1 – Per un giorno (anzi due) mi son detto, va, non scrivere di bambini al ristorante. I bambini al ristorante sono roba seria, c’è un sacco di gente pronta a mettere i famosi puntini sulle i. Specie con i bambini dei parlamentari.
2 – Se state “affà aa colla” dal caldo potete reagire con “‘un calippo e ‘na bira” ma c’è il rischio che vi trasformino in un fenomeno virale, o peggio: nel tormentone dell’estate. Ennò, qui urgono alternative.
3 – Confessioni collettive: questa settimana il rito liberatorio riguardava le figure di palta al ristorante.
4 – Sorpresa! Per l’inutile accozzaglia di cellule e neuroni un tempo nota come cervello dei pubblicitari il Tantum Rosa è la bevanda dell’estate.
5 – Ananas, wurstel e patate fritte, sfliacci di cavallo, perché vanno di moda le pizze scacciafiga?
6 – L’esperimento scientifico della settimana: il lavoro ha fornito prove convincenti della nascita di una nuova specie di pasta, ci è sembrato giusto chiamarla: Bressanoni.
7 – Salento: benvenuti alla “movida” del pesce. Ma occhio alle truffe, tipo il tonno colorato di rosso col sugo di rape.
8 – Se vi piace il miele dovete scoprire perché i cavoli delle api sono anche cavoli nostri.
9 – Ecco cosa succede quando prenotiamo al ristorante ma non ci andiamo (in tecnichese si chiama: “No show”).
10 – Ce l’abbiamo fatta, da questa settimana i commenti di Dissapore sono fatti di stelle.
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Ma anche la settimana in cui in molti di noi stanno scoprendo perchè abbiano detto in continuazione che le nostre banche sono più solidi.
…La mia banca è differente… o no?
http://riciardengo.blogspot.com/2010/08/fiore-allocchiello-dellitalica-nazione.html
Mi sono sempre chiesto come facciano i ristoratori a risolvere i cosiddetti “bidoni”. Ma il problema si estende ad altre categorie, i medici ad esempio. Quante volte il paziente chiama ed insiste perché gli si trovi uno spazio il prima possibile per una visita, e poi il giorno stesso, un’ora prima della visita questo disdice. Ci vorrebbe più serietà da parte dei clienti, visto che dall’altra parte c’è chi lavora. Impariamo a metterci nei panni degli altri invece di agire con leggerezza.