Run, Forrest, run

Un ringraziamento a quelli che oggi hanno scritto il pezzo che dovevano scrivere senza farsi prendere dai titoloni attira-click e dalle spiegazioni votate allo scandalo. Non posso citare qui tutti i nomi e le testate, ma voi sapete chi siete. E siete più di quanti immaginassi.

Gli altri, beh: gli altri esistono e fanno parte del gioco. La semplicità con la quale spiegano le cose e le cavalcano si scontra con il fatto che, a volte, le cose sono più semplici, banali e eccitanti di come si sceglie di raccontarle.

Run, Forrest, Run

In tutto questo ci sono sicuramente due persone che sono incazzate al punto che forse non hanno nemmeno voglia di sentire ragioni, e non mi sento di biasimarle, perché a volte gli elementi che hai per farti un’opinione sono solo le cose che ti raccontano. Forse, nella loro situazione, anche io farei la stessa cosa, bloccherei i presunti colpevoli per l’eternità e mi accontenterei della versione data loro da qualcuno che conoscono. Parlo sicuramente di Elisabetta Canalis e Federica Fontana, forse di Mara Venier, e in ogni caso delle loro rispettive famiglie: mi scuso comunque con loro sperando capiscano che esiste anche una versione della storia che non hanno avuto modo di sentire, e che da queste parti nessuno vuole loro male, anzi, o intendeva danneggiarle – direttamente o anche solo indirettamente – in alcun modo.

E questo è, almeno per un po’, tutto quel che ho da dire al riguardo.

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