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E Gasparri si fa venire le caldane per Mauro Biani. hehehe, mauro è un dilettante. Io gliel’ho detto a mauro: maurè, mandocazzovai? Guarda come si fa! coglione…
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Un incubo!
sì, ‘sta situazione mi ricorda le volte in cui mi sono augurata che Andreotti stirasse le zampe. Per vent’anni.
Che paese di merda che per fare spazio al nuovo tocca sperare solo nella morte del vecchio.
Il femore, rimasto semisepolto sotto un cespuglio di ortensie, non fu mai piu’ ritrovato. Ma Pierpierwalter, pronipote di Silvio, che l’aveva subdolamente occultato, in seguito ebbe modo di pentirsene amaramente. Nonno Silvio, grazie alla protesi servoassistita in titanio-molibdeno alimentata da pile nucleari che fu costretto a farsi impiantare, divenne imbattibile nel tirare i rigori. Non solo spezzo’ piu’ volte i polsi al pronipote, ma riusci’ anche a farsi inserire nella lista Champions del Milan. Si faceva calare in campo da un elicottero solo per tirare punizioni e rigori. Li tirava restando seduto su uno sgabello, mentre due giovani nubiane gli facevano aria con dei ventagli di piume di struzzo. Smise solo quando, dieci anni dopo, stufo di collezionare coppe dei campioni, decise di dedicarsi al basket. Ma questa e’ tutta un’altra storia.
voi scherzate, ma questo si fa glii zupponi di staminali!
è immortale, e, per chi è nato sotto il suo governo, IMMORTALE.
Comunque ‘ste vigne son tutta salute.
Ceauşescu 71, Franco 83, Tito 88, Bokassa 75, Peron 79, Pinochet 91, Mussolini 62, Stalin 75.
Campano a lungo ma prima o poi…
Heeeere we aaaare… Boooorn to be kings… Of the Princes of the Uuuuniverse… NAU-NAU-NAU-NAU…
Ma il 23 settembre 2045 mica sarà festa nazionale dell’esercito?
Cioè mi pare sia così, un giorno dopo la giornata nazionale dell’aeronautica (il 22) e uno prima di quella della Marina (il 25), no?
E non si potrà andare ai giardinetti, durante una qualsiasi delle 363 (Natale e Ferragosto non si toccano, perché il Grande Maestro della Croce l’avrà fatto scrivere nel Grande RiConcordato del 2012) Grandi Giornate del Grande Esercito, mi pare, ma solo stare a casa ad attendere che suoni il telefono per farci trovar pronti al dovere se il Grande Lotto avrà estratto il nostro numero per vedere se rispondiamo cantando correttamente l’inno nazionale.
Poi, domanda stilistica:
Ma il cestino là a destra, è sulla stessa linea del Presidente o te ne sei fregato della prospettiva?
Poi, domanda concettuale:
Parlaci di quei raggi di luce.
Provo ad immaginarmi nella mia testa la scena che hai disegnato e non capisco se la trovo tristissima o stupenda.
ommioodddio!
Voi ridete, io ho un concittadino di nome Cossiga. A Zent’anni!
e quando se ne vanno, vengono sostituiti da altri VECCHISSIMI! ma com’è?
mi ricorda “intervista col vampiro”
boh
Tarallopazzo, vorrei puntualizzare che i due morti più giovani sono stati giustiziati.
Gia’, era quello che intendevo con “prima”