Calma piatta nel Paese, che è politicamente al suo nirvana (“l’assenza
di vento che impedisce l’attizzarsi della fiamma del desiderio”. Grazie,
wikipedia), insomma la liberazione dal dolore. Calma piatta nella classifica
degli album più venduti. Secondo
FIMI
di Jovanotti in testa anche questa settimana, e la raccolta della Nannini è ancora
seconda. Invece la raccolta di Eros ha avuto un guizzo e ha superato quella di
Liga. Che terremoto, neh. Quinta rimane la raccolta di Venditti, e nel resto
della top ten c’è una sola variazione: Laura Pausini (“San Siro
escono, lasciando un solo nome straniero tra i primi dieci: Amy Winehouse. Ecco, lo
vedete che il gossip fa vendere i dischi.
Della Pausona va segnalato altresì il grande balzo in avanti
della roba vecchia. “Io canto” si catapulta al n.25: era al 52, dove adesso c’è
“The best of Laura Pausini” – che era venticinque posizioni sotto. Insomma, un
po’ di gente si è affrettata a comprare i suoi tre dischi più recenti vedendola ritirare tutti quei Telegatti (22 gennaio su Canale 5: miglior disco – miglior cantante – miglior
tournée. Tutti e tre i premi musicali. Ma forse avrebbe vinto anche come
miglior programma di informazione, visto che i concorrenti erano Lucignolo e
Alle falde del Kilimangiaro). Ecco, lo vedete che andare in prima serata fa vendere i
dischi.
Interessante disinteresse per Lucio Dalla – il live “La neve
con la luna” entra al n.26. Ad ogni buon conto la classifica degli album ha già
rotto le palle, no? E allora come un sol uomo scaraventiamoci in tutto un altro
mondo: quello dei dvd musicali. Qui sì c’è roba interessante. Cioè, non proprio
aria di rivoluzione: al n.1 c’è Renato Zero con un vecchio show del
festeggiava le prime quattro decadi – “Zero 40 live”, appunto, poi ci sono
Vasco, Massimo Ranieri, lo stesso Dalla, Antonacci, Pausini, i Pink Floyd. Eppure,
è qui che vediamo spasmi di gioventù. E’ in questa top ten che si impone
l’unico fenomeno pop-rock di questo periodo, gli odierni Duran Duran (…sì, vi
sento voi carampane che muggite al sacrilego paragone). I Tokio Hotel, ospiti
permanenti di piazza Duomo (a occhio e croce, un giorno sì uno no a TRL di Mtv)
occupano il n.4, 5 e 9. Cosa ci faccia all’undicesimo posto il dvd del Milan è
un piccolo mistero – non contiene parti cantate, per quanto alcune esibizioni di
Dida ricordino la dolente pulsione autodistruttiva dei primi Jesus & Mary
Chain.
E ora, per concludere alla Klaus Davi (fermi, dove ho messo
la indispensabile Frankfurter Allgemeine Zeitung??) occhiata alla classifica continentale.
Che mostra una cosa curiosa: non per fare il giovanilista a tutti i costi – che
chi se ne frega – ma salta all’occhio: c’è un solo brizzolato, ed è l’unico
italiano, Erosone nostro con la sua raccolta “E2”, al decimo posto. Davanti a
lui, scalpitanti forze fresche o semifredde: la già citata Winehouse (n.1), Rihanna, Mika, Timbaland, Alicia Keys, Radiohead (magari non giovanissimi, ma rispetto a Celentano, eh) addirittura Cat Power (in Italia, numero 76). Ecco, lo vedete che anche
in Europa esportiamo senatori – il meglio del nostro meglio.
Ci vorrebbe un grande ritorno di Repetto per smuovere le acque.
Madeddu, lei ha una prosa imbarazzante.
Finchè ci sono i RADIOHEAD in classifica, significa che c’è ancora vita sul pianeta.
Finchè ci sono i RADIOHEAD in classifica, significa che c’è ancora vita sul pianeta.
@ Ci vorrebbe un grande ritorno di Repetto per smuovere le acque.
Ahhh, possiedo copia di “Zucchero filato nero”. Come direbbero gli anglofoni: Masterpiece
Odio fare queste cose, ma il disco di Venditti non è una raccolta. É un disco d’inediti. Alcuni dicono che sia anche il disco migliore che abbia fatto dopo “Buona Domenica”.
Odio fare queste cose, ma il disco di Venditti non è una raccolta. É un disco d’inediti. Alcuni dicono che sia anche il disco migliore che abbia fatto dopo “Buona Domenica”.
Grazie di aver corretto il lapsus Belluscone, la parola “raccolta” mi aveva mandato in crash anzi, “in bomba” come si diceva in anni spensierati. Ma sono realmente curioso di conoscere chi dice che è il suo disco migliore degli ultimi quasi trent’anni. Ipotizzo: Simona Izzo?
Grazie di aver corretto il lapsus Belluscone, la parola “raccolta” mi aveva mandato in crash anzi, “in bomba” come si diceva in anni spensierati. Ma sono realmente curioso di conoscere chi dice che è il suo disco migliore degli ultimi quasi trent’anni. Ipotizzo: Simona Izzo?