Tempo fa ero intervenuto su Macchianera descrivendo il boicottaggio in Italia del film polacco sull’eccidio di Katyn, candidato all’Oscar ma pressoché ignorato dalla distribuzione cinematografica nazionale.
La pellicola è considerata una spina nel fianco della Russia di Putin in quanto le famiglie delle migliaia di ufficiali polacchi sterminati dalla polizia politica sovietica nel ’41 hanno intentato varie cause di risarcimento contro Mosca.
Un paio di giorni fa, in coda alla cassa del supermercato, sono rimasto sorpreso nel vedere una quadrupla pila di DVD, su sfondo di gigantesco cartonato rosso sangue, con il film Katyn in vendita alla modica cifra di euro 9,90.
Poi mi sono ricordato che il patròn del supermercato, Bernardo Caprotti, ha la fama di essere un noto anticomunista, autore tra l’altro del celebre saggio anti-coop: Falce e Carrello.
Caprotti sarà quel che sarà (ha fama di sfruttatore di dipendenti e figli) ma almeno il suo anticomunismo viscerale trova qua e là delle “pezze d’appoggio”, a differenza di chi sappiamo noi. Il DVD è ottimo, con ricchi contenuti extra che spiegano la vicenda dal punto di vista storico ed include un’intervista al regista, il cui padre fu fucilato proprio a Katyn.
Un piccolissimo appunto (logico). In realtà Caprotti non mostra, con questa scelta, di “saper distinguere tra comunisti buoni e comunisti cattivi”. Nel senso che anche uno che odia i comunisti “sempre e comunque, senza distinzioni” può scrivere “falce e carrello” e vendere “Katyin”…
Neanche io capisco in base a cosa distingua “i comunisti buoni da quelli cattivi”, o almeno non è chiaro dal tuo post.
E poi potrebbe pure essere amico di D’Alema e Bertinotti, ma se uno tratta così i suoi dipendenti per me resta sempre una….
in effetti “la distinzione tra buoni e cattivi” era un’espressione non propriamente centrata nel post, l’ho modificata sostenendo che almeno Caprotti tende a motivare con argomenti, discutibili, ma argomenti