nemmeno l’espediente di usare la gnocca per vendere una droga che provoca dipendenza ed assuefazione (per non parlare dei danni fisici e del rischio di morte) è un’opinione, ma una consolidata realtà
In tempi di crisi la faiga è una delle poche certezze.
P.S. Mai vista una persona più triste di Mazzetta.
sarà perchè la vista ti fa difetto hyena, oppure perchè confondi la tristezza con qualcosa che ti sfugge
…e non intendo la faiga ;)
Non mi è venuta voglia di farmi un Campari,
però mi è venuta voglia di farmi una Jessica Alba.
…e meno male granturista ;)
comunque iniziative del genere mirano a promuovere l’affermazione del marchio più che il prodotto, quando ricordiamo il miniabito di Charlize Theron che si disfa per colpa del filo impigliato e cominciamo con: “Ti ricordi qualla pubblicità del Campari con la tipa…”, la loro mission è compiuta, lo stesso vale ovviamente per il calendario. Il marchio è valore.
a Hyena:
la faiga per fortuna non è quella di plastica che si vede sui calendari, ma le donne vere che puoi incontrare ovunque.
certe bellezze non sono un ‘opinione…
nemmeno l’espediente di usare la gnocca per vendere una droga che provoca dipendenza ed assuefazione (per non parlare dei danni fisici e del rischio di morte) è un’opinione, ma una consolidata realtà
In tempi di crisi la faiga è una delle poche certezze.
P.S. Mai vista una persona più triste di Mazzetta.
sarà perchè la vista ti fa difetto hyena, oppure perchè confondi la tristezza con qualcosa che ti sfugge
…e non intendo la faiga ;)
Non mi è venuta voglia di farmi un Campari,
però mi è venuta voglia di farmi una Jessica Alba.
…e meno male granturista ;)
comunque iniziative del genere mirano a promuovere l’affermazione del marchio più che il prodotto, quando ricordiamo il miniabito di Charlize Theron che si disfa per colpa del filo impigliato e cominciamo con: “Ti ricordi qualla pubblicità del Campari con la tipa…”, la loro mission è compiuta, lo stesso vale ovviamente per il calendario. Il marchio è valore.
a Hyena:
la faiga per fortuna non è quella di plastica che si vede sui calendari, ma le donne vere che puoi incontrare ovunque.
Eccolo, uno più triste di Mazzetta: Carlo Asili.