Bersani non era in vacanza. Stava decidendo con D’Alema chi candidare per le regionali. Dall’alto. Come nel PCUS.
Il primo obiettivo non è vincere, e neppure “non prenderle”. Il primo obiettivo è far fuori Vendola che è andato contro i diktat del partito lo scorso giro elettorale, osando addirittura vincere nella regione natìa dell’ex-compagno D’Alema.
Bersani, non è colpa tua se i candidati esterni al tuo partito – Vendola e la Bonino, ad esempio – sono più interessanti dei tuoi. Ammesso e non concesso che siate finalmente riusciti a mettervi d’accordo su chi sono, i vostri…
D’altronde, una vita passata a prendere ordini da Mosca e a conformarsi all’ortodossia del momento difficilmente aiuta a creare una persona interessante – al punto che sono 15 anni che un modesto cantante di navi da crociera ve le suona di brutto.
Bersani, dammi retta: per le politiche vedi di reclutare Fiorello – è l’unica speranza che avete.
Vendola non è così esterno e la Bonino non è così nuova. Hanno fatto entrambi le loro cazzate e comunque, anche il PD li appoggiasse, perderebbero, e il candidato che perde non è un buon candidato. Magari il PD funzionasse non dico come il PCUS, dove uno decideva e tutti davano retta (altrimento finivano nel gulag), ma mi accontenterei del PSI di Nenni… Bersani fa quello che può. dagli ancora sei mesi di bonus…
cap, qui a forza di “sei mesi” sono passati secoli… oltretutto Bersani non ha dato uno straccio di segnale che indichi un modo di fare diverso rispetto al passato. E fare tutto ‘sto casino per far eleggere, in Puglia, l’ennesimo democristiano (pardon, margheritino) e accattarsi l’UDC mi pare alquanto miope. Tra il “chi se ne frega se si perde, purché puri e duri” e il “pigliamo a bordo tutti e stiamo attenti a non perdere nemmeno un voto moderato” ci dovrebbe essere una via di mezzo dignitosa. Questo allearsi con l’UDC, che sceglie con chi stare qui o lì a seconda delle poltrone offerte, è semplicemente indecente. Bersani aveva bisogno di dire solo questo, ma non ci pensa nemmeno.
Ma Vendola si è detto disposto a fare le primarie, loro no. Quanto al Lazio, a soli due mesi dalle elezioni hanno chiesto a Zingaretti, attuale presidente della Provincia di Roma, di “accertare le condizioni politico-programmatiche e le candidature più idonee e coerenti”. Dimmi tu se non è linguaggio da PCUS.
Aggiungo: rifiutare l’alleanza con Vendola, farsi venire l’orticaria all’idea della Bonino, e continuare a tenersi in casa la Binetti (che sta sempre là, in caso qualcuno se ne fosse dimenticato) è un altro segnale non di poco conto.
cosa ci fa questo post nel blog di filippo facci?!
io lo prendo come un complimento! :)
Ehi, e se il PD candidasse Berlusconi? Eh? Ideona!
Così battiamo finalmente Berlusconi, sì certo poi Berlusconi farebbe le stesse cose di Berlusconi, però potremmo finalmente dire di aver battuto Berlusconi, cazzo, cosa significa per fare che, a quale scopo.
ma l’UDC non può candidarsi con due diversi partiti di maggioranza in due regioni diverse. è incoerente.
l’udc è coerentissima con la sua fame di poltrone , hanno una concezione della politica tale che quando mele fu colto a puttane il presidente del partito Cesa propose un0indennità supplementre per i parlamentari in modo che si portino la famiglia a Roma e non corrano la tentazione di andare troie e coca…
il PD in Puglia ha già “candidato” Emiliano, eletto solo 6 mesi fa a sindaco di Bari e ritirato solo perchè stante la legge elettorale pugliese dovrebbe dimettersi prima di candidarsi a presidente della regione, rischiando così di rimanere senza poltrona anche se si diceva certissimo della vittoria
che poi a Bari si dovesse tornare alle elezioni con gli elettori di Emiliano che avrebbero fatto perdere il PD perché offesi non interessava a nessuno
siamo ancora al triste : nessun nemico a sinistra
questa è la vera logica sottostante le vaccate dei dalemiani e dei loro soci margheritati
ecco, arrivati a questo punto, per coerenza, da questo post dovrebbe nascere un nuovo partito di centro sinistra.
e chi lo fa? io lo voterei, ma chi lo fa?
minkia, un altro! ma va bene già quello che c’è… sono i politici magari a dover cambiare. con bersani non vanno da nessuna parte.
massimo hai totalmente ragione.
bersani si rivela per quello che è, una persona incapace di decidere.
non è un leader, non lo è mai stato, è un comprimario e tale rimane.
stiamo riuscendo nell’impresa di fare giganteggiare in puglia uno come casini, lo facciamo addirittura sembrare un duro, ci da gli ultimatum con il 5 per cento.
una candidatura non è solo fatta “per vincere” cazzo! è anche un segnale politico dio bono!
ma come si fa a dire che vendola era il miglior candidato possibile ai tempi di prodi e poi chiedergli di farsi da parte sperando che lui accetti? ma perchè?
un segnale politico è riconoscere che è stato un buon governatore e sostenerlo anche se è di area radicale!
ma questa avrebbe avuto l’aria anche solo lontanamente di una decisione PO LI TI CA!!!
ed ecco che invece si brucia un ottimo candidato per il futuro (emiliano) si tira fuori un incolore yes men per fare contento casini, riuscendo a sembrare incosistenti, indecisi, bizantini e anche un po senza coglioni.
bravo davvero bersani.
continuo a pensare che il problema irrisolto, il convitato di pietra, il non detto (non abbastanza) sia che che il PD ha all’incirca le stesse idee del PDL. Specialmente in materia di lavoro e redditi.
Ichino vale Brunetta, due matti ossessivi che odiano per ragioni loro ogni forma di tutela di chi lavora per mille e cento euro al mese.
Le uniche differenze sono dettagli (es, i DICO) che nella vita della maggior parte di un elettorato bisognoso di sinistra sociale non contano un cazzo.
Capito ciò tutto il resto, querelle (de brest?) Emiliano-Vendola compresa, vien da sè.
piti, sulla quasi-equivalenza Ichino-Brunetta siamo d’accordo (Ichino sembra un po’ meno ossessionato, ma è una questione di quantità, non di qualità). Sui DICO però non ci siamo: se sembrano non contare un cazzo è semplicemente perché finora non esistono e quei diritti molto pratici che dovrebbero garantire vengono ottenuti da chi può (principlamente coppie eterosessuali) per vie traverse o arrangiandosi e sperando. Nel 1970 anche il divorzio, in fin dei conti, era esigenza della sola minoranza che divorziava; prima della legge Fortuna ci si arrangiava, con convivenze e accordi improbabili. Introdurre i DICO vorrebbe dire finalmente riconoscere che nell’anno di grazia 2010 l’unica famiglia possibile non è mamma+papà+bambino legati in eterno, e questo avrebbe una serie di conseguenze a cascata a livello sociale. Poi possiamo discutere come la non-posizione del PD abbia finito per trasformare quella che era una legittima battaglia di civilità, di tutte le persone di buon senso e non necessariamente di sinistra, nella “battaglia delle associazioni gay per i diritti dei gay” per il banalissimo motivo che queste, al contrario del PD, la battaglia l’hanno fatta, mentre il PD faceva…boh??!
…per la cronaca D’alema è nato a Roma, non in Puglia…
pugliese, è sua moglie…
Se mai vi venisse in mente di fondare il 49esimo partito di centro sinistra ricordatevi di googlare almeno un paio di minuti prima di presentarvi da Santoro…
Accuratezza a parte, trovo la scelta di coso, li, come si chiama, quello che hanno candidato al posto di Vendola insomma, perfettamente coerente con la mission del partito
Oddio, il modesto cantante da crociera vince da 15 anni perchè possiede fette di più o meno tutto. Io la smetterei con la (forse necessaria) balla invereconda che il Pd non vince perchè “non ce la fa”. Meglio, non ce la può fare se tutta l’informazione o quasi parla per bocca di quell’altro. Il che non vuol dire che siano dei santi eh.. Loiero e Bassolino docent.
Per citare uno, “che post da teste di minchia” ;D