L’Avidità ed il Mercato

Nel bel mezzo della crisi economica si invoca a gran voce il ritorno della politica. Più politica e meno mercato, si afferma: mai più dovrà succedere che l’avidità del libero scambio distrugga il bene comune per favorire i ricchi ed i potenti, gettando il resto della società nella povertà più nera. Bisognerebbe però chiarire che ciò che chiamiamo mercato, in realtà, è prima una teoria poi una prassi. L’avidità invece è un sentimento umano. Che abbonda in particolar modo tra i politici.

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4 Commenti

  1. Ancora sta storia ?
    Vorrei sapere chi invoca ciò.
    Smettiamola di dare la colpa al mercato.
    Oltre all’ avidità il problema è che non si deve poter “scommettere” soldi che non si hanno .
    Il singolo cittadino non può prendere 8 ipoteche sulla medesima casa , non capisco perchè possano fare una operazione analoga banche.
    I politici 1 cosa dovevano fare , impedire tale possibilità (che non mi pare sia una cosa molto libero mercato) . Invece legisferarono a favore , tanto che appunto le banche tanto bistrattare non fanno nulla di illegale . Quando non hai fatto l’ unica , banalissima e semplicissima , cosa che ti competeva , poi la tua autorevolezza e utilità viene a dir poco meno.
    Al max “meno costosa politica demente e meno finto libero mercato alla CalvinBall” .

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