Sabina e Beppe salvati dal governo Berlusconi

 

12 settembre

I bambini deficienti da grandi vorranno fare la satira, non la velina o il calciatore: perché la satira santificata da certi buffoni è il mestiere più bello del mondo, qualcosa che vorrebbe corrispondere a una perfetta immunità giudiziaria & civile oltretutto per autoproclamazione: satira anche se non avesse più nulla della satira, satira anche se non facesse più ridere da anni.

Satira per loro significa che puoi dire quello che vuoi, su chi vuoi, quando vuoi, come vuoi: e devi poterlo dire magari pagata dal servizio pubblico, devi poter invocare la Costituzione, devi poter chiamare nano e antidemocratico e fascista e ciccione e piduista ovviamente chi vuoi (a destra) e collaborazionista e inciucista e corrotto ovviamente chi vuoi (a sinistra) e se qualcuno avrà da ridire tu invocherai l’articolo 21, il regime, la censura, perchè tu sei intoccabile, fai satira: comica ma comiziante, satirica ma tribunizia, giullare ma requisitoria, senza contraddittorio che è roba da giornalisti, tu fai satira e quindi travestirai ogni delirio di onnipotenza da missione salvifica, ogni disturbo narcisistico da sindrome da persecuzione cilena. 

Perfetto, Non quadrano solo un paio di dettagli.

Uno è questo: qualcuno dovrà pur deciderlo, se tu fai satira o se sei solo da internare. E questo qualcuno, tu guarda, è proprio quella Magistratura che i satiri invocano di continuo perché indaghi sull’intero scibile umano ma non su di loro. C’è l’obbligatorietà dell’azione penale e loro non fanno che difenderla, ma non ‘stavolta. Esiste una norma (che non riguarda il vilipendio religioso, depenalizzato nel 1999) e il problema a loro dire non è se la norma sia giusta o se comunque sia stata infranta: il problema è che c’è «aria di fascismo» (Dario Fo) e soprattutto che «la satira non si processa» (Curzio Maltese) il che beninteso ci starebbe anche bene, la satira non si processa: il problema infatti è che secondo la magistratura quella della Guzzanti non è satira. Qualcuno dovrà pur stabilirlo, oltre un certo livello: e non siamo messi così male da lasciarlo decidere alla stessa Guzzanti o a Dario Fo, Curzio Maltese, Beppe Grillo, Marco Travaglio e altri che si parano il sedere con la satira ogni volta che dicono una cazzata.

Beppe Grillo ha detto che Capo dello Stato è sonnecchioso e che non doveva firmare un certo provvedimento: secondo la magistratura è satira. Sabina Guzzanti, invece, ha descritto un Papa all’inferno nelle mani di diavoli gay: secondo la magistratura non è satira. Deciderà il Guardasigilli, sono le regole: e che meraviglia, se negasse l’autorizzazione. I giudici contro i martiri della satira, il governo Berlusconi che li difende. Che meraviglia. E già che ci siamo, visto che Beppe Grillo ha detto che di questo passo andrà vivere all’estero: che meraviglia, se si decidesse a farlo.    

(Filippo Facci – Il Giornale, Il Foglio dei Fogli)
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18 settembre

Alfano «salva» Sabina Guzzanti

Il ministro della Giustizia sugli insulti al Papa: «Non darò l’autorizzazione a precedere. Ora spegnere fuochi

MLANO – «Ho deciso di non concedere l’autorizzazione a procedere conoscendo lo spessore e la capacitá di perdono del Papa che prevale sulle offese». Ad annunciare che, per il Ministero della Giustizia, il caso-Guzzanti ‘finisce qui’, è il ministro della Giustizia Angelino Alfano presente a Milano ad un incontro all’Universitá Cattolica. 
(Corriere.it)
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5 Commenti

  1. Vuminchia, e invece sì: siamo nel salotto di casa mia. E vi caccio fuori quando mi pare.
    Risposte per le rime: sono anni che ne aspetto una. Una vera. Di merito. L’unico rimprovero che neriterei è questo: sì vabbeh, ma da gente che commenta su Macchianera che t’aspetti?
    Per quanto riguarda il dileggio, se io storpio una cosa virtuale (un nick) non cambia nulla. Pensa a queli di sopra che continuamo a scrivere che mi faccio le meches: sono ridotti così male che si inventano le cose. Tra un po’ diranno che ho il cazzo piccolo e che ho gli occhi chiari perchè ho le lenti.
    Ora m’avete rotto, ciao.

  2. FF wrote:
    2) Io non ho parti nè padroni.

    Con questa, cher Filippò, hai ipotecato il titolo per la battuta più esilarante dell’anno

    FF wrote:
    3) Nessuno è entrato nel merito di ciò che ho scritto. Il mio articolo, non qui, ma nel mondo reale, è stato ampiamente apprezzato e ri9preso.

    Ed è un’impresa di tutto rispetto, visto che sai scrivere, ma hai grossi problemi nel leggere e anche ad afferrare concetti complessi come “mondo reale”
    Evidentemente ottusità e presunzione favoriscono l’involontaria ironia, molto meglio di quando cerchi di far lo spiritoso

    FF wrote:
    4) Non ricordo se ve l’abbia mai detto: siete dei poveracci, la feccia, per giunta anonimi.

    specchio riflesso! :D

    scommetto che frequenti quello che poi se ne è uscito con la storia dei bamboccioni, se vai all’olimpiade dei bambocci ti fanno l’antidoping

    stending ovescion per la frase su abbaglianti e fagiano, in ambiente aperto questo genere di passeriformi si impallinano con estrema facilità, sono troppo abituati a sbrodolare in ambienti protetti, qui sul world wild web la dura legge di Darwin li riconduce a quello che sono: uccelli d’allevamento, volatili addomesticati

  3. Matilde, show tits or gtfo.
    Che come insegna Facci tra qui e il mondo reale
    ce ne passa, e vogliamo la certezza che nel mondo
    reale tu sia ampiamente apprezzata e ripresa, e
    in quest’ultimo caso, tu mostrassi il filmino.

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