“Gliel’avevo detto di stare nei dintorni, ma non ha voluto ascoltarmi quella cretina.” Questa la dichiarazione della pardona della bestiola, che si scioglie in lacrime e stringe a sé un tubetto di Mentadent ai microgranuli mezzo sgranocchiato, ultimo pasto della mancuspia scomparsa. “Vista la bella giornata, io e il padre putativo della mancuspia abbiamo preso la bicicletta e siamo andati al parco Lambro come fanno tutti alle prime avvisaglie di primavera. Abbiamo scelto un posticino tranquillo e appartato dove stendere un plaid e rilassarci un attimo. Verso mezzogiorno abbiamo consumato il nostro pranzo al sacco, un panino al salame…”
La povera ragazza non riesce a trattenere i singulti e si interrompe per soffiarsi il naso. Secondo la deposizione di un testimone che passava di lì, i due giovani si sono incautamente allontanati dal plaid, per recarsi poco distante e giocare a croquet, un gioco simile al golf che si pratica con un fenicottero preso per le zampe, a mo’ di mazza, e bisogna colpire un porcospino appallottolato. La sintassi completamente segata di questa proposizione è volontaria. Il testimone rivela “Li ho visti con i miei occhi. Hanno sparecchiato il plaid alla meno peggio, spargendo le briciole dappertutto. Poi hanno tirato fuori un tubetto di dentifricio e l’hanno dato alla creatura, la quale non avendo niente di meglio da mangiare, poveretta, si è messa a suggere quello.”
Interviene furiosa la padrona della bestia. “Cazzate! Ho aspirato le briciole con un regolare aspirabriciole a batterie. Dopodiché il qui presente padre putativo della mancuspia si è rollato una canna per digerire mentre io lavavo i piatti al ruscello, tenendo sempre sorvegliata la mancuspia. Quando sono tornata, l’ho messa nella sua cesta e le ho dato un tubetto del suo dentifricio preferito da succhiare per merenda. E’ risaputo che le mancuspie non pranzano mai, fanno soltanto merenda verso le due del pomeriggio con il dentifricio, cibo del quale vanno esclusivamente ghiotte. Lo sanno tutti!”
Stringendo, la mancuspia non si trova più. Secondo la ricostruzione della Scientifica, mentre quei due coglioni irresponsabili giocavano a croquet su una collinetta, la mancuspia è sgattaiolata fuori dalla sua cesta e si è avventurata nel fitto del bosco. Chiunque individuasse la bestia scomparsa è pregato di lasciare un commento qui sotto. Attenzione, questo è un appello serio, no cialtroni, no perditempo.
La mancuspia ha le fattezze di una mustelide, livrea beige tinta unita con zampe bianco panna, mefistofelici occhietti neri e denti aguzzi. Risponde al nome di Dolores, ma solo se la chiama la sua padrona quindi se la chiamate e non vi risponde, potrebbe essere lei quindi cercate di acciuffarla lo stesso. Chi la riporta viva, un buono pasto da 5,20 euro. Morta, tenetevela.
Breaking news: a quanto pare, la mancuspia è stata rapita. Il Fronte di Liberazione Animali Inventati chiede un intero blocchetto di buoni pasto come riscatto per liberarla. Nella foto segnaletica si vede Dolores mentre si finge morta per ingannare i rapitori. Poiché la padrona della bestia ha un contratto ignobile a tempo determinato senza buoni pasto, ci rimettiamo alla generosità dei lettori.
hei, io ho buoni da 8,50€. ne posso dare 6 perchè i rapitori la liberino povera bestia
Grazie Zarathustra, me l’hanno restituita senza la coda. Spero che si rigeneri come quella delle lucertole…
..io invece posso darli a te per scrivere nel mio blog? sei forte Gaia ;-)
pensavo che fosse la prima vittima delle ronde(coloro che possono tradurre dal celtico all’ostrogoto i libretti delle istruzioni non abbondano.Ma d’altronde se questa compagine governativa ha optato per il delirio trash qualche rischio dovremo correrlo.Noi e i nostri piccoli amici a quattro zampe)
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