Cara Trenitalia

Ridendo e scherzando tre anni fa un biglietto di seconda classe andata e ritorno su uno degli eurostar della tratta Milano-Roma costava più o meno 92 euro. Ora costa dai 112 ai 118 euro a seconda della modalità con la quale lo si acquista. Facendo due conti arriviamo approssimativamente ad un aumento del 25% (che da romana potrei riassumere con un “mica pizza e fichi”).
Peccato che tutto il resto sia rimasto esattamente come prima, ritardi compresi.

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10 Commenti

  1. mazzetta: ma certamente, il sistema degli aereoporti, che comunque in questi mesi abbiamo scoperto essere sovrabbondante pur essendo gestito con criteri più privatistici, non è comparabile alle ferrovie, ad oggi almeno.

  2. Ehehe carino il gioco in cui tu continui a mentire dicendo che ti ho dato della cialtrona, io ti dico che non è vero, tu menti di nuovo e lo ripeti, e io alla fine ti dovrei dire che va beh, se vuoi che ti dò della cialtrona ti accontento.
    Ma non ti accontento.

    Non ti ho dato della cialtrona, mai, nemmeno una volta. E non lo farò adesso.
    Smentiscimi pure quando vuoi, se ti è possibile.

    Ho solo tentato un confronto su delle opinioni. Sono opinioni anche le tue, anche se pensi di poter emettere “giudizi oggettivi”.

    Solo che appena ho riportato, educatamente e pacificamente, la mia opinione, prima hai tentato di zittirmi facendo a chi ce l’ha più lungo, poi hai optato per il vittimismo inventando che ti ho dato della cialtrona (ma quando mai?), poi hai elencato a casaccio un bel po’ di disservizi che non faccio fatica a credere che esistano su alcune tratte dei pendolari (ho fatto pure quello…) ma che non riguardano manco da lontano la tratta Roma-Milano in Eurostar.

    Adesso il tris: ancora con la storia della cialtrona, un altro elenco a casaccio (quando? con che frequenza? che ordine di grandezza?), e infine ancora i disservizi erano di tutta Trenitalia.

    Sei tu che hai scelto il merito del post, che è lamentarsi del costo eccessivo del biglietto per la tratta Roma Milano a fronte dei disservizi che ne hai in cambio. Che evidentemente non sono quelli in generale di Trenitalia, ma quelli tra Roma e Milano, altrimenti l’accostamento è quantomeno bizzarro.

    Ma fa niente, ci ho provato.
    Ti lascio con le tue “opinioni oggettive”.

  3. ps

    ci devono essere un paio di blog di pendolari del Nord dedicati al train watching…o al trenitalia-watching per essere più precisi

  4. Tra cinquant’anni i treni non esisteranno più; tanto vale abituarsi presto. Ah, l’uccellino mi ha anche detto che gli aerei potranno essere un gradito ricordo già tra un paio d’annetti.
    E’ un uccellino malizioso… Magari dice solo fandonie. Buon futuro a tutti.

  5. sinceramente mi paiono sciocchezze

    i tempi sono troppo stretti per il teletrasporto e ancora di più per dispositivi antigravitazionali, salvo scoperte clamorose nel campo della produzione e stoccaggio d’energia

    ancora di più se invece l’uccellino allude a qualche tipo di crisi, lumanità ha una vitalità animalesca e di sicuro il benevolo Occidente non rinuncerà a difendere le proprie conquiste

  6. spider: fammi capire. Un fatto accaduto a me diventa un’opinione (quindi non un fatto) mentre la tua esperienza positiva invece ha valore.
    Interessante!

  7. Ciao a tutti.
    Io per ora abito ancora a Lecce. Quello che vi posso dire è che da Lecce la maggior parte dei treni in partenza è treno espresso, che non ha niente a che fare che intercity, eurostar o addirittura AV. Le condizioni igieniche di questi treni sono veramente pessime, spesso alcuni vagoni sono infestati dalle zecche e da pulci, alcuni allagati, ecc. Sono estremamente lenti e poco sicuri.
    Per quanto riguarda l’eurostar non è per niente vero che il costo del biglietto non è aumentato, anzi aumenta più o meno di 2-3 euro ogni sei mesi. nell’arco di 2 anni ho visto lievitare il costo del bigl ES Lecce Ancona da 42,25 (12/07/04) agli attuali 51 euri (prezzoattuale sul sito + 4 euro per l’acquisto in biglietteria) senza in cambio vedere alcuna miglioria.
    Sinc quello che succede in altri paesi mi interessa relativamente, preferisco che si migliori in prestazioni, in connessioni e in costi il servizio ferroviario italiano esistente.
    PS: in Italia siamo troppo indulgenti sugli aiuti alle aziende, poichè se ci pensate il biglietto di un treno lo paghiamo 2 volte una volta con i sovvenzionamenti indiretti che i governi concedono e un’altra volta con il prezzo effettivo stabilito dall’azienda trenitalia ma i soldi poi non sappiamo neanchè come vengono spesi…. (discorso simile a quello che si può fare per le autostrade)…
    Venite a ballare in Puglia! ;D

  8. certo, se si parla solo di alta velocità non si comprende appieno il problema… potrei raccontarvi di un eurostar milano-napoli in ritardo di 2 ore e 50 “per avverse condizioni atmosferiche” (piovigginava appena), ma mi limito a proporvi un video

  9. partecipo alla discussione, anche se ho esperienza limitata, visto che prendo il treno solo ogni tanto.
    Le mie considerazioni non si spingono alle comparazioni con paesi europei, ma si limitano a qualche personalissima opinione.
    Innanzi tutto, mi pare di ricordare che il treno Bologna-Milano costasse circa 20-25.000 lire finoo a qualche anno fa. Attualmente si va dai 25 euro per un intercity fino ai 35 circa dell’alta velocità….capisco l’inflazione eccetera, ma mi sembra un aumento considerevole.
    Attualmente l’unico modo per risparmiare è buttarsi sul treno delle 5 e qualcosa del mattino, che costa circa 13 euro.
    Altra considerazione è che con l’aumentare della “qualità” dei treni (prima eurostar, poi alta velocità) si è assistito ad una clamorosa riduzione dei treni regionali e interregionali. Sulla tratta Milano-Bologna credo che ci siano uno o due regionali (entrambi alle 5 del mattino) e un espresso (circa verso le 7, se non sbaglio). Morale: hanno semplicemente cambiato nome ai vecchi IR, li hanno chiamati IC, e hanno raddoppiato il prezzo del biglietto! Perchè alla fine i treni sono sempre quelli…stessi carrozzoni sfasciati, e stesso tempo di percorrenza. Cosa giustifica il prezzo più alto? Il fatto che si chiami IC.
    Altra considerazione: mi concentro su chi prende il treno non tutti i giorni, ma semplicemente per vacanze. Fino a pochi anni fa, andare in treno conveniva. In senso economico. Quindi chi partiva sceglieva se prendere la macchina (spesso più comoda sul luogo di villeggiatura, ma molto + costosa per una famiglia media) o prendere il treno (un po’ più scomodo, ma notevolmente + economico della macchina). Il risultato era che la macchina cominciava ad essere economicamente conveniene solo se si viaggiava almeno in 4 dividendosi le spese.
    Attualmente la tratta Bologna-Napoli costa dai 46 euro in intercity (sempre pieni nei periodi di vacanza) fino ai 61 dell’alta velocità (i prezzi si intendono di seconda classe).
    Visto che il pedaggio autostradale per la stessa tratta è di 32 euro, e che la benzina per 563 km (diciamo che la macchina faccia 13 km/l e che la benzina costi 1.2) è di 51 euro, se sono in macchina da solo pago 83 euro (e ancora mi conviene il treno), ma già se viaggiamo in 2 comincia a convenirmi la macchina.
    Ora mi chiedo: se i prezzi continuano ad alzarsi a parità di prestazioni, quanto ci vorrà prima che la macchina sia + conveniente anche per chi viaggia da solo? Ed in tal caso, quanto ci vorrà prima che la gente non usi più il treno (almeno per andare in vacanza)?
    Infine mi domando….in un momnto in cui la crisi ci viene sbattuta in faccia ad ogni angolo, è possibile che una impresa in condizione effettiva di monopolio non dia ai consuatori la possibilità di scegliere tra un servizio buono ma dispendioso e un servizio meno efficiente ma economico? E’ possibile che l’unico modo per risparmiare sia prendere il treno alle 5 del mattino?

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