Ogni anno scrivo le solite cose: che per me il dopo-Festa della Rete è come avere superato l’esame di maturità; che il bello di questa manifestazione è quel clima da “gita delle medie” che la rende diversa da tutte le altre; e che la Festa della Rete non sarebbe la stessa senza voi che partecipate, o voi che la fate; quindi quest’anno evito.
Non voglio mentire: non è affatto facile organizzare una cosa così mastodontica (5 programmi di eventi diversi che si dipanano lungo 3 giorni), specialmente in un momento come questo, specialmente in un anno come questo, e specialmente in un week-end in cui nel resto d’Italia si svolgevano altre 4 manifestazioni simili.
Quest’anno la Festa ha compiuto 10 anni, che per una manifestazione sono tanti. Credo li dimostri, 10 anni, ma credo anche che quest’anno chi ha partecipato sia stato testimone di un inizio di cambio generazionale che è naturale, che sta nell’evolversi delle cose così come della rete come abbiamo imparato a conoscerla fino a oggi, e che non può essere ignorato a meno di non voler essere esclusi da quel che succede fuori, nel mondo.
Il fatto che si sia notato (ho visto vecchietti indigeni – ma anche trentenni/quarantenni partecipanti alla Festa – strabuzzare gli occhi increduli per la sorpresa di constatare che a) una youtuber diciassettenne potesse essere acclamata quanto e più di una star della musica e, che, b) non l’avessero mai sentita nominare) fa capire che anche la Festa della Rete è stata capace di cambiare e continuerà a farlo sempre più nei prossimi anni. Significa che quelli che erano influencer, blogger e esperti dieci anni fa sono invecchiati, hanno meritatamente trovato il loro posto nel mondo e stanno gradualmente facendo spazio alle leve della nuova generazione che meritano successo e visibilità. Non è niente di preoccupante: è il mondo che cambia. Non c’è stato un giorno in cui non l’abbia fatto da che esiste.
Non è facile, dicevo, organizzare questa cosa, ma ogni anno ce la facciamo brillantemente grazie non a me, ma a un manipolo di persone che meritano di essere nominate per nome e cognome, come se la Festa della Rete fosse un film e, alla fine, scorressero i titoli di coda:
Direttore di Produzione
Helio Di Nardo
Responsabile commerciale
Gigi Mazzeschi
Responsabile partnership
Federica Visconti
Produttori esecutivi
Luca Leoni
Luciano Massa
Direttore artistico
Gianluca Neri
Responsabile Web
Claudio Serena
Assistente alla produzione
Claudio Maggioni
Responsabile area Fashion & Beauty
Arianna Chieli
Responsabile area Economy
Massimo Chiriatti
Responsabili area Food
Ilaria Mazzarotta
Paola Sucato
Responsabile area Family
Jolanda Restano
Illustrazioni
Roberto Grassilli
Grafica
Matteo Mantovanelli
Riprese
Sirio Film
Partner:
TIM
Edison
KitchenAid
Microsoft
Lastminute.com
Europ Assistance
Pastificio Felicetti
Inalpi
Ford
Sammontana
Le Tre Marie
Widiba
Media Partner:
ANSA.it
DIG – Documentari Inchieste Giornalismi
iFood
Altervista
Bigodino.it
Movieplayer.it
Fondazione Telethon
#4change
Organizzazione:
Macchianera
Show Reel – Massa di Leoni
Cooperativa BlogFest
GCube
Sìlovoglio
Fattore Mamma
FashionCamp
Con il patrocinio di:
Comune di Rimini
La produzione desidera ringraziare in modo particolare:
tutti i moderatori e i panelisti,
tutti i volontari,
il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi,
il Comune di Rimini, Rimini Reservation, Rimini Turismo, Teatro Ermete Novelli, Cristina Alberani, Federico Ascari, Paolo Avesani, Laura Boldrini, Michele Bravi, Laura Caserta, Samantha Cristoforetti, Errica Dall’Ara, Anna Dan, Fabio De Luca, Diana Del Bufalo, Andrea Delogu, Nathalie Dompé, Eeris, ESA – European Space Agency, Francesco Facchinetti, Matteo G.P. Flora, The Fool, Andrea Ghirardini, GoodPress, Barbara Indovina, Comitato Premio Marco Zamperini, Anna Masera, Giulia Mentore, Gianni Morandi, Gianmarco Neri, NetAddiction, New-Co Management, Nido del Cuculo, Sara Paci, Manuela Paglia, Valerio Palumbo, Lidia Parazzoli, Giampiero Piscaglia, Paolo Priolo, Stefano Quintarelli, Umberto Rapetto, Lidia Schillaci, Marco Tosi, Mariano Tredicini, Paolo Valenti, Querty, Carlotta Ventura, Sofia Viscardi.