The Classifica 45. Never mind the Jessicas and the Leightons – here’s the BRITNEY PISTOL !

Oh, i greci stanno spaccando tutto. Pur avendo tutto quel che serve per essere felici. Hanno Mtv, il Grande Fratello, le serie tv americane con sbudellatori fighissimi, hanno vinto gli Europei prima che noi vincessimo i Mondiali e il Panathinaikos ha superato l’Inter in Champions League. E nonostante Mediterraneo di Salvatores (rilanciando la lezione di Zorba il greco) assicurasse che l’unica loro aspirazione è starsene al mare strafatti di feta, eccoli che fanno ’sto casino. Pensate che il tipo cui hanno sparato viene definito “un anarchico 15enne”. Invece che “un 15enne fan di Amici”.

Anche hit parade alla mano, mica vero che coi greci siamo una faccia una razza. Da noi la top 10 è quasi autarchica (Pausini n.1, Giusy n.2, Tiziano Ferro n.3) e immune alla musica altrui; viceversa i greci alle spalle del Ramazzotti di Nicosia, Michalis Hatzigiannis, hanno tanti dischi stranieri. ABBA, Guns’n’Roses, Coldplay, Dido, Kanye West. Non è mai un bene. Noi saggiamente di stranieri in top 10 ne abbiamo solo due, il doppio della settimana scorsa. Oltre ai Guns’n’Roses, n.4, è arrivata Britney Spears, (n.9, ma non è la più alta nuova entrata: al n.7 c’è la nuova mefitica raccolta di Adriano Celentano). Da noi Kanye West (n.1 in Usa) è al n.65, Taylor Swift (n.2 americana) non è pervenuta. Take That e Killers, n.1 e n.2 in Gran Bretagna, sono al n.32 e n.34 qui. Insomma, a noi non interessa realmente quello che succede nel mondo – il che è anche utile, così quando fanno le leggi europee sull’ambiente o scrivono sui giornali che Silvio è un pendaglio da forca, noi possiamo fare spallucce. Però su una cosa siamo stati più pronti dei greci. Ci hanno detto che Britney è riabilitata, e noi abbiamo battuto i tacchi. Perché a noi non interessa la musica. A noi interessa essere à la page.


Ora vi spiego e vi ammannisco anche un brodoso parentesone su noi media people. Vedete, noi pupazzetti abbiamo bisogno di certezze. Ci serve qualcuno da approvare scodinzolando, e qualcuno da disapprovare con spasmodico raccapriccio. E possibilmente in magica armonia, tutti sincronizzati come una leggiadra coreografia acquatica alla Esther Williams. Bene: dovete sapere che l’anno scorso Britney ha pubblicato Blackout. Il sottoscritto l’ha recensito per Rolling Stone Italia e ha scritto, suppergiù: “Fermo restando che questa è una cretina col botto, il disco non fa affatto schifo come dicono: è ben prodotto, attuale, ballabile, cantabile e tutto quello che alla fine ci si aspetta da una popstar per teenager. Voto 4 stelle”. Gli altri colleghi, più attenti di me (ma non è colpa mia, ero distratto da vicissitudini sentimentali spettacolose) si sono sincronizzati e hanno invece spiegato che il disco era un disastro, e lei era una poveretta in crisi di identità, in spirale autodistruttiva, ostaggio dei media (gosh), blablabla. Vi dirò: come lo capissero da quelle canzonette zumpappère proprio non lo so. Ma so che quest’autunno è successa una cosa.

Quest’autunno Mtv ha fatto mente locale (e globale). E ha capito che Madonna è una vecchia babbiona e non tira il prossimo decennio. Che c’è bisogno subito di un’erede, ma Shakira e Christina Aguilera sono due fottute latine, Beyoncé e Rihanna, mondo schifoso, due negre. Che ci voleva una soluzione. E cosa hanno fatto? Hanno riaccolto la figliola prodiga, sommergendo di Mtv Awards la loro cocca: persino l’album flop, Blackout appunto. Trionfatore nella categoria “miglior album” nonostante il disastro nelle vendite. Era il segnale a tutto il mondo: la Barbie confusionale andava riabilitata e in fretta. E gente, il resto di noi media si è risincronizzato alla grandissima! Le notizie personali su di lei non sono migliorate, i figli le sono stati tolti quest’anno, mica un lustro addietro, e il padre per ordine del tribunale si occupa di tutti i suoi danari. Però appena è uscito quel rimbalzello di singolo intitolato Womanizer, tutti a confermare l’evidente rilancio di Brit. Rolling Stone (americano) l’ha messa in copertina con il titolo “Yes, she can” (…cristiddìo). Oppure: un mese fa, Repubblica ha dato una notizia del cacchio – su pressioni della famiglia, Britney non avrebbe interpretato la Vergine Maria in un nuovo film. Per comunicarlo, il giornale di sssinistra titolava esultante: “La nuova Britney Spears non sbaglia un colpo”. Ora, credetemi: questo Circus non vale molto più di Blackout. Ma credetemi vieppiù, noi italiani non saremo secondi a nessuno nel dire che Britney è tornata, è redenta, ha una nuova padronanza di sé nell’offrirsi nuda alla telecamera fin dalla prima inquadratura del clip di Womanizer, o nel fare giochini di parole scemi come If you seek Amy (spelling di FUCK ME). Ora lei dopo aver espresso il suo appoggio incondizionato a Bush e alla sua guerra esprimerà il suo appoggio incondizionato a Obama e alla sua pace. It’s just a jump to the left – tutti assieme. E siamo tutti contenti. Tranne i greci: da loro Britney langue fuori dalla top 10, soltanto al n.15. Ma quelli hanno qualcosa che non va.

(Visited 100 times, 1 visits today)

25 Commenti

  1. C’è anche il problema che la Aguilera, dopo un 2006 in cui sembrava lanciatissima, è diventata una ciaciona truccata come Vanna Marchi e con un marito appena appena più fotogenico di Chewbacca.
    Madeddu, secondo te il prossimo decennio non potrebbe essere di Miley Cyrus?

  2. Aguilera ormai ha esaurito tutti i posizionamenti.
    E’ già stata adolescente-prodigio, zoccola, donna-di-classe-e-raffinata.
    C’è bisogno di carne fresca.
    Io punto tutte le fiches su Katy Perry.

  3. Come ex madonnara, posso testimoniare che la Ciccone è stata sottoposta allo stesso ciclo inspiegabile di approvazione-disapprovazione dei media e dei critici. Ora la fase in cui tutto quel che fa è stupendo per definizione è finita. E confermo che la sensazione di noi, pubblico people, è che voi, media people, vi mettiate tutti d’accordo….

  4. Paolo, i greci non hanno per esempio Berlusconi, per questo sono così arrabbiati. E pure Tiziano Ferro (che se me lo tocchi la prossima volta che ti vedo litighiamo).

    Però ti ringrazio della dottissima elucubrazione del tuo direttore sul rapporto evemenenziale fra corpo e mente, rock e politica, a proposito del libro di Saviano.
    Ringrazialo, mi raccomando.

    E, ovviamente, concordo e non lo considero una forzatura per accodarsi agli altri.

  5. Quante palle: in una donna è cruciale l’indice di scopabilità: quello di Britney, tra foto con la cellulite e testa rasata, si era abbassato in modo intollerabile. La critica musicale e cinematografica raccontano tante cose sul talento e il carisma, ma non fanno che riflettere gli alti e bassi dell’indice di scopabilità. E questo blog ne sa qualcosa…

  6. se britney sull'”indice di scopabilità” c’ha costruito la carriera, non vedo perchè non debba essere importante

  7. E la scopabilità della Pausini come influenza la critica? Che se fosse scopabile, le perdonerei quelle lagne.

  8. Meno male che non sono l’unico a pensare che quell’album fosse molto meglio di tanta altra spazzatura.
    Madeddu grande come al solito!

    X Crasi:
    premetto che non sono fan della Pausini ma di donne non capisci una ceppa.

  9. Mah sarò un pervertito ma io una botta o due alla Pausini più che volentieri!!!

    Tra parentesi Madeddu: per quanto riguarda l’articolo stending ovesciòn. Clap clap clap!

  10. – la Pausini è donna amabile. Ma non fatevi irretire da qualche foto vanityfairica: di persona, per quanto io possa essere di facili costumi, non è esattamente il tipo che arrapa. Tra tutte quelle che sono in top 10 adesso (Pausini, Giusy, Giorgia, Irene Grandi) (…Tiziano Ferro non vale) ce n’è solo una che a trovarsela davanti si capisce subito che “te sdruma”. Malauguratamente, è d’a’ Lazio.
    – V e DD: Katy Perry, ho visto il suo showcase. E’ totalmente inascoltabile, lei dovrebbe uscire dalle torte, ma non lo dico per sminuirla, chi ha detto che non è un’arte? Quanto a Miley può darsi, io sono a favore delle Kissmilicia viventi (eventualmente anche solo perché gli anime e i fans degli anime mi hanno cotto il razzo) (oh, a tutti i fans degli anime pronti a insorgere scrivendo: “Sei un incompetente etc. etc.”: sì, avete ragione, straparlo. Non rompete, sfigati)

  11. Ehi non mi sono spiegato bene.
    Anche a me Katy Perry pare (lo showcase nun m’hanno invitato….:-)) inascoltabile.
    Però hanno imbastito per lei una produzione della madonna (non della ciccone), un posizionamento di marketing attualissimo e un singolo tormentone che, per quanto artificialissimo e in odor di plagio, è costruito in modo geniale: danzereccio per i club, con qualche schitarrata per chi vuole una marcia in più, con un refrain ultramemorabile e con un video altrettanto ficcante in cui ovviamente (non ricordo chi lo diceva) l’indice di scopabilità è altissimo e c’è pure il lesbo a rendere più morbosa l’atmosfera.
    Ergo mi chiedo.
    Vuoi vedere che l’industria discografica ammmericana sta puntando su di lei per il dopo-madonna?
    (perlomeno non su LadyGaga….)

  12. scusate: ma c’è un qualche motivo per cui questa Katy Perry dovrebbe durare di più di quanto non abbia fatto quella Meredith Brooks di “I’m a bitch”?

    a me pare lo stesso prodotto

    o forse mi sfugge qualcosa

  13. DVRA CRVX CENACVLI

    – Lorenzo Jovanotti : l’ombelico della sua Mercedes ! –

    E così anche il tambureggiante barbone paladino dei barboni, il cantore degli ombelichi di mondi (tediosamente) esotici, l’araldo dei popoli diseredati e degli arbusti più scorticati, è convolato a consacrare la propria vita coniugale in nome di Stato e Chiesa. Quanto costui realmente confidi nella benedizione dell’uno e dell’altra non è certo affar nostro, ognuno è libero, e libero di tener fede alla propria coscienza etica e coerenza morale; tuttavia rimane nostro appannaggio un giudizio sulla “star pubblica”, inseparabile simbionte del buon Lorenzo: già, perché quando con le proprie prerogative da jet-setter, fama televisiva, e influenza divulgativa si travalica il proprio “Io” sconfinando nella propaganda politica, riuscendo a far canticchiare alla gente i propri motivetti, insomma assumendo un ruolo pubblico con la piena connivenza dei soliti parassiti editoriali, si diventa pubblico patrimonio alla stregua d’un contestabile monumento insediato in pubblica piazza: non lo si può prendere a picconate, ma senz’altro tirargli qualche uovo marcio sì, ed in tempi di austerità, la merda.
    Ebbene, eccone un pò calda calda: ma come?! Emergency,..i tormentoni in favore dell’Africa, delle foreste abbattute; testi, musiche, sonorità e componenti della band forsennatamente improntati a celebrare quanto di più prossimo ai temi della povertà, del Terzo Mondo, dei bambini coi musetti crogiolanti di mosche e coi pancioni dall’ombelico a pallina…e poi ti sposi in Mercedes!?!..Con la scorta dagli auricolari penzoloni alla Berlusconi, con gli invitati strafirmati, il vestitino da pinguino e il cilindro da strozzino! Cioè, non a bordo di una Tata o di una Mahindra, costruite in India, così da aiutare quel mercato nascente fra gente che crepa di fame a frotte tutti i giorni, e neanche di una sovietica Skoda, di una cubana Uaz, o d’una di queste nuove low-cost cinesi, o foss’anche d’una fottuta Fiat per restare italiano, rosso, ma italiano: no, una tedesca, alto-borghese, sprezzantemente lussuosa e nibelungica Mercedes, pronipote di quella che scarrozzava Hitler.
    Ma certo, in fondo hai ragione tu, caro Lorenzo: nessuno ci rifletterà sù, nessun media dabbene se ne accorgerà..non Fazio, non Blob, non certo il pelatone che fa satira a Ballarò…nessuno si permetterà di sollevare simili osservazioni: continueranno i sorrisetti a go-go, le belle frasi ad effetto pronunciate magari abbracciato a Gino Strada, i Cd venduti grazie a video in cui saprai tornare frequentatore di palme e noci di cocco, e protettore di koala spelacchiati da cacciatori senza scrupoli. E la gente continuerà a non farsi domande sul conto di questi clown di regime, foraggiati ora come parlamentari, ora come showmen – o showgirls?!..boh! – inviati sull’ “Isola dei Famosi” (vedi il deputato comunista Wladimir Luxuria…), indugiando nel rimpirgli (di fottuto petrolio iracheno, magari!..) i serbatoi delle loro Mercedes.
    HELMUT LEFTBUSTER
    myspace.com/dvracrvxcenacvli ; dvracrvx_cenacvli@yahoo.it

  14. toh…un rottame anticomunista disoccupato…

    vai a lavorare, barbun, invece di fare il pankabbestia sui blog con l’adsl pagata da papà :D

  15. ame piace tanto Duffy .Le sue canzoni i sono rimaste appiccicate alla testa(quella di quando piange in taxi, poi).Mi sembra brava.

  16. DVRA CRVX CENACVLI dX
    Graffiti “pregiati”: quando, ideologicamente, si esalta l’arte per giustificarne l’assenza!
    Quante volte incappiamo in tesi giustificazioniste dell’attività svolta dagli imbrattatori di muri: “sono artisti sfortunati, menestrelli nell’ombra tacitati dalla censura di Stato, forse anche Michelangelo sarà stato uno di loro…”. Ma guardiamo i loro scarabocchi di merda: sono un manifesto al conformismo più ebete e alla piattezza più decerebrata; non c’è tratto, dettaglio, tonalità, tecnica che ne differenzi uno dall’altro, che li differenzi da una città ad un’altra, da uno stato ad un altro. Che imbrattino metropolitane, ponti, statue o edifici universitari, i caratteri e la grafica restano monotoni e monocordi, come è tipico degli obbedienti discepoli di ogni “accademia”: militare, musicale, culturale che sia, omologazione e dottrina regnano sovrani, altro che libertà d’espressione! Valutazioni queste che tengono già conto del limite posto dal loro strumento di lavoro, la bomboletta: potrebbero infatti variare il lessico, le tematiche, i contorni: anche i grandi pittori, scultori, poeti e musicisti usano i medesimi strumenti di lavoro, ma forme e contenuti differiscono eccome da autore ad autore. E tuttociò al netto dell’abbrutimento ed imbruttimento che tali prepotenze “artistiche”, così care ai democritoni democretini, infliggono tanto impietosamente quanto indistintamente a tutti i cittadini: già, perché Michelangelo non ha mai imposto ad alcuno di visionare la sua cappella Sistina, né alcun papa ha mai obbligato alcun cittadino romano a vederne gli affreschi impressi su superfici diverse da quelle delle pareti di casa sua; queste teste di cazzo di graffitari, invece, impongono a Me, a voi, a Noi di camminare per le strade, o di sostare sulle panchine cittadine a mangiarci paciosamente un panino, in coatta compagnia delle loro porcherìe, senz’altro più invadenti ed invasive delle televisioni Mediaset, “mediamente” le più tacciate da essi stessi, e soprattutto dai loro avallatori ideologici, di invadenza mediatica. Come al solito ci domandiamo dunque: chi davvero i carnefici e chi le vittime? Chi i prepotenti, gli illiberali irrispettosi, e chi piuttosto soggiace passivo al non poter vivere un ambiente visualmente più neutro e pulito? Inquina di più una centrale nucleare o le vagonate di vernice usate per denigrarne l’impianto?…Domande retoriche, purtroppo…Helmut Leftbuster
    myspace.com/dvracrvxcenacvli

  17. Хорошо написано. А это все на основе Вашего личного опыта?Позвольте поинтересоваться :)

I commenti sono bloccati.