(Giulio Tremonti, La Paura e La Speranza, Una politica nuova, dopo il fallimento delle ideologie, pag. 66)
Il mito politico dell’Arbeiter (la figura insieme mitica ed eroica del lavoratore) è progressivamente sostituito dal medium del personal computer che, agendo in termini “periferici”, destruttura le vecchie organizzazioni economiche, sociali, politiche.[…] I computer, rompendo l’ordine chiuso degli spazi territoriali, modificano la bilancia dei poteri, a favore delle libertà individuali. Quello che si sta formando, attraverso processo di distruzione e ricostruzione creativa, è in specie un mondo “libertario”, basato su ampi spazi fisici e virtuali di libertà. La vecchia struttura sociale era simile a un vecchio main frame computer, disegnato e organizzato, a somiglianza della società e della mentalità da cui veniva e per cui lavorava, dentro uno schema rigido e verticale, geometrico, disegnato dall’alto verso il basso: top down. La nuova struttura sociale è invece simile a Internet, anche perché è in parte fatta proprio dalle nuove strutture della comunicazione: è orizzontale e flessibile, anarchica e federale. Questo nuovo habitat non è favorevole per la “sinistra”; lo è invece molto più probabilmente per la “destra”.
Treconti said: “Questo nuovo habitat (decentrato e distribuito, nota del commentatore) non è favorevole per la “sinistra”; lo è invece molto più probabilmente per la “destra”.”
Peccato che la destra insise con la centralizzazione del potere (Berlusconi, vedi partito), della comunicazione (broadcast), e dell’energa (nucleare).
Di cazzata in cazzata.
Ciao!! E’ la prima volta che entro in questo blog!! complimenti per il tuo lavoro…
Ed infatti Berlusconi con la destra c’entra come Craxi con la sinistra.
La struttura sociale internet sarebbe orizzontale? Uh.
Beh, non è sbagliato come ragionamento.
Nel mondo reale è la stessa società a mantenere la struttura piramidale, con uno schema che l’individuo ha raramente la possibilità di modificare e che se raggiunge quella possibilità è proprio grazie a quella piramidalità che a quel punto ha tutto l’interesse a mantenere.
Questo porta gli appartenenti a quel tipo di società, a essere persone che avranno sempre un riferimento superiore che farà da sprono, ma anche da testimone innegabile della attuale posizione inferiore e a vedere gli eventuali gradini di separazione come quelli da percorrere per modificarla.
Quei gradini saranno sempre la prova delle differenze e per la sinistra del “Tutti i cittadini sono uguali nonostante le differenze”, la presenza della prova di quelle differenze è indispensabile poiché in assenza di prove evidenti di differenze, non esisterebbe la base stesa del ragionamento e il suo conseguente potere persuasivo.
Al contrario, la società di internet e progressivamente quella reale (sempre più contaminata non dai meccanismi ma dai protagonisti e che per questo non riesce a modificarsi correttamente ma solo a farsi colonizzare con gli stessi schemi commerciali e quindi inefficaci ai fini di un miglioramento) non ha modificato lo stato delle persone (Neri a parte) ma ha lavorato su quelle prove di differenze, eliminandole e portando così le persone tutte sullo stesso piano orizzontale senza modificare la loro posizione ma nello stesso momento a percepirla come modificata, regalando loro una soddisfazione costo zero sulla quale speculare è pratica che va via liscia quanto Pattini d’argento sul ghiaccio.
La sinistra per dirti che Berlusconi dev’essere giudicabile come qualsiasi altro cittadino ha bisogno di anticipare il ragionamento con la prova che uguale agli altri non è, altrimenti il ragionamento manco parte perché privo della base fondante.
Per questo non sa muoversi in internet, luogo nel quale quelle differenze sono state eliminate con voto opportunisticamente plebiscitario da parte degli stessi ai quali ogni volta che si rivolge chiede di appoggiarsi per capire cosa sta dicendo loro.
La destra al contrario ha bisogno che quelle prove non ci siano per poter persuadere la gente a muoversi come un corpo unico, figura diametralmente opposta a tanti che si muovono come uno solo, sperando che la pratica dia risultati.
Demagogia e populismo hanno vita facile solo dove l’uguaglianza è percepita come oggettiva e data in partenza, non dove viene presentata come meccanismo necessario per una convivenza organizzata con elementi che uguali non sono.
Sbaglia chi dice che FI sia un partito con potere centralizzato.
Quello è il PD, che infatti nonostante le contestazioni non sposta di un centimetro il suo leader.
FI è Berlusconi perché Berlusconi è ognuno dei suoi elettori per scelta autonoma dei suoi elettori.
Non è la sinistra che vende ai suoi operai il cachemire dicendo loro che è necessario per sedersi ai tavoli intorno ai quali li difenderà, è la destra che dei suoi operai indossa, lei, l’elmetto, dando loro l’idea che il suo difenderli è cosa oggettiva e data in partenza per il semplice fatto che avendo lo stesso elmetto i problemi sono i medesimi e non vedo perché non pensare che un operaio non dovrebbe fare gli interessi degli operai.
Dove non ci sono differenze la destra, questa destra, può candidare alla presidenza della repubblica pure il mago zurlì, certo di non trovare a sinistra, questa sinistra, nessuno vestito in maniera distante dal suo elettorato medio quel meno che basta per batterlo.
In internet c’è chi ha provato il successo l’autorevolezza e la fama senza aver spostato la sua condizione economica né intellettuale di un solo centimetro tra il prima, il durante e il speriamo molto prossimo domani.
Gente mai uscita di casa che oggi si vede come una concreta minaccia al giornalismo, gente mai cagata alle feste che oggi le organizza e le riempie pure, gente che contesta, dallo stesso livello, filosofi e pensatori, gente che organizza primarie nei suoi commenti e poi va anche alla sede del partito a lamentarsi del suo non aver ricevuto la chiavetta della macchinetta del caffé, gente che ha smesso di vedere gradini e che vede solo un vastissimo piano orizzontale sul quale stanno tutti e se tutti significa tutti vuol dire che c’è anche lui e se lui è sullo stesso piano di chi ieri gli stava sopra lui ce l’ha fatta e può persino pensare, ragionevolmente a quel punto, di superarlo pure.
La destra su un terreno sul quale accadono queste cose ci costruisce un impero.
La sinistra manco un incrocio con precedenza.
A rileggermi non mi sono capito nemmeno io, ma la scena generale mi fa un sacco fico e dato che siamo in internet e che quindi qualcuno che mi troverà un sacco fico è statisticamente provato che arriverà, lascio tutto così.
Barynia ailoviù.
“è la destra che dei suoi operai indossa, lei, l’elmetto, dando loro l’idea che il suo difenderli è cosa oggettiva e data in partenza per il semplice fatto che avendo lo stesso elmetto i problemi sono i medesimi e non vedo perché non pensare che un operaio non dovrebbe fare gli interessi degli operai.”
E’ davvero un operaio fesso quello che pensa che uno come Berlusco, solo perché si mette un elmetto (lo chameremo caschetto?) diventi uguale ad un operaio.
La mia deduzione è che abbiamo quello che ci meritiamo.
Grandissimo Broono, condivido parola per parola.
La sinistra non ha speranze di vittoria fino a quando non riuscirà a capire che l’epoca della lotta di classe è finita.
Oh bella Teolo, io avevo capito che Broono diceva esattamente il contrario. (Tuttavia, temo che questo dica molto di più della mia capacità di comprensione che non della chiarezza di Broono).
Però mi resta una curiosità: l’epoca della lotta di classe è finita perché è finita la lotta o perché sono finite le classi?
E’ finita perché ti hanno fregato.
@V @Lion
Premetto che magari sbaglio a capirlo io però anche rileggendolo confermo quanto capii alla prima lettura. Parlo del commento di Broono.
Mettetela così: la sinistra si è sempre battuta (giustamente!) contro le sopraffazioni, le disugualianze, l’oppressione del lavoratore da parte del padrone interessato al solo profitto, ecc…
L’epoca di internet metterà fine ad un’era in cui il sistema piramidale imperava.
La rete è una sovrastruttura dove non esiste più il titolo o la carica rivestita da una persona o il parimonio; per farla breve non esistono più le classi sociali. Non la vedo una cosa così sconvolgente.
La destra, pur senza volerlo, si ritrova in una condizione di favore.
In realtà non ne facevo un discorso di classe, ma di organizzazione delle stesse.
Non penso affatto che sia finita la lotta di classe, semplicemente perché finché ci sono le classi, ci sarà la lotta per la liberazione (dalla dipendenza dall’altra) di una e la protezione (della supremazia sull’altra) dell’altra.
Semplicemente è in una fase di stallo perché per essere condotta ha bisogno di qualcuno che la guidi e questo qualcuno, tra quelli che dovrebbero guidare quella della ‘liberazione dalla dipendenza’, al momento non c’è.
C’è al contrario chi guida quelli che difendono la supremazia e non avendo al momento avversari non dico superiori, basterebbe di pari livello, non esiste lotta pur esistendo le classi e il divario tra le stesse non può che subire il processo che sta subendo e cioè l’ingigantimento esponenziale.
In questa fase di stasi arriva internet che è a oggi quel piano orizzontale non perché lo sia di natura (è composta da uomini e gli uomini per natura saranno sempre piramidali) ma perché al momento sta facendo da vaso di scaricamento dell’arsenale del quale le classi continuano a disporre (le idee, l’istinto all’organizzazione, il senso di rivalsa…) ma privi della capacità di utilizzarlo perché assenti colori i quali ieri gli contenevano e indirizzavano le azioni.
Palla di lardo era un formidabile cecchino, avrebbe fatto la fortuna di qualsiasi esercito, ma ebbe un capo capace di formarlo sull’uso del fucile ma non in grado di canalizzargli l’istinto su una linea di tiro produttiva e quindi si sparò in bocca perché lui voleva sparare, sapeva sparare, aveva bisogno di sparare per risolvere, quello che non sapeva scegliere da solo era la direzione.
Nello stesso modo internet in questo momento sta offrendo spazio a migliaia di Palla di lardo che smontano e rimontano idee, puliscono armadi e rimuovono scheletri, perdono peso chiedendosi a vicenda come, inebriati come sono dal fatto che nei marines non esistono divisioni di classe, entri povero e sei trattato come chi è entrato ricco, ti si da la stessa arma, la stessa importanza, lo stesso punto di partenza e la stessa meta raggiungibile.
Sono gli stessi cadetti che spingono perché non vi siano differenze ma solo perché la partenza dev’essere la stessa, non perché non ci dovranno essere differenze in futuro.
Gli uomini restano animali ovunque li metti e comunque li vesti e l’istinto dell’animale è fare il capobranco o avere un capobranco.
Ecco perché i due/tre esperimenti di movimentazione attraverso la rete hanno visto lampi iniziali che mostravano chissà quale possibile dirompenza e poi si sono rivelati buchi nell’acqua.
Perché chi li ha sollevati ha fatto leva solo sull’istinto di avere un capobranco, non ha contenuto istinto, non ha indicato direzioni, ha detto solo “Sparate!” e quelli hanno sparato, ma ognuno nella sua direzione o in quella indicata ma senza sapere perché né cosa ne sarebbe stato il giorno dopo.
Tira su gente in internet è facile, ci riescono tutti e ci riescono tutti proprio perché la gente in internet è come quella fuori: attende che qualcuno la sollevi.
Farne battaglione però è altra cosa, è il passo successivo, serve saper sfruttare la momentanea assenza di scalini non per dir loro che il risultato “Azzeramento scalini” è raggiunto, perché nessuno lo considererà mai un risultato raggiunto, quello, ma per dir loro che non essendoci più scalini, la salita è un attimo.
In rete la sinistra ha centomila siti fiancheggiatori, ma spaziano da quello che scrive “Viva Walter” a quello che scrive “Viva Valter”, in mezzo un interminabile caotico assembramento di sostenitori di sé stessi, sostenitori di questo o quel guru, sostenitori del comunismo, sostenitori del socialismo.
Centomila siti che avranno sempre l’impatto che ha ognuo di loro singolarmente e cioè quello di dieci persone.
La destra ha lo stesso numero di siti fiancheggiatori, ma sulla testata di ognuno di quelli c’è il banner di Silvio Berlusconi.
Così, senza discussione, senza Perlusconi o Merlusconi, non c’è Bondi pur in chi lo apprezza, non c’è Cicchitto pure in chi lo trova intelligente, non c’è interpretazione personale, c’è Berlusconi perché Berlusconi E’ interpretazione personale, l’unica possibile, quella senza scalini intermedi, tu e il tuo presidente, quello che poi ti scrive a casa (a spese tue ma a te sta bene) per ringraziarti personalmente dandoti del tu.
La rete non è assenza di classe, è assenza delle caratteristiche che differenziano le classi.
Ma è un passaggio momentaneo dato dal fatto che chi guidava ieri non ha capito (dieci anni fa) l’occasione e non si è mosso per tempo per interpretarla al fine di controllarla e così è finita in una specie di autogestione collettiva che non poteva che dare i risultati che ha dato a oggi e cioè il nulla più totale, con penosi tentativi di controllo successivo e tardivo da parte di chi pensa che la gente sia controllabile solo perché aggregata e si dimentica che chi l’ha controllata ieri, chi l’ha portata a sollevare un intero paese, non l’aveva trovata aggregata, gli ha dato prima un perno, poi intorno a quello l’ha aggregata e dopo, solo dopo, l’ha scatenata.
Quel perno a destra c’è, a sinistra no.
In rete ci sono uomini e gli uomini, senza un perno, non saranno mai massa utilizzabile ma sempre e solo uomini bisognosi di un perno.
Il primo perno che arriva e da loro anche la certezza di essere un perno solido, se li piglia tutti.
L’uguaglianza non esiste, non è mai esistita né mai esisterà.
E’ l’uomo stesso che la rifugge, perché uguaglianza è principalmente responsabilità e la responsabilità, in assenza di ampie garanzie (che mai potranno esser date), è un cazzo da cagare che sono in pochi a volere come meta.
Se 40 milioni di persone applaudono uno scemo che gli ride in faccia e gli fa pagare un regalo ai suoi amici di qualche milione di euro alla voce passamanerie, un motivo ci sarà e non è da individuare nella testa, dove sta l’intelligenza che pure hanno, ma nella pancia, dove se non c’è arrosto ci dev’essere almeno il fumo.
Perché se non gli dai da mangiare, pure il tuo cane ti si rivolta contro.
Animali.
Si ricominci a ragionare così e qualcosa a casa lo si porterà.