“Al Grande Flap del 1978 si arrivò tutti ben preparati, l’anno era iniziato con il successo cinematografico di Incontri ravvicinati del terzo tipo e con la voce roca di un uomo che viveva in un abbaino. Aspettare l’extraterrestre, per un tredicenne rallentato e prepubere, è sogno in stato di veglia. La coscienza vigile è arrivata all’estate stordita da cose troppo grandi per essere vere, le idi di marzo sono qui ed ora e lasciano cadaveri a terra. L’immaginario è rapito da strani simboli e dalla fotografia di un uomo con in mano un giornale che non legge. Per fortuna dal 4 aprile la Rete 2 manda in onda per la prima volta Atlas Ufo Robot, la prima puntata è preceduta dall’annunciatrice Maria Giovanna Elmi – fatina conturbante – che spiega a tutti il successo internazionale di questi “particolari cartoni animati” che andranno in onda fino al 6 maggio…”
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Da Moro a Goldrake, da Papa Luciani agli Ufo
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un anno con tredici lune, lo diceva anche fassbinder
e ve lo dico anch’io, che sono uno dei principali settantottologi viventi, per ragioni che è molto lungo elencare