Leggende nere

Il 15 ottobre demmo la notizia che un tentato rapimento di una bambina da parte di due rom, strillatissimo dai giornali nel maggio scorso, si era risolto in nulla: la magistratura aveva assodato che il tentato rapimento non c’era proprio stato. I due rom erano rimasti in galera per quattro mesi, ma nessun giornale rilevò l’assoluzione, neppure una riga: scrivemmo questo, e debbo dire che raramente, in lettere o mail di commento, mi era capitato di rilevare tanta freddezza o aggressività da parte dei lettori del Giornale. Buona ragione per tirare dritto. La Fondazione Migrantes, che è un centro studi della Cei, si è rivolta all’Università di Verona e le ha commissionato una ricerca sui tentati rapimenti addebitati ai rom dal 1986 al 2007. L’esito è questo: «Non esiste alcun caso in cui viene commesso un rapimento. Nessun esito corrisponde a una sottrazione dell’infante effettivamente avvenuta e provata. Anche laddove si apre un processo, il fatto contestato viene sempre qualificato come delitto tentato e non commesso, le cui circostanze aprono a una complessa valutazione dell’esistenza o meno della volontà dolosa». La notizia è del 10 ottobre scorso, e neppure questa a mia memoria è uscita sui giornali. Prima d’inalberarvi: i rom tendono a compiere reati con indubbia regolarità e a non integrarsi nella comunità che li circonda, ma pare che non rapiscano i bambini. Stiamo dicendo questo.

(Il Giornale, 8 novembre)

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29 Commenti

  1. “Il motivo tra l’altro è semplicissimo e risiede proprio nel pregiudizio. Se sei col carrello della spesa che stai caricando i sacchetti in macchina e ti si avvicinano due zingarelle, magari per rubarti il portafoglio o la borsa, e se tu hai una bimba in braccio, la prima cosa che pensi non è che stanno tentando di scipparti, ma che stanno tentando di rubarti la figlia. Se si avvicinano due drogati con le stesse intenzioni, invece no.”

    povere volevano solo rubarti il portafoglio o la spesa…

    sto in due dal ridere!!

  2. ” e ieri non hanno fatto una piega per la scimmia a Condoleeza Rice.”

    Forse perchè hanno letto ciò che ha scritto la Ravera e non il resoconto di…come si chiamava, quel tizio? Ma lasciamo perdere.

    Ale, rapimento di bambini. Dico, rapimento di bambini, viene un tizio che ti porta via il tuo pargoletto, un piccolo bambino innocente e tu arrivi pensare che un tizio, lo zingaro, è capace di fare quest’atto orribile, un atto paragonabile alla pedofilia . Una categoria, e solo una , che viene incolpata in blocco di questo crimine orrendo. Certo, gli zingari possono dare fastidio, a volte rubano, sono petulanti, sono sporchi, etc…Però, un atto ORRENDO come il rapimento di bambini non lo fanno. Cosa c’è da ridere ?

  3. E dai no spider, così rido anch’io con le zingarelle …
    Sai perché questa storia non mi piace? Perché è uno stile riconoscibile, quello di controbattere con carichi di ipersensibilità quasi isterici su questioni di dimensioni definite. Sofri su un episodio di cronaca che parla di un’ingiustizia ha costruito un grattacielo teso a dimostrare che i rom non rapiscono i bambini e punto.
    Perché non è vero che i rom tendono a compiere reati con indubbia regolarità, mentre è assolutamente vero che nessun rom abbia mai rapito qualcuno?
    Qual è la considerazione che ha il più alto tasso di realismo fra le due? E bada bene, qui non c’è nessuno che ha detto che i rom tendano a rapire i bambini con indubbia regolarità (salvo la zia di una cugina di una conoscente di mio nonno che per telefono, ecc).
    Te l’ho detto prima, ad un presunto stereotipo si controbatte con un assolutismo indimostrabile.

  4. C’è da ridere sulla dimenticanza del NON tra ‘a volte’ e ‘rubano’.

    Scena1:

    Estate, esterno giorno.
    Mamma con bambino in carrozzina entra in negozio, fuori mille gradi, chiede a commessa se può regalare a bambino qualcosa da bere.
    Commessa impietosita regala a bambino bottiglia di té freddo.
    Mamma con bambino esce da negozio, io per caso con loro, fuori papà attende, piglia la bottiglia di té e se la scola.
    Famigliola prosegue sua passeggiata e entra in negozio successivo.
    Il bambino il té fresco manco l’ha visto.

    Scena 2:
    Autunno, interno giorno.
    Tabaccheria, io in fila per sigarette, entra bambino rom 7/8 anni si infila e butta su rendiresto moneta contata per due pacchetti di sigarette.
    Comprate sigarette indica cesto di brioches e chiede brioches in regalo perché affamato.
    Gentile tabaccaio con gentile tono e faccia da “Secondo te sono scemo?” risponde ad affamato bambino che visto che s’è appena comprato due pacchetti di sigarette, può lasciarne giù uno per comprarcisi la brioches per sfamarsi.
    Bambino rompe i coglioni a tutto bar finché anziano signore da lontano vede scena si alza gli chiede con tono di buona azione quotidiana “Come ti chiami bambino cosa desideri bambino hai fame povero bambino perché nessuno da qualcosa da mangiare a povero bambino”.
    Bambino indica brioches anziano compra brioche bambino gli ride in faccia e esce mentre tabaccaio fa slalom tra sguardi di schifo di anziano che giudica tutti razzisti lui invece padre pio.

    Ho due anni di convivenza a dieci metri da gigantesco campo rom milanese.
    Totale aneddoti: ca 730.
    Divisi per categorie, chiedere fascicolo e io produrre relativo aneddoto.

    I rom li rubano eccome, i bambini.
    I loro.
    Gli rubano la vita.

    Foglio di via immediato per tutti quelli sopra i 12 anni.
    Dove, sono cazzi loro.

    Finché non li si separa dalle loro nuove generazioni, le loro nuove generazioni non potranno che essere la replica delle vecchie.
    Ho seguito anche riunioni per affrontare il problema e ho capito il problema: i rom sono per le associazioni cattoliche come le prostitute per i narcos: fanno cassa.
    Loro lo sanno bene, per tenersi gli scudi umani delle associazioni cattoliche fanno figli a dieci alla volta.

    Vuoi colpire il problema?
    Il presepe ti farà vedere come uno che colpisce i bambini.
    Ualà.

    Razzista?
    No, altrimenti il foglio di via lo chiederei anche per quelli sotto i 12 anni.
    Solo uno che li ha avuti come vicini di casa per due anni.

    Chi fa i discorsi belli si trasferisca accanto a un campo per almeno due anni.
    Poi torni qui a riparlare di statistiche.

  5. Anch’io ho degli aneddoti! Oggi, parlando con uno zingaro (qua ce ne sono pure tanti) mi ha confessato di avere rapito dei bambini.
    Dice di essersi ispirato all’ ‘Ndrangheta.
    Certo, li ho detto, ma in quel caso si parla di mafia calabrese, anzi di mafia e basta. Brutta gente. Mica d’italiani.
    Vero, ha ammesso lui, delinquenza e razzismo sono questioni soggette alla statistica.

    Sommariamente.

  6. “Per dove?”

    Come specificato: chi se ne fotte.
    Ma se proprio mi attribuisci competenza sufficiente per avere voce in capitolo, suggerisco: in vaticano.
    Non ce n’è nemmeno uno lì, ma è pieno di gente che li vorrebbe.
    Visto che evidentemente il problema è che manca qualcuno che faccia incontrare domanda e offerta, proponiti.

    “Che risolve?”

    La serenità di oggi di un’intera generazione di bambini, che è la convivenza con un’intera generazione di adulti domani.
    Questo per loro.

    Per noi una serie di fattarelli catalogati in 730 fascicoli che non hai mai letto, visto che mi pare di capire che tra te e il primo rom in linea d’aria passino probabilmente non meno di dieci chilometri.

    Sbaglio?

  7. Ah sì, anche la ‘ndrangheta, giusto.

    Anche lì c’ho la soluzione: si facciano rientrare i 4 tornado testé spediti in Afghanistan e li si usi per radere al suolo la calabria.
    Porto via giusto mia mamma e mia nonna, il resto può tranquillamente diventare un enorme capo per aquiloni, magari per bambini afgani ai quali affidare il compito di generare una nuova calabria in un paio di generazioni.

    Poi?
    Altri sentimentalissimi problemi che vi affligono la giornata?

  8. PS:
    Razzista?
    No, calabrese.

    (l’ho già detto che a volte a darvi dei tonti vi si fa un favore? Vabbé, lo rinnovo, come voi rinnovate ilà perché)

  9. Così come è inutile parlarne con chi lo fa da undici chilometri di distanza.

    Ah poi, ecco l’altra cosa che ho imparato seguendo i gruppi cattolici che difendono ‘sti qua: l’egoismo è parola che andrebbe usata con un sacco di cautela.
    SOPRATTUTTO, quando si parla di battaglie combattute a suon di buoni sentimenti.

    Non ho tempo adesso perché la signora mi torna dal lavoro e le vorrei far trovare qualcosa di buono da magnà, altrimenti sarei stato qui finché non ti avessi dimostrato il perché tra me e te quello egoista è quello seduto sulla tua sedia.
    E non a colpi di esperienza, non serve.
    A colpi di significato di quella parola.

    L’unica urgenza di chi vive di battaglie in difesa del povero e dell’emarginato, è che il povero ed emarginato tale resti.

    Se questi hanno un nemico, ce l’hanno tra le file di chi li difende.

  10. (pausa ricetta, non t’illudere… :))

    “poi magari sei pure convinto che chi gli da fuoco ai campi lo fa per il loro bene, come no…”

    E lo so che il concetto del nemico tra gli amici è difficile, ma secondo me puoi farcela.

    Facciamo che la prendo alla larga e ribalto, facendoti un esempio di amico tra i nemici, così vediamo se la formula ti appare meno delirante.

    I nemici dei rom stanno tra chi li difende, esattamente come una delle più grandi cariole di assistenziali soldi ‘in un colpo solo’ ricevute da un disastrato comune siculo gli è arrivata da un governo nel quale il partito che ha più peso è la Lega come mai nella sua storia.

    Torno alla mia pasta.
    Vediamo se il nesso logico lo trovi da solo.

    Cià.

    (accidenti…tu che ragioni per statistiche perfette e non tolleri sfori a questa regola ferrea mi parli dei nemici dei rom identificandoli nelle molotov che gli son state lanciate e cioè tre campi negli ultimi dieci anni ma poi t’incazzi se qualcuno usa gli stessi metri per parlare dei loro furti generalizzando? Come funziona? Tu puoi gli altri no?)

    eh eh eh…com’era…furbacchione… ;)

  11. Va beh, io mi tiro fuori, che sto vedendo all’orizzonte profilarsi la legge di Godwin.

    Volevo solo lasciarvi alle vostre discussioni dicendo che ho solo notato che la frase di Facci era orrenda, e sarebbe stata orrenda rivolta verso qualsiasi gruppo indefinito di persone.
    Il resto ve lo siete prodotto da voi.

  12. Come al solito ognuno ha le proprie ragioni.
    Tra i giovani rom,un tentativo di fuoriuscire da alcune dinamiche,in passato ha provocato più danni che altro.
    Una intera generazione di giovani (che oggi ha dai 30 ai 40 anni) distrutta dalla droga.
    Oggi mi ritrovo nella cooperativa di facchinaggio,che di tanto in tanto,collabora con noi,dei ragazzi di 16,17 anni che non dicono di essere Rom neppure sotto tortura.Dicono di essere serbi,montenegrini,addirittura albanesi (che per loro è quasi un’offesa).Vogliono lavorare,sognano una casa normale nella quale vivere,e si trovano a combattere con i nostri pregiudizi e contro le loro famiglie.
    P.S. Bruciare delle baracche abbandonate,al massimo crea problemi di polveri sottili.
    Bruciare le tende della protezione civile,come hanno fatto ad Opera, la vigilia di natale,un pochino i coglioni me li fa girare.

  13. è orrenda la frase di Facci, ma d’altronde non e’ che lavora per le Monde Diplomatique.

  14. Se io ti faccio un discorso un tantinello (ma giusto un filo) meno ideologico (al di là dell’avvio, ma ti facevo un filo più elastico e quindi mi ero permesso l’azzardo) del tuo riguardo alle posizioni di chi vuole risolvere SERIAMENTE il problema e chi no e tu mi rispondi parlandomi dei campi dati alle fiamme, io ti replico esattamente dall’estremo opposto, così per mostrarti che scema è l’impostazione, non che lo è solo quando è del tuo interlocutore.

    Non sono tre i campi dati alle fiamme negli ultimi dieci anni, come l’incendio dei campi non è una piaga quotidiana come da tua replica si dovrebbe pensare alla lettura del termine “nemici”.

    Se togli l’impennata del periodo immediatamente successivo alle elezioni e alla famosa vicenda della bambina (non) rubata, tu che sei aggiornato dovresti sapere che l’incendio dei campi non era mai stata pratica così diffusa da diventare immagine utilizzabile in un discorso “amici/nemici quale la soluzione migliore?”

    Lo dicono i miei aneddoti?
    No, lo dice la semplice logica, visto che essendoci una media di cinque/sei campi grandi per grande città, se la pratica dell’incendio fosse stata abitudine negli ultimi dieci anni, dopo due (anni) non avresti più avuto campi in giro per l’italia per la semplice formula del “prima o poi finiscono”.

    Ti sembra di vivere in un paese senza (più) campi più o meno attrezzati?

    Allora la discussione certo qui finisce, ma perché tu le fai (tutte, a oggi) demagogiche, ideologiche e su basi sceme tanto quanto quelle che imputi a chi ti risponde, non perché per l’ennesima volta non hai trovato l’interlocutore aggiornato quanto te.

    Che è una scelta legittima, eh, intendiamoci.
    Ma se tu per spiegare come mai non si sia ancora trovata una soluzione al problema rom rispondi “Perché c’è Borghezio!”, beh non puoi che aspettarti uno che ti risponde di conseguenza, come dire, ‘poco aggiornato’

    O nel tuo aggiornamento non t’era arrivata la notizia che racconta il rom, e il conseguente problema, come un popolo in italia da qualche secolo?
    Dici che fino all’arrivo della Lega era un problema risolto?

    Accipicchia che chicche mi perdo!
    Dov’è che t’aggiorni, tu?

  15. Me ne rendo conto al punto che io lo tolgo direttamente quel ‘ci sono problemi’ che sott’intende che ce ne sono altri che invece no.

    Qualsiasi problema nasce dallo scontro di diverse posizioni, altrimenti non ci sarebbe il problema; quindi è chiaro che la soluzione allo stesso una delle due parti la scontenterà.
    E’ caratteristica propria del concetto di soluzione, in quanto concetto conseguente a quello di ‘problema’.

    Allora il problema non è capire che ogni soluzione scontenterà qualcuno, quello lo sanno anche i sassi (se sopra i cinque anni).
    Il problema è, data questa base di partenza, capire quale delle due parti ha necessità di essere considerata prioritaria e non nei confronti del problema ‘madre’ ma dei problemi ‘figlio’ che si genereranno se sceglierai la parte sbagliata da favorire.

    Secondo te la matrice da usare per trovare la soluzione è quella, pur nella tua versione laica, della chiesa?
    Va bene, fallo.
    Ma quando questa scelta, che ti porterà a imporre a duemilioni persone di una città di accettare il fatto che tu non ti sei occupato di loro ma delle diecimila che loro mal sopportano, ti consegnerà un paese drammaticamente spostato verso l’estrema destra che ormai tira sassi a qualsiasi cosa di nero si muova per strada, non star lì a dar la colpa a Borghezio, perché dietro quelle bottiglie incendiarie non c’è lui, ma tu e la tua incapacità di fare quel minimo di ragionamento necessario per capire che se imponi a duemilioni di persone duemila che loro non vogliono, tu sono le basi per un sicuro conflitto sociale quelle che avrai messo giù.

    O dici che ci vuole una laurea in scienze politiche, per capire che se su sessanta milioni di persone 40 non vogliono QUESTI rom e te lo dicono chiaro e limpido ma nonostante questo tu glie li piazzi sotto casa, saranno bottiglie incendiarie quelle che voleranno da lì a poco e la responsabilità sarà tua e del tuo essere evidentemente inadeguato a formulare soluzioni a problemi sociali e non certo di chi si mette a capo dei lanciatori?

    Se tu risolvi il problema, il Borghezio della situazione può urlare quanto vuole ma di persone incattivite al punto da trirar bottiglie non ne troverà manco una.
    Se tu il problema lo moltiplichi per dieci, il Borghezio della situazione non avrà nemmeno bisogno di urlare, per trovare cortei di gente pronta a seguirlo, gli basterà candidarsi per spazzarti via democraticamente.

    Direi che l’attuale momento politico/sociale ti spiega abbastanza bene quale delle due strade il paese ha scelto di prendere.

    Tu dici che la colpa è dei fascisti, se il paese gli ha dato le chiavi di casa?
    Io ricordo che ad aprile il voto è stato libero e democratico e nessuno ha imposto niente.

    Poi tu sei liberissimo di continuare a dire al 70% di una nazione che si deve tenere ciò che non vuole solo perché tu dici che se lo deve tenere perché per te è giusto così.
    Non dare però poi la colpa a Berlusconi se si vede consegnare le chiavi di casa pure da chi mai si sarebbe sognato di dargliele.

    Ogni soluzione scontenterà qualcuno, giusto, sacrosanto, illuminato.
    Adesso fai un ragionamento di sociologia for dummies e prova a immaginare un paese nel quale il 90% è incazzato e uno nel quale ad essere incazzato è il 10.
    Quale dei due paesi diventerà facile bottino per un fascistello autoritario nemmeno troppo sofisticato?

    Anche nel mio quartiere, se non avessero sgomberato il campo, presto sarebbero volate bottiglie.
    E non perché il quartiere è razzista, ma perché c’erano più SUV là dentro che in tutto il quartiere.
    Quando a essere povere sono entrambe le parti, la guerra non se la fanno.
    Quando a esser povera è solo una delle due, quella numericamente più consistente, e l’altra ha la protezione dello stato, la rabbia è matematica e lo scontro certo.

    Non so, a me pare un ragionamento elementare.

  16. ” ma li leggete i link, prima di prendere il pisello in mano e correr qui a fare quella faccia?)”

    Prego? Quale faccia, please? E il pisello ce l’ho nelle mutande, nel caso. Ben lontano dalle mani.

  17. No, per la cronaca.

    Spiace non avere più l’originale a far da prova, tocca fidarsi.
    Per la croncaca, Broono chiedeva la fonte della cifra presentata da Mazzetta come “ci sono 12.000 rom in italia”.

    Con pisello in mano e ‘quella faccia lì’ di chi fa tana tutto eccitato (da lì il pisello in mano), spunta Tommaso che risponde con un link come se fosse quello richiesto.

    Purtoppo quello però era un link che rimandava alla cifra dei soli rom censiti e in sole tre città e Broono lo faceva notare ribadendo che la fonte richiesta era al documento secondo il quale ci sono in italia 12.000 rom come da commento di Mazzetta, sempre rigoroso nelle cifre fornite.

    Compreso lo scivolone (e rimesso il pisello nei pantaloni) Tommaso ritorna cercando di mescolare le carte dicendo che il link fornito indica da dove venisse la sola cifra, fornendo con generosità anche quello relativo alla cifra complessiva italiana.

    Se Facci mi fa la cortesia di non cancellare il commento attualmente 66, si potrà notare il motivo per cui chiedo gentilmente a Tommaso di non fare il furbo, ché non siamo scemi e a Mazzetta la domanda originale e cioè dove abbia preso la cifra 12.000 rom in italia con la quale mi ha suggerito di informarmi prima di parlare.

    Per la cronaca.

  18. ” Con pisello in mano e ‘quella faccia lì’ di chi fa tana tutto eccitato (da lì il pisello in mano), spunta Tommaso che risponde con un link come se fosse quello richiesto.”

    Broono, insisti? Non ero tutto eccitato e non volevo fare tana. Avevo letto quella cifra qualche giorno fa, quando erano stati presentati i risultati del censimento . Ero e sono sorpreso che a quelle cifre non sia stato dato maggiore risalto, perchè a suo tempo ( ai tempi de ” gli zingari sono attorno a noi” ) si era parlato di cifre allarmanti. Solo per questo sono stato contento di riportare quella cifra, che ridimensiona l’allarme.
    Visto che tu e Mazzetta ne parlavate ne ho approfittato per riportare il link. Adesso fammi pure l’esame analitico del commento , ma non rompere più il cazzo con la storia del pisello e dell’eccitazione, perchè per tua informazione non mi eccito per così poco.

  19. @Mazzetta:

    Io non lo so se il tuo ultimo commento, a differenza di tutti gli altri, è sopravvissuto alla cancellazione per il motivo che penso io, ma secondo me sì.

    Secondo me il motivo per cui quel commento resta lì (e lì spero resti a far da citazione per tutte le prossime volte che zittirai l’interlocutore dicendogli di informarsi) è il fatto che dopo che 9 discussioni su 10 sono state da te chiuse con l’aria di sufficienza di quello che ha sempre di meglio da fare che dar corda a chi fa il ‘furbetto’, a chi non s’informa, a chi parla di numeri ma non porta fonti, a chi fa discorsi ideologici e non concreti, eccetera in tutte le varianti che fino a oggi hai offerto del tuo considerare gli altri sempre non all’altezza dei tuoi discorsi…viene fuori che la fonte che ti fa sentire in grado di dire “Ma che ci parlo a fare con te che manco t’aggiorni” è Cota della Lega sentito in tv che c’aveva il tono deluso.

    Me cojo.
    Io quel commento non solo non lo cancellerei, ma lo incornicerei e lo metterei in salotto.

    Non cambia la sostanza?
    E figurati se non veniva fuori subito che ‘il punto è un altro’.

    Il punto è che io ne facevo questione di metodo perché poco sopporto quelli che ti guardano dall’alto in basso e chiudono le discussioni dicendo che non c’è interlocutore adeguato.
    E nella questione di metodo il punto è esattamente quello lì.
    Non gli islamici (ma non eri quello che s’innervosisce se ci si sposta dal topic?) non l’indulto, non il finanziamento alle forze dell’ordine, niente di tutto quanto hai aggiunto per distrarre via via che il punto ti si faceva sempre più impossibile da evitare.

    Il punto è che per la seconda volta hai cercato di zittirmi col sorrisetto di sufficienza di chi dice “Non parlo con i bambini’ e poi è venuto fuori che la fonte sulla quale ragionavi era Cota visto in tv.

    Il punto è lì, tutto tutto lì.
    E maturità vorrebbe che lo riconoscessi senza dire che quella è una cazzatina solo perché adesso te la si è dimostrata, mentre prima era il pilastro del tuo discorso e quindi meritava di essere scritto bello chiaro in cifre, in lettere, scolpito su pietra perché lo scemo di Broono lo capisse bene.

    @Tommaso:

    Ancora?
    Anche tu?

    Tuo commento 66, tuo commento 68.
    Sono lì, sono leggibili, sono comprensibili.

    T’è andata male: non proseguire, no?

    Poi oh, il Mirror Climbing è gratuito e divertente.
    Capisco che possa esercitare un certo fascino indipendentemente dalla sua efficacia.

  20. Di solito quando mi accorgo che si stanno cancellando dei commenti, anche di persone con idee completamente opposte alle mie, mi innervosisco perchè considero le censure sbagliate a priori.

    Ma nel caso di Mazzetta, e visto che c’è qualcuno che ancora lo difende, secondo me si era da tempo superato ogni limite accettabile. Dai suoi commenti, soprattutto quelli sotto i post di Facci, scaturiva un odio e un livore che non avevano alcuna spiegazione ragionevole. Sotto una molto discutibile vignetta di Makkox era persino riuscito a fare insinuazioni sull’infanzia di Facci. Uno schifo difficilmente uguagliabile, e che se ci fossimo trovati in real gli avrebbe procurato seduta stante un calcio là dove non batte il sole, da togliergli il fiato per venti minuti almeno ( il tempo necessario per fargli comprendere i limiti invalicabili oltre i quali nessuna discussione può spingersi ).

    Per non parlare poi della pessima abitudine che aveva preso di presentarsi sotto nick diversi per aggredire i commentatori che non gli andavano a genio, come per esempio Virginia e, negli ultimi tempi, Broono. Quindi il vedere comparire su MN un’area ‘mazzetta free’, non può non far piacere a chi vorrebbe leggere discussioni appassionate, e non solo lunghe sequele di insulti.

    Detto questo, però, le cancellazioni qua sopra rendono poco comprensibile l’andamento dei commenti. Ieri, leggendo gli interventi di Broono, ad un certo punto mi era persino sorto il dubbio che fosse completamente andato di testa. Forse sarebbe il caso che Facci trovasse una maniera per levarci dai coglioni mazzetta, lasciando però visibile quel poco di ragionamento ‘civile’ che persino mazzy ogni tanto produce.

  21. Fammi capire.

    Il fatto che Facci scriva su Il Giornale, Il Riformista e compaia in video su Canale5, autorizza a venire qui a tirargli addosso i peggio insulti e le peggio insinuazioni? E autorizza pure a travestirsi con nick diversi per ripetere i peggio insulti e le peggio insinuazioni?

  22. Hai risposto a me, ieri.
    Che lo so che detto in un commento a mia firma può far pensare che sia il clone che dice di non essere il clone, però insomma, diciamo fidati.

    So che non c’è esperienza di scambi reciproci sufficiente per chiederti di usare l’istinto (Luke :)) ma fidati, dopo un po’ scopri che per riconoscere se dietro il nome Broono ci sia io o il troll ti basterà ‘capire il contenuto’ indipendentemente dal nome.

    Il troll non s’avvicina nemmeno di ..ehm…unidici chilometri (:)) al mio livello.
    Che è comunque basso, mica dico di no, ma per lo meno è identificabile da un filo logico tra i commenti, ogni tanto dell’ironia che mi si dice essere non così stupida, da una capacità di sotenere anche per dieci commenti da sei pagine cadauno una tesi per il semplice fatto che la ritengo importante e che è sempre il risultato di un ragionamento che, in quanto tale, sono in grado di portare avanti e spiegare.

    Il troll mi può giusto replicare il nome, ma chiunque abbia parlato con me per almeno due/tre volte non viene sfiorato nemmeno lontanamente dal dubbio che il contenuto dei suoi interventi possa essere uscito dalla mia testa.

    Senza togliere l’orgoglio, che è secondario ma altrettanto indicativo.
    Pensi che se il troll avesse anche un decimo della qualità, capacità e costanza (leggi: capacità di assillare e sfinire :)) che ho io e che mi serve anche per incastrarti (gioiosamente) dimostrando a un ostacolo duro come te che se come fonte usi Cota della Lega ti si becca facile, non userebbe il suo di nome, invece che regalare a un altro il merito di una vittoria (gioiosa, ribadisco) così sudata?

    Eh.
    Dai, la logica, su.

    Sull’intervento di Facci in tv dell’altra sera, mi sento di dire una roba stimolato dal commento là sopra: aveva così tanta ragione a rispondere come ha fatto alla Jebreal, che persino Mentana le ha detto “Hai semplicemente torto” per chiudere la questione.

    Poi lei poteva anche avere ragione nel merito, ma certo è che per come l’ha detto e soprattutto per come si è giustificata (“Se la smetti anche tu di interrompermi” quando nemmeno aveva ancora parlato e tantomeno era stata da lui interrotta) tutto si può dire tranne che il sorrisetto strafottente di Facci da quel momento in poi non fosse più che giustificato.

    Indipendentemente dal suo scrivere su Il Giornale o meno.

  23. Ah…ma allora sei de coccio.
    Facciamo così, spersonalizza.

    Scena 1, Bar, interno giorno:

    Uno che ogni mattina prende il caffé alla tua stessa ora, contesta ogni cosa che tu discuti col barista dicendoti che hai detto 90% e invece è 88,7% e chiude dicendoti “E me ne vado perché tanto uno che usa i numeri a cazzo come te e manco mette le fonti non merita manco il tempo della sigaretta che ora mi accendo.

    Scena 2, bar, interno giorno:

    Quest’uno la mattina dopo se ne esce dicendo che i rom in italia sono 12.000 e tu sai che la realtà non è 12.001 né 11.998, che pure ti permetterebbe di replicargli come fa lui di solito, ma che è addirittura dieci volte tanto per essere ottimisti e basarsi sui dati forniti in ogni angolo del web reperibili in sei secondi.
    Allora tu metti da parte la cifra reale che lo farebbe innervosire e gli chiedi semplicemente da dove abbia pescato ‘sta cifra, visto che uno che fa della precisione millimetrica bandiera, non può averla tirata fuori a cazzo e non può averla fatta per decenza, mica per altro, ma resta che quella cifra è il dieci percento della realtà e quindi richiede conferma.

    Lui ti risponde che l’ha detta un leghista sull’autobus mentre veniva al bar ma che il punto non è quello il punto è che sono pochi.

    Scena 3: strada fuori dal bar, esterno giorno:

    Tu esci ridendo e pensando a quando tu dicesti “Sono molti” in un altro discorso e lui quasi ti mangiò perché ‘sono molti’ non vuol dire un cazzo o tiri fuori la cifra o taci perché qui non è un asilo ma un posto dove si discute con cifre concrete alla mano.

    Non esistono numeri rilevanti in assoluto.
    Se 120.000 riescono a farsi detestare dal 70% di 60 milioni, significa che quel numero è rilevante abbastanza da diventare problema.

    Uno è rilevante?
    No, immagino, siamo 60 milioni.
    Uno con una bomba in mano in una stazione è rilevante?

    “non è simpatico discutere con uno che ti fa sparire quello che hai detto e 3 che lo ricostruiscono come gli pare”

    Eh…sei furbo pure tu, non c’è che dire.
    Facciamo che se i tuoi commenti fossero tutti lì dov’erano, sappiamo entrambi che ‘sta frasettina sul ricostruire le cose come più mi piace non l’avresti potuta dire e che quindi anche tu con la cancellazione un po’ ti ci gongoli e la chiudiamo qui sapendo cosa ci siamo detti?
    Eh?

    Su Matrix rispondevo seguendo il commento di Gabriele

  24. Non sono io che ho fatto della precisione numerica l’unica modalità di confronto, io ho solo seguito ciò che mi è stato proposto e che ti ho visto proporre in più di un’occasione.
    Se vuoi dialogare devi parlare la lingua del tuo interlocutore.
    Se uno mi parla in inglese io parlo in inglese, se uno mi parla con cifre alla virgola, io lo seguo e faccio lo stesso.
    Altrimenti è un gioco a dire ognuno la sua e non un dialogo e la cosa a me non è mai interessata più di tanto.

    Con me capitò quando si parlò di precari/assunti.
    Ottocento commenti a inseguirmi sulla dimostrazione numerica di ciò che sostenevo e che tu non condividevi.

    Stessa impostazione di confronto ti ho visto mettere sul tavolo quando si parlò di scuola e investimenti.
    Ottocento commenti a inseguire chi citava cifre destinate agli stipendi e cifre agli edifici, che tu non condividevi.

    Altre occasioni varie ed eventuali che secondo me non è il caso di star lì a spulciare l’archivio per trovarti, tutti qui leggono e si sa come funzioni.

    Nemmeno per me è fondamentale la cifra esatta, io infatti tra i due ero quello che diceva ‘molti’, quello che voleva il doppio decimale dopo la virgola per poter superare il check point e godere della tua attenzione eri tu.

    Non è più così e da oggi Mazzetta è quello che se vuol dire ‘pochi’ dice 12.000 anche quando sono 120.000 improvvisamente disinteressato non al doppio decimale dopo lavirgola ma addirittura a uno zero in più o in meno?
    Era ora.
    Sarà più facile parlare, diciamo.

    Nessuno (cioè non io) sta negando la campagna in atto in questo momento in Italia, sarebbe folle anche solo provarci.
    Quello che però è altrettanto folle è affrontare il problema ‘Rom’ facendo partire il ragionamento da aprile scorso.

    Sono in italia da circa sei secoli e se in sei secoli ‘pochi’ esseri umani non sono riusciti a ottenere altro che l’essere cacciati da quasi ogni nazione sul cui suolo parcheggiano le larghe gonne perché la maggior parte delle persone di qualsiasi nazione si parli non-li-vuole-sotto-casa, non si può liquidare il problema dicendo che Berlusconi sta attizzando il fuoco e loro in realtà sono brava gente.

    Perché quella brava gente non la vogliono manco nel loro paese, dove pure Berlusconi al di là diqualche sicuro investimento non ha alcun potere e qualcosa vorrà pur dire.
    Ecco, ignorare tutto questo e parlarne indicando in Berlusconi il problema dell’insofferenza verso i rom è un discorso ideologico tanto quanto quello fatto da chi li difende dicendo che sono semplicemente povera gente per conquistarsi il propri posto in paradiso.

    Sono solo 120.000 vero.
    Facciamo che hai ragione tu e che su 120.000 saranno sì e no 100 quelli che compiono reati e che il resto è pura propaganda.

    Mi spieghi come mai i restanti 119.900 non sono, in sei secoli, riusciti a essere più in evidenza di quei cento, tanto da rendere la pur martellante propaganda di questo o quel dittatorucolo inefficace perché, semplicemente, che non siano tutti ladri lo avrebbe sotto gli occhi ogni cittadino italiano da sei secoli?

    Perché nessuno ha mai chiesto campi per i senegalesi?
    Perché, al di là di un fastidio dato dalle differenti culture, le città sono invase da etnie di ogni genere ma nessuno fa manifestazioni per cacciare i sudamericani dall’italia?
    Perché nessuno si è mai messo a capo di un corteo che chiede la chiusura di tutti i kebab aperti in italia e,anzi, ne apprezza il moltiplicarsi a macchia d’olio?
    Perché nonostante i peruviani abbiano cancellato i padroncini di milano e abbiano preso il monopolio dei trasporti urbani rendendo la circolazione pericolosa come mai prima visto che guidano come fossimo a Lima e già prima i furgonisti erano delle mine vaganti figurati adesso, nessuno fa picchetti per rispedirli oltreoceano?
    Perché nonostante l’invasione di negozi e ristoranti cinesi, nessuno ha mai cercato di aizzare la folla contro i cnesi, uan numericamente rappresenterebbero molto più di ogni altro popolo il problema “invasione”?

    Forse perché nessuno come i rom è strumentalizzabile in questo senso?
    E perché i rom lo sono?

    Hai mai visto un ristorante rom?
    Cavolo, avranno una cultura alimentare pure loro, no?
    Una storia di cucine da usare come testa d’ariete come lo zighinì è stata per gli eritrei, gli involtini primavera per i cinesi, che a colpi di delizie si sono presi mezza città.
    Hai mai visto una balera rom?
    Eh no, non dico un gruppo di gitani invitati al festival dell’unità a far da cover band degl inti illimani, dico proprio un posto dove puoi sentire e ballare la loro musica.

    Hai mai visto, in sostanza, qualcosa che assomigli anche solo lontanamente a quanto hanno fatto tutti gli altri popoli che a oggi, episodi idioti a parte, fanno parte dell’italia in tutto e per tutto al punto che persino la Lega ha difficoltà a trovare un sistema per convincere la signora sua votante che si fa i capelli shampoo e colore a 6 euro, che il cinese va cacciato?

    Tu dirai: nessuno permetterebbe a un rom di aprire un ristorante.
    Giusto, oggi.
    Come ieri nessuno entrava in un ristorante eritreo perché la zona era pericolosa.
    Ma guarda un po’ oggi è pieno di ristoranti africani e fuor c’è pure la fila, in questa città razzista di questa nazione razzista.

    Allora forse il discorso è quello dell’uovo e della gallina?

    Facciamo che prendiamo ad esempio un campo come quello sotto casa mia, circa 1000 persone (non ti dico)
    Facciamo che hai ragione tu e che lì dentro di delinquente ce n’era uno solo e non i 600 che la propaganda vuol farmi credere.
    Tolgo volontariamente dall’esempio ciò che ho visto con i miei occhi altrimenti mi riparti con l’esperienza personale non può far testo e lasciamo solo la banale matematica: 1 delinque, 999 no.

    Se i restanti 999 volessero aprire un ristorante in zona per accogliere quegli italiani che vanno a mangiare lo zighinì per utilizzare lo stesso ariete che si è dimostrato efficace per qualiasi altro popolo altrettanto non voluto quando arrivò ma che non per questo si mise a piangere e far la vittima e anzi si rimboccò le maniche, dici che non avrebbero la possibilità di prendere il suv di quell’unico delinquente, venderlo e comprarcisi due tavoli, certi che uno contro 999 difficilmente avrebbe potuto opporsi?

    E se tutto questo non è mai accaduto e quindi si può ragionevolmente dire che quei 999 non han fatto nulla per mandare quel delinquente fuori dal campo a calci in culo perché più utile alla causa di integrazione da spedito sulla luna che da ospitato solo perché cugino, mi dici perché il mio non trovare un solo motivo per fare io quello che nemmeno loro han voglia, pur potendo numericamente, di fare dovrebbe qualificarmi come razzista anche se poi la realtà è che vivo mangio e dormo in una nazione piena di cinesi magrebini egiziani senegalesi filippini e eritrei senza grossi fastidi e anzi in certi casi pure con una certa soddisfazione?

    Poi se vuoi ci rimetto anche i miei occhi e ti dico che i suv nel campo qui sotto erano 999 su 1000 ma quelli parcheggiati fuori dal campo non potevano starci perché spaccavano le auto di tutta la zona a ritmo di dieci a notte per portarsele via o rubarsi i ciddì, ma vabbé, poi dici che non fa testo perché sono poveri e perseguitati e quindi me lo tengo per me.

    Rispondi solo alla domanda originale:
    Perché non c’è un solo ristorante rom in tutta italia?
    In una nazione, dico, che ha dimostrato di essere ‘penetabilissima’ a colpi di uan ton fritti, hai mai mangiato una specialità rom?
    Qui da me arrivavano degli olezzi di barbeque, la sera, che mi facevano incazzare tanto erano buoni.

    Dovevo andare io a chiedergli di farmeli assaggiare altrimenti sono razzista?
    Non diciamo cazzate.

  25. Considerato che al tizio che non ti fa differenza e al tale che non odi hai dedicato l’80% del tuo commento, quando nel mio al quale in teoria sembri aver voluto rispondere, non c’era traccia né del primo né del secondo, direi che a me fa ancora meno differenza che a te.

    Ma vabbé, io mollo.
    Credevo si stesse parlando del problema rom, non del problema Berlusconi.

    Se era questo il tema ti dico che anche a me sta sul cazzo e vorrei lui e tutta la sua carovana su una nave spaziale per saturno.

    Bene, anche oggi l’abbiamo detto.
    A posto così?
    Ciao.

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