The Classifica 64 – P2 vs U2

Alla caduta di Craxi ci fu chi pensò: “Cosa? Ma allora questo Paese è VIVO!”. Nello sconcerto generale, i vecchi partiti iniziarono a sparire. Diversi opinionisti scrissero, sorpresi ancora prima che entusiasti, “Incredibile ma vero: non moriremo democristiani”. Nella musica è in atto una cosa analoga. E’ caduto l’Andreotti del pop italiano, Renato Zero, dopo tre settimane in cui ha comunque lucrato quanto poteva resistendo a Gianna Nannini – proprio come avrebbe fatto un bravo democristo. Però il nuovo che avanzava, preannunciato dalle spallate di The Giusy Ferreri e, in misura minore, di Marco Carta e Arisa, è arrivato. Ed eccola, la rivoluzione tanto agognata: n.1 Alessandra Amoroso, n.2 Zero (non dimenticatelo!!), n.3 Valerio Scanu. E in top 10 altri due nuovi teledivi: Luca Napolitano (n.8), e Morgan (n. 6) (piccolo dettaglio: Da A ad A, pubblicato dal Bowie della Brianza nell’anno 1 avanti X, aveva esordito al n.28, poi si era inabissato). La top 10 viene completata da un solo nome straniero (U2, n.5) e dalla consueta sfilata autarchica: Nannini (n.4), Fabri Fibra (n.7), Nomadi (n.9) e Pino Daniele (n.10 con il suo EP). Bene, direi che la Seconda Repubblica del pop italiano ci è stata gentilmente imposta dalla tv. E in particolare dalla moglie di un piduista (piduista, piduista, PIDUISTA). Oh, la deliziosa coincidenza. Poi mi chiedono perché insista a leggere nella hit-parade il polso della nazione.Ora, voi penserete che io venga qui da voi a fare la ruota in compiacione dispiego di facondia. Invece, porcodighel, me li sono ascoltati, i dischi dei tre Amigos di Maria De Filippi. Perché comunque The Giusy ci insegna (e forse anche i Bastard Sons Of Dioniso ci insegneranno) che non tutto quel che viene dalla tv è repellente, così come non tutto quello che è venuto da Sanremo è deprecando. Sicché, visto che mi sento una marea putrescente di musica indipendente che viene prodotta indipendentemente dalla mia volontà, non vedo perché non sentire anche loro.

Bene. Una cosa gentile che posso dire di questi tre minialbum (massimo sette pezzi, nessuno venduto a un prezzo superiore a 10 euro: in pratica meno della metà del prezzo del disco di Zero, che però si sa, ha bisogno di soldi per quella c***o di Fonopoli) è che non sono album totalmente vecchio stampo come quelli di Arisa e quello di Marco Carta (rispetto al quale Riccardo Fogli era un iconoclasta alla John Cage). Quello di Luca Napolitano va coraggiosamente a pescare da artisti di nicchia come Eros Ramazzotti e Laura Pausini. Quello di Valerio Scanu ha la freschezza scoppiettante dei dischi di Celine Dion. Quello di Alessandra Amoroso infine è una stuzzicante, a lungo attesa copia con la carta carbone del best of Christina Aguilera.

Detto ciò, sparare su Maria De Filippi sarebbe facile (e fosse per me, non così totalmente riprovevole) (scherzo gente, eh, mi dissocio bianchettianamente da questo umorismo fuori luogo, mica la voglio morta) (…giusto un po’ di piombo in una chiappa, toh) ma in fondo anche Morgan, con il suo altrettanto irrilevante disco di cover – l’ennesimo, mi vien da dire – è in sintonia con la mission del gruppo P2: le magnifiche sorti e regressive del Paese. Dopo anni di sosta (in doppia fila), una marcia è stata innestata, ed è una marcia indietro decisa e più che ben accetta dal pubblico: finalmente sta cambiando tutto perché nulla cambi, finalmente ci danno Carfagne e Marchicarta che non hanno un messaggio ma sono il messaggio. Alla fin fine, quello che noi insistiamo testardamente a non accettare, le generazioni più giovani lo hanno metabolizzato con entusiasmo: non ci sarà nessun progresso nella musica pop come nel resto delle cose. E’ il trionfo della “pancia” di Simona Ventura, ma anche del conservatorismo impettito di Luca Jurman e di Platinette: due precambriani così pesanti che se sfidassero la gravità, vincerebbero quattro a zero, eppure capaci di far apparire goffa e ridicola, durante la finale di Amici, la legione di rinconiglitissimi pennivendoli della musica della quale mi onoro di far parte, alla quale viene da dire con la antica gentilezza dell’antico Bob Dylan: “Don’t criticize what you can’t understand, your sons and your daughter are beyond your command”. Dite la verità, anche quella canzone, pensavate fosse progressista? Beh, per dirla con i prossimi numeri uno…

Wrong.

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24 Commenti

  1. “Kids are bored by this stuff like Joan Baez”
    (Johnny Ramone, 1978. Dieci anni dopo Dylan)

    (a quanto li dai i Depeche?)

  2. distinto madeddoni,
    leggo e sottoscrivo in pieno.
    domandina veloce veloce:ma negli ultimi 10 anni c’è,e quale è a parere tuo, un disco italiano che abbia detto qualcosa in più di peroreperoreperore, oppure di tussarailafforzammmia,il mio ganciou in mezzo al cielo?

  3. @diamonds: sono la solita distratta. E dire che Pasqua è stata qualche giorno fa e non mi sono accorta di niente.

  4. Eh, ce ne ho messo di tempo per capire dove andava a parare theclassifica ma adesso che lo so fila via che è un piacere.
    Anche se sta diventando più plumbea degli Aphex Twin.
    E nonostante McLuhan ormai sia sempre più dentro tutti noi.
    Però per i Depeche primi in classifica sono contento lo stesso, anche se è da reazionari.

  5. “Quello di Luca Napolitano va coraggiosamente a pescare da artisti di nicchia come Eros Ramazzotti e Laura Pausini.”: ih hi ih, per quanto in assoluto non così grandiosa e soprattutto imprevedibile, mi ha fatto particolarmente ridere :-)
    Senza dimenticare altre perle come il “Chiamami, scrivimi, taggami, chattami” sottolineato da Daveblog.
    Per me, tale LucaN. merita di esser messo alto in classifica solo per aver, non si capisce come, accalappiato Alicetta. Respect!
    Ecco, magari dietro a Seal…
    Sui meriti per l’ EP, passo (ma ho la “giustifica” dei genitori).
    A quel punto potevi completare l’ opera e sorbirti anche i 2 banshees alla posizione n15 e alla 21, cosicchè davanti ti sarebbe rimasto giusto Ercole da battere in imprese insostenibili.

    Ricordiamo, ovviamente: nella “top digital download” stessa storia anche un po’ amplificata.
    Nella classifica compilation, che specie in Italia difficilmente è di grande consistenza, comunque “Scialla” è alla n1 dopo 13 settimane.
    Ad ogni modo, l’aspetto fenomenologico lampante delle classifiche odierne, da cui partono le varie considerazioni del post, difficilmente era sfuggito a chiunque si fosse imbattuto in esse anche se con occhio meno attento.
    Fenomeno che poteva esser ipotizzato/chiamato già 2 settimane fa abbastanza agevolmente.
    Detto che prendo le classifiche di i-Tunes con le stesse pinze che adopera il titolare del post in questione, resta indicativo che Martedì 21 prima di cena: nella top singoli generale, 42 su 100 eran appartenenti a uno dei 2 clan televisivi (52 su 100 in quella POP).
    Ora resta la curiosità di aspettare il 4 maggio e vedere come avranno fatto nella FIMI gli X-Factoriani (che uscendo con la medesima formula EP e per giunta al 70% composti da cover, almeno da uno specifico punto di vista, son riusciti a proporsi anche peggio degli Amigos).
    Però, dai, difficilmente dureranno, è quella la vera sfida dura, che risaltassero in questi giorni era meno difficile, e, se si, forse solo 1 paio di essi globalmente, come nel caso di Carta e ancor più Giusy.
    Parebbe poi che quest’ ultima live faccia già flop di ingressi.
    Senza dimenticare che anche loro 2 non han superato i 18 mesi sulla brezza, non son dei novelli GiannaNannini. Riparliamone già dopo 1 lustro. C’è in giro un po’ troppo spirito “Trading”.
    Sul discorso non repellenza poi mi verrebbe un banale interrogativo: non è che Giusy non lo sia solo grazie alle composizioni di Tiziano? Manca la controprova, ma temo se scrivesse anche per la Amoroso il risultato potrebbe esser analogo.
    Se uno canta da “Flying spaghetti monster”, meglio, per le mie esigenze, but maybe is just me, il 66% delle volte va più che bene uno classificato 9° nella classifica della critica ad X-Factor o uno dei top banshees; la differenza la fa il pezzo.

    BTW, mi capacito con difficoltà che, nei singoli, classifica rinomatamente ggiovane, “PokerFace”, per quanto presente molto a lungo, non sia mai riuscita a sfondare la posizione n8 ed entrare in top5.

  6. Guarda che Morgan è bravo: il fatto che per il pubblico questa sia l’ultima cosa di cui tener conto non cambia, la tv in questo caso ha fatto giustizia.
    Se poi le hit parade danno il polso del paese ok, ma non danno quello della musica: come in tutti i periodi di m***a l’arte fiorisce, ed è PIENO di gruppi italiani bravi, in ambito indipendente. E’ che bisogna fare la fatica di andarseli a cercare lontano dalla tv e da Amici (rispetto al quale x-Factor è comunque di un altro livello).

  7. Sempre controcorrente, giro le lancette del mio orologio vorticosametne all’indietro…
    Come si stava meglio quando in classifica c’era “Anima Mia” dei parruccatissimi Cugini (era il 75?) o l’invito “Vamos a la Playa” dei rigidissimi Righeira (inizi anni ’80) o il requiem “hanno ucciso l’uomo ragno” del sempre teeneger Max Pezzali, o che dire del telegrafico “Tre parole” della originalissima anche nel cognome Rossi Valeria (siamo ben dentro il 2000).

    Ho pescato chicchette qua e là, nelle ultime 4 decadi, ma che a memoria dovrebbero aver ampiamente occupato le prime posizioni della classifica per periodi nemmeno così brevi.

    P.S. lo sapevo che bastavano poche parole dello Zampa per far volare in classifica il Fibbra Furioso…

    Per non rischiare di aver ragione ché la ragione non sempre serve.
    Me

  8. @kluz ti tradotto (italiano->inglese->italiano) col google e un po’ ho capito :)

    paolo madeddu, e tu, all’antivigilia del 25 aprile, te ne vieni con la tua rubrica a dirci in sostanza che “Resistere è inutile, sarete assimilati!”

    http://www.it.wikipedia.org/wiki/Borg

    Mmmmh, o forse sei anche tu un pidduista che ha il compito di dirci di abbassare le armi, che ci avete preso tutto ormai, pure la festa della liberazione, la quale non la si può di certo lasciare alla sinistra?

    No, me non mi avrete, finisce la puntata di Verissimo e torno in trincea, perdinci!

  9. E la settima prossima arriva la corrazzata x-factor!
    Ti vedo e ti piango.
    Sul cd di Morgan mi pare di capire che la pensi come Dondoni?Giusto?

  10. era un ammicamento Fran.Piuttosto,stavo controllando la hit parade del 1979.La cartina di tornasole che Simmu gente ca nun sa(e un occasione perduta per non leggere una recensione che avrebbe potuto aprirci gli occhi).Au revoir

    pagine70.com/hit/hit-parade1979.htm

    prof.zik.free.fr/2006-2007/page-chant06-07/chants/The%20Bannana%20Boat%20Song%20-%20Harry%20Belafonte.mp3

  11. @Diamonddog: son questioni (la chart ita & Amigos, XF, Renato0 etc.) che riescon a dilettarmi abbastanza, ma le prendo poco sul serio, con grande distacco.
    Però, oltre a esser eccessivamente prolisso e poco originale/virtuoso nello scrivere, non riesco a rispondere alla tua domanda.
    Potresti esser un po’ più specifico?

  12. Grazie Alessio, si impara sempre qualcosa a frequentare i posti giusti.
    Kluz, lungi da me esprimere giudizi sul modo in cui scrivi.
    E’ il tema che mi da i brividi.
    Non riesco ad articolare neanche un pensiero di poche righe sugli argomenti di cui tu parli per intere cartelle.
    Tutto qua, mi chiedo come sia possibile.
    Evidentemente ti piacciono.
    Ma a volte penso che tu ci prenda tutti per il culo.
    Simpaticamente parlando eh.

  13. @fran: non ho dubbi sui Depeche Mode al n.1. Mi dessero anche solo un centesimo per ogni euro, metterei mille euro, così giovedì prossimo gioco a pallone gratis.

    @armando: il disco più ovvio che mi viene in mente è l’ultimo dei Baustelle. Non mi dispiacciono neanche i Ministri. Ma siccome sono un uomo mainstream, ti dico: Planet Funk. Italiani, sono italiani. Se valgono le raccolte, io l’ultima la sento con negligente delizia. Oh, e anche l’ultimo Tricarico. Poi sai, i dischi secondo me sono così faticosi, io sono sempre più per le singole canzoni. Ad esempio se trovi a 6 euro l’ultimo cd dei Tre Allegri Ragazzi Morti, c’è su “L’impegno” che li vale tutti. E il nuovo dei due Prozacplus, i Sick Tamburo: cercate “Tocca 24-7” su youtube: esperienza interessante.
    (comunque la risposta era: sì)

    @Kluz: vero, manca la controprova, però quando durante lo scorso X Factor entrava in scena la Giusy era come i Bastard di quest’anno, sapevi che ti avrebbe sorpreso, come quei giocatori ai quali riesce tutto facile al cospetto dei quali gli altri in campo sono dei generosi faticatori che devono arrivare in fondo a Margherita di Cocciante senza incasinarsi.

    @Elena, non ti ho fatto nulla di male. Perché mi ferisci così? Pensarla come Dondoni. Phew.

    @PepPorno: non so, ci devo pensare. Non so se non farsi assimilare passi dalla Resistenza, dal duroepurismo. Forse invece passa da una specie di distacco zen: non prendiamocela, lasciamoli sputtanare la musica come hanno fatto col calcio, ma non smettiamo di guardare il Liverpool che è sempre commovente.
    (sono pieno di paragoni calcistici oggi. Vi ho già parlato della mia tripletta di ieri sera?)

    @memedesimo: pocanzi mi sono orgoglionamente additato come “uomo mainstream”. Caso vuole che i 4 pezzi da te citati, che all’uomo rochenroll dovrebbero fare schifo, a me piacciano molto. Non posso dire la stessa cosa dei Cugini di Campagna, di Valeria Rossi, dei Righeira. E degli 883 derepettizzati. Ma ognuno di essi, su tutti “Vamos a la playa”, riuscì a catalizzare in modo straordinario un periodo, è una foto di un momento, di una generazione; oppure ha una storia interessante, come il brano di Valeria Rossi che in origine aveva tutt’altro testo (“Dammi il tuo dolore”, che quasi con spregio fu cambiato in “Sole, cuore e amore”, come dire: italiani, beccatevi questo). Per cui non sono esempi che mi possano far dire che una volta il mainstream era altrettanto deludente. Se era questa la tua tesi.

  14. Come come ?
    Riesci a inserire in TheClassifica anche l’uscita (il 28 aprile) del nuovo disco del nuovo Bob Dylan ? (uno che i Nomadi in confronto odiano fare concerti)

  15. definire i baustelle qualcosa di nuovo e’ terribile…
    ma in testa a itunes nn ci sono itbsod? ventenni che risuonano e ricantano roba uscita prima che nascessero, e meglio quasi degli originali? e che finalmente suonano come qualcosa di ‘vero’, seppur amplificato dal carrozzone mediatico ma ben lungi da esserne un prodotto?

  16. @madeddu lo so, lo so, ero maldestramente ironico/sarcastico. Lo zen e l’arte di riuscire sempre a spiazzarli, lo so.

    ps nell’inter si è liberato qualche posto, tieniti caldo.

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