Non saper più a chi credere, sullo scudo fiscale

Il nostro sistema è molto simile a quello inglese e a noi risulta che il costo dello scudo britannico per i contribuenti sia più basso rispetto a quello dello scudo italiano. Poi quella è un’amnistia assoluta che non guarda a nessun reato che ci può essere dietro la costituzione illecita di patrimoni all’estero

(Giulio Tremonti, Corriere della Sera del 23 settembre 2009)

Some amnesties are gentler than others. Italy’s latest is designed as much to encourage entrepreneurs to return offshore cash to Italy as to increase Rome’s revenues. It will levy a relatively mild penalty of 5 per cent of capital declared. By contrast, those who come clean under the UK’s latest amnesty must pay back tax and a 10 per cent penalty

(Financial Times, Lex column del 6 settembre 2009)

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8 Commenti

  1. Così, a sentimento, mi viene da credere al Financial Times. E i sentimenti sono importanti. Non si scherza coi sentimenti.

  2. @piti

    A me è successo di sentirmi dare del comunista per aver citato il Financial Times.
    E’ anche una questione di par condicio, visto che in questi anni è stato definito comunista anche il Wall Street Journal.

  3. C’è una sorta di perversione in Italia, per cui ormai si da’ del “comunista” a casaccio. Ormai penso che i nostri politici non intendano questo termine nemmeno più nel suo significato originario. Ma per quanto riguarda l’argomento in questione, non mi sembra ci siano discrepanze tra quanto sostenuto da Tremonti, e quanto affermato dal F.T.: Tremonti parla dell’aspetto penale e giuridico: il modello inglese permette di sorvolare su qualsiasi reato si nasconda dietro i depositi esteri; il giornale inglese invece si focalizza sull’aspetto economico dello scudo fiscale: mentre in GB c’è una penale del 10%, in Italia è prevista del 5 (“relatively mild penalty”). Per cui, proporrei di credere ad entrambi.

  4. @Alberto: giusto una piccola precisazione. In GB – come citato dall’articolo del Financial Times – su quanto illecitamente depositato all’estero “si pagano le tasse E una penale del 10%”. In Italia solo una misera (“relatively mild” è un modo gentile di dirlo) penale del 5%.

  5. Avendo studiato in queste settimane come i diversi paesi dell’UE hanno affrontato gli accordi sul rientro dei capitali dall’estero e sulla lotta ai Paradisi Fiscali, non posso che segnalare l’assoluta abnormità del provvedimento italiano.

    Va bene fregiarsi del tamtam “E’ quello che facciamo come gli altri”, ma il COME è essenziale.

    Nei paesi dove sono stati introdotti questi (chiamiamoli così …) scudi fiscali, si pagano TUTTE LE TASSE su quei patrimoni dichiarati più eventiuali more che passano da un 5% al 25%: i soldi in pratica intascati dagli stati sono moolto più sostanziosi (in percentuale) .
    Esistono inoltre in Inghilterra, ad esempio, rigide regole di dichiarazione su COME sono stati accumulati questi patrimoni all’estero.

    In Italia no.
    Se per 5 anni ho spacciato droga e accumulato all’estero DIECI MILIONI di euro, pagherò da noi solo 500.000 euro e non dovrò nemmeno impegnarmi a dire come li ho accumulati.

    E’ possibile che nel nostro amato paese non si possa discutere di queste cose senza ritrovarsi anche a Ballarò certi personaggi di destra come Lupi buoni solo a far propaganda invece di parlare della realtà effettiva delle cose.
    Qui, nel nostro paese dove la Mafia, Ndrangheta, Camorra sono di casa, permettiamo un rientro di capitali di tale genere?

    E’ uno schiaffo non alla legalità, ma alla stabilità di un’intera nazione.
    Con quei soldi divenuti puliti, qualsiasi gruppo malavitoso potrà usufruire di investimenti legali sul territorio aumentando la propria pressione sociale.

    Quale gruppo di costruttori potrà ad esempio fare concorrenza ad un gruppo che alle spalle ha dei soggetti con decine di milioni di euro magicamente diventati legali?

    Quale gruppo della grande e media distribuzione potrà fare a meno di acettare eventuali richieste di partecipazione da parte di personaggi che dalla mattina alla sera hanno decine di milioni di euro di liquidità pulita e legale?

    Con questa legge si consente legalmente alla malavita di gestire il nostro mercato e porsi definitivamente come leader del tessuto economico del nostro paese.

  6. “Quale gruppo di costruttori potrà ad esempio fare concorrenza ad un gruppo che alle spalle ha dei soggetti con decine di milioni di euro magicamente diventati legali?”

    Buongiorno, principessa. Come ha fatto il nano per 20 anni a vendere pubblicità non sottocosto, ma a prezzi da fallimento, con la sua Publitalia se non avesse avuto dietro i finanziamenti di mafia e banche piduiste (tipo il MPS)? E’ così da più di 30 anni, e non è un caso se il trait d’union tra mafia e P2 è PDC praticamente da 15 anni (perchè anche all’opposizione nominale aveva abbastanza potere da comprarsi l’impunità sul conflitto d’interessi)

  7. Il Corriere Economia di oggi conferma che il costo per i contribuenti inglesi (44%) e americani (49%) di un provvedimento simile è molto più alto. Lì infatti si pagano anche le tasse arretrate e non solo una penale. In più non si può conservare l’anonimato.

    In compenso con questa mossa pare che Tremonti si sia giocato tutta la fiducia recentemente accumulata presso i ministri economici europei e che questo precluderebbe a Giulio la prossima guida dell’Eurogruppo

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