Dopo le divagazioni calcistiche (il caso Kakà – Manchester City) e quelle istituzionali (lo scontro con Napolitano per il caso di Eluana Englaro), per il Premier Silvio Berlusconi tornano le preoccupazioni sul fronte economico. L’economia va sempre peggio tanto che la Confindustria si dimostra persino più pessimista del Governo sulla crescita del PIL 2009 (-2,5% rispetto al -2% pronosticato dal Governo in linea con l’FMI).
Il dato più preoccupante è il crollo della produzione industriale, trascinata all’ingiù dalla Caporetto della FIAT (-16,88% nell’ultimo mese): l’azienda più sotto pressione come tutto il mercato automobilistico mondiale.
Ma non va certo meglio ai campioni industriali del Primo Ministro: l’ENI (-0,23%) soffre la riduzione degli investimenti sui grandi progetti internazionali, come il rallentamento degli investimenti da parte del partner Gazprom nella costruzione di pipeline distributive dall’Est al Centro Europa. ENI brucia in pochi giorni tutto il guadagno della prima parte di Febbraio. ENEL tiene (+2,90%), nonostante l’esborso di denaro richiesto per completare le acquisizioni in Spagna ed il dato sulla produzione elettrica, il più basso dal 1974 a causa della chiusura di molti impianti industriali. Ma il vero tracollo è quello di MEDIASET (-11,73%) che accusa il forte calo della pubblicità di fine 2008, con tassi di decrescita tra il 15 ed il 20% con punte ancora maggiori in Spagna dove la filiale Telecinco è al limite della bancarotta.
Va decisamente meglio alle regine tecnologiche ad alto price/earning: APPLE, GOOGLE e AMAZON volano (+16%) grazie al predominio dei loro mercati di riferimento ed alla mancanza di debiti, pur in un contesto di debolezza dei consumi americani.
Portafoglio Berlusconi: ENI, ENEL, MEDIASET (giudizio buy, secondo il Premier)
Valore di carico al 08.10.08: 120.000 EUR.
Valore di chiusura al 11.02.09: 115.410 EUR (-3,9%)
Obiettivo al 10.10.10: 240.000 EUR (18/24 mesi il tempo necessario per raddoppiare il capitale, secondo la previsione di Berlusconi
Rendimento alternativo “Italian Underdogs” (blue chips non consigliate da Berlusconi TELECOM ITALIA, GENERALI, LUXOTTICA, FIAT): 100.290 EUR (-16,5%)
Rendimento alternativo “Plus 20″ (azioni sconsigliate da Berlusconi APPLE, GOOGLE, AMAZON): 184.110 USD (+22,7%)
Emilio Mood :-|
L’economia italiana è viva,respira e potrebbe avere dei figli, cribbio!
Cosa ne sarebbe stato di costui se non ci fossero stati Craxi e Gelli!?
Bisogna dire (anche se è prematuro) che il Berlusca ha fiuto sul mercato “tradizionale”. Molto poco sulle nuove tecnologie, ma l’età…
“Bisogna dire (anche se è prematuro) che il Berlusca ha fiuto sul mercato “tradizionale..”
Opinabile…
Ma davvero quel genio del liberismo fatto in casa ha sconsigliato Apple, Google e Amazon? Ma allora è scemo.
Scemo? E che ne sapete di cosa ha in carico lui? :)
#4
caro Lion,
Berlusconi non ha sconsigliato direttamente l’acquisto di Apple, Google ed Amazon ma ha affermato che le aziende quotate dovrebbero avere un price earning (rapporto tra prezzo e utili) tra 8 e 20.
Se ne deduce che aziende sopra il 20 sarebbero sopravvalutate ed in quel momento tutte e 3 le star tecnologiche quotavano un P/E superiore.
Da qui la simulazione di portafoglio.
bisogna dire che intanto lui pare interessato a papparsi la Sip
il che spiega anche perché parlando di economia abbia parlato di tutt’altro..
Le solite balle da comunisti, come quelle che scrivi sul blog per difendere l’Iran
#8
difendere l’Iran?
credo ce l’avesse com me…