Il materasso dei nonni

Erano in molti concordi a dire che questa settimana avremmo visto rialzarsi le borse. I soldi evaporati in qualche maniera sarebbero risorti come Lazzaro dal loro sepolcro informatico. Ho il ricordo dei miei nonni materni che tenevano i soldi sotto il materasso. Una volta alla settimana o quando arrivavano le pensioni si mettevano vicini a contare banconota dopo banconota i risparmi di una vita, con noi nipotini che correvamo ai piedi del letto.
Una volta per perdere soldi doveva accadere una di queste cose: li spendevi, ti bruciava la casa (con il materasso dentro), te li rubavano. Ma a parte queste cose dieci milioni avevi e quelli sapevi che dovevano esserci nascosti sotto il giaciglio. Se capitava qualcosa la colpa era chiara: nostra e della nostra poca attenzione.
Oggi invece se hai 40.000 euro in banca ti vengono dati 7 centesimi di interesse (mi ha mostrato l’estratto conto una cara amica) mentre le spese solo per tenerli fermi sono più alte di qualunque svalutazione. Allora ti propongono di investirli, con il rischio però mai dichiarato di vederli scomparire all’improvviso perchè un simpatico brocker a Manhattan ha barattato una società con i debiti di un’altra, attraverso un meccanismo che chi lo capisce dopo prende tre aspirine. Ho un altro caro amico che tiene tutti i suoi soldi nello zaino che porta sempre dietro di se. Verrebbe voglia di dirgli che è uno sprovveduto, un incauto, un esagerato. Chiedetelo però a chi ha perso migliaia di euro “sicuri” la scorsa settimana: non li ha mai visti, non li ha mai toccati, non li ha mai avuti. Gli hanno solo comunicato che li ha persi, questa volta per davvero. Io torno al materasso dei nonni. Voi?

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