La notizia non è, ovviamente, che il cane se la sia cavata.
Eppure menare il cane per la redazione senza notare l’umano che lo addenta sembra essere normale nella stampa italiana che commenta le statistiche: prendiamo il clamore suscitato dalla notizia che a gennaio 2010 siano crollate le domande di invalidità civile rispetto a gennaio 2009: 150 mila invece delle precedenti 350 mila, un crollo di ben il 58%, imputabile seconodo l’INPS alle nuove norme telematiche, che inibirebbero i non aventi diritto a farsi avanti, anche responsabilizzando il medico di base, artefice della trasmissione della domanda per via telematica. Si vedrà nel corso dell’anno se la tendenza sarà confermata, di quanto si ridurranno le domande accolte e l’erogazione di pensioni. Nel corso dell’anno passato sono state presentate ben 2 milioni di domande, di cui 500mila accolte, per un totale di 2,6 milioni di pensioni erogate.
La notizia esaltata dai giornali è la riduzione delle domande in gennaio, ma io ci vedo due notizie ben più ghiotte. La prima è che nel 2009 il 3,6% della popolazione italiana (neonati inclusi) abbia fatto domanda di invalidità, in 3 casi su 4 senza motivo. La seconda è che nel solo 2009 le pensioni erogate sono passate da 2,1 milioni a 2,6 milioni, con un incremento, in soli 12 mesi del 24%.
La prima notizia ci dice qualcosa sugli italiani e su chi li consiglia o li incoraggia a provarci. La seconda notizia ci dice qualcosa sul 2009.
L’INPS e il Governo non hanno anche loro qualcosa da dire, in proposito?
Sarebbe il caso di mollare il cane e chiederglielo.
Messa giù così la cosa dice poco.
La questione, per esempio, che 3 su 4 di coloro che hanno fatto domanda non ne avevano motivo è un’affermazione brunettistica, cioè generica e poco rispettosa.
Una signora 82nne a me vicina, con un Alzheimer che ormai l’ha obnubilata del tutto, si è vista rifiutare, il mese scorso, l’accesso alla pensione di invalidità dalla competente commissione. Siamo in Emilia Romagna, regione che, pur di dimostrare la propria virtuosità contabile e bullarsi di fronte al mondo di fare tanto spendendo poco, non di rado ti calpesta. Un paio d’anni fa la pensione da invalido fu rifiutata a un mio caro collega affetto dal Parkinson: e fu una cosa davvero disumana, dato che le sue mansioni erano di front office, con tutti gli imbarazzi del caso, compresi gli utenti stronzi (quelli che secondo Brunetta devono darti il voto con le faccine delle emoticons) che si lamentavano perchè impiegava un paio di minuti di troppo a fare il suo lavoro a causa dei tremori.
Secondo te, quei rifiuti sono stati cosa buona o no?
Qualcosa di cui compiacersi?
E le statistiche disaggregate per territorio cosa dicono? Non è che per mantenere le clientele al Sud ma contemporaneamente contenere la spesa si è sostanzialmente cancellato un diritto, di cui già non si abusava, in Settentrione?
Un altro aspetto da considerare è che per la prima metà di gennaio, per l’accoglimento delle pratiche gli uffici dell’ASL della mia provincia rimandavano all’INPS e viceversa, perché non era chiaro chi dovesse fare cosa.
Forse i dati di febbraio-marzo non saranno così significativi.
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