Certi Hussein sono meno uguali di altri

“Se qualcuno tirasse razzi nella casa dove le mie figlie dormono di notte, farei qualsiasi cosa per impedirglielo”.

Questo lo ha detto Barack Obama, quest’estate. E in quel momento era uguale a tutti noi. Chi non farebbe qualsiasi cosa per salvare le figlie.

Ma poi ha aggiunto: “…e mi aspetto che Israele faccia la stessa cosa”, perché era a Sderot, Israele, dove arrivano i razzi di Hamas che non precipitano prima sui palestinesi stessi: e aveva un elettorato ebraico da conquistare in casa, oltre a quel fastidioso secondo nome, Hussein, da far dimenticare; per cui è perfettamente comprensibile, e per nulla sorprendente, che Obama abbia detto così.

E tuttavia in quel momento ha smesso di essere uguali tutti noi, per concentrarsi su alcuni, forse un po’ più uguali degli altri: gli israeliani. Del resto provate a rileggere la frase:

“Se qualcuno tirasse razzi nella casa dove le mie figlie dormono di notte, farei qualsiasi cosa per impedirglielo”

…cambiando appena una parola:

“…e mi aspetto che i palestinesi facciano la stessa cosa”.

Incredibile, no? La stessa frase: se leggi “Israele” ti votano Uomo più Potente del Mondo; se leggi “i palestinesi”, stai facendo apologia di terrorismo.

Certo è più facile, anche per il candidato più simpatico di tutti, indossare i panni di un padre di Sderot piuttosto che di uno di Gaza. Uno qualsiasi, della stessa età di Obama, con due figlie come lui. Possiamo anche dargli lo stesso nome, Hussein. E quindi, Hussein, se qualcuno tirasse razzi alle tue bambine, tu avresti il diritto di fare qualsiasi cosa? Evidentemente no.

In effetti, c’è ben poco che potresti fare: la striscia di Gaza è una trappola di 50 chilometri per otto, chiusa su tre lati da Israele e dall’Egitto sul quarto, con la più alta densità di popolazione al mondo. Se uno Stato potente pianifica di bombardarti (Barak ha ammesso che il piano del bombardamento è di sei mesi fa), in modo massiccio, nell’ora in cui le tue figlie escono da scuola, tu cosa puoi fare? Hussein Obama farebbe qualsiasi cosa, ma tu, Hussein Qualunque?

Tu te la dovresti prendere con Hamas, certo, che ha contribuito a fare della Striscia di Gaza il recinto dei polli dei politici israeliani: quelli che in campagna elettorale vengono poi a mostrare quanto son bravi a tirarvi il collo. Ecco, sì, da occidentale abbastanza informato mi sento di dirtelo: dovresti prenderla con Hamas, Hussein.
Ma tu non mi puoi mica sentire, non ci sono giornali né luce né telefono; tutte cose che forse ti renderebbero più facile informarti e capire il gioco che Hamas e israeliani fanno con la tua pelle; e anche ammesso che tu l’abbia capito ugualmente, forse la guerra civile contro Hamas l’hai già combattuta e persa l’anno scorso, perché eri dell’Olp; e in ogni caso prendertela contro chi governa la tua disperazione servirà in qualche modo a mantenere più sicure le tue figlie? No, al contrario. E allora? Hussein Obama farebbe qualsiasi cosa, ma tu?

Tu non ne hai diritto. Gli israeliani possono buttare bombe nel recinto e ammazzarne altri trecento, tanto siete più di un milione: questo probabilmente rientra ancora nel “qualsiasi cosa” previsto da Obama. E tu?
Tu corri verso casa a perdifiato perché ti hanno detto che la scuola è andata a fuoco; sul portone ti inginocchi e ringrazi il Dio misericordioso, perché le hai sentite da dentro, sono salve anche stavolta: ed entrando la preghiera appena mandata giù ti si blocca nello stomaco, perché le sorprendi in camera mentre si stanno provando una pettorina, di quelle che hai visto altre cento volte, quelle da riempire di esplosivi.

E non farci la predica, papà Hussein. Se dobbiamo morire, almeno sia per difenderti. Lo sai che per te faremmo qualsiasi cosa.

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50 Commenti

  1. 2 lati Israele, 1 lato Egitto (che pur essendo un paese a maggioranza islamica ha il suo bel muro di recinzione) e dal quarto lato ci sta il mare.

  2. 2 Lati Israele, 1 lato Egitto,con un presidente dittatore da più di 30 anni),da un lato,il mare sarebbe potuta arrivare una barca con aiuti umanitar,medici e giornalistii…peccato che in acque internazionali 11 motovedette Israeliane la abbiano circondata e 2 di esse la abbiano speronata.

  3. sono anche d’accordo con questa retorica (l’è nòva…) ricostruzione, ma una cosa mi sfugge: che dovrebbe fare israele? tenersi i razzi?

  4. “ma chi è che ha iniziato a lanciare i razzi a chi?”

    No, la domanda sarebbe: chi ha rotto la tregua?

  5. quando si parla di rottura di tregua bisogna stare attenti..
    perchè israele ha fatto spezzatino del popolo palestinese e continua a provocare nei territori;
    perchè dare Gaza ai palestinesi ha significato rinchiuderli in gabbia e poi procedere alla soluzione finale;
    perchè a fronte del lancio dei razzi che hanno provocato quattro vittime,ne sono morti 440 (sembra di stare alle rivendicazioni naziste per le rappresaglie)

    suvvia non lasciamoci imbambolare dalle dichiarazioni dei telegiornali o dei politici nostrani. La situazione è abbastanza complessa!

  6. Posto che la questione è tutt’altro che semplice…

    La domanda sarebbe: “chi ha tirato dei razzi per rompere l’ennesimo assedio che stava (tanto per cambiare) affamando quelli che ancora sopravvivono all’interno della striscia?”

  7. la realtà ci dice che da quando Israele si è ritirato da Gaza ne ha fatto una prigione murando i valichi alle recinzioni che ha costruito per tenervi prigionieri gli abitanti

    43 palestinesi sono stati uccisi in “omicidi mirati” durante la “tregua”

    nel mezzo c’è anche stato il tentato golpe di Fatah contro il governo legittimo di Hamas, armata da Egitto e Giordania su input israelo-americano (per i diffidenti sui principali giornali americani e israeliani la cosa è stata discussa nei dettagli, all’epoca, mancavano solo le ricevute delle armi).

    fallito il golpe gli uomini di Fatah, che erano entrati a Gaza armati e Baldanzosi, sono scappati fuori da Gaza.
    chi mai avrà li avrà uscire? Ed entrare?

    tra l’altro in questo caso l’ideona era di promuovere il gruppo di Dahlan, un boss di Gaza sempre descrito come sanguinario e pessimo elemento dagli “alleati”, così come fino a 5 minuti prima Israele diceva che “non si può fare la pace con Fatah, che sono terroristi e corrotti”, poi gli hanno dato le armi per sparare ad Hamas e loro le hanno pure prese

    così Hamas è restata a governare “solo” Gaza, perchè nel resto dei territori gli israeliani ci sono eccome, anche se pure questi sono ormai un labirinto di muri e percorsi obbligati, gli unici muri costruiti dopo la fine della Guerra Fredda insieme a quelli di Baghdad, gli strateghi sono gli stessi, non erano forse gli americano che si erano vantati di essere andati a scuola dagli “esperti” israeliani?

    dopo l’abbandono di Gaza, tra l’altro, gli israeliani hanno permesso un traffico di beni ridotto di 1/4 rispetto a quando stavano dentro Gaza
    per le persone anche peggio, non si poteva entrare e nemmeno uscire, nemmeno per curarsi se in pericolo di vita

    dopo l’abbandono di Gaza sono continuate di buona lena sia l’occupazione di terre palestinesi nella West Bank che la costruzione di colonie illegali in territorio sicuramente non-israeliano, per difendere le quali i palestinesi sono stati spinti ancora più in là, Israele si deve poter difendere, no?

    legittima difesa de che?

    su ogni forum, in ogni discussione sentiretr chiedere “quale altro stato non reagirebbe dopo mesi di lanci di Qassam sul suo territorio?

    è un espediente miserabile che si smonta facilmente chiedendo quale altro stato tiene in cattività qualche milione di persone come Israele mantiene da anni i palestinesi.

    la vera domanda alla quale dovrebbero rispondere onestamente i sostenitori di questo massacro è semmai: perchè questi tirano i Qassam anche se sanno che non fanno danni e che poi rischiano il massacro per mano israeliana?

    la risposta disonesta dice che è perchè sono scemi, fanatici e musulmani, la risposta onesta è quella che darebbe chiunque provasse a mettersi nei loro panni: perché non è stata loro concessa nessun’altra scelta a parte il rassegnarsi ad una vita del genere

    ad ulteriore dimostrazione di come si stia incancrenendo Israele, c’è poi il fatto che sia Livni (che sarebbe quella del partito moderato) che molti altri, pensano che l’unica maniera di affrontare il fatto che i cittadini israeliani di religione ebraica crescono più in fretta di quelli di religione ebraica (l’immigrazione è anche crollata), l’unica soluzione possibile si la loro espulsione

    proprio così, cittadini israeliani, che sono nati in Israele, cresciuti in Israele e non hanno mai commesso alcun crimine, dovrebbero essere espulsi sulla base della fede che professano per mantenere l’ebraicità del paese e la confessionalità dello stato

    potete agevolmente controllare questo come il resto, poi prendetevi 5 minuti per pensare quanto abbiano a cuore valori come la democrazia e l’umanità questi fanatici che pensano di espellere qualche milione di loro concittadini solo perchè pregano in maniera diversa

    soprattutto, provate a pensare quale giustificazione potranno mai addurre, vedrete che alla fine si tornerà alla “legittima difesa” del più forte che fa strage del più debole

    la realtà è che a maggior potere deve corrispondere maggiore responsabilità, quella responsabilità che governi vigliacchi invece non si vogliono assumere e riversano sulle loro vittime con la complicità di un sacco di gente

    cerchiamo di non essere complici di questa gente….

  8. sentite, tra tutti: ma nessuno di voi scandalizzati dal comportamento di Israele nota la differenza ontologica tra gli omicidi mirati (cioè sparare dei missili su gente che progetta esplicitamente di spazzar via gli ebrei dalla Terra Santa) e prendere un lanciarazzi, montaserlo in spalla e sparare alla cieca verso le case dei tuoi nemici?
    Nessuno nota una distanza strutturale, di forma mentis, tra questi due gesti?

    La situazione è complicata, certamente quello è e rimarrà per lungo tempo il posto più incasinato del pianeta, madiomioperfavore, è diverso, è diverso costruire barriere e eseguire omicidi mirati rispetto alla sola idea di sparare dei missili alla cieca contro delle case.

    4 giorni fa (e prendo un giorno a caso, prendo l’ultimo giorno prima della reazione israeliana) Hamas ha rivendicato 3 lanci di missili: il 1o contro una caserma, un soldato morto e vari feriti; il 2o contro un cantiere, un operaio morto e 16 feriti; il 3o su un quartiere residenziale, una maestra morta e un ferito. Tutto entro le 9 e mezza di mattina di un giorno qualunque, il 29 dicembre 2008, scelto da me a caso.
    Quello che poi succede è che dopo MESI di questa roba un bel giorno arriva il momento in cui Israele dice: basta così. E bombarda. Ma non bombarda alla cieca, non bombarda a cazzo SPERANDO di beccare dei civili (perché è questo che fanno i palestinesi).
    Non sto dicendo che sia una cosa bella bombardare la Striscia; dico che anche un decerebrato coglie la differenza tra bombardare obiettivi militarmente significativi e lanciare razzi su delle case. Direi quasi che è la differenza tra la guerra e il terrorismo.
    E per quanto entrambe le cose siano disdicevoli assai, una differenza esiste, e chiunque abbia due occhi e un cuore è in grado di dire che, pur nel male, c’è un meglio e un peggio. Che chi punta volutamente i civili è ipso facto dalla parte del torto.
    Israele non punta i civili, accetta che siano vittime accidentali quando punta dei terroristi (ancora, non una cosa bella, ma C’E’ UNA DIFFERENZA).
    C’è una differenza tra decidere che vale la pena di uccidere 5 innocenti pur di uccidere un terrorista e pensare un attacco il cui scopo è uccidere quanti più innocenti possibili.
    C’è una differenza tra bombardare le case dei capi di Hamas o delle moschee piene di lanciarazzi e farsi saltare in una PIZZERIA. Entrambi gesti poco cortesi, siam d’accordo, ma c’è una differenza. C’è una differenza di concezione, di obiettivo. Esiste un peggio e un meglio, anche nella paradossalità di una guerra: è un’ingenuità da bambinette con le treccine pensare che un attacco che fa dei morti è uguale ad ogni attacco che fa dei morti. E non è nel numero di morti, la differenza. Esiste una differenza di concezione, una diversità mentale, filosofica, tra accettare vittime civili e farne l’obiettivo principe. Questa differenza è la differenza tra Hamas e lo stato di Israele.

    p.s. sull’eventuale espulsione dei non ebrei da israele: personalmente la trovo un’idea schifosa, ma ti faccio notare che Israele è nato per un solo motivo: far sì che ci fosse UN posto sulla Terra (non tanti: uno, uno solo) in cui essere ebrei non potesse mai diventare un motivo sufficiente per essere ammazzati.
    Sei morti israeliani a Mumbai il 26 novembre scorso mi pare bastino a dimostrare che non è una preoccupazione paranoica.
    E in Israele molti pensano che la condizione perché questa zona franca continui a esistere è che quello rimanga uno stato a maggioranza ebraica (idea tutt’altro che balorda, anzi molto logica).
    Ora, anche se a te e a me che ce ne stiamo tranquilli a casa nostra può venir facile volergli insegnare col ditino alzato che “no,no,no questa cosa delle espulsioni è incivile”, quello della ebraicità di Israele è un problema, e un problema serio.

  9. Senti, M.rB, dopo avere visto all’opera Israele la precisione ” mirata” di Israele nella guerra in LIbano e in questa offensiva, forse dovresti rivedere il tuo concetto di ” mirato”. Per nopn parlare del fatto che ti sfuggono molte delle azioni di Israele in cui vengono lanciati missili su delle case. Dici che il tizio che è stato colpito con dei missili con moglie e figli si ” stava facendo scudo di civili”? IN CASA SUA? Dici che è mirato un blocco verso la striscia che affama la gente? Che differenza c’è tra lanciare i razzi qassam delle zone civili , col punire il popolo dei palestinesi col blocco, reo di avere votato Hamas? Se Israele decide i palestinesi sono colpevoli di complicità con Hamas, perchè i palestinesi non possono decidere, lo stesso, legittimamente, che civili ebrei sono bersagli possibili e leciti?

    Comunque, la tregua è stata ” rotta ” da Israele. Prima di tutto , prima della rottura della tregua la situazione era che perdurava il blocco, ma i lanci qassam erano notevolmente diminuiti, come richiesto dalla tregua . Poteva essere l’inizio del totale controllo di Hamas sul territorio. E dello stop totale del lancio.Se andate sul sito del Ministero Israeliano trovate il grafico. Poi, in Novembre, il lancio dei qassam riprende . Però, poco notata sui giornali italiani c’è la notizia che Israle , proprio nel mese di Novembre , ha rotto la tregua , con un attacco all’interno del territorio palestinese in cui muoiono 6 persone. Il tutto, giova ricordarlo, mentre continuava l’occupazione e anche il blocco economico, blocco che in passato era servito a Israele come giustificazione sufficiente per la guerra contro l’Egitto.
    E questo, mentre si ” scopre” che l’attacco di questi giorni era in preparazione già mentre si discuteva di tregua.

    Quindi, per favore, almeno risparmiateci i discorsi sulla ” diversa concezione”

  10. non c’è alcuna differenza ontologica tra un’arma ed un’altra e per quanto tu ti possa agitare, mr B, non sposterai il fatto che la gente muore

    capisco che sia scomodo in questi giorni tenere le parti di un gruppo che ha ordito un massacro per ragioni elettorali, ma la favola della legittima difesa dai Qassam non se l’è bevuta nessuno se non i complici di questo stato di cose e i tifosi biancazzurri

    l’unica differenza che c’è in questo frangente è che avendo più armi e migliori gli israeliani ammazzano di più

    davvero scadente poi che tu salti completamente la storia dall’avvento di Hamas per rifugiarti al tempo in cui i palestinesi erano cattivi perchè si facevano saltare, non hai ancora capito che non attacca?

    quanto all’ebraicità dello stato è una questione complessa, perchè il governo d’Israele è legato mani e piedi a una serie di fanatici che sono -identici- ai peggiori fanatici islamici

    di certo l’ebraicità intesa in questo senso fa di Israele uno stato che non può dirsi democratico e che non rispetta i diritti dell’uomo in quanto discrimina in base alla religione

    altrettanto certamente i diritti di un cittadino arabo-israeliano riconosciuti dalla costituzione israeliana, anche se già risultano compressi rispetti a quelli di un cittadino ebraico, non permettono l’espulsione di quel 20% di israeliani

    che si tratti di una posizione -razzista- è più che evidente dal fatto che l’ideona è di espellere tutti i musulmani e non anche atei, cristiani pastafariani e salcazzo, si tratta quindi di un provvedimento (come altri già in vigore) su base razziale

    questo senza considerare che intere parti del paese sono in mano a fanatici che mandano in giro la polizia della morale con il placet delle autorità, prova ad essere donna laica e a vivere vicino agli hareddi o altri gentiluomini pii del genere e poi facci sapere
    e non parliamo poi dei coloni che dalle terre occupate ai palestinesi sparano su di loro protetti dall’esercito israeliano

    quanto allo starsene tranquilli a casa, in questo momento dovresti metterti nei panni dei palestinesi che a casa loro non sono stati tranquilli mai, sono più di 2000 tra morti e feriti in pochi giorni, in Libano hanno ucciso 1000 per niente e lo stesso accade ora, perchè qualunque risultato vogliano ottenere non è perseguibile, a parte lo spottone elettorale e lo stringere la massa di eroici democratici attorno al governo

    infine, un bel ripassino di storia ti ci vuole, perchè uno che parla della logicità di uno stato confessionale e delle deportazioni di massa nel 2009 ha gravi deficit culturali, sempre che tu non sia uno dei sanguinari estremisti affiliati ai neoconservatori con il compito di sostenete la propaganda israeliana e bushista

    p.s.
    il giorno non l’hai preso a caso, qualunque altro periodo temporale ti avrebbe dato torto, dall’inizio della tregua -unilaterale- da parte di Hamas, Israele ha ucciso più di 40 palestinesi e chiuso a chiave Gaza, ma questo preferisci ignorarlo, così come preferisci ignorare il sostegno al golpe di Fatah (altra ideona) e tante altre cosine.

    fino quando quelli come te non smetteranno di fare il tifo in questa maniera oscena e pretenderà esercizio di responsabilità da chi governa, non ne usciremo mai, per questo ti suggerisco di studiare mentre altri di manderebbero semplicemente a fare in c…

    i tifosi non ci servono, abbiamo bisogno di cittadini onesti, informati e capaci, in grado di esercitare pienamente la cittadinanza democratica insieme agli altri, per gli agit-prop e i tifosi ci sono gli stadi

    ;)

  11. M.b.R. hai già detto tutto con “vale la pena di uccidere 5 innocenti pur di uccidere un terrorista”, non era necessario aggiungere altro.

  12. morti Israeliani per mano palestinese nel gennaio 2008: 2
    nel febbraio 2008: 2
    nel marzo 2008: 12
    nell’aprile 2008: 8
    nel maggio 2008: 2
    nel giugno 2008: 1
    nel luglio 2008: 4
    nell’ottobre 2008: 1
    nel dicembre 2008: 4

    Questi i morti: visto che il metodo degli attacchi è sparare alla cieca oltre le barriere, spesso non uccidono nessuno, ma questo non cambia che la pioggia di Quassam è una costante nella vita degli Israeliani, tregua o non tregua.
    E da dove vengono sparati, questi missili? Molti dalle finestre delle case di Gaza.

    Ora, qualcuno di voi illuminati mi spiega come ci si difende in una guerra in cui i missili vengono sparati dalle case, le moschee fanno da armeria e i capi di Hamas usano le ambulanze per spostarsi e lavorare?
    Perché se c’è un modo di farlo che non preveda la distruzione di case, moschee e ambulanze, mi piacerebbe farlo conoscere anche al mio amico, l’unicorno incantato.

    Ovviamente non esiste, ed è per quello che Hamas lo fa, per costringere la reazione Israeliana a colpire roba la cui foto faccia la prima pagina sui media occidentali.

    Non è difficile notare che sull’ebraicità nessuno di voi risponde nel merito: Mazzetta, capisco che tu (che vivi in Italia e passi le giornate a postare moli di paraletteratura francamente sfiancanti) non riesca ad immedesimarti, ma, incredibilmente, il mondo è più grande della polpetta di istanze astratte e liberaloidi a cui lo hai aggrumato.

    Provo a ripeterlo più lentamente: Israele è nato per un solo motivo, e questo motivo
    non era creare l’unica democrazia del Medio Oriente,
    non era fondare uno stato laico e liberale,
    non era far contenti te e quelli come te.

    Israele è nato perché esistesse un posto nel mondo in cui gli ebrei fossero al sicuro.
    Nel Novecento pogrom e shoa hanno curiosamente indotto gli ebrei a pensare che o costruivano uno Stato che fosse ebraico o la certezza di essere al sicuro non l’avrebbero avuta mai.
    Israele esiste per questo, e solo per questo.
    Nel farlo, curiosamente, hanno anche fatto l’unica democrazia del Medio Oriente, ma non era quello l’obiettivo principale.

    Noi europei abbiamo avuto il lusso di poter far nascere le nostre democrazie su lavoro, antifascismo e libertà, e questo ti permette di stare sul tuo divano a spiegare agli israeliani che ommioddio dovrebbero vergognarsi, perché non raggiungono i tuoi standard di civiltà. E va benissimo.

    Ma gli ebrei hanno dovuto fondare il loro stato su altre priorità: per esempio, quella di non finire un’altra volta nei camini.
    Ora, mentre per me o per te il fatto che il popolo italiano sia cattolico o induista è un problema puramente culturale, per quello che ti ho appena spiegato in Israele l’ebraicità non è un problema solo culturale: è quella che in matematica si chiama “condizione di esistenza”. Per avere un senso, per essere quello che dev’essere, cioè un posto in cui gli ebrei sono al sicuro, Israele deve rimanere “lo Stato ebraico”.
    E’ un’anomalia, è una stranezza, tutto vero, ma nasce da un altro strano fatto della Storia, noto ai più come Soluzione Finale.
    Ora, possiamo discutere di cosa sia accettabile e cosa non sia accettabile fare per mantenere Israele uno Stato ebraico (ho già scritto che le deportazioni anche a me paiono una porcata) ma non si può parlarne senza tener conto di questo fatto previo.

    Infine Mazzetta, con la tua macilenta prosa, scrivi che “fino quando quelli come [me] non smetteranno di fare il tifo in questa maniera oscena e pretenderà esercizio di responsabilità da chi governa, non ne usciremo mai”.
    Per quanto possa ferire il tuo ego, devo svelarti una dolorosa verità: per chi tifo io e per chi tifi tu non sono elementi incisivi, nel problema israelo-palestinese. E se anche i tuoi attacchi di logorrea convincessero le masse dell’Occidente, ancora non cambierebbe nulla, perché quel groviglio verrà risolto solo da quei due popoli, e da nessun altro.
    Noi stiamo qui a parlarne, ma penso sia savio ricordarti che è solo accademia, che ne parliamo per amore di verità, mica nella speranza di essere realmente incisivi. A meno che tu non possa spiegarmi come i tuoi post fanno migliorare la situazione, al che corro a riferirlo al mio amico. Sì, dai, te l’ho presentato prima: l’unicorno incantato…

  13. non ce la fai proprio, eh?

    quelle che chiami “istanze astratte e liberaloidi” sono i princìpi fondanti della democrazia

    se, come sostieni tu, Israele serve a tenere al sicuro gli ebrei, puoi star sicuro che facendo esercizio di prepotenza, rappresagli e colonizzazione illegale non aumenterà certo la “sicurezza” degli ebrei

    se invece il problema è che una cricca di fanatici e corrotti sta dirottando il sogno sionista verso la paranoia del “ci vogliono tutti male e morti” per soddisfare la quale serve la riaffermazione periodica della superiorità militare, è ancora peggio, perchè non c’è alcuna giustificazione, nemmeno blandamente ideologica per un tale stato di cose

    il fatto che Israele persegua l’annessione dei territori al di fuori dei confini del 1967 e addirittura la deportazione di un quinto dei cittadini israeliani che pregano Allah è evidentemente criminale ed insostenibile

    quando per preservare l’ebraicità volessero espellere tutti gli altri che non sono ebrei sarebbe fanatismo religioso, mirare solamente agli arabi è razzista e succede perchè si vogliono allontanare tutti i musulmani che vantano diritti su quella terra, fuori o dentro i confini del ’67, per farne il paradiso dell’ebraicità

    la sicurezza degli ebrei non si conseguirà certamente attraverso questo tipo di pulizia etnica, quella è la strada che porta unicamente alla radicalizzazione e al fanatismo, quello stesso cieco fanatismo che per “difendere Israele” ti fa dire che è giusto uccidere degli innocenti per beccare un terrorista

    pensa se per catturare un pericolosa terrorista, l’esercito italiano bombardasse casa tua perchè lui abita sul tuo pianerettolo
    poi se ancora ti ostini a sostenere vaccate del genere non so propio cosa farci, cavoli tuoi che stai messo così, fanatico e inutile, come dimostrano i tre capoversi dedicati a spiegarmi che posso dire quello che voglio che non serve a niente

    se non hai argomenti non serve a nulla buttarla in vacca, esplodere in sbocchi di cinismo o prendere per il culo con l’unicorno incantato, chi legge è benissimo in grado di farsi un’opinione e a quello serve discutere

    putroppo per te qui non siamo in un posto dove chi ha la pistola più grossa ha ragione, siamo su internet, dove quello che scrivi rimane e non può certo essere redento sfottendo chi cerca di spiegarti perchè hai pericolose idee in testa

  14. “Ora, qualcuno di voi illuminati mi spiega come ci si difende in una guerra in cui i missili vengono sparati dalle case, le moschee fanno da armeria e i capi di Hamas usano le ambulanze per spostarsi e lavorare?”

    p.s. ovviamente la risposta a questa ripetuta sciocchezza è che non ci sarebbe bisogno di difendersi se non si fosse nella condizione per la quale si esercita un dominio illegale sulle terre ed i corpi altrui

    Rabin non l’hanno ucciso gli arabi cattivi, ma quegli stessi che oggi plaudono insieme a te alla strage

    così come gli uomini di Hamas non avrebbero bisogno di usare le ambulanze (te lo ha detto tuo cugino, quello che si è scordato di dirti che al venerdì nelle moschee ci vanno a pregare?) se qualcuno non li volesse uccidere perchè hanno vinto le elezioni e allo stesso tempo punire collettivamente la popolazione che li ha votati

  15. a nico:

    non ho detto che secondo me vale la pena di uccidere degli innocenti pur di uccidere un terrorista.
    Ho detto che esiste una differente concezione del mondo, un meglio e un peggio, tra chi ACCETTA che con i terroristi muoiano dei civili, e chi SCEGLIE di ammazzare i civili in quanto tali, più sono meglio è. E’ una differenza che cogli anche tu, che coglie chiunque. Siamo nella scala dei grigi, non c’è dubbio, ma c’è un meglio e un peggio.

    Io, personalmente, non credo che sopporterei psicologicamente l’orrore di aver ucciso della gente, nemmeno uno che sta progettando degli attentati, credo che non riuscirei a farlo, di non avere il cinismo necessario, ma questo non mi impedisce di cogliere la differenza. E comunque uso verbi dubitativi, perché per me (come per te, immagino) è solo un comodo esercizio mentale, perché abito a 100 metri dal Politecnico di Milano nell’anno di grazia 2009 e nessuno mi ha mai sparato un RPG nel salotto.

  16. Non è vero che latita, quella risposta.
    Te l’ha data, anche se tra le righe.

    Le righe sono quelle in cui quello che tu chiami “Problema ebraicità” lui lo definisce “Sogno sionista”.

    Bon, poi io sono uno che da eccessivo peso ai termini, è vero, ma in assenza di quella risposta io me la sono andata a cercare qui e là e per quanto mi riguarda quello che più assomiglia alla risposta che attendi sta in quella definizione lì.

    Tu lo chiami “Bisogno”, lui soltanto “Sogno”.
    Visivamente c’è solo un BI di differenza, concettualmente la differenza è aBIssale.

  17. E ti ringrazio. Ti ringrazio per la laicità che hai nello “spiegarmi perché [ho] pericolose idee in testa”. E scusa se ho ferito i tuoi sentimenti con la storia dell’unicorno, pensavo che quel “finché ci saranno propagandisti come te non ne usciremo mai” ti fosse scivolato lì in un momento di lassismo retorico, ma ora capisco che ci credi veramente, e la tenerezza m’invade il cuore.

    Il popolo ebraico ha una storia tale per cui la sua istanza di uno Stato etnicamente determinato non può essere bollato come semplice “razzismo”: la cosa è più complessa di così. Semplificarla come fai è cabaret. Quello che infatti non osi fare è entrare nel merito del perché gli ebrei abbiano voluto uno stato ebraico.

    E complimenti per la finezza di “la paranoia del “ci vogliono tutti male e morti””. Pensa che gente… e dire che ci sono un sacco di comici ebrei, è gente divertente, quando vuole, eppure basta sparargli in casa un Quassam, o farsi saltare in una discoteca e subito questi mi diventano paranoici.
    Ecco, sai cosa? Il problema degli Israeliani è che non hanno il senso dell’umorismo…

  18. Il limite della sua risposta è si basa su un “what if”, la Storia fatta disegnandola coi pastelli a cera. Non si capisce cosa dovrebbe fare Israele per preservarsi, posta la situazione reale in cui è, non quella che avrebbe dovuto essere se avesse tenuto fede al sogno sionista.

  19. infatti la sua soluzione alla poltiglia che è il Medio Oriente:

    “è che non ci sarebbe bisogno di difendersi se non si fosse nella condizione per la quale si esercita un dominio illegale sulle terre ed i corpi altrui”

    Sono sicuro che questa è un’ottima risposta, però a un’altra domanda che nessuno ha fatto.
    Riproviamo: la domanda era: come ci si difende in una guerra in cui i missili vengono sparati dalle case, le moschee fanno da armeria e i capi di Hamas usano le ambulanze per spostarsi e lavorare?

  20. Certo, M.b.R., perché tanto sono civili palestinesi. Cambia la tua frase con “vale la pena di uccidere 5 innocenti ISRAELIANI pur di uccidere un terrorista”. Torna ancora il tuo ragionamento?

  21. ” Riproviamo: la domanda era: come ci si difende in una guerra in cui i missili vengono sparati dalle case, le moschee fanno da armeria e i capi di Hamas usano le ambulanze per spostarsi e lavorare?”

    No, MrB, la domanda è: come ci si può difendere quando il tuo nemico occupa pezzo per pezzo il tuo territorio , vuoi con le armi, vuoi con nuovi insediamenti e a tutte le tue rimostranze o risoluzioni Onu dei paesi mondiali risponde picche? Dopo, viene tutto il resto.

  22. mi sembra di essere tornato alle schermaglie con il cugino di Pacifici e il resto dell’allegra banda degli estremisti filioisraeliani di destra per Israele, gli argomenti di mbr sembrano presi dalle faq sui loro siti…

    caro mbr, il paese verso il quale si dirige maggiormente la migrazione ebraica pggi è la Germania

    Israele esiste, vuole dirsi democratico, ma attualmente è ostaggio di fanatici che sono andati dietro a Bush come un sol uomo e adesso non hanno nemmeno un Obama per sperare

    come Bush si è pulito con il diritto bruciandolo tra le fiamme dei pretesti, così la pretesa di uno stato -ebraico- e perennemente tale è assurda, non meno della repubblica islamica o di Città del vaticano
    al variare dsella composizione sociale e religiosa, variano anche i profili dei paesi, non si è mai visto nessuno resistere all’avanzare della storia e di culture diverse imbracciando il fucile

    se l’ebraismo non potrà popolare Israele, su cosa potrà fondare le sue pretese? Sulla Bibbia?

    in questo caso che la smetta di fingersi una democrazia normale e ammetta di essere una entità suprematista e colonialista come lo era il Sudafrica bianco, dove almeno il governo sapeva assumersi la responsabilità delle proprie azioni anche se era “minacciato da milioni di neri pronti a sterminare i pochi bianchi”

    a proposito di Pacidici, beccati questo che ho appena messo sul blog :D

    buona lettura

    Come affidando la delicata questione della propaganda a dei fanatici inadatti, Israele poi finisce per mostrare al mondo la pessima qualità delle sue ragioni.

    L’unione delle Comunità Ebraiche in Italia emette un comunicato nel quale si dice:
    “Rispondendo ad un appello del ministro Frattini, il quale ha annunciato oggi in commissione Esteri di voler reperire un milione di euro di fondi per aiuti umanitari per le popolazioni civili che soffrono sia a Gaza sia in Israele, l´Ucei e la Cer hanno deciso – hanno spiegato le organizzazioni – di far pervenire nei prossimi giorni 300 mila euro in medicinali da consegnare al ministro degli Esteri Frattini. Di questi 200 mila saranno per le popolazioni di Gaza, soprattutto per i bambini e i civili, coinvolti dagli attacchi mirati a infrastrutture terroristiche di Hamas e 100 mila ai bambini e ai civili delle cittadine del sud di Israele colpiti dai razzi di Hamas”

    “Il nostro è un gesto di umanità”, aggiunge Renzo Gattegna, presidente dell’Ucei.

    Poi salta fuori un membro della comunità più falco dei falchi, che accusa i vertici dell’UCEI di fare il gioco dei palestinesi.

    610xRiccardo Pacifici (al centro nella foto), presidente della comunità romana e leader di “Destra per Israele”, a questo punto è andato giù di testa, proprio lui che ha guidato gli estremisti di destra al vertice della rappresentanza dell’ebraismo italiano, portando in parlamento fanatici come Fiamma Nirenstein, non sopporta di doversi difendere dalle accuse che lui ha sempre brandito strumentalmente contro gli oppositori, bollandoli come “traditori” quando era a corto di ragioni. Lui che ha sostenuto con entusiasmo la politica di Bush e di Sharon, lui che ha definito “antisemita” qualunque critico di Israele, lui che ha parenti e conoscenti che chiamano gli arabi “chiavacammelli”, oggi è accusato di “buonismo” e addirittura di aiutare il nemico arabo e puzzone.

    Così Pacifici scrive due mail, una istituzionale e una più rustica diretta all’avversario. Tutto reperibile in rete o su un articolo de Il Manifesto di oggi.

    Dalle due mail emerge che la propaganda a favore di Israele esiste, è organizzata professionalmente e non si fa scrupolo di sciacallare le vittime del conflitto, in particolare quelle palestinesi.

    Nella prima Pacifici scopre il gioco di schifosa propaganda nascosto dietro al gesto “umanitario”. Dice infatti tra le altre cose, che: “Il senso vero del gesto di umanità” è quello di “una iniziativa concordata a priori con i massimi responsabili da parte israeliana”.
    Così come è stato deciso con l’ambasciatore di Israele di avere in questa prima fase un low profile…Posso garantirvi che la scelta tutta mediatica di far arrivare medicinali ai bambini palestinesi e israeliani era ed è solo utilizzata per quando comincerà la nostra battaglia sui media a sostegno di Israele”. Pacifici annuncia poi “Un megaevento al quale invitare 1500 persone selezionate con l’ambasciatore di Israele “per spiegare le ragioni di Israele e il suo diritto a fare questa guerra”

    Per quel che riguarda i soldi: “la Comunità romana non ha tirato fuori neanche un euro”, i medicinali sono stati donati da “un’organizzazione ebraica internazionale”, garantendo che “comunque non arriverà a Gaza un solo medicinale che non sia autorizzato dal governo di Israele”

    Si capisce quindi che il gesto “umanitario” in realtà è schifosa propaganda malamente camuffata nascondendosi dietro le vittime di guerra, vittime due volte, anche prese in giro da Pacifici e soci.
    Si capisce anche che come non esiste il “diritto alla difesa” nel caso del massacro di Gaza, così non esiste lo standard morale preteso da Gattegna. Sono solo ipocriti e squallidi propagandisti.
    Una falsità totale, che serve solo a preparare il terreno per l’evento nel quale, presentandosi con il bel gesto da “umanitari” alle spalle, la propaganda israeliana cercherà di guadagnare con l’inganno (ma anche con altri mezzi) il sostegno al massacro in corso da parte di 1500 italiani “selezionati” e si suppone influenti.

    La propaganda filo-israeliana è nuda e non è un bel vedere.

    Anche Pacifici è nudo e nemmeno qui è un bel vedere. Non conosco Pacifici, ma conosco i modi dei suoi parenti e conoscenti nel difendere Israele avendoli sperimentati in prima persona, un misto di fanatismo e ignoranza difficile da affrontare, ma preferisco lasciare che sia Pacifici a descriversi, nella sua risposta a chi lo aveva criticato:

    “Caro testa di cazzo…dammi il tuo indirizzo che ti vengo a prendere a calci nel culo…io sto qui per Israele mi faccio un gran culo e vivo sotto scorta…STRONZO…sappi che ho fatto tutto insieme all’ambasciata d’Israele…Che cazzo ne sai di cosa stiamo facendo? STRONZOOOOOOOO”.

    Questi sono quelli che cercano di convincerci di essere moralmente superiori rispetto a quelli che stanno massacrando, ciascuno tragga le proprie conclusioni, soprattutto considerando che Pacifici in questo caso è quello “moderato” assalito da una canea di gente con la bava alla bocca per il timore che volesse dare -veramente- dei medicinali ai palestinesi.

    Questa è la politica di Israele all’alba del ventunesimo secolo e questa la statura morale di chi la guida e rappresenta.

  23. per nico:
    “cambia la tua frase con “vale la pena di uccidere 5 innocenti ISRAELIANI pur di uccidere un terrorista”. Torna ancora il tuo ragionamento?”
    Sì, secondo me torna ancora. Solo che non è quello che fa Hamas: i militari sono un decimo dei civili, nel conto dei morti. Raramente gli attacchi di Hamas sono su obiettivi militari, il 90% dei missili è puntato sui civili perché è quello che vogliono spazzar via.

    per Tommaso:
    Nel ’48 gli Inglesi hanno proposto all’Onu una risoluzione che stabiliva 2 stati per 2 nazioni e Gerusalemme internazionale. La comunità Israeliana l’ha accettata. La maggioranza dell’Onu l’ha accettata.
    Indovina chi non l’ha accettata? Il giorno dopo gli eserciti arabi entrano nei territori ebraici. Solo che perdono la guerra, e Israele si prende tutto il malloppo. E da allora è un po’ diffidente nei confronti degli arabi.
    Il motivo per cui gli Ebrei sono lì è talmente complicato che nemmeno provo a porlo. Però adesso sono lì. Ci sono. Sarebbe più semplice per tutti se non ci fossero mai andati, ma ormai ci sono. E quindi la rimane a cui dovreste rispondere rimane: come ci si difende in una guerra in cui i missili vengono sparati dalle case, le moschee fanno da armeria e i capi di Hamas usano le ambulanze per spostarsi e lavorare?
    Non che sia un vero problema, perché come si vede in queste ore Israele una risposta a questa domanda l’ha trovata, ed è efficace. Ma vorrei capire cosa proporreste come alternativa, voi che vi scandalizzate della risposta israeliana?

    x mazzetta
    oddio, ma mi vuoi davvero dire che la beneficenza si fa per un ritorno di immagine e non perché si è buoni dentro il cuor? Cioè, tu sul serio mi stai dicendo che le comunità ebraiche sono politicamente coinvolte con la sorte di Israele? Cioè, sul serio non lo fanno perché amano tutti gli esseri compresi gattini e fiorellini? Sono scioccato.
    Gesù, ma allora non fai il gioco sporco, i tuoi post non sono erratici e prosastici perché fai il paraculo: tu sei davvero un essere genuinamente naif! Guarda, prima mi sembravi un po’ sfuggente, ma ora ho capito, e sono sinceramente grato che al mondo ci sia gente ancora buona e ingenua come te. Ci credi davvero, che in questo casino ci siano effettivamente i BUONI e i CATTIVI, il bianco e il nero e niente in mezzo…
    Dopo Babbo Natale sei la mia persona preferita. Ciao.

  24. Beneficenza?

    Se non l’hai capito non c’è nessuna benificenza, è finta pure quella…

    Così come sei finto tu, che fai finto esercizio di realismo e continui come un disco rotto a chiedere come si dovrebbero difendere gli aggressori.

    Poi se non esistono solo il bianco e il nero, finisce che qualche briciolo di ragione ce l’ha pure Hamas e a quel punto che fai?
    Cambi discorso un’altra volta?

    Adesso prendi Babbo Natale e l’Unicorno e fatti spiegare da loro perchè il tuo humour serve ancora meno della benificenza di Pacifici e dei suoi amichetti

  25. p.s.

    Hamas vuole spazzare via i civili tirando qualche razzetto a caso al giorno?

    Vedi che fai il processo alle intenzioni fondandoti su dati incongruenti con le tue stesse tesi?

    LOL

    altro che ingenuità, devi davvero pensare di esser letto da dei deficienti o chi credi davvero?

  26. Le ragioni dei palestinesi esistono, non mi sono mai sognato di negarle e non troverai una riga di quello che ho scritto a testimoniare il contrario.

    Sul resto: io ci provo a trattenermi, giuro, ma se uno ti dà del naif e la tua risposta passa per il negare che Hamas si sia sempre ed esplicitamente mossa al pubblico e dichiarato scopo di cacciare OGNI ebreo dalla Palestina passando preferibilmente dallo sterminarli, il dibattito smette persino di essere “challanging”.

    Sei un brav’uomo, con una scrittura un po’ pigra e una tendenza a diventare permaloso: se prendi questi discorsi troppo sul personale la tua lucidità rischia di perdere la sua leggendaria affilatura. Respira. Ossigena.

  27. ma è partito il processo alle intenzioni di Obama?

    Viviamo nella società dell’opinionismo di massa, in cui persino noi blogger dell’Europa mediterranea ci permettiamo di giudicare su una guerra lontana, non nostra, in cui non paghiamo una goccia di sangue e che dura ormai da 60 anni.

    Ogni tanto si potrebbe sospendere il giudizio, no?

    E Obama giudichiamolo dagli atti che farà dopo l’investitura del 20 gennaio.

    Commentare le parole di un politico è come concentrarsi sul fumo dell’arrosto.

    Per il momento la responsabilità sta ancora in chi ha voluto le elezioni nella striscia ammettendo Hamas e adesso rimangiandosi il principio democratico. Una specie di sindrome algerina.

    A volte la guerra è meno contradditoria della politica, pur con i suoi mezzi.

  28. sinceramente del challenging m’importa meno di niente
    non si vince niente

    al massimo si perde la faccia, per chi ce la mette

    stendo un velo pietoso sull’ennesimo tentativo psicanalitico e sulla leggendaria affilatura della mia lucidità (???) perchè andiamo davvero dove non mi interessa e lascio un link al video della strage al mercato di Gaza, che chissà com’è non sembra interessare troppo ai media

    occhio che non è leggero

    sabbah.blip.tv/#1642223

  29. con te è tutta una festa: quel video non è di due giorni fa e non c’entrano gli israeliani. E’ un video del 23 settembre 2005, quando a Jabalya un camion carico di Quassam è saltato in aria per sbaglio.
    no devi credere a me, cerca su google le immagini e le descrizioni di quell’esplosione.
    se ancora non bastasse, su vari siti c’è una ricostruzione fotografica (cerca “gaza September 23rd 2005” su google, ricostruirai la cosa con oggettività). Forse è perché è un falso, che i media non lo stanno riprendendo.

    (tutto questo ha la sua dose di ironia, dopo il tuo apocalittico post sulla propaganda israeliana – ma immagino il tuo sia un errore fatto di buona fede e scarso spirito critico, mica ci rifileresti una simile sola di proposito, vero?)

  30. certo che no, purtroppo la ricerca mi aveva dato un esito diverso :(
    maledetto google.it…

    vedi che se vuoi riesci a controllare le info e a trovare il bandolo?

    com’è che invece nel caso della propaganda israeliana ti passa tutto attraverso?

  31. in ogni caso non si capisce come potrebbero fare a riprenderlo, visto che sono quasi tutti embedded a Sderot e dintorni, i telegiornali che ho appena visto sono un capolavoro di parzialità, con tanto di senatore democratico che ripete la fola “se il Canada ci avesse lanciato migliaia di missili anche noi avremmo risposto”

    miracoli della propaganda, poi convincono anche quelli attenti come te ;)

  32. ” Ci sono. Sarebbe più semplice per tutti se non ci fossero mai andati, ma ormai ci sono. ”

    Senti, non continuare a girare attorno alle cose. IL problema non sono solo le terre precedentemente occupate, ma anche quelle che continua ad occupare, anche dopo il ” ritiro”. Con gli insediamenti. Queste sono le terre da cui i palestinesi se ne ” devono” andare, con le buone o con le cattive ed è per contrastare l’azione degli israeliani che vengono lanciati i razzi. Il resto del tuo discorso, è solo retorica pseudodifensivista.

  33. Poi, guarda, Mrb, Hamas la tregua l’aveva accettata e stava anche rispettandola. Gli israeliani, per dire, negavano che Hamas volesse mai una tregua. Adesso, dicono che l’hanno violata. Ma non ti prende mai un dubbio sulle azioni degli israeliani?

  34. Penso che tutta la discussione che qui si sta dipanando sia orfana del ruolo dell’Iran, di cui, pur parlando -molto- di Hamas nessuno ha fin qui detto nulla (e da commentatori attenti e informati quali vi reputo la cosa mi stupisce non poco, non fosse altro che per il suo ruolo di sponsor).

    Circa il rapporto dei media con Israele un gran bel documentario è Decryptage (2003) di Philippe Bensoussan. l’avete visto tutti, nevvero? ;)

    Personalmente penso che la satira sia sempre un’ottima metafora per le cose, e quindi vi continuo a leggere lasciandovi un link – opportunamente editato per sfuggire al limbo della moderazione :)

    drybonesblog blogspot com

  35. E dopo tutto questo bel vedere, vorrei lasciare un pochetto di qualunquismo da uomo della strada. Israele ha le sue ragioni, I Palestinesi anche. Entrambi usano propaganda ed inquinamento delle notizie a loro uso e consumo. Come nel 90% di questo pianeta. I figli di androcchia stanno da entrambe le parti ed anche in ognuno dei paesi abitati che vediamo sulle cartine. Noi gli vendiamo le armi e poi inorridiamo al Tg. Siamo tutti complici e tutti colpevoli secondo me. Se gli stati interessati fossero altri già si sarebbe oscurato il cielo e riempita la terra di truppe per immobilizzare o dividere i contendenti. Ma a Gaza il Petrolio non è di quello buono e Israele è pur sempre la patria di gente che conta. E che conta molto anche fuori dai suoi confini. I vicini Egiziani, Iraniani e metteteci chi vi pare sono altrettanto degli emeriti figli di buona donna. E quindi è complicato capire come uscirne. Molto complicato. Servirebbe una cosa ormai vetusta ed obsoleta chiamata “buonsenso”, ed “onestà”. Servirebbe un tavolo, una decina di sedie e gente veramente disposta a trattare ed arrivare ad un compromesso. E per ora non mi pare ve ne sia.
    E’ la versione hard di una riunione condominiale. Grottesco, ma vero.
    Che schifo.

  36. Ragazzi,

    se voi vi scannate qui dentro a suon di questi post, come stupirsi che quelli si sparano da 60 anni?

    Ci deve essere qualcosa, laggiù, un’aria, un gas, che droga le menti.

    E comunque a volerla dire tutta è colpa dei romani che se nel 70 d.c. invece di lasciare gli ebrei dove stavano non gli avessero distrutto il tempio ed innescato la diaspora oggi ognuno stava dove doveva stare.

    E’ colpa dei romani. Ecco si. Adesso torna.

  37. Grazie a Mazzetta anche per la risposta di Pacifici, nome nome, come diceva Pacifico, l’avvocato di Previti, l’avvocato di Berlusconi.

    Vi rimando trollianamente ruffianamente e disgustosamente a un pezzullo sul blog, che comincia

    Gaza dolce Gaza
    Non so se avete notato, ma c’è un grosso casino attorno alla striscia di Gaza. È un fatto più unico che raro, dato che solitamente quella zona, come tutti sappiamo, è considerata una specie di “buen retiro” più tranquillo di una pensione sulla costa californiana, e infatti è principalmente abitata da ricchissimi anziani tedeschi e svizzeri, che vengono lì per godersi un meritato riposo, all’ombra degli ulivi e col bel mare davanti. E poi il clima è assolutamente ideale. Ora questo piccolo paradiso è sotto una tempesta di merda.
    (Fossi in voi cliccherei sul linco che c’è pure una foto di Eva Grimaldi.)

  38. io i trogloditi fanatici-negazionisti che trattano le donne come muli e mandano i figli a farsi saltare in aria perché l’unica emozione che riescono a concepire è solo odio, li voglio tutti morti.

    ma sono solo un comunista old style.

    quelli nuovi boicottano i negozi degli ebrei (mettete anche una bella stella di david davanti così uno non si confonde?) e difendono hamas (che a sua volta nega l’olocausto e parla di complotto sionista).

    e poi uno si chiede perché la sx italiana non esista più.

  39. arieccolo

    è arrivato il fesso con l’antisemitismo, che si dice pure comunista

    lol

    fesso due volte, saresti, ma basta una volta sola
    hai scritto: “l’unica emozione che riescono a concepire è solo odio”

    dimostralo

    forse non hai capito che qui la questione è che l’esercito israeliano ha già ferito o ucciso migliaia di palestinesi inermi in pochi giorni, la sinistra italiana non tira le bombe ai palestinesi e parlare della sinistra italiana non sposterà di un centimetro figure di merda come quelle di Pacifici o cpme quelle di chi continua a menarla con il diritto alla difesa contro i bruti

    non ci si difende così, nemmeno dai bruti

  40. Mazzetta, non capisco perché tu risponda: trattasi di un body, mica di un mind.

    Invece, tra le cose agghiaccianti ho trovato la storia della pausa pranzo per la morte. Si fa un po’ di macelleria rusticana, poi, come si addice al post macellum, se magna e se beve, e poi si torna a bombardare, squartare, sterminare (i bimbi, siluvplè, sono i più teneri, quelli da latte poi, che pajata).

    La cosa che non ho capito è la storia dell’ebraicità. Uno stato in cui sia permesso essere ebreo. Boh, grazie a Dio, un Dio qualunque per carità, è permesso dovunque, nel mondo cosiddetto occidentale. Direi che la clausola dell'”ebraicità” è ormai del tutto anacronistica. Certo, torna molto utile se serve per ammazzare la gente al riparo dalle sanzioni ONU.

    Ah, dimenticavo, Yehoshua. Sulla Stampa di ieri ci spiega che è un po’ da pirli criticare Israele per il solo fatto che la sua difesa è del tutto sproporzionata all’offesa ricevuto. Teste di minchia che non siete altro, argomenta, ma non lo sapete che I PALESTINESI HANNO PIU’ RESISTENZA DEGLI ISRAELIANI?

    Il grande scrittore non cita la fonte. Forse perché è il dr. Mengele.

    (Dimenticavo: sono ebreo)

  41. non sono razzista,
    God
    l’articolo di Yehoshua è raccapricciante in almeno un paio di punti, ammette che ci sono torti israeliani ma…

    “Per giudicare equamente le parti occorre avere una visione complessiva dello stato delle cose. I palestinesi di Gaza sono da condannare per il loro supporto delle azioni criminali di Hamas mentre i loro fratelli in Cisgiordania meritano compassione e simpatia per il comportamento aggressivo e iniquo che Israele mantiene ai check-point e nelle colonie.”

    i palestinesi in Cisgiordania meritano compassione e simpatia? critica i comportamenti nelle colonie, ma dimentica di denunciare che sono esse stesse un crimine, il culmine di una strategia evidente quanto criminale?

    perchè non giustizia?
    e perchè i palestinesi di gaza, occupati per anni pure loro dalle colonie, invece no?

    e perchè i palestinesi di gaza sono da condannare collettivamente per il loro supporto ad Hamas?

    e perchè allora non sarebbero da condannare collettivamente gli israeliani che da decenni martirizano tutti i palestinesi, quelli simpatici e quelli no?

    poi dimentica “come” Israele ha abbandonato, ma non liberato Gaza e mente dicendo che Hamas non riconoscerebbe comunque Israele, quando invece le dichiarazioni nel senso del riconoscimenti di Israele entro i confini del ’67 o concordati ci sono nero su bianco
    mente anche sull’esegesi della tregua, seguendo fedelmente la ricostruzione della propaganda e sorvolando sul tiro a segno israeliano su Gaza blindata e sigillata, dice che le manifestazioni di sostgno ai palestinesi sono state “scontate e automatiche” (nella West Bank le hanno disperse sparando e poi che ne sa lui che guarda la TV come ha appena finito di dire per fare atmosfera?)

    secondo lui: “Israele può aiutare la gente di Gaza a cambiare opinione, a convincersi che occorre riconoscere la realtà dei fatti, abbandonare la via della violenza e concentrarsi sullo sviluppo e sul benessere.”

    così magari si dimenticano delle colonie e di sparare all’invasore, l’ultima volta israele ha provato a convincerli mandando uomini di Fatah armati a tentare un golpe

    certo, alla fine dice che Israele dovrebbe smantellare le colonie, mirabile dictu di questi tempi, però la realtà è che le stanno costruendo e ampliando, facendo crollare tutto il complicato castello con il quale lui poverino aveva cercato di costruire una catena causa-effetto falsa al termine della quale stava scritto che è Gaza a dover cambiare, porgendo un’assoluzione totale ad Israele che invece fa bene a bombardarli

  42. Cheppalle, “amici”.
    Quando qualcuno scriverà un post a forma di post che non sia un link a forma di link o una vignetta a forma di vignetta o un wallpaper a forma di culo?

    Vi si ringrazia in anticipo.

  43. La guerra tra Israeliani e Palestinesi finirà quando questi ultimi ameranno i loro figli più di quanto odino gli ebrei.

  44. Ben detto, Hyena. E i carri armati si trasformeranno in aratri, le nuvole nere spariranno e nel cielo rimarranno solo nuvolette bianche “a pecorelle”, anche i muti potranno parlare mentre i sordi già lo fanno.

    (di grazia, quando i Palestinesi ameranno i loro figli, cosa vietrà all’esercito israeliano di continuare i suoi massacri?)

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