Esattamente 30 anni fa oggi, la notte del 26 aprile del 1986, a Černobyl’ avvenne il più grave incidente mai verificatosi in una centrale nucleare.
Chi era già nato in quel periodo, ricorda telegiornali allarmati che suggerivano di non uscire con la pioggia e il divieto di mangiare verdura o bere latte per i bambini.
Pochi ricordano e pochi sanno che la nube radioattiva toccò il nord Italia poco dopo, e che furono giorni molto piovosi.
Oggi ad esempio sappiamo che le zone tra Lecco, Varese, l’alto Veneto e il Friuli-Venezia Giulia furono tra le più contaminate d’Europa dal Cesio 137, come risulta da questo documento: http://bit.ly/21eAG7R (e qui trovi tutte le altre mappe: http://bit.ly/1QyJldt)
Qui, invece, trovi la mappa interattiva del percorso della nube tossica sopra l’Europa: http://bit.ly/1VAfTvE
e qui, invece, dalla versione francese di Slate, un simulatore di disastri che permette di centrare la mappa su sé stessi e verificare l’impatto di varie catastrofi, Černobyl’ compresa: http://bit.ly/1rfvPH2
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