A Milano ho incontrato un signore che con un giro di parole mi ha fatto capire che a Milano Marittima c’è il mare. Il mare l’abbiamo anche noi a Milano.
Il pavè tutto cosparso del suo bell’ondeggìo. L’asfalto buttato lì per terra, tipo spiaggia. Il Naviglio pieno d’acqua, tutto semovibile. Si fanno i tuffi se l’acqua è alta, se l’acqua è bassa ci si bagna nella fontana di Piazza Castello. I laghi, non vado mai.
C’è anche una fermata della metropolitana, linea gialla, dal nome Porto di Mare. Lì anticamente, pare, i milanesi ormeggiavano le loro proprietà nautiche. Barche, barchette, panfili, velieri, zattere, yacht e canoe, a seconda della disponibilità economica. Tranne le gondole, che erano proibite. Ogni imbarcazione batteva bandiera sforzesca a strisce, rossonera o nerazzurra.
Il porticciolo era una meraviglia inutile: il mare, in effetti, non c’era come non c’è tuttora. Per raggiungere l’Adriatico bisognava remare sull’erba attraverso la Pianura Padana, sempre dritto in direzione sud-est, uscire dalla Lombardia e veleggiare fino in Romagna. Qui, situata in provincia di Ravenna, c’era Milano Marittima.
Non so se qualcuno di voi sia mai stato a Milano Marittima.
Essa è una località balneare artificiale, costruita cent’anni fa addosso a Cervia e appositamente adibita alla villeggiatura del meneghino borghese. Chi non è di Milano, in effetti, non ci potrebbe andare.
Milano Marittima vale la pena di andarla a trovare. Sì vabbè ci si diverte, tutto costa da impazzire. Esattamente come a Milano, però c’è il mare.
Liberamente tratto da un pezzo omonimo di Cochi e Renato, ideale oggi che piove. Inoltre, effettivamente, la gallina non è un ombrèla.
Eh no, non mi puoi raccontare così la mia Romagna.
Piuttosto ti invito ad un aperitivo questo weekend
a Milano Marittima, per un evento speciale.
Asfaltano un tratto di mare.
Non dimentichiamo che i milanesi, a Milano Marittima come a Sperlonga, quando il mare è calmo dicono: “Oggi c’è un mare che sembra una piscina”.
io in quel di Milano Marittima (io stavo a Cervia che ad essa è attaccata) ci andai vent’anni fa, era una bella cittadina, pulita, verde, allegra e anche piena di belle ragazze: ma il mare era orrendo, sembrava acqua di fogna, e puzzava anche di fogna…ma io sono abituato male, purtroppo (o per fortuna?)
Bruno, si dice anche qui e mi sa che si dice in tutta Italia. I milanesi dicono anche l’inquietante “il mare è caldo come il piscio”?
Gaia, se quello di Milano Marittima è “mare”, rivaluterei la pozzanghera che si forma ogni tanto sottocasa. Un enorme villaggio turistico, piuttosto. Con troppi rompicoglioni (ma meno di Rimini).
Va be’, io convivo con un lungomare accarezzato da una raffineria di petrolio, ma perlomeno è autentica.
E poi dalle nostre parti c’è questo, di Mare:
http://www.flickr.com/photos/mcloy/1028570564/
Dalle 4 alle 10 di mattina e dalle 18 alle 3 del mattino successivo, schivando i rompicoglioni di cui sopra, Milano Marittima ne uscirebbe come un orto con ghiaia sintetica per vecchi.
Mi sun minga milanès, sun chi a laurà, e a milano non a caso il pesce è più fresco, in ogni modo tra un e ombrèla ci vedrei bene un apostrofo, figa.
Ombrèla è maschile anche se finisce per a.
Con tutto l’affetto per la Romagna, io non insisterei troppo sul fatto che hanno il mare. Hanno tanto altre cose: ma il mare, ecco, no dài.
Quella volta c’ero anch’io.
Quella volta sono andato da solo,
eh eh sono andato in moto e non c’era neanche il sedile di dietro.
Io c’ero.
A me mi piace il mare,
a me mi piace il mare,
a me mi piace molto… effettivamente.
Ed effettivamente io a Milano Marittima ci sono stato, ma mi piace dippiù Cervia …
Non si sa mai non si sa mai
quello che al mondo ci può capitar
Non si sa mai non si sa mai
quello che è stato non può più tornar
Non si sa mai non si sa mai
tre o quattro sbagli al giorno tu puoi far
Ma se si tratta dopo di pagare io mi sento male,
sai non si sa mai. Ohè!
Cesenatico è meglio e ci sono meno zanzare.
Eh invece noi romagnoli ci siamo spinti semanticamente oltre,
con l’espressione “Oggi il mare è caldo che sembra una pisciata”.
Gaia, non è maschile in piemontese, veneto, toscano (che tu l’ha’ presa l’ombrella?), ladino, catalano, esperanto, berntolerisch (la lingua-dialetto della Val dei Mocheni), e nemmanco in milanese.
“Vegnem giò alla Bullona, mandem on telegramma alla Marianna e al so gattin, e pass pass sott l’istessa ombrella con una acquetta dolza e moresina etc”
[Emilio De Marchi (Milano, 1851-1901), “Le due Marianne”]
Diego non ho capito bene dove vivi ma da noi si dice “C’è un mare liscio come l’olio”, volendo proprio essere pignoli.
E allora vogliam dimenticare “C’è un mare liscio come una tavola”?
Da notare poi come l’olio può stare alla tavola come
il piscio può stare alla piscina.
Bruno Ballardini: esatto!
Mia nonna, milanese, diceva proprio: “il mare è liscio come l’olio”, salvo poi non sapere come fosse fatto l’olio. In cucina solo burro, sempre ovunque burro, burro dappertutto.