Mia nonna diceva sempre che Elisir non facesse altro che aumentare la percentuale di ipocondria nelle persone, lei compresa ovviamente.
Dopo ogni puntata mi ritrovavo a convincerla del fatto che fosse sana come un pesce.
Anche se sono passati anni mi trovo d’accordo con mia nonna, non tanto su Elisir, ma su come certi tipi di informazione portino all’ipocondria.
Nel mio caso è colpa dello spam.
Dopo le migliaia di mail e di commenti cestinati su medicinali di varia natura sono effettivamente convinta di voler provare almeno una volta sia il viagra che il vicodin.
Per di più ora pare che sia tornata di moda la gonorrea. Fortuna che per quella basta un po’ di penicillina.
Di elisir e di pillole blu
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…che non fanno male a…
@ Ninna: effettivamente è una gran bella pubblicità che ci stiamo facendo…
Mi raccomando, gente, veniite tutti a visitare il mio fantastico sito http://www.mah.it! E alle prossime elezioni votate tutti quanti in massa Mr. MAH. Mi raccomando eh! Ché altrimenti l’aver investito così tanti soldi in pubblicità non mi sarà servito a niente!
(avevo ragione: trattavasi di un seienne)
(il concetto che Internet è un posto libero A PRESCINDERE e che per questo possa scriverci CHIUNQUE è un vero e proprio paradosso della libertà d’espressione. Post come questi, in un blog importante come Macchianera, dovrebbero essere cassati dal titolare. Ci vuole un filtro qualità: contenuti così *inutili* non possono passare.)
Mah: è che il concetto è ancora più semplice. Lo capiscono anche i seienni e suona più o meno così “se non ti piace non leggere”.
“Per via della capacità del fluoro di ridurre il quoziente intellettivo, alcuni sostengono che venga somministrato allo scopo di aiutare il controllo delle masse. Altra accusa mossa al fluoro è quella di concorrere all’indebolimento delle ossa”.
wikipedia
(non esagerate con la pasta dentifricia)
zk: ho letto solo ora quel commento bellissimo. ;)
@ZK Se continuo a filtrare qui mi rimane lo schermo nero.
Ok, cambio blog :-)
Il primo post di Rossella su questo blog mi ha fatto scoprire una realtà che mi era del tutto ignota: ovvero che basta scrivere in un paio di posti con un minimo di visibilità che ti inizi a creare un seguito di acerrimi nemici pronti a dedicare una fetta della propria giornata a seguire tutto quello che fai, incluso lo spiare la tua vita privata, i tuoi album fotografici, ecc: pur di trovare qualcosa per cui insultarti.
Ora io, nella mia beata ingenuità, invece pensavo che fosse ambizione delle persone nella vita dedicarsi a costruire qualcosa per se stessi e per gli altri, piuttosto che sprecare il tempo come sociopatici a documentarsi passo passo della vita degli altri e costruire un dossier – come un serial killer – solo per il gusto di vomitargli veleno gratuito addosso: e dando uno sguardo al blog personale di questa ragazza (che non conoscevo) mi sembra di capire che per alcuni suoi detrattori questa “passione” (spiarla e covare invidia o rancore) vada avanti da mesi se non anni.
Mi pare una cosa morbosa e preoccupante, perdere del tempo della propria vita ogni mese solo per odiare qualcun’altro in maniera “attiva”, cioè spiando tutto quello che fa e lasciando insulti, non è una cosa sana, intendiamoci.
E dire che alla fine, questo non è il Corriere della Sera, ne una famosa rivista di critica letteraria, ma un blog con circa 2000 iscritti rss al feed che negli scorsi otto anni ha anche parlato tanto di società, di culi e tette, di reality show e altra porcheria.
Se le proporzioni sono rispettate, allora quelli che scrivono in posti *veramente* famosi, devono avere uno stuolo di detrattori e invidiosi lungo quanto l’eurotunnel.
Boh.
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@ninna: Era andato in moderazione automatica perchè avevo inserito due link. Una caratteristica dei commenti di spam è quella di avere molti link, così è stato scambiato come tale.
@Fox : Beh se devi filtrare tutti gli autori nessuno escluso probabilmente si, conviene cambiare blog :-)
Capisco che a volte per inerzia si seguono anche cose di cui interessa solo il 3%. Lo faccio anche io col lettore dei feed rss, in quel caso basta il sanissimo “mark as read”, e si va avanti.
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Ritornando in topic, a me sembra che la vera pubblicità al vicodin l’abbia fatta il Dr. House, non trovate ? Lo nominava in continuazione.
(Il Vicodin a quanto ne so comunque è un antidolorifico oppiaceo, insomma una specie di droga, e in quanto tale non mi risulta sia un farmaco solo maschile: non vorrei vi confondeste col Cialis che è un succedaneo del Sildenafil Citrato = Viagra .. e con questa sfilza di nomi mi sono giocato di diritto un altro ingresso nel filtro di moderazione automatica per sospetto spam).
ZK: concordo su tutto, specie sullo “sprecare il tempo come sociopatici a documentarsi passo passo della vita degli altri e costruire un dossier – come un serial killer – solo per il gusto di vomitargli veleno gratuito addosso”.
Non a caso io li considero degli psicopatici.
Seguono ogni mia mossa, contattano la gente che conosco, provano a farmi litigare con altre inventandosi balle su balle.
Mi hanno minacciata e calunniata e tutto questo, non scordiamocelo, per un blog.
Forse psicopatici è poco.
Ma si fa presto. Basta ignorarli, o rispondergli solo quando si ha voglia di ripagarli con il loro stesso veleno.
In fondo chi basa le proprie giornate sui miei respiri tanto normale non deve essere.
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Il vicodin (che non è un medicinale solo per uomini, tanto per chiarirlo) è sicuramente entrato a far parte dello spam più classico per colpa di/grazie a House.
Ah, le mode del momento. ;)
Eppure basterebbe così poco per far sì che la gente si assumesse le sue responsabilità. Vuoi partecipare? Bene: basta firmare sempre con nome e cognome e magari fornire all’iscrizione un telefono e un indirizzo di mail verificabili. Allora cambierebbero molte cose. Non è la libertà di mantenere un vile anonimato che rende libera Internet.
ZK, notevole trottata che t’inserisce a pieno titolo in quella costellazione di nullità psicotiche e ciarliere che pretendi di esecrare.
Quanto a ‘sta Rossella Ninna (ma chi cazz’è?) è assolutamente evidente che i suoi certo deliziosi piedini potrebbe usarli con maggiori probabilità di riuscita per dipingere cartoline natalizie en trompe l’oeil.
ZK: spero che tu abbia 5 anni, o che tu abbia scoperto la Rete da 5 minuti, dato che nemmeno De Amicis è mai riuscito ad essere così banale e così retorico. Ma perchè pontifichi su fatti e su dinamiche di cui, com’è chiaro, non sai o non capisci assolutamente nulla?
Ninna: io, personalmente, non faccio niente di ciò che hai or ora elencato. Esercito solo il mio libero diritto di critica, prerogativa che non fa di me uno psicopatico. E’ ancora concesso?
Ballardini: comincia a scrivere post decenti, invece di sproloquiare sul “vile anonimato”. Va’. Presta quest’opera di bene alla Nazione.
Pezzidivetro: prego. Fai fai. Io sorrido.
Pruno io ho perso 20 minuti a meravigliarmi di certi sociopatici, perchè non mi ero mai reso conto che esistesse una realtà così morbosa, ma per fortuna non passerò i prossimi mesi a seguirli ed esecrarli archiviandone pensiero e interventi, e facendo di questo la mia ragione di vita :-)
Ho imparato una cosa nuova, ho espresso il mio disgusto, e basta: questa è la differenza principale che probabilmente non mi mette nella loro condizione.
Nel caso comunque mi accorgessi di starci andrò in terapia e mi farò aiutare ;-)
Il “chi cazz’è”, del tutto condivisibile, rende proprio per questo la morbosità (piedini ???) di certi ancora meno giustificabile.
So che c’è gente che ha la mania per i personaggi famosi, ma che appunto capiti anche a una perfetta sconosciuta è preoccupante.
Pezzidivetro… ma che ti ha fatto sta ninna? Non vi si conosce pero’ ormai si e’ curiosi.
Sara’ amore? E’ bellina la ninna in effetti
Bruno: non sai quanto ti do ragione.
ZK: infatti ribadisco il mio “e tutto per un blog”. ;)
non si cancellano commenti ninna_bella
Ninna: pensi d’irritarmi? Io non sono un tuo troll, m’importa sega del tuo diariuccio da scuole serali, ed è ora che tu affronti una sconcertante verità: il mondo non ruota attorno a te. Io sono solo un lettore di Macchianera che soffre vedendo come cazzo si è ridotto un blog storico.
Pezzidivetro: ma fai quello che vuoi. A me non importa proprio.
ZK: torna a giocare con i Lego, piccolino. Il mondo intero te ne sarà grato.
Vedi Pezzidivetro se tu fossi davanti a me con nome e cognome non avresti il coraggio. Così anche altri. Il primo a farvelo notare è stato Facci.
@pezzi se non sei un suo troll allora non scrivere subito dopo “m’importa sega del tuo diariuccio da scuole serali”
Saranno problemi vostri. Saranno problemi di cuore. Sarà l’estate alle porte.
Però non c’è bisogno di soffrire per Macchianera.
Se non soffre Neri per i contenuti del suo blog (tanto pensa ad altro) figuriamoci noi…
A proposito di cancellare o non cancellare i commenti, e in generale sulle politiche di moderazione, sulle quali alcune persone sembrano avere idee irrazionali (del tipo che cancellare dei commenti che non piacciono all’autore del blog sia sbagliato), mi piace riportare la politica di moderazione di uno dei blog più letti in america (il secondo dopo huffington post): Boing Boing, i cui autori sono da almeno dieci anni in prima linea in quanto a diritti civili e libertà in rete, semplicemente perchè la condivido.
Q. One of my comments has disappeared!
A. There are several possibilities. […] Another possibility is that someone thought your comment would be better gone.
Q. I can’t believe that Boing Boing, of all places, would be using censorship. What happened to freedom of speech?
A. Boing Boing is steadfast in its support of your freedom of speech. We believe that you, O Reader, should be able to have (or refuse to have) anything you want on your own website, as long as it doesn’t deprive others of their rights. Yay, freedom of speech!
By that same token, freedom of speech also means that the people who write and edit Boing Boing have the right to have (or refuse to have) anything they want on their own website. If one of the things they don’t want is a comment that you have posted, they aren’t depriving you of your freedom of speech. You’re free to put that comment up on your own webpage.
Per i pochi che non leggono l’inglese il succo della loro regola di moderazione è questo: “Difendere la libertà di parola significa che sul TUO sito devi essere libero di scrivere quello che ti pare. Pretendere di voler scrivere quello che ti pare sul MIO sito significa limitare la mia libertà di parola, cosa non tollerabile, per cui cancelliamo quello che ci pare, se hai qualcosa da dire mettila sul tuo sito”.
Ballardini: il coraggio di fare cosa? Di dirti che i tuoi post sono assai modesti? Madonna, bisogna proprio essere degli eroi per tirare fuori un coraggio del genere! Brrrr
Fox: non prendo lezioni di Netiquette, ma ti do ragione sul punto-Neri. Se ha deciso di suicidare Macchianera, e ciò mi pare ormai conclamato, così sia.
Ninna: il fatto che a te “non importa proprio” lo dimostri continuando a rispondermi, commento su commento. Strano modo di manifestare disinteresse, non trovi? La tua spocchia, in ogni caso, è diventata insostenibile: hai sempre fatto la finta modesta e la finta ingenua, ma ora che ti credi una vip risulti ancora più fastidiosa. Non sei Jennifer Lopez: sei Ninna_r.
ZK: “piedini?”
Ma sì, ZK, hai presente? Quelle appendici che normalmente servono a camminare ma che, se usati impropriamente, producono testi come quello qui su in cima.
Credo che, fino a prova contraria, sia il proprietario del dominio a decidere a chi dare la possibilità di scrivere. Se Neri ha scelto i suoi nuovi ‘collaboratori’ avrà ponderato il loro stile e, verosimilmente, il loro target.
Trovo, comunque, lecito far esprimere ai lettori affezionati la propria opinione e obiezione. Del resto, sono loro il fine di qualsiasi scritto.
Quello che non riesco a capire è la tendenza delle parti (entrambe) al flame.
Che sia una strategia di macchianera per creare movimento e risvegliare l’orso in letargo?
@Dania: me sa che l’orso è morto
Vedi Pezzidivetro, poi credo che sia inutile continuare a risponderti, anche in campo estetico c’è spazio per tutti i gusti. Spesso chi mette la bambola sul letto matrimoniale sostiene che il wabi giapponese sia “rustico”. E viceversa chi ama il wabi vede la bambola come espressione massima del kitsch. Ciascuno ha una sua idea di bellezza. Questo vale anche per le cose che si scrivono. Ma a differenza delle persone fisiche che stanno ognuna a casa sua e lì dentro fanno quel che gli pare, gli anonimi dei blog amano andare a casa degli altri a rompere i coglioni dicendo che l’arredamento o la cucina non è di loro gradimento. Eppure esiste anche la facoltà di saltare gli autori che non si gradiscono, se non addirittura di andare da per altri lidi. Invece siete sempre qui. È questa la patologia. Se non siete felici qui, perché continuate a rendervi infelici? In realtà ci sono altri motivi. È l’invidia della visibilità altrui che vi muove. Siete il pubblico del Maurizio Costanzo Show con in più l’opzione dell’anonimato che vi fa sentire tanto coraggiosi da poter sputare da dietro il muretto. Prova a presentarti con nome e cognome e a farlo a me, dal vivo. Tu provaci.
Ma questa è una chat o un blog? ;)
ZK: ma io ti adoro. Dove sei stato tutto questo tempo?
Bruno: infatti poichè è inutile rispondergli io direi che alla prossima lo cancelliamo proprio. Stesso trattamento dei fake.
Tanto il suo unico concetto lo ha espresso: ora che lo sanno tutti può anche riposare in pace. ;)
nessuno vuole vedere un rapporto di conseguenza tra un post su una donna che vuole provare le pillole per l’erezione e il tenore dei commenti che quindi seguono il post.
lamentarsi dei commenti, se si consente l’interattività rispetto a questo tipo di contenuti, è come costruire una piscina dentro una cattedrale e poi incazzarsi perché la gente entra in costume da bagno.
e invece: discorsi di filosofia del diritto, estensioni del concetto di proprietà privata.
ma dai, su
non c’è bisogno di soffrire per Macchianera.
Se non soffre Neri per i contenuti del suo blog (tanto pensa ad altro) figuriamoci noi…
ahahahah
ma non si potrebbe traslocare il daveblog qui su macchianera? così si risolvono due problemi:
1. ormai acclarata povertà di contenuti degli autori di MN
2. la difficoltà a commentare sul DB
dai, no?
Ammappete, 83 commenti nel giro di poche ore. Rossella, hai proprio risvegliato gli animi di questa comunità :)