nulla ora costa, Tutto al mondo è tal figlia per me. Pietà, pietà, signori, pietà. |
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