Il colibrì sembra un grosso insetto, tanto è piccolo. Invece è un uccellino, minuscolo e bellissimo, che si nutre di nettare come un’ape, talmente fragile da essere a rischio estinzione.
A Trieste (per molti anni, la mia città), nelle serre del Castello di Miramare, c’è un centro che si occupa di studiare e allevare i colibrì. Un progetto nato con il patrocinio e i finanziamenti del Ministero dell’Ambiente, del quale il Ministero stesso pare essersi del tutto dimenticato. Privo di fondi, il centro rischia di chiudere, e i colibrì stanno per morire.
Bora.la riprende l’appello del direttore del centro, Stefano Rimoli, e il videomessaggio di Margherita Hack al ministro Pecoraro Scanio.
Se non sbaglio le Iene ci hanno fatto un servizio su…o forse era Striscia.
Erano le Iene. Sono anche andati a beccare Pecoraro Scanio per fargli promettere di occuparsi dei colibrì, ma come era prevedibile niente è stato fatto.
Ma tutte ste energie in esubero non potreste spenderle a favore del genere umano, invece che per l’uccello mosca?
Una cosa non esclude l’altra, C.Nico. Come potrai facilmente immaginare.
Secondo me la natura vuole che si estingua.
L’unica cosa certa è che la Natura non consentirebbe agli idioti di sopravvivere. Tuttavia, grazie all’intervento dell’uomo, li si lascia nascere, crescere e persino esibire in pubblico la loro idiozia.
Come è evidente dal contenuto di alcuni commenti a questo post.
sopratutto dall’ultimo
Che seriosi che siete.
Pefetto, allora non ci resta che aspettare che Pecoraro ci metta in azione.
Oppure, male che vada, potremmo sbarazzarci dei colibrì coi futuri termovalorizzatori della Campania.
è una vergogna, uniamoci e salviamo i colibrì!