Tanto per essere chiaro ci andrò dritto per dritto: a incazzarsi Berlusconi non ha ragione, ha ragione da vendere.
Le intercettazioni pubblicate con grande pompa dall’Espresso, e rimbalzate su tutti i principali quotidiani italiani, non solo non hanno alcuna rilevanza penale, ma nemmeno informativa; e persino logica. Non dicono niente che non fosse già di pubblico dominio, ma in più sputtanano dei poveretti che cercano di lavorare e per farlo devono abbassarsi a chiedere a terzi il favore di un provino (che, com’è noto, non si nega a nessuno), e fanno fare la figura dei poveretti ad altri (Saccà, B. stesso) che poveretti non sono affatto. “Rivelano un costume”, dice. Ma è un costume che è lo stesso da sempre, o davvero pensate che Carlo Ponti non fosse vagamente interessato quando sceglieva registi, produttori e copioni per farci recitare la Loren? Preferisco pensare che chi ha deciso di pubblicarle, le intercettazioni, lo abbia fatto con il solo e unico fine di vendere qualche copia in più. Altrimenti devo credere che costui sia seriamente convinto che in queste conversazioni vi sia la schiacciante prova di una qualche grave ingerenza nelle cose dello Stato o della televisione, commerciale o meno, e che tutto ciò serva a fare la guerra alla proposta di B. di abolire le intercettazioni, quando è esattamente il contrario. In entrambi i casi, spero che queste persone, che si dicono di sinistra, si rendano conto di aver offerto un formidabile destro al Presidente del Consiglio per aver mano libera nel forgiare norme repressive sulle intercettazioni, e contemporaneamente per essersi guadagnate il pane in modo così infame.
L’unica cosa che si può aggiungere è che B. si è, in modo traslato, fregato con le sue stesse mani, la sottocultura che ha imposto all’Italia per ragioni mercenarie essendogli rinculata addosso. E la fiction, miracolo, nemmeno c’entra.
Con la signorinizzazione (“Chi”) e la defilippizzazione (“Amici”, “Uomini e donne”) del Paese, infatti, la sterzata reality-gossip da cui le aziende di B. traggono gli utili necessari al mantenimento della ricchezza che gli è stata fondamentale per la propria affermazione in politica, il reality-gossip stesso è diventato bene di pregio, che sul mercato delle commodities culturali possiede un valore altissimo e privo di segno, men che meno ideologico o politico.
Come poteva uno come B. non immaginare che di tutta questa macelleria sarebbe lui stesso diventato il taglio più prelibato?
Quanto ci metteranno a inondarti di email incazzate per quello che hai scritto? Madonna, non vorrei essere nei tuoi panni…
sciapò.
non si poteva riassumerlo meglio.
in ogni caso, complimentoni all’espresso per l’acume dell’analisi politica, per il tempismo dell’intervento, per la sagace intuizione delle conseguenze della pubblicazione..
se dei giornalisti del genere non ci fossero, berlusconi dovrebbe inventarli..
Forse il quadro era già nitido e chiaro per i frequentatori dei salotti romani, ma per noi comuni mortali passare da un nebuloso “tanto si sa che va così” a una documentazione entomologica dell’andazzo rappresenta oggettivamente un piccolo scatto conoscitivo.
Quanto alla rilevanza: sono d’accordo in generale, trattasi perlopiù di squallide cronachette peripatetiche da basso impero. Con qualche eccezione: che apprendere che un membro dell’Autorità di controllo sulle comunicazioni è un famiglio di B e lo chiama “il Gran Capo” è abbastanza rilevante.
Infine, Carlo Ponti non era un gestore della cosa pubblica, mi pare, dunque chiamarlo in causa per un parallelo con la presente situazione è del tutto fuori luogo.
Pruno:
1) La documentazione entomologica c’era già nella precedente tornata di intercettazioni Saccà-B., mi pare. Qui si aggiungono solo dei nomi, e l’umanissimo terrore di B. che la squinzietta di turno racconti al mondo i loro convegni amorosi.
2) La faccenda del membro dell’autorità di controllo è effettivamente l’unica cosa degna di nota, anche se a nessuno pare fregargliene niente perché, immagino, poco patinata. C’è in realtà un’altra cosa interessante: Saccà che dà del coglione a Del Noce.
3) Quanto a Carlo Ponti, la reale differenza tra lui e B. sta nel fatto che le intercettazioni mettono in evidenza la preoccupazione di B. non tanto a far lavorare le sue protette, quanto a che Saccà trasmetta alle stesse che B. ha fatto il loro nome.
Non capisco perchè coloro che solitamente sono pronti a negare la natura di dittatura mediatica a cui in passato siamo stati sottoposti (sono in attesa per quanto riguarda il futuro) della serie per intenderci: “Ma và là, figurati, nessuno ascolta quello che dice Fede o legge Il Giornale” poi non esitino a sparare affermazioni contro giornali come L’Espresso “Ah beh bravi coglioni ora avete legittimato Silvio a fare quello che gli pare”.
Ma la comunicazione funziona sempre e solo in un senso?
Che l’Espresso stia facendo scientemente il gioco che vuole Berlusconi? No? Una bicamerale occulta?
Certo è che la pervasività dell’elemento figa in queste tramette truogloditiche di potere ha del fascino, e mi conferma in una mia vecchia impressione: ovvero che l’unica visione politologica davvero pregnante e fedele al vero apparsa negli ultimi decenni risieda in certi romanzi di James Ellroy.
Tornando ai sentimenti, la mia più empatica pena va in questo momento a quel fiero, superbo esemplare di cerva imprigionato nella dorata e umiliante cattività di Villa S. Martino.
Sono solo e semplicemente e perfettamente d’accordo. Aggiungerei anche che in questo paese del cazzo rimane impunito L’82% DEI REATI, questo significa che in Italia se rubi o commetti qualsiasi altro reato hai più di 8 possibilità su dieci di farla franca. Chiudo chiedendo a tutti ….. Dov’è la povera Clementina Forleo massacrata disciplinarmente daun CSM vergognoso perchè ha messo le sue manine da secchiona nella cacca del PD? Sia sanulla dei 55 milioni di Euro sfilati dar Sor Consorte? E di De Magistris ne sa niente nessuno? E delle accuse a Mastella e Signora si sa nulla? Credo siano stati tutti scarcerati e temo che alla fine verrà fuori che il fatto non sussiste …
Caro Moroni, mi sembra ti sfugga un piccolo particolare.
Che è questo: uno che, evidentemente, perde tempo a pensare di combinare intrallazzi con fighe e fighette varie e ruffianate o papponate di vario ordine e grado, è abbastanza evidente che a) o non ha tempo di pensare a come governare un cazzo di Paese o a fare un’opposizione seria, se non è al governo – e allora si ritiri dalla politica. b) oppure il tempo ce l’avrebbe, ma NON VUOLE usarlo in maniera intelligente perché preferisce perdersi dietro alla FIGA o ai vari intrallazzi che gli uomini di una certa età sono costretti ad adoperare per avere o passare agli altri un po’ di FIGA: ossia dare parti in commedia ad attricette, ecc. ecc. – e allora, anche in questo caso, si ritiri dalla politica. Lo spaccato che esce da quanto pubblicato dall’ESPRESSO non è tanto di rilevanza PENALE (posso essere d’accordo con te) ma è di rilevanza ANTROPOLOGICA.
Scarcerati da che e chi scusa Casanduoglio? Ho l’impressione che tu stia confondendo molte cose, Forleo e De Magistris non sono mai stati incarcerati, così come Mastella. Consorte è stato condannato in appello, con sentenza che conferma la pena di 6 mesi ottenuta in primo grado. Farà ricorso in cassazione ovviamente.
Come queste informazioni si colleghino all’inchiesta dell’Espresso però non lo capisco.
Vuoi dire: non di rilevanza penale ma di rilevanza del pene, insomma.
E io non capisco, Matilde, perché tu mi metta tra le file di “coloro che solitamente sono pronti a negare la natura di dittatura mediatica a cui in passato siamo stati sottoposti”.
Se hai un momento magari me lo spieghi.
Magari tu non sei fra quelli (e nel caso ovviamente ti chiedo scusa) ma ho sentito davvero molto spesso provenire discorsi molto simili a quello fatto da te su questa inchiesta da persone che per l’appunto scoprono il potere della comunicazione solo in particolari e determinate occasioni. ”
Opallàlllà non vorra mica dire che i giornali scelgono le notizie in maniera funzionale ai loro scopi? Nooooooo. E i Tg? Noooooo.”
N.B. Non sono una grillina sia chiaro, anzi.
W la figa e chi la castiga vogliamo dirlo?
Ovviamente mi riferivo ai 25 mandati cattura emessi contro la signora Mastella e compagni da un PM che oltre a sembrare il fratello italiano di Homer Simpson quindici giorni dopo è andato in pensione … Con l’occasione aggiungo: il simbolo del PDL è ben rappresentato da Ciarrapico. In nessun paese del mondo un personaggio del genere sarebbe in Parlamento ma probabilmente in galera. Ma mi spiegate anche in quale Paese del mondo il Governatore della regione dove si sta consumando un disastro ambientale come quello dei rifiuti in Campania rimarrebbe al suo posto?
Scusate l’invadenza per un piccolo aggiornamento
ROMA – La Procura generale della Cassazione ha chiesto di condannare alla censura e al trasferimento d’ufficio il gip di Milano Clementina Forleo per i contenuti dell’ordinanza con la quale chiese alle Camere l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni sul caso Unipol. La richiesta e’ stata formulata davanti alla Sezione disciplinare del Csm nel procedimento a carico della Forleo. (Agr)
Le raccomandazioni esistono ovunque, in particolare nello spettacolo. Non è bello, lo so, però non è sempre e necessariamente illecito. Se poi l’azienda nella quale avvengono queste raccomandazioni è controllata da un organo eletto dai partiti, è ovvio che saranno i politici a farle.
Sul fatto poi che ora siamo tutti più “informati”: vorrei sottolineare che il problema non è l’intercettazione in sè. Voglio dire, se a farla fosse stato qualche giornalista ben attrezzato, il problema non si sarebbe posto (se non per il giornalista stesso, al limite). Quello che ritengo assurdo è che tutte queste belle conversazioni siano state registrate dalla magistratura intercettando 9000 telefonate: e per quale reato? Rapporti poco limpidi tra politica e RAI? e c’era bisogno di tenere sotto controllo tutte queste persone? non è sotto gli occhi di tutti? non è implicito nel modello di gestione dell’ente pubblico?
Non si tratta di rilevanza più rilevanza meno, ma di cruciverba.
Certo che ogni fatto preso singolo ha il peso della carta del prosciutto, ma forse acquista un peso diverso se come ‘parte del racconto’ lo si considera e se come incrocio con altri fatti vi si approccia.
Ha un peso sapere che il tizio piazza le sue signorine in ogni fiction?
Certo che no.
Insomma, di capo di governo si tratta, cosa vuoi che sia una raccomandazione oggigiorno?
Poi però vai un po’ indietro dei mesi e trovi la sua dichiarazione secondo la quale in rai lavori solo se sei raccomandato con sott’inteso (dalla sinistra) e la stessa curiosa frase passa da gossip a ‘faccia di tolla’.
E dato che lui sulla credibilità personale ha basato il suo successo, dimostrare quanto sia faccia di tolla è opera abbastanza importante.
Ha un peso sapere che dentro la commissione ci mette i suoi cugini?
Ma no, acciderboli, fan tutti così.
Poi però vai un po’ indietro nei mesi e trovi la dichiarazione con la quale motivò più di una rigiità politica, quel ‘hanno occupato tutto, la rai è in mano loro’ che sbraitava da ogni podio possibile e la stessa curiosa frase passa da ‘irrilevante perché fan tutti così’ a ‘aveva detto una balla’.
Insomma, il peso di queste intercettazioni è nullo se le si legge per come appaiono, ne assume uno completamente diverso se le si inserisce nel quadro totale.
Non lo si può inseguire per i reati gravi, ora lamentate che non lo si dovrebbe inseguire manco sul gossip.
Poi?
Lo si può nominare o manco quello?
Il fatto è che il potere di quell’uomo si basa quasi tutto sulla credibilità e se al 70% dei suoi elettori è sufficiente che lui dica una cosa per credergli, allora dimostrare che sia uno che non la racconta per quella che è forse diventa una cosa sulla quale vale la pena spendere del tempo.
In questo senso, vista appunto la defilippizzazione del suo linguaggio politico con annesso successo, mostrare al mondo tutto (a quel 70%) che la rai è sì occupata ma dai suoi cugini e che lavora sì per raccomandazioni ma le sue (e insomma cambia un po’ il tono delle sue critiche alla rai, dopo questa scoperta), in un’italia come quella che viviamo oggi diventa una azione che rischia di essere più impattante della rivelazione del coinvolgimento o meno del governo nel rapimento Omar non perché va a colpire chissà quale mister italiano ma perché va dritto dritto alla stessa base della figura politica, quella credibilità che gli permette di dire qualsiasi cosa e il suo contrario cinque minuti dopo senza che nessuno batta ciglio.
E’ vero che tutti sanno da sempre che la rai è lottizzata.
La differenza è che prima di lui nessuno lo denunciava e tutti se ne guardavano bene dal farne bandiera di battaglia.
Poi è arrivato lui e ha annunciato che avrebbe salvato il mondo dal pericolo lottizzazione rai tutta in mano ai comunisti.
Ecco, sapere che negli stessi minuti distribuiva incarichi non direi che sia definibile gossip.
Broono, mi piacerebbe affrontare punto per punto le cose che dici, ma credo diventerebbe noioso per tutti.
Mi limito a dirti che
1) Che B. abbia effettivamente “piazzato” delle attrici nelle fiction, sue o Rai, è tutto da dimostrare. E se non l’ha dimostrato l’Espresso…
2) No, non lo si dovrebbe inseguire sul gossip. Sui reati gravi sì, sul gossip no. Si pretende, da un avversario politico di B., una condotta differente dalla sua. Oltretutto:
2bis) inseguirlo sul gossip inficia la possibilità di farlo sui reati gravi.
3) “il potere di quell’uomo si basa quasi tutto sulla credibilità”. No, Broono, riflettici. E’ esattamente il contrario. Il potere di quell’uomo si basa quasi tutto sulla INcredibilità. Ovvero: sui sogni, e sulla miracolosa capacità di far sognare. Altrimenti, con quello che è noto e documentato, nessuno lo avrebbe votato.
Moroni, ma com’è tutto questo tuo improvviso prurito di culo sull’argomento? Forse c’è qualche intercettazione dove si parla di attrici o attricette o assunzioni o contratti con “autori televisivi” a te vicini, o vicinissimi, o… coincidenti?
I vecchi tempi sembrano sepolti invece sono sempre lì, ci si accorge che non se ne erano mai andati, e chissà quanto ci tocca aspettare ancora per vedere qualche cambiamento. Berlusconi che dà il peggio di sé… Alza la voce, se la prende con la stampa. Pensa che le sue frenesie da subculturato che non si sa come “ha vinto tutto” di colpo siano oro colato perché è presidente. Lui ha sempre avuto solo successi: bisogna ascoltarlo.
La stampa italiana che dà sempre il peggio (ma quello non cambia). I colori sono sempre li stessi, le facce le stesse. Grazie alla capillarità, quasi fisiologicità, delle SUE reti, per infinite generazioni ci sarà ancora la solita vecchia musica.
Roberto, sulla noia non ti devi preoccupare, se scrivi un post sull’argomento non puoi poi preoccuparti di annoiare se lo approfondisci.
Qualcuno si annoierà, qualcuno si annoia già leggendo i post, per te era argomento importante, (pro)seguilo.
1) E’ tutto da dimostrare, certo, come tutto in Italia.
Poi però capita che scopri che il pres del cons nonché uomo più potente d’italia si prende la briga di telefonare a un direttorucolo di tv per ‘suggerirgli’ qualche nome.
Ora fammi tu qualche nome.
Qualche nome di qualcuno che possa rispondere ‘no grazie, li scellgo io’.
Esiste il dimostrato ed esiste il logico.
Se via DL puoi bloccare le dimostrazioni, meno potere si ha sulla testa della gente.
Che dici, continuamo almeno a parlare tra noi usando la testa o andiamo avanti solo per fatti dimostrati in terzo grado, quando giudicati?
2) Eh ma capita che sui reati gravi sia proprio difficilotto inseguirlo, quindi non resta che accontentarsi delle due tre fionde che sfuggono alle maglie dei suoi DL e cercare di portare a casa qualche piccolo risultato così, proporzionato agli strument rimasti disponibili, accontentandosi invece che di una vittoria gigantesca, di cento micro vittorie.
2bis) No, inseguirlo sul gossip è l’unica cosa che (ancora) non è riuscito a impedire.
A inficiare la battaglia che sarebbe meritevole condurre ci pensa lui ogni volta che arriva al governo, non la scelta dei magistrati di rompergli le balle sulle raccomandazioni.
3) “Ovvero: sui sogni, e sulla miracolosa capacità di far sognare.”
Appunto, sulla credibilità.
Se di fatti provati si parlasse non sarebbe la credibilità il suo punto forte perché sarebbe la realtà stessa dei fatti a stabilirne la veridicità.
Se al contrario è di sogni che parli e di promesse irrealizzabili e populiste, ti giochi tutto sulla credibilità personale come unica garanzia.
Ecco che dimostrare che anche quella è frutto di propaganda diventa l’unico obiettivo da puntare e non mollare mai fino a dimostrazione avvenuta.
“Si pretende, da un avversario politico di B., una condotta differente dalla sua.” Ma scherziamo? Solo la sinistra deve pagare il ticket della moralità?
Signor Presidente Berlusconi. Alle 18.15 del giorno giovedì X maggio, stava pensando a come salvare il potere di spesa degli italiani in difficoltà? No, stava parlando con un direttore di rete di qualche attricetta e di questioni di figa e controfiga. Alle 20.50 del giorno venerdì X giugno stava concentrandosi su come risolvere i problemi della sanità italiana? Sa, io ho un nonno in ospedale. vorrei dirgli qualcosa. Invece devo dirgli che lei in quel giorno, a quell’ora, stava parlando di donnine e donnazze a cui dedicava tutta la sua attenzione. Signor Presidente del consiglio, il giorno X settembre alle ore 16.20 stava discutendo coi sindacati su come affrontare i problemi della precarietà e della disoccupazione? No, stava parlando col tizio X di qualche gnocchetta che le dava dei problemi. Signor Presidente del Consiglio, ma che cazzo di Presidente del Consiglio lei è ?
Caro Moroni
la solita vecchia storia del dito e della luna….
solo 2 argomentazione per smontare ciò che dici:
1) fino a prova contraria la Rai è pubblica e spende denaro pubblico; le raccomandazioni di Carlo Ponti riguardano una ditta privata (ed erano cazzi suoi), questo caso è molto simile a una tangente per un appalto;
2) in un paese “normale” (quante volte sono costretto a pensarlo) il problema non sono le intercettazioni ma il malcostume che ne viene fuori; in una paese “normale” il premier starebbe zitto e chiederebbe scusa, anche se non accusato di alcun reato
sarà anche che le raccomandazioni ci sono sempre state e sempre ci saranno, ma che vengano da uno che da sempre recita “w la meritocrazia”, ” w la capacità presonale” e che dovrebbe o governare o fare opposizione costruttiva, allorchè non sia al governo, mi pare troppo.
Eppoi tanto meglio se non vi è rilevanza penale, dopo tutto ciò che i suoi house organ hanno detto e stradetto per mezzo dei vari Igor Marini e Scaramella (ingabbiati entrambi, per inciso), beh….
parla pure ????
Questo post non fa una piega.
“malcostume”
“paese normale”
“chiederebbe scusa”
“triceratorpo”
che ho vinto?
l’onorevole berlusca è l’unico presidente del consiglio che è convinto che rivestendo la carica più alta dello stato si possa mantenere uno statuto di privacy illibato. eh, no, caro.
trasparenza su qualsiasi affermazione ti passi per la mente (tramite stampa amica, e, bizzarramente, pure nemica)? SI GRAZIE
trasparenza su vita da nababbo ville in sardegna in lombardia, pranzi, aderenze: SI GRAZIE
possibilità di mantenere attività commerciali private, per le quali ci si vanta in continuazione di grandi “successi”? CERTO SI GRAZIE COME NO
trasparenza? NO
ma dove si crede di essere questo? poi attacca la magistratura, come no, l’istituzione più seria che abbiamo. da uomini come lui la presidenza del consiglio è vista solo un privilegio: “io so’ io e voi non siete un cazzo!”
presidente, vivi talmente in un mondo tutto tuo privo di qualsiasi fondamento che io non lo so se ti vorrei come presidente del consiglio… infatti non ti ho mai votato. (nonostante i “successi” delle tue aziende sono lampanti)
Ma io mi domando: un vecchietto di 72 anni, possibile che scopi ancora tutta ‘sta topa?
Manco ingurgitando chili di Viagra.
Qualcuno di voi ha visto la sua foto nudo (totale) dell’anno scorso?
Secondo me ci gioca a farfallina, tipo Marvin Acme con Jessica Rabbit.
Un dovuto aggiornamento e le mie scuse al CSM:
ROMA – Il gip di Milano Clementina Forleo è stata assolta dalla sezione disciplinare del Csm dall’accusa di aver violato i suoi doveri per i contenuti dell’ordinanza con la quale, nel luglio del 2007, chiese alle Camere l’autorizzazione all’uso di intercettazioni che riguardavano alcuni parlamentari nell’ambito della vicenda Unipol.
Scusa Roberto, ma ti sembra normale che uno che possiede 3 televisioni, 1 casa di produzione cinematografica e 1 radio (tra le altre cose e qui escludo volutamente la “presidenza del consiglio”) chieda al direttore della casa di produzione della concorrenza di assumere delle persone? Perché non le assume lui? Perché queste persone sono (lavorativamente e artisticamente parlando) “mediocri”? Così mediocri da non poter lavorare per lui? Meglio farlo per la concorrenza dove se le cose vanno male non ci sono impatti negativi?
hai toppato gia’ alla terza riga. la notizia ha rilevanza indiscutibilimente informativa: un attempato capo di stato che telefona per piazzare attricette e’, da solo, un fatto tragico, per molti ma non per l’autore di questo post. al quale risparmio i miei insulti, per il noto motivo “e’ inutile spiegare, etc etc”.
piuttosto, e’ tempo di levare macchianera dai bookmark. mah, neri, che combini?
e non dirmi “pluralita’ di opinioni” – silvio ha gia’ l’italia in tasca, gli serviva pure macchianera?
Quando si dice “distanza dagli elettori”.
L’Espresso, intendo.
Roberto Moroni – dello stesso autore:
1. “Gomorra” è un libriciattolo e il suo autore un ragazzetto esibizionista
2. Andreotti è un grande statista
3. Berlusconi si fa i cazzi suoi con la cosa pubblica, che problema c’è?
In una linea editoriale la coerenza è tutto.
Ma visto che Facci non scrive piu’ (e mi dispiace), hanno trovato quello nuovo?
Non basta essere di destra per scrivere, bene, come Facci. Per me è su una spiaggia caraibica con mojto in mano e una strappona di Mediaset al seguito.
Lockone, la nuova intercettazione non ha rilevanza informativa perché Berlusconi non vi dice niente che non avesse già detto in precedente intercettazione con la stessa perdona. Se poi tu non la conosci non è colpa mia.
Sono contento che non mi insulti, nemmeno io lo faró per la tua evidente disinformazione congiunta ad arroganza.
L’Espresso ha contribuito senza ombra di dubbio ad alimentare il clima da caccia, non all’intercettatore o all’intercettato, ma al pubblicatore di intercettazioni.
E’ anche vero che, seguendo la logica del ‘tanto si sapeva già’, allora dovremmo giudicare inutili quasi tutte le inchieste giornalistiche che vengono svolte, molti degli ultimi film italiani, penso a Il Divo, e parecchi pure dei libri di successo, mi viene in mente, così su due piedi, Gomorra.
A volte la legalità e la giustizia non vanno a braccetto. Una cosa può essere legale e assolutamente ingiusta. Quelle intercettazioni non mettono a nudo una situazione delinquenziale, ma scoprono un sistema di gestione della cosa pubblica – la Rai la paghiamo sempre noi – che non mi piace affatto. Senza contare che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che la stessa persona non è solo proprietario di 3 televisioni, ma è il possessore, in quanto presidente del consiglio, di altre tre. Ruolo da cui non credo, proprio in base alle intercettazioni, si astenga.
mah..dunque..secondo qsta logica l’espresso avendo delle intercettazioni in cui l’allora capo dell’opposizione, attuale presidente del consiglio,raccomanda delle attrici ad un alto dirigente di una azienda di stato.nonchè prima azienda culturale italiana ecc ecc, non dovrebbe pubblicarle solo perchè le conversazioni sono penalmente irrilevanti.Seguendo lo stesso ragionamento,poi,visto che la raccomandazione è norma in questo paese è inutile anche scandalizzarsi se si scopre ma anzi già che ci siamo tiriamo pure merda sul giornale che ne parla e sul centrosinistra che non guasta mai(poi mi spieghi il collegamento tra la pubblicazione di queste intercettazioni e il centrosinistra(parlandone da vivo..si intende )come se tutte gli articoli dell’espresso necessitassero del nulla osta dei dirigenti del pd).Secondo me è questo modo di pensare che deriva dalla sottocultura berlusconiana di cui parli nel post
matilde scrive:
“Si pretende, da un avversario politico di B., una condotta differente dalla sua.” Ma scherziamo? Solo la sinistra deve pagare il ticket della moralità?”
Sì, per un semplice motivo. Che è la sinistra che da 15 anni cerca di governare puntando sulla “questione morale”. Quindi, è lei che deve dimostrare di essere moralmente ineccepibile. Cosa che non può dimostrare, visto che sinistra e morale sono termini antagonisti per natura semantica, oltre che per corruzione acclarata. Quindi, o la sinistra trova altri motivi per cui votarla, o sarà sempre lei a doversi in primis difendere dall’accusa d’immoralità.
E’ più grave una puttana immorale o una suora puttana?
Rwidan o come accidenti ti chiami: io non ho mai detto né tantomeno scritto le cose che tu affermi.
Dunque, i casi sono i seguenti: o mi contraddici producendone prova, o ritiri la tua affermazione, e con tante scuse.
Altrimenti sappi che ti parte una querela per diffamazione che la racconti ai tuoi nipoti.
la rilevanza informativa sta nel fatto che queste intercettazioni, non aggiungendo molto, sottolineano però il carattere sistematico degli intrallazzi, piccoli o grandi che siano. il coivolgimento del membro dell’agcom, i discorsi sui senatori in quota cisl, su “tex” willer bordon e consorte, sono rilevanti. so quanto sia ribollita la storia del conflitto di interessi e che queste rivelazioni confermano ciò che qualsiasi macaco sarebbe in grado di immaginare da solo.
cioè che le sorti della repubblica possono essere legate agli esiti del provino di un semisconosciuto sorcone per un ruolo in una fiction in costume sulla storia di bianca capello o di nino bixio o cose così.
però se oggi le rivelazioni sono materia inerte, forse anche di aiuto al cav brancamenta in procinto di mettere la mordacchia alla stampa e alla magistratura, domani un catalizzatore potrebbe tornare a renderle popolari: che so, magari l’esito sconfortante di un anno di (non)governo, o l’aumento delle tasse. perché in italia siamo ciclotimici. il fatto che il cav. sia un cazzaro e un puttaniere dalle pessime frequentazioni resta elemento inerte o addirittura di carisma per un po’. diventa antipatico quando i conti pubblici e il degrado giroscopico ci ricordano che è un cazzaro e un puttaniere senza contropartita, che spupazza il potere e il popolo prono solo per gestire i cazzi suoi.
ah ecco, a proposito
http://www.corriere.it/esteri/08_giugno_27/rodota_bionda_obama_d67970e0-440e-11dd-b2f6-00144f02aabc.shtml
a conferma che se i nostri sorconi sono pericolosi come quelli dello star system americano, i nostri candidati premier sono molto più arrendevoli e disinvolti. sarà che da noi nessuna inchiesta ha mai rovesciato un governo per un pompino.
Ragazzi,il post è preciso…perchè mai l’Espresso dovrebbe pubblicare Ora! quella intercettazione?Questa è la domanda importante,il fulcro intorno al quale si sviluppa tutta la storia,il resto sono chiacchiere da salotto.
Presumo,ma i miei sono vaneggiamenti,che il gruppo l’epresso Spa sia in una leggera crisi,visto l’allegro grafico che primeggia nel loro sito
http://www.gruppoespresso.it/gruppoesp/ita/index.jsp
Per quanto riguarda le “raccomandazioni”,personalmente sono contrario nel modo più assoluto.
Piccolo esempio pieno di se e di ma,per evitare querele.
Sembra che i dirigenti di un comune di una grossa città del nord Italia abbia fatto forti pressioni su alcuni dirigenti per farli andare in prepensionamento,sostituendoli con dei consulenti esterni che non avevano nemmeno il titolo per rimpiazzare i suddetti…dicono.Così facendo il nostro bel paese finisce nella merda.
Marquis,a proposito di paese che finisce nella merda,hai visto chi ha scritto quell’articolo del corriere on-line?
Rodotà ti ricorda nulla?
http://www.melba.it/csf/articolo.asp?articolo=272
Sono queste le cose che mi fanno paura!
E allora comincio con finta aggressività: Maria Laura, tu sei una raccomandata? Risposta: “Non per mettere in difficoltà quel sant’uomo del garante, mio padre, ma è un dato di fatto che mio padre mi raccomandò per fare la stagista da te, e tu hai accettato la sua raccomandazione. Però tu mi hai fatto fare una vita di inferno, mi hai sfruttata per sei mesi”. Hai avuto una carriera facilitata… “Certo, in quei sei mesi ho imparato il mestiere. Ma quello che ho fatto in seguito me lo sono conquistato, sono andata in America, non ho fatto la signorina della buona borghesia intellettuale di sinistra. Ho fatto tutte le porcherie che si fanno nei settimanali, le inchieste sulle mutande, boxer o slip? E le inchieste alternate, una settimana il ritorno dell’eros e quella dopo la caduta del desiderio. I famosi articoli di Panorama tra politica, cultura e costume. Smutandate pazzesche. Un culo bestiale. La sezione cazzeggio”.
Ci pensate essere sfruttate per 6 MESI!
LA MINIERA!
ecco cosa si meritano!
Ma la ragione per cui Saccà è stato intercettato è stata dimenticata da tutti o meglio si fa in modo che se ne parli il meno possibile…tutti a guardare il dito e non la luna!
in un paese normale ecc ecc…