Pro-life of an outdated word

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Google, non il motore di ricerca ma il dizionario ragionato di veterinaria, medicina, filosofia, sociologia, italiano e di tutte le altre discipline residuali (ma ha un punto debole nell’esperanto), non sa interpretare la parola “antiveritativausata da Giuliano Ferrara per bollare la TV. Per Massimo, probabilmente, non significa nulla.
Allora sollevo una questione etica, morale, dirimente: recuperiamo l’uso della parola “antiveritativa“, dacché non può competere solo alla Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense.
L’opposto del termine in questione, in realtà, è molto più diffuso, ma non per questo è detto che abbia un significato. Sul numero 4/2004 di Leitmotiv, rivista di estetica e filosofia delle arti, c’è però un tentativo di spiegazione della categoria di “scoperta veritativa”, dalla quale si può dedurre che senso abbia dire “la TV è antiveritativa”:

Adimensionale e dunque privo di spazio, grigio, e dunque mediano tra il bianco e il nero, è il simbolo della scoperta veritativa che ai “rari sguardi” appare, ovvero la constatazione che ogni elemento, anche quello che ai più appare come nulla, come insignificante, è in realtà una totalità che possiede in potenza infinite dimensioni, possibilità, significati. Solo un certo atteggiamento conoscitivo riesce a far diventare qualsiasi cosa portatrice di nuovi valori, senza lasciare che il mondo intero e ogni suo più piccolo frammento si annullino nel quotidiano pensare, che ormai usa parole letteralmente svuotate di senso, poiché tolgono ogni significato alle cose, non essendo più, o non essendo mai state, in grado di cogliere il vero che, si è detto, si nasconde in ogni più piccola cosa.

(Intuizione conoscitiva e sguardo veritativo, di Roberta Rapelli)


Ciò detto, chiederei agli amici della Crusca se è corretto tradurre “La TV è antiveritativa” nel più classico “La TV dice una bordata di minchiate“.

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5 Commenti

  1. ferrara ha i maroni piccini e non vuole che gli altri si divertano e lui invece no

    ecco il succo della sua battaglia antiaborto

  2. Ferrara è furbo, prima dell’imminente e certa campagna elettorale ha tirato fuori sta cosa dell’aborto solo per avere rilevanza in campo mediatico, tutto qui.
    “Che se ne parli bene o se ne parli male l’importante è che se ne parli” (lo so è un detto banale e comunissimo).

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