“«Il Senato ha approvato un finto testamento biologico che consegna il tuo corpo inanime nelle mani dello Stato e ti impone dei trattamenti sanitari obbligatori fregandosene del tuo consenso: e fregandosene, soprattutto, del particolare che la maggioranza degli italiani di destra e di sinistra (dati-alla-mano) non è d’accordo per niente». Sono parole di Filippo Facci sul Giornale di ieri, prima pagina. Le sottoscrivo una per una, e le controfirmo”.
(Michele Serra, L’amaca, Repubblica, 28 marzo 2009)
Queste parole per compiacervi: siccome un numero sterminato di precedenti commenti stava a spiegare ch’io avessi scritto solo delle ovvietà, è mio piacere comunicarvi che da queste parti siete più avanti di Michele Serra. In alternativa: persino lui è più indietro di voi, nota avanguardia dei miei coglioni.
Occorre saper riconoscere i propri errori. Il mio è stato mendicarvi ancora una volta qualcosa.
Chiedo scusa ai pochi in buona fede.
Per favore qualcuno gli spiega con parole sue (di lui) che saper scrivere non basta.
Isso non capirà ma è un dovere morale nei confronti del talento, in quanto tale, non suo in particolare.
grazie
Qua l’unico di cui raccogliere il testamento biologico è Daniele Capezzone.
Al Congresso del PDL era rigido di mascella e sofferente da far pena, di fianco a Frattini, Carfagna e consimili.
Filippo, io che sottoscrivo le tue parole ed apprezzo il tuo coraggio, ti chiedo un ultimo gesto pietoso.
Stacca la spina a Daniele.
Intanto abbiamo superato i 50… e con questo ne ho chiavato un altro..
Poi il punto non e’ scrivere male di una allucinante legge del governo su un quotidiano governativo, ma il punto e’ non chiedersi, sullo stesso quotidiano, che ha mai fatto Berlusconi per l’italia….
Milano 2 e Milano 3 sono robe terribili..la televisione italiana e’ alquanto bruttina grazie anche alle sue sleali manovre anticoncorrenza, Mondadorie Einaudi non sono roba sua e sono state acquistate con molti ma molti dubbi..E’ diventato ricco in un epoca dove ormai conosciamo tutti quali metodi fossero in voga..
caro giornalista retrogado e parafascista di sto cazzo, imbecille decerebrato, sono d’accordo con quello che ha scritto lei nel suo articolo ed evidenziato serra
(mi raccomando: la luna, e non il dito)
Ma scusi Facci, non credo di essere l’unico ad aver scritto di essere pienamente d’accordo con lei. Perché allora non cercare di apporfondire il ragionamento, magari chiedendosi perché non sia più possibile da almeno quindici anni a questa parte, con governi di centrodestra e centrosinistra, fare delle leggi sui diritti civili che siano al passo coi tempi e in sintonia col sentire del Paese?
Se lei crede può decidere di moderare i commenti, penso. Come fanno i blogger di Corriere.it. Non pensa che sarebbe preferibile cercare di discutere, piuttosto che provocare i lettori e “buttarla in rissa”? A me viene da pensare che ci possano essere diverse persone civili, anche tra i lettori di questo blog, a cui farebbe piacere confrontarsi con lei su temi così scottanti.
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Filippo_Facci
Gentile Facci,
ho cercato uno spazio per ringraziarti dell’Appunto di oggi 4 Aprile, in cui affronti con coraggio la questione di leggi che minano la libertà (e la salute, nel caso della L40) dei cittadini. Riporto una parte :
“c’è un clima pessimo dove anche le parole normali e scontate si stagliano come gemme nel riportarci ai rudimenti di ciò che siamo: uno stato laico.”
UN CLIMA PESSIMO! l’Hai scritto!!
Capisco, questa affermazione è dettata dall’esasperazione che provi; è dura accettare che gli Schifani e i Gasparri riescano a condizionare la nostra libertà di coscienza e azione. Con la loro “sacralità della vita”, varcano zone della nostra esistenza che dovrebbero restare inviolabili: la concezione stessa della vita, la morte, la sofferenza, la maternità, la paternità.
UN CLIMA PESSIMO! L’hai scritto!
Mi sembra un lessico nuovo nel tuo criticare il governo, seppur limitato all’omologazione che una parte del PDL, pro-vaticano, vuole imporre su tutti gli italiani.
Accolgo questa novità come manifestazione di una presa di coscienza sul clima generale che sta respirando una parte del Paese, dove una legge elettorale permette l’elezione di deputati con lo sfaccìmm sulla schiena!
Un saluto e un buon lavoro.