Come previsto, Amy Winehouse va al n.1 in Italia. Back to black, anno 2006 – 20,90 euro alla cassa (Feltrinelli, Milano) – finalmente va al potere. Laddove Frank, del 2003, va al n.7.
Cosa faccio, commento? Lo volete davvero? Che vi devo dire, a me viene più da sedermi comodo e contemplare la scena bevendo una gassosa con la menta.
Poi, mi toccherebbe pure – come da tradizione di questa rubrica – spiegare in cosa l’attuale n.1 è come Berlusconi. Ma anche qui, mi pare onestamente di tirare un rigore in una porta vuota e larga nove chilometri e col terreno in discesa e il vento a favore e (…può bastare, dai).
Al n.2, MiticoVasco. Che con Amy, è il n.1 dell’estate. Con buona pace dei comunicati stampa con cui l’ufficio stampa di MiticoLiga inonda il Paese sulla hit parade ricolma dei suoi dischi in svendita (il primo dei quali, al n.9). E con buona pace di tutti quelli che oggi fanno gli sdegnosi con Blasco dicendo che è fulminato. A seguire, casistica.
Insomma, ci si mette persino l’AdnKronos (“Vasco Rossi perde una posizione, nonostante l’esposizione mediatica quasi quotidiana di queste settimane grazie alle continue esternazioni su Facebook”). Persino Fegiz (“Vasco mi prega di non scrivere quello che mi sta dicendo”, dice nel suo articolino sul Daily Hunziker – ma il vecchio bidone aspiratutto ovviamente scrive tutto – poi s’incazza se viene smentito e poi se la prende con Tania Sachs, ahaha). Persino la Gazzetta dello Sport – non so se mi spiego, il giornale color maiale, uno dei fogli più pulcinelli del globo, pure lui maramaldeggia (“Il male di vivere mi fa scrivere le canzoni. Il prezzo ne vale la candela’, dice Vasco. Contento lui”). Persino Il Fatto Quotidiano con uno dei suoi 296 blogger (non sto scherzando, veh. Controllate pure, sono quel numero lì. Non so voi ma io trovo carinissimo che il tipetto che si incazzava perché “i fatti erano stati sostituiti dalle opinioni”, oggi sia a capo di un reggimento di opinionisti). Il pezzo non l’ho letto, il Fatto Quotidiano mi annoia a vele spiegate – ho raccolto l’informazione dell’attacco del fattorino da una mia facciamica.
Ora.
Con tutto che sono ancora parzialmente ricoperto dalle tonnellate di guano scagliatemi addosso – su suo implicito komando – dai suoi fan, e con tutto che ribadisco che quasi tutto quello che ha inciso da Gli spari sopra a oggi è da buttare, in verità vi dico che quello di quest’estate è il miglior Vasco Rossi degli ultimi vent’anni. E quindi, ampiamente, il più grande rocker italiano a mani basse – e se siete tra quelli che idolatrano quel fessacchione (cit.) di Keith Richards, e vi siete bevuti tutte le fesserie che ha scritto in Life, a maggior ragione siete pregati di non arricciare il naso di fronte al vecchio zio matto che sfugge al controllo non solo di chi gli cura l’immagine, ma anche di chi lo deve passare per radio (tipo le radio degli ipermercati, che se ci fate caso mandano MiticoLiga praticamente ogni mezz’ora, e un motivo ci sarà pure) oppure sventolare sui giornali in mezzo agli altri messaggeri di messaggi. Perché ogni canterino in copertina è uno statement, è un adempimento della missione concordata con gli inserzionisti, e se Jovanotti (ora n.3 con Ora) sulla copertina di Max dopo Rihanna ci sta benissimo, ecco che l’incoerente farmacodipendente compiaciutamente farneticante di Zocca ha già iniziato, come provano gli esempi sopra riportati, ad esser visto come la scabbia dai nostri pregiati media. Eh bien, il dado è tratto: Vasco è impresentabile, è senza freni, è umorale, confusionale, e quel che è peggio, oggettivamente vecchio. In altre parole: Vasco è rock’n’roll, finalmente. E la prova sta nel fatto che – anche se la sola idea sembra patetica quanto obsoleta – a qualcuno dà fastidio, più di qualsiasi giovane realtà giovanile.
Sul resto della hit parade non saprei cosa dirvi. Il sito della FIMI, incurante del difficile momento del Paese, è in vacanza, quindi le uniche altre posizioni in classifica a me note sono il n.4 dei Modà, più tutte le femmine in classifica: Maria Gadù (n.5), Adele (n.6), Gianna Nonnini (n.8), e Lady Gaga (n.10). Non posso ragguagliarvi sull’eventuale permanenza degli AC/DC in top 30 col loro disco di 31 anni fa, o sulle oscillazioni attorno al n.40 di My life in the bush of ghosts, il seminale semolino di un giovane Braianino. Posso però dirvi che Campovolo 2.0 di MiticoLiga diventerà un disco live in confezione doppia e tripla, oltre che un film in 3D. Quanto ai concerti negli stadi, forse ne verrà ricavato un ulteriore live. Ché quest’anno MiticoLiga si è esibito negli stadi 16 volte. Nonostante la stizzosità mia e del mio vecchio zio Vasco, i numeri gli danno un po’ di ragione. Certo, c’è da dire che la Sampdoria si è esibita negli stadi 38 volte. Però ne poteva fare a meno.
Amy = governo Berlusconi: dopo aver passato 5 anni a farneticare di novità e rivoluzioni muore (morirà) non avendo risolto nulla, se non essersi resa(o) ridicola(o) davanti a tutti.
Vasco sembra sempre più il vecchietto che fugge dall’ospizio nudo con tutti che gli corrono dietro cercando di nascondergli le pudenda…
vabbe non mi strappo i capelli per vasco. mai fatto, la verita. tuttavia fin da ado – over 20 years ago- ho sempre intimamente rispettato i grandi fervori, le lacrime, il trasporto. mi piaceva ma stavo piu appresso a bonovox,
ma non va oggetto di dialettica. e, un assioma. e, il vasco. gli si perdona tutto. anche canzoni/boiate. perche il rspporto sara cmq largamente positivo.
colpa d alfredo
Uh, la tag. E ora pare che dovrebbe essere l’ultimo. Che si stiano chiudendo per davvero gli Anni ’00? Con Amy Winehouse prevedibilmente prima da noi e il gruppo del decennio che annuncia il ritiro, proprio come MiticoVasco. Mentre mi rimane oscuro quel punto interrogativo nel titolo…
Parlando di album e di gente che non molla. Watch the throne mi sembra talmente pacchiano da non essere vero, persino per gli standard dei suoi autori, ma aspetto di sentire tutte le tracce per giudicare. Per ora l’impressione è che quei due insieme siano più di quanto si possa sopportare, anche se stimo entrambi più di quanto non faccia con il loro genere.
(poi riguardo la nostra classifica e li trovo una botta di vita al confronto. Possibile che gli unici a smuovere qualcosa siano una morta e un anziano acciaccato? Anche se l’intervista su Repubblica di quest’ultimo era uno spasso.)
“Poi, mi toccherebbe pure – come da tradizione di questa rubrica – spiegare in cosa l’attuale n.1 è come Berlusconi.”
Ma dalla vittoria di Pisapia in avanti non era “n. 1 = la gente”?
«Questa notte il movimento contro il regime Obama ha raggiunto un punto di non ritorno. Washington si libera del tiranno», aveva affermato Gheddafi in un precedente audio da Tripoli. «Il regime di Obama mostra segni di agonia. Il popoloamericano sta mostrando che l’aspirazione universale alla dignità e alla libertà è molto più forte del pugno di ferro di un dittatore», aveva aggiunto. A Tripoli più di mille persone si sono radunati davanti al bunker di Gheddafi intonando cori di giubilo alla notizia della presa di Washington da parte dei ribelli del Tea Party.
Madeddu, erano tipo dieci anni che non scrivevi seriamente di musica…. che ti succede?
Cmq concordo in pieno, il miglior Vasco degli ultimi vent’anni, assolutamente perfetto.
Vasco non è un duro. Ha pianto contro i muri, ma ce lo ha fatto sempre sapere:
http://eddaje.wordpress.com/2011/08/29/vasco-rossi/