TheClassifica 93 – Una puntata ponte

Toltici il peso delle liste di fine decade, con tourbillon di commenti e considerazioni, ora un po’ come fanno nel Regno Unito potremmo dedicarci altrettanto utilmente alle scommesse sul n.1 di Natale. Ma prima dei freddi calcoli, andiamo dove ci porta il cuore: alla hit parade! Dunque, chi è come Berlusconi questa settimana? Ah, sì – Elisa. Bene, vediamo: Elisa è come Berlusconi perché sta menando il can per l’aia, ha meno personalità di quando aveva iniziato, e in questi anni si è appoggiata alla Liga – oops, volevo dire al Lega – o alla Faccetta Negramaro per posizionare la sua immagine a seconda delle pulsioni dell’elettorato. Poi ai palati più esigenti dà in pasto il duetto con Antony Hegarty, in cui lei potrebbe finanche non cantare. Ma meglio lei al n.1 che uno dei prodotti di Maria De Filippi, no? O è quasi la stessa cosa? (…qui sto per partorire un’audace teoria) (non so se è ancora pronta, però – magari vi sottopongo una demo) (prima coinvolgo altri esempi ad adiuvandum). Al n.2 il Barry White italiano, Mario Biondi, un po’ crooner un po’ coroner, però ineccepibile e non pretenzioso, via. Al n.3, l’immarcescibile (o quanto meno, non biodegradabile) Michael Jackson; al n.4 Sting con le sue palle di neve, al n.5 CapireBattiato. Qui, pausa e prima premessa della Teoria. Il Maestro non sta vendendo tantissimo (ma che gli frega, lo Spirito è con lui). Allo stesso modo, Lucio Dalla va sempre peggio (dal 21 al 36 alla terza settimana). E non vanno benone nemmeno, a una manciata di settimane dall’uscita, Samuele Bersani (n.72), Sergio Cammariere (n.41), Alex Britti (n.53). E nemmeno Gianni Morandi e Raf (con due simil-raccolte però). Vanno per ora benino, trovandosi dal n.6 al n.10, Robbie Williams, Il Natale di Bocelli, le romanzine di Francesco Renga, ALEEEE AMOROSOOOOO e al n.10 The Giusy Ferreri. Fuori dalla top ten Michael Bublè e Mina e Carmen Consoli (ciuff, dal n.9 al n.22). Entrano al n.16 i Finley. Entra bassissima Rihanna (n.45). Ri-entra in posizione non altissima (rispetto a quanto se ne parla) Lady Gaga (n.14). E tutto ciò considerato, ecco a voi, a seguire, La Teoria.

(ripeto che è una demo, eh)

Sentendo l’album di Elisa, ho avuto l’impressione che anche lei abbia pucciato le corde vocali nel caffelatte di strazio in cui sono intrise le voci degli Amici. Riguardando la top 10, ma soprattutto quelli che non stanno andando benone, sembra che gli interpreti più enfatici e accorati vengano preferiti a quelli che se la scrivono, e poi se la cantano meglio che possono. La vittoria dell’emosissimo Marco Mengoni all’ultimo X Factor è una sorta di adeguamento a questo andazzo, visto che i vincitori degli anni scorsi (i desaparecidos Aram Quartet, e Matteo Becucci che non è entrato in top 20) non hanno poi venduto i dischi; il fatto che i popolarissimi Bastard Sons Of Dioniso a un mese dall’uscita siano al n.78 è un altro segnale. Al n.50 c’è invece (ulteriore segnale) addirittura Susan Boyle, il furgone dell’X Factor inglese che impazzava su youtube (su youtube, tutto “impazza”) .Il che porta a pensare che X Factor e Amici stiano indirizzando il consenso popolare verso gli atleti della performance vocale emozionale e possibilmente soffertissima e negramareggiante – perché il campione di tutto ciò è Giuliano Sangiorgi, dotato dell’abilità straordinaria di cantare della mezza stagione (metà delle sue canzoni contengono rilievi meteorologici) gorgheggiando “Piove!” o “C’è il sole!” sovraccaricando la pregnante osservazione con una intensità modugnesca quasi caricaturale. Alcuni tra quelli che sono in giro da un po’ hanno capito l’importanza di questa intensitè vocale (Elisa, Renga), altri sono stati selezionati proprio per questo (ovviamente ALEEEEE e The Giusy), altri come Bocelli e Biondi a X Factor farebbero la loro figura. Se allarghiamo il discorso agli stranieri, il fatto che i primi 30enni cui viene dato San Siro dopo credo un secolo di vecchie carampane siano i Muse dalla tremula voce, parrebbe suggerire che siamo in pieno barocco vocale, mancano solo i castrati alla Farinelli. Oddio, c’è Antony Hegarty – aha!

Comunque è solo una teoria, eh.

E nemmeno completamente formata. E’ come le creature dei baccelloni dell’Invasione degli Ultracorpi. Però che un passo fuori dalla top 10 ci siano due professionisti del pathos (due agenti pathogeni) come Tiziano Ferro (n.12) e Renato Zero (non dimenticatelo!!! È al n.15!!!) i cui dischi sono usciti rispettivamente tredici mesi e nove mesi fa e continuano incessantemente a vendere, potrebbe essere un ulteriore indizio. La gente non vuole cantanti che abbiano granché da dire. Basta che ribadiscano che l’amore, santo cielo, è un po’ un tormento – purché si veda che lo dicono con grande trasporto. In politica non pare così diverso. A destra sicuramente l’hanno capito: a sinistra ci devono ancora arrivare. Ma prima o poi, uno che comizia portandosi le mani al cuore e vibrando tutto d’emozione arriva, dai. Magari basta un Claudio Amendola.

Vabbè, fatemi sapere cosa ne pensate, se non siete a fare il ponte.

Ma vi avevo promesso che avremmo parlato del disco più venduto a Natale – che sarà ovviamente… Ma ehi, sono stato già lungo. Lo faccio anche spesso. Quindi rimando-oh. E lo so. Che non son sinceroooh. Ve lo dico così. La prossima volta-aaah. Sempre qui. Eeeeeh.

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21 Commenti

  1. A questo punto per Natale ci possiamo aspettare il sorprendente successo di un cofanetto patinato con The Complete Claudio Villa.

  2. Paolo, adesso ho capito cosa mi stavi accennando l’altra sera nei nostr 15 secondi di celebrita.
    Messa così, sono assolutamente d’accordo, anche se Elisa è precedente sia ai vari xfactor e amici e al culturista dell’ugola.

  3. Tuttavia, per gli alfieri di codesto tormentoOoOo (visualizzazione grafica di vocalizzo, o forse il vocalizzo è il modo in cui si canta il modo di scrivere dei giovanissimi d’oggidì. Lascio a te eviscerare la questione, ché io m’impressiono) tutto lo spleen si ferma lì, poi sono inappuntabili professionisti che potrebbero cantare con identico trasporto le proprie analisi delle urine, ovviamente immacolate. Tutto ciò per dire che abbiamo gli interpreti che si angustiano, ma poi la loro vita mica corrisponde: magari abbiamo chi sa rantolare, ma poi quanto ad eccessi non troviamo non dico una Winehouse in casa, ma manco una Britney Spears (da noi l’ultimo un po’ così è stato proprio quello che andava in Messico, ed è uno zibillione di anni fa)

  4. sì, scussa Madeddu, so che arrivo in ritardo, ma potresti aggiungermi i Gorillaz alla lista the Best of the Decennio internescional ?

  5. mi autocito, molto tempo fa rilevai l’emotività espirata parlando di Nek, che mi pare essere stato uno degli apripistaaah della sofferenzaaah che trapelaaah nell’interpretazioneeeh

    A voler fare il pesante, è sintomo di qualcosa di grave: l’apparenza, con tanto di stilemi codificati, che rappresenta l’emozione. Come se non ci fossero mille modi, e spesso i più contenuti sono i più efficaci, per trasmettere un brivido.

    A Manzoni bastò scrivere “La sventurata rispose” per far capire tutto un mondo di lussuria, goduria, delitto ed espiazione.

    A De Andrè bastò dire “Non ti ricambia la cortesia” per dire della tragedia che stava per spegnere la vita del povero Piero (perì a Pavia, direbbe Achille Campanile).

    A chi scrive e canta adesso non basta nemmeno sospirare come maniaco sessuale asmatico dentro un soffione islandese per dare un brivido

  6. Ma che fine ha fatto Marco Carta? Ricordate? Era quel ragazzo che nelle finali di “Amici” aveva battuto prima Marco Sasso e poi – in una gara molto contestata, che ancora oggi dà adito a qualche dubbio – Marco Forbici…

  7. Parodie di canzoni per parodie di persone che vivono parodie di vite. Ridateci Claudio Lolli, grazie.

  8. Usti, se canta strappandosi la gola per dire quelle cose, per cantare -che so- L’Internazionale cosa dovrebbe fare?

  9. Beh, io credevo non ci fosse nessuno per il ponte, invece. Mi pare anche giusto essere solidali con l’Uomo del Ponte per eccellenza, che è in un momento difficile. Il ponte è rimandato, per ora ce lo porteremo dentro: ecco il primo giro risposte che tradizionalmente scatta col decimo commento.

    @Alberto: ehm, non so come dirtelo. Guarda tu stesso: http://www.ibs.it/album/w825646848744/claudio-villa-1/concerto-alla-carnegie.html

    @Rob: no, quello magari no, però tutto quello che è venuto dopo è così discontinuo che uno è costretto a pensare che da più di un decennio Elisa sia ostaggio della Caselli. Non mi spiego Glen Ballard da una parte e d’all’altra il Sanremo forzato, o i duettoni a tavolino di un’ovvietà che nemmeno quelli di Zucchero (non so se mi spiego, Tina Turner). Comunque, posto che il mio personale palato e quello di Elisa evidentemente divergono, lo hype di artistessa può dare fastidio però tra la sua deriva e quella Pausiniana temo di preferire ancora Elisa. Fermo restando che le accomuna una certa smania di strillare appena possibile.

    @Gianni Sibilla: non pare anche a te che più passi il tempo, più strillino?

    @Gianni Nardo: grazie, ma sto cercando un altro nome – più altisonante, grazie al quale diventare ricco, famoso e sottosegretario.

    @V.: piuttosto vero, e piuttosto graziosamente esposto :-)

    @Filippo1: grazie mille, fatto. Sono molto mortificato di non averli inseriti in prima istanza.

    @Piti: molto ben detto. Mi hai dato di che pensare. La cosa non può essere scollegata dal fatto che è stato il decennio dei reality. Forse La Teoria in questione potrebbe chiamarsi Teoria Reality, anche in omaggio a una assai pregevole canzone come non ne fanno più – però il povero Piero parò in Perù.

    @Madfor…: …demente. :-)

    @Pietro: uh. Ehm. A piccole dosi, magari. Chissà chi suonava il sax di Ho visto anche zingari felici. Come è caduto in disuso il sax, no?

    @Aliyah: alludi a rilievi montuosi? La Hunziker?

    @Abe: ehi, vacci piano con gli “usti”: i localismi sono così anni 90. Comunque, una versione dell’Internazionale cantata da The Giusy Ferreri potrebbe cambiare la faccia del Paese.

    @DiamondDog: perché mai ti mancano? I loro dischi sono ancora in giro.

  10. POVERINO…che cerki di fare?far leggere il + possibile questo sito ridicolo straparlando sul miglior talento di questi tempi?1 spero e ripeto che col titolo tu non voglia veramente far capire qll che io ho capito….xk se no sarebbe + corretto ammazzar te!2 ELISA…sorry…ma si è confermata talento cn PEARL DAYS…e lo ha rifatto cn HEART qnd basta bruciare d invidiaaaaaaa….ammazzate piuttosto il vostro istinto critico che fa pena,…perke cn ELISA c’e la musica italiana che tempo fa…mi dispiace ma nn c’era!!!GRANDE ELISAAAAAAAAAAAA SEI UNIKA LA NUMERO UNO LA MIGLIORE e dopo 2 settimne il 1 posto è ancora tuoooooooooooooooooooooooooooooo

  11. Bah, sull’aspetto musicale della musica son spesso piuttosto “distratto”, dall’analisi dei dati mi pare comunque un po’ tirata per i capelli.
    Ma come biasimarti, già solo per il gaudio de “liga-lega , faccetta negramaro, elettori, etc.” poteva valer la pena.
    Poi può anche darsi, ripeto, non son autorevole in materia.
    Se non altro, mi ricordi, cosa più vicina a toccare l’aspetto musicale/artistico che ho notato, che in questa stagione vadan veramente di brutto i duetti.
    O sbaglio?
    (oltre, discograficamente, Elisa, Nannini etc., volendo, anche in tivi: Morandi&Sandrina, Ferro&Pausini etc.)
    E’ una casualità o…?

    @MadForMadeddu: :-D , se è per quello il vero vincitore avrebbe dovuto esser “Marco Spock”

  12. “Chissà chi suonava il sax di Ho visto anche zingari felici.”

    la so! Danilo Tomasetta, almeno secondo wikipedia.

    “Come è caduto in disuso il sax, no?”

    meno male.

  13. Like @Sandor.
    Anzi, più che laic, invidia: al tal cospetto faccio una figura misera.
    :-(

  14. Ma solo a me la prima puntata di Due (vista per costrizione in zapping tra Tiziano Crudeli e L’avvocato del diavolo, che sono un po’ la stessa cosa) ha fatto venire nostalgia di X Factor? Alla sofferenza vocale che dicevi tu, la coppia Tizi&Lau aggiunge una mimica che accentua la sensazione di patimento, tipo il pugno alzato davanti al microfono e gli occhi chiusi.
    C’è da dire che la Pausini può diventare la nuova Iva Zanicchi, ha la stessa aria da zia emiliana piuttosto in carne -eufemismo- che ha ancora un sacco di voglia di “divertirsi”. Ha fatto una serie di strusciate su Tizi che sembrava una tardona di quelle che vanno il venerdì sera al Paradiso.

  15. No, Claudio Lolli NO !!! Godiamoci i noiosi di oggi invece che inneggiare a quelli di ieri. A ogni epoca i suoi autocommiserandi….

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