The classifica 5. Piantala con ‘sti bonghi

Certo che se i tre giornali di Silvio fossero un po’ più
attenti, mica si meraviglierebbero dello smaccato comunismo del Festival di
Sanremo
. Ben più comunista è la top 10
dei dischi più venduti. Voglio dire, ai primi tre posti i compagni Pooh e il
compagno Lorenzo e la compagna Amy, poi la Nannini ed Eros e Ligabue che si sa da che parte
votano, e adesso sono tornati in top ten pure i Baustelle al n.10. Uniche
consolazioni per la destra sono Van De Sfroos che canta in lumbard, e
Michael Jackson che odia i negri più di Borghezio. Volendo potrebbe essere un po’ di destra anche Lenny
Kravitz
, dato sì che odia il rock.

Come si diceva, in vetta – per la terza settimana
consecutiva – ci sono i Pooh, come è giusto che sia. Per la cronaca, in vetta
alla classifica degli mp3 più scaricati c’è Elvis Presley. Oh, no: con questo
non voglio insistere che il paese è gerontofilo e fissato col passato blablabla – ho rotto le palle,
giusto? Già. Ehi, sapete? In questo momento il film più visto in Italia è John
Rambo
. Ops, scusate, non volevo. Ad ogni buon conto, fermo restando Jovanotti
al n.2 con Safari, al n.3 dopo infinite settimane di settimo posto è salita
imperiosa Amy Winehouse! Forse è semplicemente perché tutti gli altri hanno
avuto una flessione: sapete che i dati del 2007, diffusi dalla FIMI la
settimana scorsa, dicono che rispetto al 2006 le vendite di cd sono diminuite
di 2 milioni e mezzo di unità? In compenso, sono aumentate di 25mila unità le vendite
dei vinili. Non è affascinante? Datemi retta: non gettate l’Olivetti M-24, il
Telefunken in bianco e nero e la tessera del PSDI: presto verranno utili.

Se però siete modaioli e fissati con le novità, parliamo
di niu entris. Al n.11, il clamoroso ritorno dei Neri Per Caso. Lo so che li
credevate deceduti. Invece, come Joe Pesci alla fine di Goodfellas, apri la porta
e ti sparano anche da morti. Nel 2008, sulla scia di Obama, i Neri per Caso sono trendyssimi (sì, c’è la battuta. Neri per caso, Obama. Hah, hah. Grazie, siete un pubblico meraviglioso) e infatti, essendo uomini del nostro tempo, hanno avuto l’idea, pensate, di incidere “Piccola Katy” coi
Pooh. E “Senza fine” con Gino Paoli. E perdiana, nel disco ci sono anche Lucio
Dalla
e Claudio Baglioni! Wow! Urrà! Togo! Eia! Yohoho! Al n.14 troviamo i Finley americani,
ovvero i Simple Plan, uno di quei gruppi di insulsaggine luminosa per i quali
non finiremo mai di ringraziare Mtv. Poi, cosa, vediamo – toh, sapete cosa sta andando bene? L’insospettabilmente notevole colonna sonora di Eddie Vedder per il film di Sean Penn, Into the wild. Lunedì in palestra sentivo un istruttore che caldeggiava il film a una tipa. Lei invece aveva una mezza intenzione di vedere Parlami d’amore. Questo è quanto ho sentito, era mio dovere riferirvelo. Comunque Vedder è da un mese in classifica e sale al n.14. Bravo. Ma sprofondiamo
un po’ e sotto un arrembante Joshua Tree, che grazie al prezzo equo e solidale
entra addirittura nella top 40 (dal n.51 al n.40), troviamo al n.54 Herbie
Hancock
, col disco di brani di Joni Mitchell col quale il vecchio Herb ha vinto
un Grammy, e del quale si è parlato perché in America hanno detto: “Ma perché
dare un Grammy a un disco che non ha comprato nessuno?” Ehi, perché lo
comprasse qualcuno. Come hanno fatto per l’appunto gli italiani, che appena
sanno che uno vince qualcosa, obbediscono a quella sana abitudine di correre
in soccorso del vincitore.

Al 73mo posto, la raccolta di Morrissey. Momento di tributo:
Smithiani del mondo, socchiudete gli occhi in una smorfia dolente e ripetete
con me: “Oooh, ooohohoh!” Ben fatto. Ci voleva, perché l’Afflittissimo supera la
seconda, prestigiosa nuova uscita tricolore. Studentessi, di Elio & le
Storie Tese
. 74esimi. Mmmh. Pochino, dite? Non credo ne saranno particolarmente sconsolati: il
molto zoppicante album (lo dico da estimatore, quindi prego gli iperprottetivi
fans di non adontarsi oltremodo) dice forte e chiaro che quella di compositori
di canzoni è ormai la meno rilevante, dal punto di vista economico e creativo,
tra le attività del complessino. Ultima delle nuove uscite, anch’essa italiana: Paolo
Benvegnù
, ex leader degli Scisma, uomo ghignoso il cui disco è viceversa così
tristone che al confronto, con quello di Morrissey ci potete andare al
sambodromo. Bene, con questo, cosa resta da dire? Che dopo una settimana di guerriglia al n.99 esce dalla top 100 il disco indie di Syria – ma noi non dimenticheremo. E che il Festival è iniziato e la
classifica si prepara all’invasione degli album di Giò di Tonno e Zarrillo. Non
perdetevela per nulla al mondo.

(Visited 134 times, 1 visits today)

17 Commenti

  1. ahahahaha…non capisco una cippa di musica, ma la tua classifica mi fa sganasciare ;-)
    del resto io al momento sto persa tra la cumbia colombiana, le ballate di shakira (oh, a me piacciono…) e un gruppo di matte incazzatissime colombiane dall’improbabile nome di Atorciopelados. E cmq shakira andrebbe rivalutata nelle versioni spagnole delle sue canzoni(si ok vado…ma se la si alterna alla Joplin ha il suo perché!)

  2. E’ una vecchia storia…
    Faccio notare che Davide Van De Sfroos è tutt’altro che di destra. Basta leggere qualche suo testo (dove canta per lo più di vicende di contrabbandieri e povera gente delle valli sul Lago di Como).
    Certo, non è facile capire ciò che dice dato che canta in lombardo (tremezzino per l’esattezza), però
    la lingua di per sé non è certo un buon parametro.
    Per esempio, anche in molte canzoni di Jannacci c’è del dialetto meneghino, e non per questo qualcuno ha mai pensato che fosse leghista. Per non parlare del mitico Nanni Svampa, o di Dario Fo, che ha fatto 3/4 della sua produzione in milanese!
    Insomma, diciamo che a Silvio rimane solo Michael Jackson.
    E pure senza più mezza lira.

  3. Mica ci credevo che i pooh erano veramente al primo posto e allora sono andato a controllare e quando ho visto che era tutto vero mi sono detto ma chi caz…. …….. … …… i pooh! (senza offesa, naturalmente)

  4. Ci sarebbe da far notare che gli Elii hanno distribuito il nuovo album non solo in negozio ma anche in edicola. Il che, nel suo piccolo, è una novità.

  5. Ottima osservazione, PaoloCoss; mi offri peraltro un appiglio per ribadire quanto detto nelle puntate precedenti, ovvero che quelle che noi chiamiamo classifiche sono più simili a sondaggi, a exit poll condotti nei negozi e soprattutto nei centri commerciali. Il che mi offre ogni tanto il destro per forzare il paragone coi sondaggi politici. Diciamo allora che essendo il disco di EELST disponibile sia nei negozi che in edicola, in realtà ha più possibilità di vendere rispetto ad altri, piuttosto che di meno; e il suo scarso successo presso il campione considerato, cioè i frequentatori di negozi e centri commerciali, va contestualizzato e non significa che il gruppo non ottenga consensi presso altre, diverse componenti dell’intera popolazione degli ascoltatori di musica. Certo è curioso pensare che chi entra all’Ipercoop e ne esce con Baustelle o Van de Sfroos (che piace anche a sinistra, certo), lasci lì il disco degli Eli per comprarlo in edicola dove gli danno, allegata, anche La Repubblica. Ma tutto può essere, un’occasione per portarsi a casa il compunto periodare di Augias non si rifiuta mai.

  6. Tutto molto buffo ma anche molto triste.
    Eppure quando si passò a FIMI-Nielsen e apparvero primi in classifica, se non ricordo male, i CSI, la “musica” sembrava cambiata……
    Un idea.
    Perchè non fai un “The Classifica” anche per quella USA-Billboard.
    Tra country di terz’ordine e hiphoperrenbìtimbalandoriented c’è da sbudellarsi come e più che in Italia.
    No, ho esagerato. Più che in Italia no, è vero.

  7. a proposito di Elio e di Studentessi: è il mi apparato uditivo che degenera con gli anni o di Parco Sempione, almeno per come la passano su MTV, non si riesce a intendere il testo, registrato troppo basso rispetto alla musica?
    No,per sapere se devo ricorrere all’Amplifon

  8. Van De Sfroos nelle interviste può dire quello che vuole, ma se la smettesse di fare concerti alle feste della Lega e dicesse qualcosina sul razzismo di quest’ultima (invece di menarsela col “vado dove mi chiamano per ascoltarmi” e “sono politicamente agnostico”) sarebbe più convincente. La sua bravura non si discute, ma io a fare un concerto per gente che va in visibilio per Borghezio e Gentilini avrei qualche problema, ecco…

  9. E’ proprio vero, in Italia se non sei di sinistra sei automaticamente di destra.

    Anzi peggio, se magari sei di sinistra ma non parli esplicitamente male di quelli di destra allora sei come minino un filo-fascista.

  10. Effettivamente anch’io avrei bisogno dell’Amplifon per ascoltare bene il testo di “Parco Sempione”. Anzi che mi svela il passaggio “16mila *************** per Rocco Tanica”????????

  11. “16 mila firme
    niente cibo per Rocco Tanica”

    Si riferisce allo sciopero della fame che fecero Tanica e altri prima che costrissero il nuovo palazzo della regione.

  12. “Studentessi” di Elio e le Storie Tese a mio parere è un cd fantastico e geniale! Lo sto ascoltando ininterrottamente da una settimana!

  13. 74mo posto per elio e le storie tese.
    non voglio fare la parte del fan iperprottetivo come dice l’autore dell’articolo, nè voglio adombrarmi oltremodo, resta il fatto che la classifica si riferiva a una settimana in cui Elio e le storie tese erano usciti da un solo giorno col loro cd.
    la settimana dopo la classifica si è rivelata più veritiera.
    l’album (ma questo è un mio parere personale) è di ottima qualità, suonato alla grande e con mille spunti geniali, anche questa volta.
    saluti a tutti

I commenti sono bloccati.