Il culto ingiustificato di Franca Leosini

Confesso di avere atteso qualche giorno prima di apprestarmi a scrivere le parole che leggerete di seguito, confidando che sui social network e sulla rete in generale l’instupidimento collettivo per Franca Leosini passasse.

Confesso anche di avere pensato che mi steste trollando, tutti. E che a un certo punto sareste usciti allo scoperto prendendomi giustamente per il culo per avere anche solo per un momento pensato che poteste essere davvero affascinati da una che, in quanto a empatia, gioca in un campionato di cui fanno parte Heinrich Himmler, il cacciatore che sparò alla mamma di Bambi e Billy Zane in “Titanic”.

Confesso infine che gran parte delle speranze in questo senso sono state definitivamente spazzate dalla lettura dei vostri tweet di cieca adulazione e, in seguito, anche dai dati Auditel che hanno certificato il trionfo della prima puntata della nuova serie di “Storie Maledette”, in cui la Leosini ha intervistato Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano, entrambe condannate in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio della quindicenne Sarah Scazzi.

Ora, io so che parlando male della vostra Franca do un dolore immane a tutti voi, ma è oggettivamente venuto il momento che apriate gli occhi e affrontiate la realtà.

Lo dico perché, nel descriverla, smettiate di ridicolizzarvi scrivendo mostruosità facilmente oppugnabili quali “È una donna adorabile sotto tutti gli aspetti”; “Ha un modo di raccontare i fatti che è avvincente”; “Ha una classe che qualsiasi altro personaggio in tv si sogna”; “Tratta gli intervistati con infinito rispetto”; “Pone le domande senza alcun preconcetto”.

Ecco il momento della rivelazione: Franca Leosini è tutte queste cose esclusivamente nella vostra suggestionabile mente malata e nel fantastico mondo fatto di marzapane nel quale state lasciando scorrazzare liberamente un francamente inquietante numero dei neuroni che avete a disposizione.

(continua a leggere sul sito di Rolling Stone…)

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2 Commenti

  1. Ma cambia mestiere e stai zitto. I neuroni malati li hai tu, povero frustrato incompreso ricco di un’invidia subdola che lancia fango sugli altri. Fatti una vita e trovati una donna
    Che ti soddisfi. Fai pena

  2. a me pare il solito articolo prendiamo un professionista famoso, affermato e vediamo di buttargli un po’ di terra e rovi addosso, giusto per acchiappare un po’ e facendo salire i contatti.
    All’oggettivamente anche quel minimo fastidio iniziale è diventato sorriso e noncuranza. Ho 40 anni oramai e, da qualche annetto oramai, quando trovo un oggettivamente al di fuori di un qualsiasi discorso scientifico smetto di prendere seriamente quello che seguirà. Che infatti si dimostra la solita assunzione del proprio gusto come metro del reale, giustificandolo con voli pindarici (ed insulti gratuiti) e psicoanalisi da talk show. Fortunatamente a dispetto del titolo dell’articolo, un semplice parere come quello di tutti noi altri mortali.

    p.s.
    immagino che le giornaliste brave e di oggettivo valore siano quelle che sovente frequenta lei…

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