Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso) /19

(…continua /18)

Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)–  Ho quattro minuti per salvare la Terra da non so che cosa, e lei mi si mette a fare il criptico. Conosce un modo che ci eviterebbe di sparire?

–  Si ricorda quando, prima, le ho parlato del divieto di viaggiare nel tempo?

–  No, la scongiuro: la storia ce la raccontiamo dopo. Io ora ho bisogno di sapere che cosa fare. E se riusciamo a capirlo subito è meglio per tutti.

–  Beh, le ho accennato dell’esistenza di una Polizia del Tempo Congiunta che si occupa di rilevare tutte le violazioni…

–  Proprio non ce la fa, ho capito. Quindi?

–  Ebbene, non sto qui a dirle quanti esseri viventi sono stati colti in flagrante con un tostapane in mano e completamente spalmati di crema solare. Gli oggetti e le cose inanimate, invece, hanno dimostrato di cavarsela meglio.

–  Mi.Dica.Cosa.Devo.Fare.

–  Lei, innanzitutto, questa moneta che a me serve, ce l’ha?

–  Un attimo… Ecco… ne ho quattro nella tasca dei pantaloni. Ma a lei da quanto le servono?

–  Mi servono da ora, ovviamente, che domande mi fa?

–  No, intendevo il valore… Non importa, lasci stare.

–  Prenda le quattro che ha, le incarti bene e poi si guardi in giro e cerchi un contenitore pesante, fatto di pietra, o leghe di metallo… Un qualcosa di indistruttibile, possibilmente.

–  Ho incartato le monete. Ora cerco il contenitore: può andare bene un grosso posacenere di cristallo?

–  Lei fuma?

–  Sì, e allora?

–  Quindi fuma e non fa la raccolta differenziata.

–  Provi per un secondo a focalizzare la sua attenzione sulla salvezza della sua specie e risponda: va bene il posacenere o no?

–  No. Troppo fragile. L’ideale sarebbe qualcosa scavato nella pietra.

–  Facciamo così: le metto dentro la cosa più robusta che ho.

–  Cos’è?

–  Una teiera.

–  Bip Bip. TerraCom è in qualche modo lusingata dalla sua ostinazione, tuttavia si trova costretta a farle nuovamente presente che le monete che ha inserito non sono sufficienti a coprire il costo di questa TimeCallTM con opzione Genesi oltre i prossimi 3 minuti . Saluti anche da parte nostra il suo interlocutore e riagganci fintanto che è possibile farlo ancora con le buone.

–  Tre minuti! Ho le monete, ho la teiera. Che ci faccio?

–  Lei ha un giardino?

–  E’ importante?

–  Abbastanza.

–  Sì, è del condominio, davanti la porta di casa.

–  Il filo del telefono ci arriva?

–  E’ un telefono con l’antenna: dovremmo riuscire a sentirci anche lì.

–  Allora le istruzioni diventano semplici.

–  Devo andare in giardino?

–  No, deve correre in giardino.

–  …

–  Sta correndo?

–  Sono per le scale.

–  Bene.

–  …

–  Sono parecchi gradini?

–  Abito al terzo piano.

–  Capisco. Dovremmo riuscire a farcela, se ci sbrighiamo.

–  Eccomi, sono in giardino e ho in mano la teiera con le monete.

–  Ora dovrebbe procurarsi una vanga.

–  Lei lo capisce, vero, che da queste parti una vanga non è uno di quegli oggetti che uno si porta dietro in caso di improvvisa necessità?

–  Se preferisce può usare le mani: l’importante è che il buco sia piuttosto profondo.

–  Devo scavare?

–  Starei qui ore a lodarla per la sua intuitività, ma non credo basti il tempo.

–  Io però non posso scavare un buco qui, così, senza un motivo che possa sembrare minimamente plausibile in una riunione di condominio.

–  Può sempre spiegare ai suoi vicini di casa che non è più necessario vi ritroviate, dal momento che sarete presto estinti.

–  …

–  Sento dei rumori. Ha già iniziato a scavare?

–  No, sto forzando la posta della cabina degli attrezzi del giardiniere.

–  Io però sento un rumore metallico.

–  Ho preso il lucchetto a colpi di teiera. E le farà piacere sapere che ho trovato la vanga.

–  Mettiamola così: mi sforzo di condividere la sua felicità per non essere costretto a usare le mani.

–  Bip Bip. TerraCom è lieta di informarla che sta perdendo la pazienza: appare chiaro che se avesse avuto a disposizione altre monete a questo punto le avrebbe inserite. Questa TimeCallTM con opzione Genesi verrà interrotta entro i prossimi 2 minuti e sarà nostra cura tentare di farlo a metà di una frase importante. Senza rancore.

–  Io non so però quanto può venire profondo un buco, in due minuti.

–  Ha iniziato a scavare?

–  Certo che ho iniziato.

–  Ha scelto un posto che non dia nell’occhio?

–  Se la con sua domanda intende chiedermi se ho sottoposto il terreno ai necessari studi geologici, no, non l’ho fatto.

–  C’è una cosa ancora più importante che deve fare, mentre continua a scavare.

–  E cioè?

–  Dirmi dove ha scavato il buco.

–  Se ha da scrivere le lascio l’indirizzo: 42 Ladbroke Grove, Kensington, Londra.

–  Temo, a questo punto, di essere io a non riuscire a spiegarmi.

–  Qual è il problema adesso?

–  Come ho avuto modo di ripeterle più volte, noi siamo arrivati qui e abbiamo trovato un allagamento in corso, un cartellone pubblicitario su cui era scritto il suo numero e una cabina telefonica. Nient’altro.

–  Quindi?

–  Lei mi ha dato il suo indirizzo di casa, e a questo punto dovrebbe avere ormai capito che nel momento in cui la sto chiamando casa sua non esiste più. E le dirò di più: Kensington ha fatto la stessa fine, assieme a tutto il resto di quella città che chiamavate Londra.

–  Lei mi sta dicendo che non c’è un solo palazzo che sia rimasto in piedi?

–  No.

–  Una strada?

–  Magari mi sbaglio, ma a me sembra di essere abbastanza pignolo nel descrivere le cose. E quando dico che abbiamo trovato solo un cartellone pubblicitario e una cabina del telefono, non sto dicendo “due cose” nel senso di “un po’”: dico “due cose” e intendo davvero dire “due cose”: un cartellone e una cabina. Punto.

–  Su tutto il pianeta?

–  Glielo sto ripetendo dall’inizio della telefonata. Pensi a una città, una qualsiasi: bene, quella città non c’è più, indipendentemente da come eravate abituati a chiamarla. Per questo ho assoluto bisogno che mi dia qualche indicazione in più.

–  Ho capito. Ma a lei, esattamente, cosa serve sapere dove abitavo?

–  Serve perché io possa mandare qualcuno a trovare la teiera che lei ha sotterrato.

–  Si arrabbia parecchio se le dico che non ho ancora ben presente come funzioni tutta questa cosa?

–  La mia specie non è in grado, come dite voi di “arrabbiarsi”. Ci limitiamo a diventare puntigliosi. Se mi conferma che sta continuando a scavare le spiego quello che non ha capito.

–  Sto scavando.

–  Bene. La faccenda è piuttosto semplice: lei sotterra la teiera con dentro le monete, e io mando qualcuno a prenderla. La teiera viaggia nel tempo nell’unico modo che conoscete – che poi è anche l’unico permesso -: in avanti.

–  E come fa la teiera a viaggiare nel tempo?

–  Rimanendo sotterrata per 44 anni, nella speranza che qualcun altro, nel frattempo, scavi in quel punto e la trovi. Funziona così: io non posso inviarle niente perché per farlo dovrei contravvenire alle leggi che vietano i viaggi nel tempo; lei, invece, può farmi avere delle cose semplicemente facendo in modo che si conservino fino al momento in cui io arriverò sul suo pianeta.

–  Ah. Era così facile?

–  Già.

–  Bip Bip. TerraCom a questo punto prova piacere a informarla che provvederà a porre fine alla sua stupida chiamata nel corso del prossimo minuto. Siamo spiacenti che nessuno dei nostri operatori sia in questo momento libero per venire a insultarla di persona. Ci consola solo sapere che con tutta probabilità non sarà in grado di concludere il discorso avendo a disposizione un solo minuto. Che poi sono diventati 45 secondi mentre ascoltava questo messaggio registrato. Addio.

–  Quanto è profondo il buco?

–  Non saprei: meno di un metro. Più o meno.

–  Va bene lo stesso: ci butti dentro la teiera e ricopra tutto. Veloce.

–  Sto facendo.

–  Bene. Ora ha meno di 45 secondi per farmi capire come ritrovare la teiera.

–  Mentre la signorina parlava stavo pensando una cosa: ho qui il mio telefonino, potrei darle le coordinate GPS.

–  La qual cosa sarebbe parecchio utile, se solo io sapessi che cos’è un GPS.

–  In pratica è un sistema che ci permette di sapere dove ci troviamo esattamente in un preciso momento iterrogando alcuni satelliti in orbita attorno al pianeta. Ogni posto sulla Terra è riconducibile a due coordinate: longitune e latitudine.

–  La fermo: non mi serve a niente conoscere i termini. Ho bisogno di sapere come fanno quei satelliti a sapere dove siete. Avete tracciato delle linee?

–  Esatto, delle linee immaginarie: i paralleli sono quelle orizzontali e i meridiani quelle verticali.

–  Ancora nomi: mi serve sapere quanti sono e da dove partono.

–  Questo è facile: i meridiani sono 180; partono dal polo nord e finiscono al polo sud.

–  Questi poli sarebbero i due grossi cubetti di ghiaccio immersi nell’acqua che si trovano da una parte e dell’altra del pianeta?

–  Bravo. I paralleli, invece, sono sempre 180, ma partono da Greenwich.

–  Che cos’è Greenwich?

–  Una graziosa cittadina dell’Inghilterra del sud.

–  Si ricorda la cosa di prima? Niente più città, cartellone, cabina, deserto, eccetera eccetera?

–  Allora ho paura che questo possa rappresentare un problema.

–  Lo è di certo. Mi dia intanto le coordinate: manca pochissimo!

–  Un attimo.

–  Per fare che cosa?

–  Il GPS non vede abbastanza satelliti per stabilire una posizione.

–  Credo però che i 45 secondi siano finiti.

–  Aspetti! Sono apparse! Ce le ho! Latitudine 51 gradi, 30 minuti e 40.61 secondi nord. Longitudine 0 gradi, 12 minuti e 19.43 secondi ovest. Le ha segnate?

– 

–  Pronto?

– 

–  E’ ancora lì?

– 

–  Pronto?

(continua… /20)

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10 Commenti

  1. più verso l’A10 tra Ware e Standon che Nottin Hill ad occhio e croce….sicuro delle coordinate?
    ;)

  2. Spero la teiera non sia il sacro feticcio della Signorina Fiamma :-))) Se no altro che Fine del Mondo (anche perché trovo sia bellissima)!

  3. P.S.: a Gianlù, però questi colpi di scena modello puntini di sospensione sono propri di quello st***zo bast***o malede**o di J.J. Abrams… non vorrai mica lasciarci come ha fatto lui per l’ultima puntata della quinta serie!!!!!

  4. Lo so sono completamente OT al 100% ma non posso tenermi.
    Scusami Gianluca, se vuoi puoi cancellare questo post, ma prima leggi questo pubblicato sul sito dell’ambasciata giapponese in Italia.

    .it.emb-japan.go.jp/italiano/comunicati%20stampa/Dini1.htm

    ovviamente basta aggiungere www davanti al link.

  5. Alex: sì, le coordinate erano sbagliate: colpa mia che mi ero affidato a un servizio di mappe diverso da solito. Ora sono corrette. — Marileda: brava, proprio lei. — Mario: ormai non possono più chiamare collect perché si sono parlati solo a causa di un’interferenza, e non è detto che se riagganciano possano mettersi nuovamente in contatto — zarathustra: ho eliminato quel passaggio. Questo racconto cambia anche sotto i miei occhi :)

  6. 42!
    Ladbroke Grove, Kensington, England, United Kingdom

    Mito! e ci sono pure due tizie in minigonna…

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