Scrivo qui perché qualcuno, nel pomeriggio di ieri, aveva pensato che la sparizione di questo articolo fosse dovuta ad un qualche tipo di censura. Posto che c’è chi non ci crederà – ma non vedo perché, anche se scordo sempre che gli idioti sono sempre dei campioni nel trovare i perché – il post era stato messo frettolosamente offline (e non cancellato) in quanto non rispettava una delle semplici linee guida di base, il cui senso è: spezzare un articolo quando è troppo lungo (poi, sì, c’era anche una tag uguale al nome della categoria, ma vabbé, di pignolerie come queste si può anche crepare).
Però, già che ci sono, sacrifico il tempo che avrei dedicato alla messa in linea del post contenente i podcast da Riva del Garda di Macchiaradio e di Fran & Velenero per dire la mia. Dico la mia: mai visto più penoso tentativo di cattivera gratuita su un argomento e su persone che non si conoscono, in un malriuscito tentativo di scimmiottamento del “Facci-style” (il quale Facci, però, quando se la prende con qualcuno, si guarda bene dal farlo contro semplici e peraltro combattivi autori televisivi).
Qualcuno dirà: ebbravo, tu domani inizi a lavorare a Radio 2 e stai disinnescando le mine, dal momento che anche la Gialappa’s (sopratutto la Gialappa’s, aggiungerei) lavora lì. Beh, questo qualcuno non c’era quando rompevo le balle agli amici perché si seguisse tutti la cronaca della partita con la Gialappa’s, che ancora era in syndication nel circuito Sper.
Se può servire a sfatare il “complottone Radio 2“, penso ad esempio che il Fiorello all’occhiello della rete si sia montato la testa al punto da intraprendere una antipatica e livorosa china discendente (non a scapito degli ascolti, va detto, ma questo è tutto un altro discorso).
Quanto al “lavorare per l’omino che abita nei dintorni di Arcore”, l’ha fatto direttamente, indirettamente e controvoglia anche il sottoscritto, che poi è anche il gestore del blog su cui state scrivendo. Problemi?
Problemi che non si sono posti o non si pongono Gino & Michele, Daniele Luttazzi, Serena Dandini, Stefano Disegni, Beppe Grillo (quando appare a Striscia pur, immagino, non percependo compenso), Antonio Ricci, Davide Parenti, David Riondino, Sabina Guzzanti (ebbene sì, ai tempi de l’Araba fenice), e mi fermo perché altrimenti l’elenco andrebbe diviso nei volumi “A-L” e “M-Z”.
Dico ancora: cotti e mangiati quanto volete (e lo vogliono alcuni di voi, non io), sono ancora le migliori spalle comiche esistenti in Italia. Di certi indigesti personaggi, e di quando lavoravano con la Gialappa’s, si dice ancora “beh, allora erano tutt’altra cosa”. Hanno lanciato generazioni di comici, il che in linea teorica dovrebbe richiedere uno sforzo ben maggiore che scribacchiare un post trasudante bile che, spiace, non rimarrà nella storia e nemmeno nell’ora di religione, dove generalmente vanno a finire le cazzate.
Le radiocronache di questo Europeo per me sono ottime, come sempre.
C’è un sottile confine tra la presa per il culo (fine, tranciante, svaccata) e il giudizio trinciato con spocchia e livore immotivato (spesso veramente dall’alto di una cippa). Mi sembra che il secondo nel mondo web stia tristemente diventando la norma, e il post di cui si ciarla ne è un esempio: non hai nulla da dire, spara alto e i commenti fioccheranno. E infatti stiamo qua.
D’accordissimo con BlaBla; la spocchia, il livore e – aggiungo io- l’invidia reciproca, stanno sommergendo sempre più la maggior parte dei blog e dei loro tenutari.
la cosa più comica di queste “discussioni” e che vi scannate voi commentatori piuttosto che i “protagonisti”.
Tanto di cappello a delle menti “geniali” come Neri e Swan, che montano tutto il circo e Voi pronti ad abboccare e a dare spettacolo.
Beh, la giornata all’insegan della scoperta di Macchianera la concluderei qui.
Concordo con Corrado .
I gialappi sono stati un mito, ma adesso non li seguo più.
Sono rimasta affezionata alle radiocronache delle partite, ma, nelle loro battute pesanti e volgari li ho trovati fatsidiosi e un pò patetici