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sto con biani, per quel che conta, soprattutto perche’ trovo l’intervento di bordone come al solito intriso di compiacimento e con un filino di auto-autorizzazione a moraleggiare sull’altrui, che e’ molto vicino al pensare di poter dire al padrone di casa chi puo’ entrare e chi no come se casa fosse sua
nn mi pare un commento, un parere una sua personale opinione quanto una censura declamata in base a non saprei dire quale qualifica
insomma, un mucchio di commenti inutili, compreso il mio, a seguito di un primo insulso, immotivato e anche ‘brutto’
cia’
(per inciso, sono quello quasi contento che condor sia stato cancellato, visto come bordone l’aveva ridotto da quella piccola perla che aveva fabbricato sofri da solo)
p.s.: giusto per capire bene anche il tono di bordone, di chi e’ il blog? chi decide che qua possono postare sia facci sia biani? nn e’ l’unico che puo’ eventualmente sindacare nel merito quello che qua appare? perche’ tutti noi altri, semmai, come facico io coi post di facci, possiamo semplicemente NON leggere quel che non ci piace… bordone e’ speciale, che puo’ suggerire tra le righe a gneri di non pubblicare quel che a bordone non piace?
questo “dibattito” mi lascia lo stesso sapore dell’apparizione di Pupo e soci a Sanremo…
mi sembra una reazione un po’ troppo sopra le righe per una vignetta venuta male, con tutta la merda che c’è in giro queste incazzature stellari mi sanno più di regolamenti di conti che di critiche legittime… un’impressione eh… magari sbagliata, ma non è un gran spettacolo…
Come al solito Mazzetta mette in riga tutti…
Però subito dopo si piazza Sborone…
Ultimo, con gran distacco Bordone
E comunque la vignetta è bella, molto.
il microcosmo di biani? dovremmo forse sapere cosa c’è dietro a ogni vignetta? e daje…. possibile non poter giudicare l’opera e basta? e la vita lasciarla agli agiografi? osservo come la satira di questo paese vada di pari paso con lo “stile” tutto italiano delle tribù, dei clan, delle squadre, del fare quadrato attorno all’amico, a prescindere, anche quando FORSE cappella un po’. I commenti si dividono tra chi “sta” con mauro (perchè ci collabora, perchè un amico, perchè gli ha regalato un disegno etc) e chi “non ci sta” perchè a proprio avviso abusa di un genere di confronto visivo davvero troppo facilone.
e per finire, se bordone moraleggia, il biani che fa?
cazzeggia?
galleggia?
Invece te Ilaria, come si evince dai tuoi 25 commenti, una nemica di Bordone.
La personalizzazione (moooooooolto provinciale) è cominciata, di brutto, al commento numero 1, mi pare.
Ignoro chi sia Biani e conosco Bordone solo per Condor (lui molto simpatico, Sofri un po’ meno, ma sempre meglio di Pastore). Capito su Macchianera assai raramente, e devo dire che se il dibattito è sempre così autoreferenziale, il rimpianto faticherà parecchio ad affacciarsi alla finestra della mia coscienza.
Quoterei l’intervento di Ilaria (il numero 61), se non fosse che l’amico difeso anche quando cappella un po’, a me pare essere più Bordone che Biani. Ma potrei sbagliare.
Vogliamo dunque giudicare solo la vignetta, lasciando da parte la meschinità del dibattito su chi sia moralmente legittimato a parlare dei poveri? Ottimo: secondo me la vignetta non fa una grinza. E se il problema sta nel fatto che non fa ridere, come ha detto qualcuno, be’, allora l’uso strumentale della sofferenza lo si rivendica, anziché criticarlo.
La satira dovrebbe mettere in crisi, sbilanciare, smuovere il pavimento sotto i piedi, dice giustamente Bordone. Be’, a me, che come tante altre fighette di sinistra (lo siamo, lo siamo…), mi sono bagnato le mutandine per l’elezione di Obama (più durante le primarie, a dire il vero), quella vignetta fa esattamente quest’effetto.
Oppure vogliamo davvero far finta che ci sia discontinuità tra la politica estera dell’uomo del popolo Obama, e quella del mostro venuto dallo spazio Bush? Vogliamo davvero vedere le enormi differenze tra l’allarme per il nucleare iraniano, e Colin Powell che mostra la boccetta della Magnesia San Pellegrino all’ONU? La punta di un cucchiaio per digerire, un po’ di più per dare una mano all’intestino, diceva la pubblicità. Ora, la domanda è: quanta ne dobbiamo prendere, ancora, perché anziché farci digerire qualunque cosa, ci faccia finalmente cagare?
Insomma..il commento di Bordone sembra l’entrata a gamba tesa di un terzino strafatto di nandrolone. Magari colpisce il pallone, ma anche caviglia e legamenti, con inevitabile cartellino rosso. Per dire, a me sa più di retorica di destra (poi destra..berlusconiana) mettere nello stesso calderone un vignettista con la sua tavoletta grafica e il più potente uomo politico del globo con le sue bombe. Il concetto espresso dalla vignetta è banale e la forma (il ritmo, ad esempio) non è delle migliori, ma sul fatto che non faccia riflettere o che non metta in crisi ho forti dubbi. Passa per retorica di destra perchè chi si sente offeso da essa sono quegli intellettuali di sinistra che preferiscono guardare l’Obama che fa una cosa di sinistra che poco ci riguarda, come la riforma sanitaria, piuttosto che l’Obama che fa una cosa di destra in Afghanistan, cosa che ci riguarda eccome.
@Osama:
Secondo me è il grassetto sulla parola NATO, già di per sé superflua, che appesantisce.
A me sollazza alquanto il fatto che, 68 commenti dopo, c’è ancora gente che cita la tavoletta grafica come se il succo del messaggio di Bordone fosse “piantala di fare vignette e vendi la tua tavoletta, radical chic che non sei altro”, manco fosse un qualunque politico che vuole strappare un applauso alle pecore.
Ragazzi miei, vi sembra una metafora del cazzo?
Bene, è proprio ciò che diceva Matteo, paragonandola alla vignetta di Biani. Basterebbe rileggere il passaggio
“È solo una banalità retorica e tronfia, offensiva e carica di quell’aria di chi la sa lunga tipica di chi nemmeno prova a informarsi.”
Tutto questo per la precisione (e perché le vignette di Biani non mi fanno ridere quasi mai, mentre gli scritti di Bordone quasi sempre. Questo commento, anche).
@Max: sono piu’ forti gli amici di biani, in primis con i papelli di sborone/ghdini, in quanto a grancassa dei commenti, che ci posso fare? Io nel frattempo me la faccio leccare, che non guasta.
Oh, bene, un altro che offre un esegesi del commento di Bordone.
Rosario, già che ci sei, proprio la frase che hai riportato.
” “È solo una banalità retorica e tronfia, offensiva e carica di quell’aria di chi la sa lunga tipica di chi nemmeno prova a informarsi.””
Ok, fino a ” banalità retorica , offensiva ” ci siamo.
Potrei pure capire che ci si possa avvertire quel certo non so che di ” aria di chi la sa lunga”. Non voglio dire che io pensi che ci sia, dico che è possibile che qualcun altro lo possa pensare. Ci arrivo, a quello.
Ma, gentilmente, potresti dirmi invece da che cosa, esattamente, si capisce che ” non ha nemmeno provato “ad informarsi”? E se invece ci avesse provato, ad informarsi, ma fosse stato informato male?
E su cosa si doveva informare?
@Rosario:
A parte che “potrei dire ‘tu quoque’ ma non lo faccio”, nove volte su dieci, è solo un modo per far parlare la pancia senza sputtanarsi; mi piacerebbe sapere quali siano, nella fattispecie, le informazioni che illuminerebbero Biani, facendogli abbandonare l’aria di chi la sa lunga e tutto il resto.
Cos’abbiamo bisogno di sapere di più, per giudicare la guerra in Afghanistan per la porcata che è? O ci deve consolare il fatto che Obama, ammesso e non concesso, non può fare altrimenti?
Non mi sembra abbia torto Osama, quando dice, sostanzialmente, che è ridicolo anche solo accostare l’acquisto di una tavoletta grafica, sia pur costosa, all’ordine di far piovere bombe sulla testa di qualcuno. Una bel gesto come non comprare la tavoletta grafica costosa, serve solo a lusingare il nostro narcisismo etico. Non bombardare fa la differenza.
Rosario, quello non è il succo del discorso di Bordone, ma ne è una nota molto stonata. A me lo stile di Biani non piace, non lo sento nelle mie corde e gli argomenti portati dal fegato di Bordone non li sento così remoti. Ma con tutta la buona volontà, il contrappasso tramite parabola della tavoletta grafica non c’entra una fava, è un montante a vuoto, una miopia da occhiali troppo spessi. Perchè la vignetta di Biani può essere banale quanto si vuole, ma da qui a dire che non abbia alcun senso ce ne passa. Ne acquista soprattutto nel momento in cui qualcuno fa una critica carica di quell’aria di chi la sa ancora più lunga, tipica di chi pensa di essersi informato (tramite Obama himself? I bambini afgani? Il Pd? I rappresentanti delle tavolette Wacom?) più del soggetto criticato.
A me sembra che la critica di Bordone, cioè il fatto che la satira di Biani sia fatta per compiacere il lettore invece che per metterlo in crisi, possa valere per tante vignette, ma non certo per questa. Anzi, secondo me Bordone si sta incazzando proprio perché questa vignetta non lo compiace per niente e mette in crisi lui, mettendo in contraddizione il suo supporto sfegatato e acritico per il presidente americano con i suoi atti di politica estera.
A me sembra una vignetta da manuale, basata su un paradosso: un presidente che cerca di fare una riforma per salvare vite in patria e nel frattempo guida l’esercito che bombarda civili dall’altra parte del mondo. Non è una novità, non è particolarmente divertente, ma è un paradosso. Fatto apposta per mettere in crisi quelli come Matteo Bordone. E se si incazzano, vuol dire che la vignetta è buona.
” mettendo in contraddizione il suo supporto sfegatato e acritico per il presidente americano con i suoi atti di politica estera.”
Ma fosse questo, la ” crisi” verso un Presidente sostenuto non avrebbe ragione di esistere.
Obama ha SEMPRE detto che per lui il vero fronte è l’Afghanistan. L’iraq è una guerra sbagliata, concentriamoci sull’Afghanistan, questo è quello che ha sempre sostenuto. Il che, tra l’altro, poteva avere una sua logica, se consideriamo che Bin Laden era in Afghanistan e che è tra Afghanistan e Pakistan che c’è quel groviglio di servizi segreti e integralisti da cui possono venire pericoli per l’Occidente o per gli usa.
Non dico che condivido questa impostazione di Obama (*), dico che se fosse questo il motivo non capisco l’entrata in crisi.
Masaccio affresca nelle sue righe una cappella. Mettere in crisi? Anche le vignette naziste degli anni 30, riviste ancora oggi, hanno due pregi: togliere la terra dai piedi e far incazzare. Le vignette erano quindi buone? Ja o nein?
Le vignette naziste sono proprio il manifesto della retorica consolatoria che Bordone considera giustamente la negazione della satira. Dovrebbero far incazzare per questo. E invece fanno incazzare in quanto naziste. D’altronde, retorica consolatoria chiama retorica consolatoria.
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