– Mi sta dicendo che morirò?
– No, in realtà io non avevo alcuna intenzione di dirglielo. E’ stato lei che lo ha capito.
– E succederà… oggi?
– Senza ombra di dubbio.
– Che cos’è che la rende così sicuro?
– “Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)” non ha mai sbagliato.
– Su niente?
– Su niente.
– Un piccolo errore, magari…
– No. Posso limitarmi a riportare che un anno è uscito con una copertina di una tonalità di viola davvero raccapricciante, ma non direi che lo si possa considerare un errore.
– Lei, comunque, dica quello che vuole: io non morirò oggi.
– Mi sembra un’affermazione azzardata.
– Io so che non morirò oggi: mi sento benissimo.
– Questo non vuol dire: anche escludendo la salute, esistono decine di migliaia di altri modi di morire.
– Bene, allora mettiamola così: io, oggi, mi rifiuto di morire, in qualsiasi modo.
– Non sente puzza di gas?
– A dire la verità sì, come fa a saperlo?
– Tipico. Le consiglio di andare a chiudere i rubinetti del gas.
– Ma io non li ho lasciati aperti.
– Controlli.
– Sono aperti.
– Come le dicevo poco fa, “Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)” non sbaglia mai.
– Io non so cucinare, non mangio mai a casa e ho uno scaldabagno elettrico: sono sicuro di non avere usato il gas.
– Mi creda: c’è un motivo se “Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)” non sbaglia mai.
– Tutti possono sbagliare.
– Non se i redattori che lo compilano sono talmente permalosi da controllare minuziosamente che ciò che hanno scritto risponda a verità.
– E che differenza ci sarebbe con un qualsiasi altro giornalista dell’universo?
– La differenza sta nel fatto che loro fanno in modo che si avveri.
– Mi sta per caso dicendo che hanno intenzione di uccidermi?
– Non sia esagerato: stanno solo facendo in modo che si verifichino le condizioni per cui lei possa, accidentalmente, morire.
– Ma io non ho sentito entrare in casa nessuno.
– Mi sembra logico: sono piuttosto bravi nel loro mestiere.
– Di chi stiamo parlando?
– Dei puliziotti, ovviamente.
– E sarebbero?
– Poliziotti che puliscono: arrivano, si occupano del lavoro sporco e se ne vanno senza lasciare alcuna traccia.
– In pratica, se ho capito bene, il lavoro sporco sarei io, e questi tizi sono dei killer.
– Non credo amino essere chiamati così ma, del resto, non credo che nessuno abbia mai avuto il tempo di chiamarli così. Un proverbio delle mie parti dice: “La prima cosa che vedi è un succhiotto, l’ultima un puliziotto”.
– E fa rima anche nella sua lingua?
– No: mi sono permesso di adattarla alla sua, mantenendo la consonanza.
– C’è un motivo, secondo lei, per cui nel bel mezzo del corridoio che porta al bagno c’è una saponetta per terra?
– Direi che il motivo è quello che le ho appena spiegato.
– E spiega anche perché la saponetta è dello stesso colore del pavimento e perfettamente mimetizzata, immagino.
– Esatto.
– Quindi anche quei fili elettrici scoperti che toccano il tappeto del soggiorno, dice che prima non c’erano?
– Suppongo di no.
– Bene: credo che uscirò da questa casa.
– Glielo sconsiglio caldamente. A meno, certo, che non desideri essere investito da un autobus mentre attraversa regolarmente sulle strisce pedonali; o colpito da un vaso accidentalmente caduto da un balcone; centrato da un proiettile vagante proveniente da una rapina in corso due isolati più avanti; punto sulla giugulare da un calabrone; spiaccicato da un meteorite; dilaniato da…
– Ho capito.
– Detto in tutta franchezza: lei sta solo posticipando un evento certo. Se sopravvivesse a questa giornata lei sarebbe il primo essere vivente di questa galassia ad avere avuto la meglio contro “Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)”.
– E’ assolutamente necessario che ripeta il nome per intero, ogni volta?
– Certo. La casa editrice è molto rigida su questo aspetto e lei, a questo punto, capirà anche il motivo per cui nessuno ha questa grande voglia di contestarla.
– Può rimanere in attesa un attimo?
– Sicuro.
– …
– …
– Ecco… rieccomi. Grazie.
– Qualche problema?
– Se per “qualche problema” intende un lampadario sufficientemente pesante che rovina a terra senza alcun motivo poco dopo che si sono passato sotto, beh, in quel caso, sì, direi che ho “qualche problema”.
– Stanno rispolverando tutti i classici.
– Lei sa quali saranno le prossime mosse?
– Le hanno già sostituito l’acqua con l’acido fluoridrico?
– Come faccio a saperlo senza assaggiarla?
– L’acido fluoridrico è una delle poche sostanze in grado di intaccare il vetro. Controlli le bottiglie nel frigorifero: si sono fatte opache?
– Direi di sì: stanno diventando bianche.
– Significa che stanno per sciogliersi. Le consiglio di portarle in un luogo all’aperto, possibilmente senza respirare, nel frattempo.
– Sul balcone va bene?
– Può andare.
– Fatto. Immagino che dovrò iniziare a bere solo acqua di rubinetto.
– Potrebbe, certo… sempre che non abbiano contaminato con il Polonio l’impianto idrico.
– Dice che l’hanno fatto?
– Lo darei quasi per scontato. Non faccia scorrere l’acqua: il Polonio è un composto radioattivo tossicissimo. Ne bastano tre nanogrammi per uccidere un terrestre. E di solito ci vanno con la mano pesante… Cos’era quel rumore?
– Sono le bottiglie sul balcone che si sono liquefatte in una nuvola di fumo.
– Tra qualche minuto potrà dire addio anche al balcone.
– Quante possibilità ci sono non dico che io resti vivo, ma che non facciano esplodere tutto il quartiere nel tentativo di farmi fuori?
– Diciamo che i puliziotti sono persone molto risolute che non si accontentano del pareggio.
– Mi perdoni se glielo faccio notare, però lei mi sembra piuttosto tranquillo per essere uno che fino a qualche minuto fa sosteneva io rappresentassi l’unica speranza di sopravvivenza per la sua specie.
– E’ che nel frattempo ho avuto modo di pensare.
– A cosa?
– Ricorda quando le ho detto che “Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)” non sbaglia mai?
– Credo l’abbia ripetuto una decina di volte, ormai.
– Ebbene, avrei dovuto tenerlo a mente quando ho dedotto che, siccome mi aveva risposto lei, al numero giusto, ma nell’anno sbagliato, doveva esserci stato un errore o un contatto.
– Invece?
– Invece no. La TimeCallTM con opzione Genesi ha questa particolarità: rintraccia il proprietario della linea nel giorno della sua attivazione.
– Quindi?
– L’anno era quello giusto. Anche il giorno era quello giusto: molto semplicemente lei oggi morirà, e la compagnia telefonica riassegnerà la linea a quelli che avrebbero dovuto essere i destinatari di questa telefonata, ovvero il servizio informazioni della società che ci ha regolarmente venduto la Terra.
– Detesto doverlo chiedere, perché ho come l’impressione che per me la situazione si stia mettendo male, ma tutto questo che cosa significa?
– Che per vari motivi, tra cui il fatto che non è bene indispettire gli editori del “Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)” e, non ultimo, la sopravvivenza della mia specie, è imprescindibile – oserei dire essenziale – che lei muoia, oggi.
(continua… /23)
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tadàaaaa, riuscirà il nostro eroe….. :D
Ma quando arriva la puntata 23?