Bella zio, sono qua, c’è MC Deddu in città, a tener la criù informata sui colpi in parata – la hit parade che in cima non è molto cambiata: dietro a Vasco ci trovi nuovamente i Modà, davanti a Lady Gaga ma, aspetta un po’, frà: i Nomadi sono scesi, sono al numero 8, e dietro al quarto (Jovanotti) c’è chi ha fatto il botto.
Son due dischi della scena – anzi, della scenetta: dell’italico hip-hop c’è la schiera più eletta. Quinto c’è Il ragazzo d’oro, ué, Gué Pequeňo, e se non sai di chi parlo io ti copro di sdegno: è uno dei Club Dogo, il logo togo eminemte dell’ingente conventicola autoindulgente di trucidi trucioli di hip hop italiano marchiati Universal che ce li ha tutti in mano: da Fibra a Caparezza tutti quanti li apprezza; di Bon Jovi e del buon Jova Universal si giova; con Rihanna Emma e Gagonna ha un suo lato frufru, ma con Bollani e con Vecchioni apre alle opposizioni. Con gli Zuccheri e i Battiati scioglie i cuori brizzolati – ma coi rapper turbolenti lucra sui pubescenti.
Tant’è che di Universal è anche il numero sei – sei sicuro sei che non sia opera del diablo, se volan così in alto Don Joe e Shablo? Nel loro Thori e rocce c’è il gotha del ghetto, ci son tutti gli amici dentro al loro dischetto, c’è il rimanzo criminale della rima italiana: sfilano ostili o stilosi semigangsta cazzuti, a dimostrare a tutti quanti quanto son nerboruti: i più duri dell’asilo si incoronano, sai, nel pezzo Le leggende non muoiono mai (…ahi).
Inizia Fabri Fibra e parte subito forte, lui ama molto fare il buffone di morte: dice che le sue rime sono così buone che “i fan saltano in aria, come Falcone… Se fallisco, basta che tu mi ammazzi, e ritorno famoso come Sarah Scazzi”. E si firma “lo 007 del rap italiano, rimo 7 su 7, tu 0 in italiano”.
Può darsi che per lui sia una rima geniale, a me pare una minchiata settquipedale – ma ecco Jake dei Dogo tutto in nero che slancia, lui sì che è proprio nato per rimare di pancia. “E non mi fotte un cazzo fra’ basta che fotto e magno. E sputo sul giornalista che si sdegna – perché fra’, chi sa fare fa, chi non sa fare insegna!”…
Oh Ciccio se mi sdegno è perché anche se sei obeso, non c’è nulla che tu dica che abbia un grammo di peso, ti sai solo vantare della bestia che sei: la tua cena, per la FAO ne sfama novantasei. Ma ora anche Noyz Narcos vedo arrivare e si inizia a vantare – di che? – di spacciare: “Mi critichi per cosa dico? Sono il frutto di sta merda. Chiaro, amico? Non ho il bonifico bancario a fine mese, ho fame come un Corleonese”. Mi vuoi impressionare, ma sembri più un ritardato: chissà se a Corleone poi ci sei mai stato. Vacci per davvero giù a fare il giullare: per capir di che sei frutto gli basterà annusare. Da Marracash mi aspetto roba più divertente, ma poi velocemente dico: oddio, no, niente: scusate, perdonate, errore mio: “Ho più nomi per la coca che gli eschimesi per la neve, zio”.
Ullallà, senti qua, il fra’ si fa sul sofà. E questi sofisteggiano di credibilità. Come Guè Pequeno: Dogo e drugo, ma… amicone di Antonacci. Eh già! Sia lui che il panzone son nei suoi brutti discacci. “Ero tutto esaurito, mo’ passo al tutto esaurito. Ma non sono vostro amico… no, io mostro il terzo dito!” Mettilo dove sai il tuo medio, mediocre mito – se ti avessi come amico mi sentirei un fallito.
Speriamo in J Ax, per chiudere con i botti: da che gorgheggia Jovanotti è il più rap-presentativo anche se per qualche motivo, da quando ha più rezpekt non vende più come un divo: “Decido il mio destino, a partire dal nome, come la Minetti quando si è fatta le minnone”. …Si vede che ha pensato: boh, dirò due cazzate: nominnnando la Minetti strapperò due risate. E se questo era il meglio dell’hip hop italiano, a me vien da rimpiangere Mino Reitano. E se questa qui è la meglio gioventù tricolore – quasi capisco chi dice: Vasco è sempre il migliore.
sconcerto e stupore!
(lo stiamo perdendo?)
sto morendo! però aspetto Dargen in classifica… quello spero non me lo smonterai così…
ahhahahaha mi rimangio il commento al precedente post: è questa la più bella theclassifica di tutti i tempi!!!! ho deciso che sei il mio rapper preferito lo sai? ;)
(nella mia testa è partito il boombox)
Yo, OK, yo, MC Deddu ci sta dentro!
facci tutta “pagliaccio di ghiaccio” e saremo tuoi fan per sempre.
Grande Madeddu!
Sai farti odiare dicendo la verità e lo fai pure a gratis!
Sei il mio supereroe preferito!
Ma quanti zii ha Marracash?
Spakka troppo!! Sarà il tormentone dell’estate 2011
la tua declinazione del “Rapper italiani che “Perepè qua qua, qua qua perepè” è mirabile.Certo,ora per te il periplo del globo terracqueo,rigorosamente a piedi,non è più rimandabile(nella speranza che possa non incontrare fan dei greateful dead che abbiano ascoltato il tuo accostamento,perlomeno singolare).Possibilmente con “mitico vasco” come compagno di viaggio
http://jonleedesign.com/musicserver/autoindex.php5?dir=Elton%20John/1987%20-%20Live%20In%20Australia%20With%20The%20Melbourne%20Symphony%20Orchestra/&file=09%20-%20Have%20Mercy%20On%20The%20Criminal.mp3
Alla fine Mc Deddu ce l’ha fatta…VASCO SI RITIRA!!!
Ma poi perche’ come unico tag, frankie hi nrg? Te la sei fatta scrivere,ammettilo!
E’ una vera poesia!! :)
Mad, è il tuo momento di pisciare sulla tomba di un vecchio nemico. Io ti invidio, nella mia vita non ci sono ancora riuscito.
DAJE A VASCO.
Grazie, zii. Sapete cosa vi rispondo?
@Randolph Carter: La verità è un concetto ambiguo. Anche l’odio è un concetto ambiguo. Gratis, no – è un concetto ben preciso. Ma dal fascino ambiguo.
@Partyb: In realtà l’ho taggato perché a un certo punto dal pezzo sembrava che tutti i ciarloni più bravi fossero della Universal, mentre invece quello che secondo me vale più di tutti non lo è. E non lo è nemmeno Piotta, che nella mia umile opinione è molto più bravo della fama che ha.
@diamonds: Non recedo! E rilancio: anche i Nomadheads sono strafatti di qualcosa. Vai a sapere cosa.
@blue: Dargen a me non dispiace, ma a dirtela tutta a me non dispiace nemmeno Fabri Fibra. Mi dispiace sia ancora impantanato in queste miserie da “scena”. Però posso davvero fargliene una colpa? Voglio dire, magari fa parte del mestiere, come fa parte del mio mestiere che qualcuno dia ai miei articoli un titolo che non scelgo io e foto che non scelgo io e che quasi sempre mi fanno schifo. In fondo, che ne sappiamo noi davvero di quale margine di manovra hanno le hipoprockpopstar? Cioè, il caso Vasco è notevole. Ecco, rispondo anche a
@memedesimo. Non è un trionfo personale, anzi – e rispondo anche a
@trecool: mi spiace un tantino. MiticoVasco è un nemico, ma Vasco no, io con Vasco ci sono cresciuto, e non vorrei essere cresciuto con – che so, Ferretti o Battiato. Chi voleva capire, capiva benissimo che erano le sanguisughe che ha attorno (compresi molti giornalisti) a insistere “No, vai avanti, sei Dio, stai andando al massimo, vai a gonfie vele”. Lui li lanciava, i segnali. Così come in passato li hanno lanciati E’rose Ramazzotti e Pino Daniele. La verità è che non ti viene perdonato un disco che non vende o un atteggiamento diverso da quello per cui sei stato programmato – e questa è una spiegazione (buonista) del perché Fabri Fibra ancora perde tempo a fare Giggi er bullo con altri ex giovani coi bragoni larghi. O del perché Jovanotti fa quelle schifose canzonette che sembrano scritte da Fabio Volo, sulle tasche piene di sassi o che son tornate le lucciole a Roma. D’altro canto, a diverse mie amiche trentenni piacciono, e ne scrivono i versetti su feisbuc, bleagh. Ma allora magari è schiavo sia della Universal che delle mie amiche trentenni. Free Mandela, free Mandela, ma free anche Jovanotti.
Ok, ma immagino quel sottile piacere del “Te l’avevo detto”.
secondo me ha solo scosso la testa.
Io gli credo quando dice che gli dispiace, è che lui gli vuole bene al vecchietto, un po’ come se ne può volere a Nonno Simpson.
ma free anche a mio cuggino